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Autore: kamy    04/05/2018    0 recensioni
[Spoiler!]
Thanos agli occhi di Gamora.
(Death!fic)
Genere: Angst, Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Thanos
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ringrazio anche solo chi legge.

 

Il guerriero mistico della morte

 

Gamora strinse a sé il suo pugnalino d’argento, decorato da rubini rosso sangue, spasmodicamente. Le nocche delle sue minute manine dalla pelle verde, sbiancarono.

Le urla della coetanea Nebula risuonavano nel salone di pietra, ai piedi dell’immenso trono di roccia.

“Il caso mi ha donato un’erede e una perdente. Renderò te una macchina esteriormente, Nebula, mentre tua sorella un’arma interiormente. Tutto ciò che avrete, ogni dote e caratteristica mi apparterrà e non riuscirete in ogni cosa che non sarà “mia” stabilì il titano.

Teneva Nebula bloccata in terra, sotto il suo poderoso piede.

Sotto lo sguardo di una paralizzata Gamora, Thanos strappò il braccio della piccola Nebula.

Le urla della bambina dalla pelle azzurra cessarono, mentre la piccola kree perdeva i sensi in una pozza di sangue violetto.

< Odio questo posto, odio quel trono ed odio te, ‘padre’. Tu non sai cos’è l’affetto o la pietà > pensò Gamora.

 

Gamora allungò la mano verso Thanos, nella propria caduta. Vide il viso del titano deformato dal dolore.

< Mi hai preso la mano quel giorno, da bambina, sul mio pianeta per salvarmi ed ora nuovamente per sacrificarmi >. Notò le lacrime sul viso del padre adottivo, deformato dalla sofferenza.

Urlò, mentre sotto lo sguardo atono di Teschio Rosso precipitava lungo il dirupo, davanti all’alta parete di pietra nera.

< Mi ero sbagliata, tu eri capace di provare affetto, ma… come il mio per te te era malato, il tuo non era da meno.

Addio Peter, non fallire anche nell’uccidere mio padre come hai fallito con me. Distruggilo come hai fatto con Ego. Staccagli la testa!

Nebula, sorella mia, perdonami, non ti starò accanto, proteggi il mio Quill > pensò.

Il suo corpo rovinò sulla scogliera, infrangendosi contro le rocce e il suo sangue macchiò il duro terreno.

Gli occhi di Gamora rimasero sgranati, mentre la gemma dell’anima si alzava dal suo cadavere, volando verso il titano, che l’afferrò con le dita tremanti.

  
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