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Autore: KagomeSmile    20/04/2018    0 recensioni
Piccola fanfiction a capitoli su un mondo alternativo, dove non è Harry James Potter il prescelto, bensì Neville Paciock.
I Potter sono quindi una famiglia normalissimi di maghi, dove oltre a Harry hanno avuto anche una figlia, di nome Jennifer Lily Potter.
Questa è una piccola raccolta dei loro momenti, lontani dalla guerra, lontani dalla morte, lontana dalla solitudine.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Act 2 – Sorpresa









James Potter è sempre stato uno di quelli che ama le sorprese. Ogni volta che anche solo vagamente intuisce che sta per succedergli qualcosa, inizia ad eccitarsi come un bambino a Natale. Ma quando una sorpresa arriva, e lui non se l’aspettava minimamente, James sgrana gli occhi, apre un poco la bocca e rimane lì, a fissarti con un’espressione buffissima. «Aspetta un attimo. Cosa?»
Lily ride, sospirando divertita. «Ho detto che sono incinta, James.» si alzò dalla sedia del tavolo in cucina, avvicinandosi al marito e prendendogli le mani. «Presto diventerai di nuovo papà!»
Harry, forse sentendo quella parola, si agita sul seggiolone, ridendo e iniziando a mormorare “papo papo!”
James è quasi commosso: si mette in ginocchio, poggia l’orecchio sulla pancia di Lily e si zittisce. «Sento già che sarà bellissima o bellissimo come te, ma avrà la mia indole da Cercatore o Cercatrice di Quidditch.»
Lily scoppia a ridere. «Guarda che per ora è solo un fagiolino!»
«Hey, abbiamo studiato Divinazione o no?» ammicca il ragazzo, rimettendosi in piedi e attirando a sé la moglie. «Grazie della splendida notizia... Signora Potter.»
Lily si morde leggermente il labbro inferiore, mentre lo guarda dritto negli occhi, con lo sguardo innamorato. «Figurati. Grazie anche a te di averla resa possibile.»

Mentre i mesi passano, e Harry impara a parlare sempre di più, il pancione di Lily diventa sempre più ingombrante, tanto che Sirius inizia a chiamarla “Pallamamma”, nomignolo che ovviamente la donna odia parecchio.
Un pomeriggio, i Malandrini sono a casa dei Potter, per un barbecue in cortile. Remus sta controllando la carne sul fuoco, Sirius e James giocano con Harry, e Lily li osserva, seduta su una comoda sdraio che Lupin le ha regalato.
Ad un certo punto, Sirius trasfigura un pupazzo di Harry in un bambolotto, e si avvicina al bambino. «Harry.» inizia tutto solenne, ma sorride. «Fra poco più di un mese diventerai un fratello maggiore. Dovrai aiutare mamma e papà con la tua sorellina. Sei pronto?» e gli porge la bambola.
Per tutta risposta Harry prende la bambola per i capelli, guarda prima il padrino, poi il padre, e ficca quindi un dito nell’occhio del giocattolo. Poi lo lancia per terra e torna dalla mamma, abbracciandola forte. «Mamma ma quando aiiva tu mi vuoi bene sempe?»
«Ma certo, Harry, che domande!» risponde la donna abbracciandolo forte e riempiendolo di baci.
«Bhè, come inizio non è male direi.» commenta sarcasticamente Sirius, grattandosi la nuca e guardando ancora Harry, che si è attaccato a Lily e non ha intenzione di tornare a giocare. Si volta verso James. «Buona fortuna, Ramoso. Ne avrai bisogno, amico.»
James gli sorride, dandogli una pacca sulla spalla. «Grazie, fratello.»

La primavera successiva, in una soleggiata giornata di aprile, ecco che nasce la piccola Jennifer Lily Potter. Lily e James sono al settimo cielo; la bambina è molto simile alla madre, specie per gli occhi: verdi e luminosi.
Quando Harry va a trovare Lily in ospedale, qualche ora dopo il parto, il bambino è un po’ in imbarazzo: non sa se può andare in braccio alla mamma, ed è preoccupato di essere sostituito dalla nuova arrivata.
«Harry... Ecco la tua sorellina: Jennifer»
Due occhi verdi come quelli di Harry si incrociano con quelli del bambino, che d’istinto sorride. «Piccola...» commenta.
Lily ride. «Bhè, certo, è appena nata. Ma vedrai che pian piano crescerà e diventerà grande.»
Harry guarda dritto negli occhi la madre, con espressione seria. «Ma io più gande? »
«Certo, Harry!»

In casa Potter si festeggia l’arrivo della piccola Jennifer, che fin da subito mette in chiaro due cose. La prima è che nonostante sembrasse avere i capelli chiari, in pochi giorni le sono diventati scuri quanto quelli di James. La seconda è che seppur piccina e incapace di parlare sa benissimo come farsi ascoltare.
«Ueeeeeeeeeeee!»
«Battaaaaaa!» Harry si tappa le orecchie, esasperato dall'ennesimo urlo isterico della sorellina, che per qualsiasi cosa frigna e strilla a pieni polmoni per farsi sentire dai genitori.
James accorre con il biberon, prende in braccio la piccola, cullandola e rassicurandola, mentre le fa bere il latte.
Sirius sghignazza a vedere la scena. «Te ne serviva di più di fortuna, Ramoso.»
«Metti Harry nel seggiolone, intanto genio.» lo rimbecca l’amico, mentre cerca di far fare il ruttino a Jennifer.
Sirius sbuffa. «Ok, va bene... Vieni bello di zio!» Harry non se lo fa ripetere due volte: si tuffa tra le braccia del padrino, ridendo divertito.
«Sio sio!» lo chiama eccitato.
«Vieni principino! Mentre la principessina ci ciba di qua... Noi ci cibiamo di là!»

Ma quando Jennifer impara a camminare e quindi a correre, le cose in casa Potter si complicano ulteriormente: Jennifer è veloce, curiosa, scaltra e vivace. Non sta ferma un attimo, e anche per cambiarla, devono essere in due, perché altrimenti è impossibile farla stare ferma. Il rapporto con il fratello per fortuna è cambiato in meglio: giocano insieme, e talvolta Harry le insegna come fare certe cose.
La voce di Jennifer invece non è cambiata affatto, e quando si arrabbia o piange istericamente, rischia sempre di spaccare i timpani e le finestre. Ma Harry ha trovato una soluzione. Quando la sorella urla come una gallina impazzita, il bambino ha scoperto che si calma con un carillon che la mamma Lily conserva in una vetrinetta all’entrata. Appena la musica parte, Jennifer si zittisce, osservando rapita la statuina della fatina che gira su se stessa e ascoltando le note melodiose.
Lily intanto si prende sempre del tempo con i bambini per far scoprire loro il magico mondo dei libri: ogni giorno ne legge di diversi, interpretando con le voci i vari personaggi, cosicché i bambini si divertono e rimangono incantati e incuriositi.
James invece, grazie al regalo che Sirius ha fatto a Harry per Natale, cerca di insegnare ai suoi figli a salire sulla scopa. Lily è abbastanza protettiva, e pretende che James li segua ovunque, ma in cuor suo è felice che Harry e Jennifer facciano anche queste esperienze.

Entrambi i figli si dimostrano incantati da quell’oggetto che ti solleva in aria, e spesso fanno i capricci per chi lo deve usare per primo. Ovviamente vince sempre Harry, essendo il più grande. Ma Jennifer non è d’accordo. «Abbiamo solo un anno di diffeenza! Non valeeee!»
«Un anno e mezzo!» precisa infastidito Harry.
«Gne gne!» la bambina gli fa la linguaccia, agitando le mani e la testa. I suoi capelli, scuri, folti e ribelli, raccolti in due codine alte, si scuotono tutti attorno alla sua testa.
Harry decide di ignorarla, e fa un altro volo con la sua scopa. Il padre applaude. Jennifer inizia a tirare su col naso, offesa. Lily allora le si avvicina. «Jenny, tesoro... Cosa c’è?»
«Non vale che Haii fa tutto quello che vuoleeee! Anche io voglio andae sulla scopa!» inizia a lamentarsi la bambina, buttandosi fra le braccia della donna.
Lily sorride divertita, mentre le accarezza la testa. «Sei ancora piccolina per fare tutto quello che fa tuo fratello, tesoro!» «Non è giusto!» il volto della bambina si fa corrucciato, mentre incrocia le braccia al petto, tutta offesa.
Nonostante fosse una cosa seria per i due bambini, Lily e James si guardarono sorridendo divertiti: era bello avere la possibilità di crescerli e di vederli relazionarsi tra di loro.
«Dai, principessa di papà!» la consola James, avvicinandosi alla bambina e prendendola in braccio, ma Jennifer rimane nella stessa posizione e con la stessa espressione offesa. «L’anno prossimo, quando avrai anche tu 5 anni come Harry potrai volare di più sulla scopa! Anzi, sai che ti dico? Al tuo compleanno te ne prendo una tutta per te!»
Jennifer si illumina, sgranando gli occhi verdi e sciogliendo le braccia. «Davvero?!»
«Promesso!» l’uomo si fa il segno della croce sul petto, con aria solenne, e solo in quel momento Jennifer si rilassa, tornando a sorridere radiosa come al solito.
Harry nel frattempo sta provando a prendere dei palloncini che gli tira Lily, ridendo come un matto.
Quella sera, dopo cena, Jennifer e Harry sono davanti alla TV a guardare un cartone animato. Sono uno accanto all’altra, con la testa di lei appoggiata alla spalla di lui, e lui che l’abbraccia.
«Litigano e si urlano dietro tutti i giorni...» commenta ridendo Lily, guardandoli mentre finisce di pulire il tavolo. James interrompe la pulizia dei piatti, per voltarsi prima verso la moglie e poi verso i bambini, sorridendo dolcemente. «...e poi li vedi abbracciati come dei fratelli amorevoli.» scuote la testa mentre ridacchia. «Che buffi!»
«Ma sono meravigliosi.» commenta quindi James, asciugandosi le mani e cingendo la vita della sua amata, per poterle dare un bacio sulla guancia.
«James ti rendi conto che l’anno prossimo Harry andrà alle elementari? E poi ad Hogwarts? E in men che non si dica, sarà sposato, con dei figli.» guarda con malinconia prima il figlio e poi la figlia. «E poi sarà la volta di Jennifer! Dove saremo noi?»
James la guarda sbalordito e confuso. Ma poi sorride, abbracciando la donna forte a sé. «Saremo accanto a loro. Come ora.» poi la sua espressione si fa severa. «E comunque devono passare sul mio cadavere prima di sposare la mia bambina!»
Lily scoppia a ridere. «Ma... James!»
James è irremovibile: scuote la testa, completamente contrariato. «Jennifer ha già detto che starà sempre con me. ...Jennifer!» la chiama allora.
La bambina si volta a guardarlo, sollevandosi sulle ginocchia per poterlo vedere dallo schienale del divano.
«Vero che anche quando sarai grande starai sempre con il tuo papà?»
Sul viso della bambina di apre un sorriso meraviglioso, mentre il verde dei suoi occhi si illumina. «Siiiii!»
James la guarda soddisfatto, dicendole di essere brava, per poi voltarsi verso la moglie con aria vittoriosa. «Visto?». Jennifer nel frattempo si rimette seduta a guardare il cartone, chiedendo al fratello perché un personaggio si è arrabbiato. Harry le spiega il motivo, con voce calma, ma anche distratta.
Lily scoppia a ridere, mentre rotea gli occhi e scuote leggermente la testa. Poi guarda i bambini, entrambi ora concentrati sulla tv.
La rossa sospira, pensando al futuro dei suoi figli. Harry tra pochi mesi andrà davvero alle elementari dei Babbani. Ovviamente è già stato istruito che non deve assolutamente dire nulla sulla propria origine magica, e i genitori sperano che non faccia incantesimi involontari proprio mentre è a scuola. Jennifer è gelosissima di questa cosa, e vorrebbe andarci già subito alle “scuole dei grandi”. Probabilmente nella sua testa le elementari sono un posto dove i bambini grandi vanno a giocare. Lily sorride, pensando a quanto si sbaglia la sua bambina.

Poco più tardi, Lily racconta una favola Babbana ai bambini, compreso James, che è seduto al contrario su una sedia, nella camera di Harry. Jennifer è accanto al fratello, nel suo letto, e guarda incantata la madre mentre racconta la storia di “Fratellino e Sorellina” dei fratelli Grimm. Finito di leggere, i bambini provano subito a convincere la donna a leggerne un’altra, ma Lily è irremovibile. Interviene quindi anche James, che prende Jennifer per i piedi, lasciandola a testa in giù.
«Forza forza, principessina di papà, è arrivato il momento di andare a dormire!» se la carica in spalla, come se fosse stata di carta, e dopo aver fatto un occhiolino alla moglie, porta la figlia nella sua cameretta, nella stanza accanto a quella di Harry. Ovviamente mentre la porta via, Jennifer prova a ribellarsi, lamentandosi con il padre di non essere stanca e di non avere sonno.
Lilli ascolta chiudersi nella camera accanto, sorridendo divertita: quella bambina era un perfetto mix dei caratteri suoi e di James.
«Io posso rimanere sveglio, dato che sono più grande?» prova a chiedere Harry, guardando la madre con sguardo speranzoso.
Lily gli sorride. «Sei più grande di Jenny, ma sei comunque piccolo. Ed è ora che tu vada a letto.»
Il bambino sbuffa un po’, ma si sdraia comunque nel proprio letto, stringendosi al petto un orsacchiotto, uno dei primi regali che ricevette appena nato. Lily guarda il pupazzo con tenerezza: fu un regalo di Remus, e ricorda la sua chiamata al negozio di giocattoli perché era troppo indeciso su quale pupazzo prendergli. Con un gesto della mano, la luce della cameretta si spegne, e rimane accesa solo una lucina sul comodino, che Harry tiene sempre accesa la notte. «Buona notte, principino mio» sussurra dolcemente Lily, avvicinando il viso a quello di Harry e sorridendogli. Il bambino ricambia il sorriso, con gli occhi che luccicano.
«Buona notte, mammina.»
«Ti voglio tanto bene, lo sai tesoro mio?»
«Anche io te ne voglio tanto! Tanto tanto!» aggiunge allegramente. «Mamma, viene anche papà a darmi la buona notte?»
«Ma certo! Ora io e James ci diamo il cambio: io vado a mettere a nanna tua sorella, e papà viene da te. Buona notte, tesoro.»
«Buona notteeee!»

In corridoio, Lily si incrocia con James. «Tutto ok?» chiede al marito. James le rivolge un sorriso affascinante, di quelli che le riservava a scuola, ai tempi in cui Lily non sopportava quel borioso arrogante.
«Sì, ma vuole la sua mammina.» fa James, aprendo di più gli occhi per imitare lo sguardo da bambina di Jennifer.
Lily ride. «Io vado da lei. Tu vai da lui.» e dopo un veloce bacio, entra nella cameretta di Jennifer.
«Allora tesoro, sei pronta per dormire?» chiede Lily, sedendosi sul lettino di Jennifer.
La bambina annuisce. «Mamma, domani andiamo al pachetto?»
«Se fate i bravi.»
«Ma io sono sempre bava!» annuisce convinta e quasi offesa la bambina, gonfiando in modo buffo le guance, già di per loro paffute.
«Allora vedi di non fare dispetti a tuo fratello.»
«Ma anche lui lo fa a me! »
«Lo so. Infatti sarebbe meglio se evitaste entrambi. Inizia a non farlo tu, Jenny. Ok?»
Jennifer sbuffa, ma annuisce. «Va bene, mamma.»
«Ora però a nanna, piccola...» Lily le sistema le coperte, per poi toglierle dalla fronte dei ciuffi ribelli della frangia che ha voluto a tutti costi farsi qualche mese prima. «Buona notte principessina mia!» anche con Jennifer, avvicina il proprio viso al suo, per poi darle un bacio in fronte.
«Buona notte, mammina!»
«Ti voglio tanto bene, tesoro mio, lo sai anche tu?»
«Siii! Ma anche io te ne voglio tanto, anche più di Haii.»
Lily ride. «Ma che dici?»
« È vero. Io ti voglio più bene. Di tutti.»
«Come vuoi tesoro mio!» spegne anche la luce della sua cameretta, ed esce piano, chiudendo la porta ed allontanandosi a passo felpato.
«Fatto?» chiede James, appoggiato allo stipite della porta della loro camera da letto. È già in pigiama, e ha i capelli più disordinati che mai.
Lily annuisce. «Sì. Ora finalmente possiamo andare a dormire anche noi.» Si cambia gli abiti, indossando finalmente la camicia da notte, pronta per dormire.

James si stiracchia, sbadigliando. «Finalmente... Che giornatina oggi. Jennifer ha proprio un bel caratterino.»
«Oh, sì.» risponde distrattamente Lily, mettendosi a letto.
«Mi ricorda qualcuno di mia conoscenza...» fa James vago, mentre si mette accanto alla moglie.
«Cosa vorresti dire, scusa?» fa lei, con voce minacciosa, gli occhi già ridotti a due fessure.
James scoppia a ridere. «Non cambi mai, rossa!»
Lily gli rivolge una linguaccia infantile, per poi accoccolarsi accanto a lui, respirando il suo profumo. «Stanno crescendo bene però. Vero?»
«Certamente.» dice convinto James, annuendo nel buio. «Sono figli miei!»
Lily ride. Meno male che ha accanto a se una persona così allegra e spiritosa come James. Tante volte, soprattutto in tempi bui, la sua vicinanza l’aveva salvata dalla disperazione. E nonostante a volte volesse ancora picchiarlo come quando erano adolescenti, il legame che li univa era più forte che mai.






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Vi chiedo gentilmente di lasciarmi una recensione, anche piccina picciò, fa sempre molto piacere!
Un bacio a tutti,
La vostra Kagome Smile
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