l'addiaccio dei neri
i crisantemi sulle tombe
i campi di frumento,
io volante nell'oscurità opaca
sotto tegole di betulla
di tragedie e mattatoi
soffio di vento la tua malinconia
e guarda che è inutile che fingi
lo sai che non mi freghi
che t'osservo attento
le lucine lassù son tanto belle
e tu vorresti che di cadaveri
non ne portassero più
e oh, eccone un'altra
che speri sia l'ultima
e invece non lo è mai
sulla Terra tutti urlano
ma poi non si sente mica nessuno
e quelli là promettono promettono
poi fanno il contrario
le lacrime si confondono
con quelle degli déi
ed io mi faccio un po' di spazio
restando al tuo fianco
nelle feroci illusioni
così come l'inganno
delle stelle comete.
ho scritto questa "poesia" in una sola notte,
per un concorso a cui non ho poi potuto più prendere parte.
all'inzio ero in preda ad una crisi: volevo scrivere qualcosa di bello,
che potesse distinguersi dalle altre,
che trasmettesse qualcosa...
poi alla fine le parole sono uscite da sole.
non so se il mio intento è stato soddisfatto, ma a me sì.
grazie a chiunque sia arrivato fin qui. :)
Marco