Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: Anna_96    16/04/2018    0 recensioni
Il conte Montecchi e il conte Capuleti hanno acconsentito al matrimonio tra i loro figli per sedare la faida che fustiga Verona da anni, peccato che hanno dimentica un piccolo particolare.
C'è sempre una storia nella storia, una trama diversa all'interno della trama originale, una tasca nascosta all'interno di una giacca che sembra non avere scomparti segreti, è così è anche per la bella Verona, teatro di una passione che non compare sotto i riflettori e che tuttavia, se lo facesse, sarebbe tanto luminosa da farli solo impallidire.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mercuzio Della Scala
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Verona è incredibilmente bella questa sera, anche se infinitamente più fredda e crudele di quanto non lo sia mai stata, Mercuzio guarda la luna, nudo tra le lenzuola del suo letto, poi si lascia sfuggire un sospiro rassegnato –E così domani è il grande giorno…- sussurra alla figura che gli sta accanto e che gli si stringe sul petto, risponde una voce fioca –Già…- anche l’aria è strana quella sera, troppo per credere sul serio che quello non sia un addio –Non sei felice?- chiede, una mano gli tappa prontamente la bocca –Non dirlo, certo che lo sono…- Mercuzio stringe quelle dita tra le sue –Certo che lo sei…- ripete –Questa è la nostra ultima notte insieme…- ammette finalmente, non è una domanda e l’altra persona lo sa, Mercuzio è consapevole che se la guardasse negli occhi non leggerebbe altro che una conferma alla sua affermazione, forse è per questo che non lo fa, il suo sguardo resta ostinatamente fisso sul cielo anche se gli piange il cuore. -Non c’è bisogno di mostrarti forte, anche io ci sto male…- dice la figura poggiando le labbra sul collo del ragazzo, Mercuzio sbuffa –Per piacere, io sto benissimo, non vedi?- e sorride ma continua a non voltarsi, sperando che non si noti quanto sia falso quel sorriso, la figura gli poggia due dita sotto il mento e finalmente fa in modo che i loro occhi si scontrino –Non è vero, ammettilo!- entrambi sanno che il loro rapporto non è mai stato solo una compagnia notturna, qualche bacio rubato, troppi guai e tante confidenze, Mercuzio si getta improvvisamente su quel corpo stringendolo forte, terrorizzato all’idea di lasciarlo andare sul serio –E allora perché devi?- quanto dolore in quattro parole appena sussurrate –Perché sì!- è l’unica risposta che arriva, la figura lo stringe a sua volta e poi lo bacia, appassionata, è probabilmente l’ultimo bacio che si scambieranno e anche se sanno che non è giusto, non possono farci nulla! -Giurami che farai di tutto per essere felice anche se non dormirai mai più con me!- sussurra Mercuzio –Lo giuro!- ma i giuramenti fatti di notte non sono mai validi fino in fondo, si sa, anche se a giurare è la persona che ami –Stai mentendo!- sussurra il biondo, la figura ride –No, non sto mentendo!- e invece sì, non riesce a sopportare l’idea che l’indomani sera dovrà stendersi al fianco di qualcun’altro, proprio non ci riesce! -Perché non scappiamo?- se fosse possibile non li fermerebbe più nessuno, purtroppo non lo è –Perché non siamo noi a dover decidere le nostre sorti!- la persona tra le braccia di Mercuzio si agita più di quanto non si sia mai agitata in momenti come quelli –Sai che è orribile tutto questo, vero?- ma il ragazzo risponde con un’altra domanda –Il tuo cuore cosa dice?- e se potesse dire sul serio quel che le dice il cuore, la figura morirebbe, lo sa –Mi dice che devo sposarmi!- Mercuzio annuisce –Esatto, devi sposarti e devi andartene, via, e dimenticarti di tutto quello che hai avuto qui, compreso me!- due occhi grandi, scuri, sbarrati all’improvviso nel buio –Mai, non potrò mai dimenticarmi di te, come faccio a resistere se non ci sei? Aiutami!- e poi arrivano le lacrime e con loro i singhiozzi –Non ci credo!- Mercuzio liscia quei capelli scuri –Lo so, lo so ma non è giusto nemmeno quello che abbiamo fatto noi, là fuori c’è qualcuno che ti ama più della sua stessa vita!- anche in quella stanza c’è ma non lo dice –Anche tu mi ami più della tua stessa vita! E anche io ti amo! Come può tutto questo essere sbagliato?- Verona ride alle loro spalle, beffarda, la luna comincia a ritrarsi per lasciare spazio al chiarore dell’alba, il tempo è scaduto –Torna a casa!- la figura stringe la presa sulle spalle di Mercuzio –Troverò una soluzione!- gli sussurra sulle labbra, lui scuote la testa –Non c’è nessuna soluzione, lo capisci?- no, non vuole capirlo –Vedrai, ci salverò!- e sorride, anche Mercuzio sorride, avventandosi su quella labbra ancora una volta, mordendole, poi scende sul collo e azzanna anche quello e la figura sotto di sé smette di agitarsi e si abbandona finalmente alle sue attenzioni. Il sole entra dalla finestra svegliandoli, Mercuzio scuote la sua dolce metà –Svegliati, devi andare, è mattina!- uno sbuffo, poi la figura si riveste, lentamente –Non è finita ricordatelo, non è finita, ti amo!- ma non è vero, è inutile prendersi in giro –Vai!- intima Mercuzio, allarmato, ma prima che la persona possa uscire della stanza, la richiama indietro, lei si volta –Buona fortuna!- -Anche a te!- sussurra Romeo, poi esce dalla stanza, un nodo di pianto che gli serra la gola.
   
 
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