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Autore: frqncwscq    18/04/2018    1 recensioni
"La caccia alle streghe è la ricerca e la persecuzione di donne sospettate di compiere atti di magia quali sortilegi, malefici, fatture, legamenti, o di intrattenere rapporti con forze oscure e infernali dalle quali ricevono i poteri per danneggiare persone, animali e cose; a tali forze esse tributano onori e devozione qualificandosi così anche come eretiche oltre che come incantatrici e fattucchiere."
Il tutto si svolge a Firenze, agli inizi del 1500.
Genere: Azione, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gajeel/Levy, Gajil Redfox, Levy McGarden
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Firenze, 1518.

La città dei De’ Medici non era mai stata così in confusione. La caccia alle streghe era in vigore da un po’ di tempo, e solo Dio poteva capire quanti corpi gli venivano portati. Eppure, Levy non aveva paura. Non aveva paura, perché sapeva che prima o poi anche lei sarebbe finita al rogo. Sapeva che l’avrebbero scoperta, perché sì, lei era una vera strega. Guardava dalla finestra, che affacciava verso la piazza, l’orrore che le si presentava davanti.
<< L’hai vista? >> Levy si girò, sentendo il cuore accelerarle più del normale.
Le sembrava strana questa sua reazione, non era di certo la prima volta che vedeva Gajeel, ma per lei tutto le pareva come la prima volta.
<< Anche Erza è stata catturata. >> continuò lui, posizionandosi dietro di lei.
Sospirò. << Chissà come si sente Gerard... >>
<< Come potrebbe sentirsi? >> adagiò le mani sui fianchi della ragazza.
Gajeel e Levy stavano insieme da pochi mesi. Rappresentavano al meglio il concetto de “gli opposti si attraggono”: lei era bassa, veniva quasi sempre scambiata per una bambina, nonostante i suoi 17 anni; lui invece era alto, molto alto per avere la stessa età di Levy, sfiorava un metro e novanta. Lui era un fabbro, tradizione di famiglia, lei una strega a tutti gli effetti. La ragazza si chiedeva più e più volte il motivo per cui Gajeel restasse comunque al suo fianco. Il fatto che un ragazzo potesse avvicinarsi così tanto a lei la faceva rimanere di stucco: alta quanto un ceppo per ardere il fuoco, chi mai la vorrebbe?
<< Distrutto. >> calò il silenzio, quando delle flebili urla iniziarono a sentirsi. Levy conosceva Erza, e quelle urla erano come una pugnalata al cuore. Calde lacrime iniziarono a bagnarle le guance quando il fuoco raggiunse il suo vestito, infuocandolo. Lei si girò di scatto, aggrappandosi al petto del suo ragazzo, sfogandosi in un pianto chiassoso. Lui prese ad accarezzarle i capelli, avvicinandola maggiormente.
Si allontanò di poco, guardandolo negli occhi.
<< Cosa succederà quando mi prenderanno? >> disse, scacciando le lacrime.
<< Non succederà. >>
<< Uh? >>
<< Non posso permettere una cosa del genere! >> quasi urlò. Nonostante Gajeel fosse sempre stato un po’ scorbutico e leggermente violento, nel suo piccolo riusciva a donare un po’ d’affetto. Forse con Levy un po’ di più.
<< G-Gajeel... >> sussurrò, alzandosi in punta di piedi, raggiungendo le sue labbra con poca fatica, data la sua altezza. Lui non ci pensò due volte, e si fece trasportare da quel bacio, ricco di tristezza e sentimento.
 
Vari colpi provenivano dalla porta d'ingresso. Levy si svegliò, cercando di vestirsi il più veloce possibile. Si avviò verso la porta, aprendola.
<< Levy McGarden, lei è accusata di stregoneria. >> una delle guardie le si presentò davanti, imponente.
Non c'era da aspettarselo, d'altronde. Lei era una strega, perché mai obiettare? Ma questi non erano i suoi piani. No, non voleva morire bruciata viva, voleva morire di vecchiaia, durare di più, vedere i suoi figli crescere e, chissà, magari anche un nipote... E stare accanto a Gajeel fino alla fine dei suoi giorni, questo era quello che voleva. Rifletté per un secondo a quello che le disse il giorno prima, e quasi non le venne da piangere.
Si fece coraggio, allungando le braccia, avvicinando i polsi.
<< Sì, sono una strega. >> uno di loro ghignò, prendendo una corda e legando insieme le mani.
<< Verrà portata subito in piazza e legata a quel palo, lo sa? >>
<< Ne sono ben consapevole. >>
<< Ottimo. >>
Una lacrima solitaria scese dal suo occhio destro.
Gajeel si era appena svegliato, quando sentì la porta sbattere con violenza. Tastò con una mano l'altra parte del letto. Imprecò, alzandosi di scatto.
 
Levy guardava tutta la folla che le si accerchiava attorno. Prima erano dieci, poi venti, poi trenta, fino ad aumentare. Le sembrava come se, in quel momento, Firenze si fosse messa contro di lei. Ma lei amava la sua città, quella in cui crebbe, in cui visse la sua infanzia con i suoi genitori, dove incontrò i suoi amici, e lui... Levy incontrò con lo sguardo Lucy. I suoi occhi, pronti a scoppiare da un momento all’altro. Era la sua migliore amica. Teneva stretta la mano del suo ragazzo, Natsu. Conosceva anche lui, molto prima dell’arrivo della ragazza nella città fiorentina, e si vantava di dire a tutti di essere stata lei l’artefice dell’accoppiamento dei due. Più a destra c’erano Gray e Juvia; uno un pezzo di ghiaccio, l’altra colei che è riuscita a riscaldare il suo cuore. Gray è sempre stato freddo e distaccato, poi conobbe Juvia, che era segretamente innamorata di lui. Non era mai stato interessato all’amore, ma quella ragazza gli fece girare la testa. Juvia piangeva a dirotto.
<< Prima Mavis, poi la piccola Wendy, Mirajane, Erza... Ora Levy, ma quando finirà questa persecuzione?! >> esclamò, abbracciando il ragazzo. Lui le accarezzò i capelli, spostando lo sguardo su di lei. Sorrise. << Presto Juvia, presto... >> guardò altrove << Sai com’è quella ferraglia. >>
Juvia, leggermente perplessa, lo guardò un po’ sconcertata.
<< Dovresti conoscere il tuo migliore amico e la sua ragazza, no? >>
Un uomo sulla sessantina raggiunse il palco, per poi prendere un foglio.
<< La qui presente Levy McGarden è stata accusata di stregoneria. Firenze e i suoi cittadini sono disgustati del fatto di avere una strega tra loro, e la sua pena da pagare è il rogo. Obiezioni? >>
Lei, flebilmente, negò con il capo.
<< Fuoco! >> esclamò.
Lucy si aggrappò di più a Natsu per non vedere la sua amica, stessa cosa fece Juvia, anche se lei aveva già capito tutto.
Levy abbassò lo sguardo, notando che la paglia e il legname erano già abbastanza infuocati, e che non mancava poco che anche il suo vestito lo diventasse. Ma era quello a cui mirava.
Alzò lo sguardo, ghignando.
<< Solid Script: Acqua! >>
I ragazzi spalancarono gli occhi: dopotutto era una strega o no?
<< Bastarda, mirava a questo! >>
Si slegò di quelle luride corde, balzando da un tetto all'altro della piazza. Gajeel, che la aspettava a braccia aperte, sorrise quando la vide correre verso la sua direzione.
<< Visto? >> disse solamente, abbracciandola.
<< Baciami Gajeel, baciami! >> esclamò in preda all'emozione, fiondandosi sulle sue labbra prima che lo facesse lui.
   
 
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