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Autore: Shakabrah    06/05/2018    0 recensioni
These little town blues
are melting away
I’ll make a brand new start of it
in old New York✨
Le mie malinconie di paese
si stanno dissolvendo
riuscirò a ricominciare da capo
nella vecchia New York
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My New York

La piccolissima storia è costruita su questa canzone:
“New York New York di Frank Sinatra”


Le luci sono tutte spente, da tempo.

I grandi palazzi di New York, dall’alto, illuminano persino l’angolo più nascosto del mio soggiorno; è incredibile come anche di notte sia così viva.

Sembra che sussurri ogni volta che la osservo.

La sigaretta continua a fumare libera fuori dal mio piccolo nascondiglio vintage, e il suo odore impregna il tessuto nostalgicamente italiano delle tende.

Non ho mai amato tanto il silenzio in casa mia come in questa città, lascia così spazio ad ogni minimo rumore circostante, dalle grandi strade trafficate e moderne del centrocittà, al mio vecchio palazzo trasandato di Williamsburg, a Brooklyn.

C'è un enorme viavai fra i piani dell'edificio; se solo ci fossero le vecchie pettegole del mio paese natale, quelle che si appostano come avvoltoi annoiati sui davanzali ad osservare che cosa combina la gente in strada, e a sparlarne la mattina a venire.

 

Il silenzio del piccolo quartiere alternativo mi permette di sentire diverse cose nel mio palazzo, la mia vicina di appartamento, che ha appena compiuto settant'anni, ma che (buon per lei) se ne sente la metà, e torna ogni fine settimana alle tre di notte, con i tacchi in mano per evitar di fare rumore, anche se non riesce a smettere di canticchiare dalla felicità di essere...viva

Oppure la coppietta francese, sposata di recente, all’ultimo piano, che litiga ogni sera a squarciagola, e poi fa
l’amore per riappacificarsi.

Oppure il cane del portiere, che di notte passa davanti a tutti gli appartamenti, e staziona esattamente davanti al mio, per sgranocchiare il suo meritato osso regalatogli dal padrone.

Ci sono tante cose che prima non consideravo minimamente la notte, facevo solo uno dei miei tanti e brevi lavori, e non badavo a tutte queste sfaccettature.
Anche se, dopo un po’ che fai la scrittrice, ti immergi così tanto nel posto che ti circonda ogni notte, che finisce per inghiottirti ed ispirarti sempre di più.

Vivere a New York ti cambia profondamente, dentro e fuori.

Te ne innamori follemente, e prima che tu possa realizzarlo, ti ci perdi incommensurabilmente.

È una delle città più magiche in cui abbia mai avuto il piacere di vivere, e ne ho viste tante...

È un peccato che non possa visitarla, girarla, viverla anche fuori dal mio angusto appartamento.

I palmi e i dorsi delle mie mani sono così freddi, le dita sono rigide come pietra, mentre l’alba inizia a mostrarsi, il cielo nero muta in blu, sempre più chiaro, e il rosa all’orizzonte fa da sfondo agli enormi palazzi erti che man mano, uno ad uno, ricominciano a prendere vita.

Abbasso lo sguardo spento sulla sigaretta, che si piega lentamente e trapassa le mie dita, cadendo sul parapetto della mia finestra.

Come ogni mattina quella sigaretta si spegne consumandosi fino al filtro, e rimane lì, sui mattoni rossi del mio balcone, fino alla notte successiva.

Esattamente come me, spenta, in attesa di rivedere la mia amata New York e le sfumature delle sue così brevi nottate, dalla mia piccola e sognante finestra.

Come può un fantasma rimanere così legato ad una città?
Come può un fantasma innamorarsi delle ore d'orate e delle mattine giovani e chiare?
Come può un fantasma preferire sempre la stessa vista mozzafiato alla libertà oltre la vita?

Ogni notte me lo chiedo, ed ogni mattina mi rispondo:

Perchè è New York...

   
 
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