Il Blutbad della discordia

 «Stiamo davvero discutendo per questo?» domandi allibito quando il tuo dolce e comprensivo fidanzato inizia a farti il terzo grado sul perché e per come Monroe abbia le chiavi della tua roulotte e si prenda tante confidenze non richieste, con te.
 Per tutta risposta Sean ti lancia un’occhiata assassina, rivelando per un attimo persino la sua vera forma, – il che la dice lunga su quanto poco gli manchi per perdere il controllo – e allora fai un respiro profondo e cominci a rispondergli nel tono più calmo e convincente del tuo repertorio – quello che usi per parlare con i pazzi armati di pistola, per intenderci.
 «Monroe è fidanzato, Sean. Fidanzato e innamorato della sua fidanzata» precisi prima che lui possa aprire bocca, perché in fondo tecnicamente anche tu eri ancora fidanzato con Juliette quando vi siete dati il primo bacio, ma questo è diverso. «Quindi, se pure fosse bisex, – cosa che peraltro ritengo improbabile – non sarebbe comunque interessato in quel senso a me. Come non lo sono io, ovviamente» aggiungi come ultima postilla, e soltanto allora l’espressione di Sean si rasserena e tu puoi tirare un sospiro di sollievo.
 Sennonché…
 «Smettila di fare quel sorrisetto, è irritante» borbotta Sean all’improvviso, mettendo su una faccia – finta – seccata che ti fa sorridere ancora di più.
 Perché, andiamo, che quell’uomo serio e orgoglioso – un capitano, uno Zauberbiest e un’altezza reale – sia geloso del tuo migliore amico è decisamente troppo assurdo, persino per un Grimm.
 Ti avvicini a lui sorridendo malizioso, e alla fine lo vedi sorriderti di rimando.
 «Potrei licenziarti, Burkhardt, lo sai?» ti provoca quando ormai gli sei a un passo.
 «Pessima idea, poi dovresti mantenermi» ribatti, circondandogli i fianchi con le braccia.
 Per tutta risposta Sean sbuffa divertito e si abbassa su di te reclamando un bacio, e poi un altro e un altro ancora.