“Devo tornare indietro, vero?”
“dipende da te”
“posso scegliere”
“ah certo, sei a king’s cross no?” Silente sorrise ”vedo che se decidessi di non tornare potresti... diciamo... prendere un treno”
“e dove mi porterebbe?”
“avanti”.
Silenzio, Harry rifletté un attimo...
“Mi chiedevo se... fosse possibile tornare più indietro? Ci sono più treni nella stazione”
“cosa intendi dire ragazzo mio?”
“Se potessi, si insomma, posso scegliere cosa fare, che treno prendere, vorrei tornare indietro tornerei al giorno in cui ho ricevuto la lettera, in modo da fermare tutto questo prima che accada... salvare tutti”
Silente si fece più pensieroso “rimane una tua scelta, credo sia possibile, tornare a quel giorno intendo, ma non so se sia saggio, vedi ragazzo mio, difficile è quello che pensi di fare, potresti riuscire a salvare più persone, magari tutte, oppure creare disordine, o, come credo più probabile, alla fine dei conti non cambiare nulla. E’ una tua scelta figliolo, ma lascia che questo vecchio ti dia un consiglio, sta attento, cambiare troppo il passato ti toglierà il vantaggio di conoscere il futuro”
Harry annui  “vale la pena tentare”.
La stazione attorno a lui sparì, e mentre lo l’immenso spazio vuoto e bianco si sgretolava davanti ai suo occhi, sentì un familiare strappo all’ ombelico, ma non ci fu il solito atterraggio brusco tipico di passaporte e smaterializzazione, si svegliò invece di soprassalto, in un ripostiglio sporco e stretto... aveva funzionato.