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Autore: Dark Sider    03/07/2009    11 recensioni
"Sakura, che faresti se sapessi che tra qualche tempo non ci sarò più?" [NaruSaku]
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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SAD EPILOGUE

 

 

Kyuubi fiutò l’aria, catturando ogni singolo odore di cui essa era intrisa: sangue, morte, paura. Il demone frustò l’aria con una delle sue nove code e lanciò un lungo, lugubre richiamo lamentoso.

-Naruto!-

Sentendo chiamare il nome della sua forza portante, Kyuubi si voltò verso colui che l’aveva pronunciato.

-Naruto basta, ti prego- implorò. La Volpe a Nove Code chinò leggermente la testa da una parte, fissando quella buffa ragazza dai capelli rosa:  doveva ammetterlo, il coraggio non le mancava.

Kyuubi frustò di nuovo l’aria con una delle code, nervosa. Distolse lo sguardo dalla piccola ninja insignificante e lo puntò su Konoha: voleva distruggere quel villaggio che l’aveva costretta a tutti quegli anni di prigionia.

Sakura, quella ninja così audace da osare sfidare Kyuubi, mosse qualche passo insicuro verso l’enorme creatura. Lacrime cocenti avevano cominciato a scendere dai suoi occhi, troppo prepotenti per essere ricacciate indietro.

-Naruto…- ripeté per l’ennesima volta Sakura, anche se sapeva che il ragazzo non poteva sentirla, sperava che la sua voce arrivasse lo stesso alle sue orecchie, ovunque fosse, smarrito nella vasta coscienza del demone.

Nitidi, come se stesse vedendo quei momenti in quell’istante, riaffiorarono alla sua mente i ricordi dolorosi di qualche giorno prima…

 

 

Naruto sedeva pensieroso, con la schiena appoggiata al ruvido tronco di un albero.

Dopo che il quinto Hokage gli aveva dato quella notizia, il biondo aveva passato ogni istante a pensare, a riflettere su come, in fondo, soffrire non fosse servito a niente, alla fine. Su come tutti i suoi sogni si fossero polverizzati tra le sue mani senza che lui potesse fare niente per salvarne anche solo uno.

-Naruto, cos’hai?- Sakura, arrivata chissà quando, si sedette accanto a lui pretendendo, Naruto lo sapeva, una risposta.

-Niente.-

 Ovviamente quella non era il tipo di risposta che si aspettava Sakura. –Non è vero che non hai niente- osservò, come se fosse la cosa più banale del mondo.

Naruto sospirò. –Sakura, che faresti se sapessi che tra qualche tempo non ci sarò più?-

-Ma cosa stai dicendo?- gli chiese la rosa, con un sorrisetto nervoso.

-Rispondi- ordinò Naruto con un tono di voce che non ammetteva repliche.

La ragazza rimase in silenzio per qualche minuto, meditando sulla risposta e sul perché Naruto le avesse domandato una cosa tanto strana.

-E dov’è che sarai, tra qualche tempo?- riuscì a chiede, infine, non trovando nulla di meglio da dire.

Naruto si voltò a guardarla: i suoi occhi, di solito limpidi ed allegri, erano velati da un alone di profonda tristezza, così dolorosa e vasta che Sakura non riuscì a sostenere lo sguardo e dovette guardare altrove per non smarrirsi in quel dolore.

Se fosse stato ancora vivo, Sakura avrebbe immaginato che Naruto sarebbe partito con Jiraiya per un altro allenamento. Ma il suo padrino era morto da qualche tempo, quindi era impossibile.

-Naruto, rispondimi: dove sarai tra qualche tempo?- domandò Sakura, implorante, ma il ninja si ostinò a rimanere chiuso nel suo silenzio.

-Così però mi stai facendo preoccupare- continuò la rosa con tono scherzoso, cercando di alleggerire la tensione che si era creata, così densa da essere palpabile.

-Voglio che tu tenga questo, così non mi dimenticherai- esclamò Naruto porgendo a Sakura qualcosa. La rosa lo afferrò per vedere di cosa si trattasse: vide che era il ciondolo del primo Hokage, quello che Naruto indossava sempre e che aveva vinto a Tsunade grazie ad una scommessa.

-Perché lo dai a me?- fece la ragazza sospettosa –lo so che ci tieni a questo ciondolo.-

-Te l’ho detto: così non ti dimenticherai di me.-

-Perché dici queste cose? Che sta succedendo?- chiese istericamente Sakura: non aveva intenzione di muoversi di lì o di lasciar andare Naruto finché non avesse ottenuto delle risposte soddisfacenti.

-Perché non me lo vuoi dire? Hai così poca fiducia in me?- proseguì la ninja, cercando di spingere Naruto a parlare.

-Non è questione di fiducia- le spiegò il biondo –se te lo dicessi, non cambierebbe niente.-

-Non puoi saperlo finché non me lo dici.-

-Ma io lo so per certo.-

-Sei il solito baka! Non capisci che mi sto preoccupando per te?-

-E’ per questo che non voglio dirti niente.-

Sakura non ribatté: cosa c’era di così grave da spingere Naruto a non dirglielo perché poi lei avrebbe sofferto? Lui aveva detto che tra un po’ di tempo non ci sarebbe più stato… ma sarebbe stato bene lo stesso, vero?

-Naruto, ti prego…- la ragazza si dovette interrompere per non scoppiare a piangere; era sempre stata una ninja intelligente, non le ci era voluto poi tanto per capire il senso delle parole di Naruto. Ma non voleva crederci. Non poteva essere vero…

-Sai che io sono la forza portante della Volpe a Nove Code- Naruto iniziò a parlare all’improvviso, cogliendo Sakura impreparata –beh, il sigillo che la imprigiona dentro di me si sta indebolendo; non ci sarebbe da stupirsi se all’improvviso la Volpe si liberasse.-

-E allora?-

-Non capisci Sakura? Se il sigillo si spezza e il demone libera tutte le sue code…. Io morirò.-

Sakura strinse convulsamente il ciondolo che Naruto le aveva dato, ingoiando quelle parole amare e scuotendo la testa.

-Visto che facevo meglio a non dirtelo?!-

-Ma non c’è un modo per…-

-No- Naruto la interruppe prima che potesse finire di formulare la domanda: no, non c’era nessun modo per salvarlo. L’unica cosa che poteva fare era attendere in silenzio la sua fine.

Scossa da quella cruda verità, Sakura gettò le braccia attorno al collo di Naruto e iniziò a piangere. Pronto a quella reazione, il biondo ricambiò l’abbraccio e si limitò a cullarla tra le sue braccia, senza parlare: riempirla di promesse e false speranze non sarebbe servito a niente. Ormai, era inutile.

 

 

Kyuubi continuava a tenere d’occhio Konoha, meditando quale parte colpire per prima. I ninja che cercavano di respingerla non la preoccupavano affatto: li avrebbe potuti spazzare via con un colpo delle sue code, se avesse voluto.

Esaltata dalla libertà appena riconquistata, si sentiva indistruttibile. La sua forza portante, dentro di lei, ormai aveva quasi smesso di lottare per cercare di riprendere il controllo. Il suo ostacolo più grande stava per essere eliminato.

 

Naruto si sentiva sempre più debole.

Smise di lottare e si lasciò sopraffare

dall’immenso chakra rosso

 

Sakura lo sapeva che non avrebbe mai più rivisto Naruto. E quel pensiero le provocava un intenso dolore che, sapeva, non se ne sarebbe mai più andato.

La ninja si fece sempre più vicina a Kyuubi: non voleva provare a contrastarla, come gli altri, voleva solo che la portasse nello stesso posto in cui aveva trascinato anche Naruto.

 

Lo sapeva che era giunta la sua fine.

In realtà, lo aveva sempre saputo.

Ma è bello illudersi, qualche volta.

 

Senza più nessuno a tenerla per mano nei momenti difficili, Sakura sapeva che sarebbe naufragata lentamente e dolorosamente. Non aveva intenzione di vivere nel suo dolore. Non voleva soffrire, mai più.

 

Il suo respiro lento ed affannato

si fermò del tutto.

Se l’era immaginata più dolorosa, la morte.

Non poté fare a meno di sorridere.

“Sakura…”

Poi, il buio.

 

Una delle nove code di Kyuubi la colpì con forza, scagliandola lontano.

Il dolore fisico non era nulla in confronto a quello psicologico.

Ma in Sakura si era risvegliata una strana gioia dovuta al fatto che presto avrebbe rivisto Naruto; e questa volta nulla avrebbe potuto dividerli di nuovo.

In qualunque posto sarebbe finita, lo avrebbe accolto a braccia aperte sapendo che Naruto era lì con lei a sostenerla ed aiutarla.

“Naruto…”

Poi, dolce come una carezza, anche su di lei calò il triste velo della morte: non dovette fare resistenza per portarla via con sé, Sakura si lasciò avvolgere completamente.

Poi, il buio.

 

 

***

Non so cosa sia questa cosa né perché mi sia venuta in mente O.o Ma dovevo scriverla, mi stava perseguitando XD

Spero che piaccia comunque!!

  
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