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Autore: Lig the big    27/04/2018    1 recensioni
Un ragazzo separato dai suoi fratelli cresce in un piccolo paese marittimo . La sua arroganza e una buona dose di sfortuna però lo faranno diventare un pirata, pronto a sovvertire l'ordine di Seaxys.
Genere: Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Fiamme dovunque, bambini urlanti che correvano disperati, una struttura che veniva completamente arsa dalle fiamme e per finire 5 bambini che guardano sorridenti la scena. Uno fra di loro, probabilmente il più grande, li strinse forte in un caloroso abbraccio per poi dirigersi a nord rispetto alla struttura ormai quasi completamente in cenere. Gli altri 4 ormai, guardandosi fra di loro, stavano già  stabilendo le proprie direzioni da seguire. Fu uno di loro a spezzare il silenzio;
-Leo tu dove andrai?-
disse un bambino dai folti capelli biondi ad un altro suo compagno.
-Andro ad Est, superata questa fitta giungla ho sentito che si estendono paesaggi incredibili, nonché città dove l’unica cosa che c’è da fare e divertirsi!-
disse il bambino, dando una pacca sulle spalle a tutti per poi allontanarsi di qualche passo.
-Ah sia chiaro, tra tutti noi sarò io quello che farà più fortuna rassegnatevi!-
detto ciò accompagnato da un sorriso spavaldo e da un’esagerata fiducia in se stesso quel bambino si incominciò ad incamminare verso est.
*9 anni dopo in un paese di Seaxys la nazione dell’est del continente di Jotanyr.*
 
Era appena arrivata l’alba, il rumore creato dal verso gabbiani si levava per tutta la zona, un’immensa costa che si estendeva per chilometri e chilometri, la sabbia era di un bianco quasi innaturale che a contatto con le dolci onde del mare diventava di un colore dorato. In tutto ciò vi era un piccolo molo, dove vi erano ormeggiate qualche nave e all’incirca qualche dozzina di navi. A distanza di un paio di chilometri da quest’ultimo  vi si erigeva un piccolo paese:” Vertijia”. Le case erano fatte interamente di legno di abete e pietra, le strade invece erano fatte di sabbia e a delimitare le loro dimensioni vi erano strisce di ciottoli di pietra. In giro per il paese vi erano qualche pescatore che si accingeva a preparare le reti per la pesca, tutti quanti urlavano    ,cantavano e lavoravano nonostante si fossero svegliati da pochi minuti; Un paese piccolo quanto movimentato si potrebbe dire. Il tutto si svolge a qualche centinaio da quest’ultimo si erigeva una piccola taverna: ”il pesce ubriaco”, quest’ultima si distingueva dalle altre strutture per la sua fama di buttare in mezzo al mare chiunque non pagasse il conto. Essa era interamente fatta di pietra, ad accogliere i clienti vi era un immenso portone  di legno di quercia e sopra  di quest’ultimo vi era un’insegna dove sotto di essa vi era una scritta: “pagate o voi che entrate”, all’interno la taverna si mostrava come un posto abbastanza caldo e accogliente. I tavoli di forma rettangolare erano all’incirca una dozzina tutti fatti di pietra, così che quando vi fosse stata una rissa, era molto difficile che i tavoli stessi si rompessero. Il banco, riposto di fronte a una decina di metri dal portone principale, era l’unica cosa che si potesse definire, per quanto in maniera più che grossolana, “di classe”. Esso era fatto di marmo liscio e i sgabelli di legno posti nell’immediato davanti creavano un ottimo contrasto con quest’ultimo, dietro il banco poi vi erano delle adorabili mensole fatte in legno di betulla che sostenevano i più svariati bottiglioni di alcolici.
 Fattesi le 8 del mattino era giunto il momento di aprire su bottega e dalla taverna ne usci una signora, all’incirca doveva avere sui 50 anni se non poco di più, aveva delle  grosse labbra e i capelli rossi pieni di boccoli, la testa era abbastanza squadrata e il fisico alquanto robusto sottolineava il suo sguardo fiero dandole un aria molto imponente.
La signora  passata 10 minuti a camminare arrivo ad una stalla vicina; il rumore del portone risuono in tutta la stalla, quest’ultima era molto piccola, le pareti color rosso cremisi davano una scarsa luminosità al tutto nonostante il portone fosse aperto completamente.
-Forza ragazzo svegliati e l’ora di mettersi a lavoro- disse la signora con voce imponente.
All’interno della stalla vi era infatti un ragazzo dai medi rosso fuoco rivolti verso l’alto, era su per giù 1,82, la corporatura era sulla norma, ma dalle braccia rovinate si poteva dedurre che il fisico era allenato dal duro lavoro.
-Zitta Samara, vecchia zitella che non sei altro fammi dormire!- disse il ragazzo girandosi sul fianco e lanciandole della paglia,
-Cosa hai osato dire brutto insolente!.-  La signora a questo punto in un impeto di furia e pura forza bruta lo prese per le orecchie e lo trascino fuori dalla stalla.
-Senti giovanotto o lavori o alzi quel tuo culo e smamma dalla città, e tu lo sai che ne sono capace anche solamente battendo le mani-, Il ragazzo ad udire le minacce della signora deglutì e si vide costretto a cambiarsi in silenzio e ad andare a lavorare nella taverna.
-Oggi strega non è venuto nessuno a bere, perché non chiudi questa topaia e ti vai a fare che so un viaggetto, forse viaggiando via da questa città troverai un vecchio cieco ubriacone che ti sposerà!.- Il ragazzo non perdeva mai un occasione per insultare la signora, che come risposta abituale gli dava un pugno in faccia, anche se stavolta non arrivo. La signora infatti rimase a fissare il portone, -ragazzo preparati stanno arrivando i…-. Il suono venne interrotto  dallo sbattere del grosso portone, il rumore che riecheggio per tutta la taverna fu solo l’inizio di quello che stava per accadere a causa loro. –Pirati!- disse Leo con un tono di stupore e di paura; Infatti i pirati quando arrivavano nella taverna portavano scompiglio e quanto più disordine possibile rompendo un po’tutto. –CHE SUCCEDE UOMINI!- in tutto il locale riecheggio una voce roca e divertente, dalla porta entrò il capitano di quella ciurma: a prima vista doveva avere una 40ntina di anni, il suo viso era tra i più brutti che il mare potesse riflettere, la barba nera che ricopriva meta del suo volto gli arrivava quasi alla pancia  ed era piena di polvere e cotone; -Forza uomini sediamoci e festeggiamo!-. In pochi minuti la taverna fu sottosopra, Uomini ubriachi si mettevano sopra il tavolo e incominciavano a ballare e festeggiare, altri si mettevano a spaccare bicchieri e boccali di birra per brindare, il capitano invece si metteva a mangiare senza mai fermarsi se non per sghignazzare. Leo presa di petto la confusione correva insieme a Samara per tutto il locale, -sai non pensavo avessi un figlio, vi somigliate molto- disse il ragazzo ridendo –Chiudi la bocca e lavora Leo, che se sei bravo  a lavorare quanto velenoso potresti prendere il comando della baracca.-  Tutto stava volgendo al meglio, fino a quando il capitano di quella massa di fuorilegge non diede uno schiaffo alla proprietaria della locanda facendola cadere al suolo, -E questo lo chiami rum! Ma non mi faccia ridere, per questo affronto alla mia persona tutti noi qua non pagheremo mai più!- urlò abbandonandosi a delle fragorose risate che riempirono il luogo padroneggiando sopra le altre voci. Leo, vista la scena rimase in silenzio…passati alcuni attimi lentamente si avvicino a Samara , arrivato davanti a lei dando le spalle ai pirati disse –se pensate, che vi perdoni dopo questo vi sbagliate!, ma adesso elencherò tutti i motivi per cui mi avete fatto perdere la pazienza.- Il ragazzo da dietro il banco del bar prese una spada, i pirati in tutta risposta si misero in guardia ma il capitano di quest’ultimo  li fermò,-stiamo a sentire quello che dice, sono curioso.-
-Uno, siete entrati in questo locale e avete incominciato a creare una confusione tra le peggiori che abbia mai sentito, Due avete chiesto di non pagare nulla per tutto quello che avete consumato e tre…avete osato maltrattare chi io solo ho il permesso di maltrattare!!.- Il ragazzo colto da un impeto di furia diede  svariati calci alla povera donna, uno più forte dell’altro fino a farle perdere i sensi. –Bene e ora che la vecchia zitella è sistemata, preparatevi al massacro.-
 
   
 
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