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Autore: Faye Valentine    28/08/2003    9 recensioni
Una dolce fic su Chichi e Goku ...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole era già alto quando il sayan aprì gli occhi. Si stiracchiò goffamente, stando attento a non svegliare la donna accanto a se.

Si strofinò gli occhi, indeboliti dal sonno e respirò profondamente.

La loro camera era sempre impregnata dell’odore di sapone alla vaniglia, il sapone che usava sua moglie. Tutta la casa era impregnata di quell’odore e Goku adorava sentirlo ovunque, quando si trovava lì.

Lo poteva sentire tutte le notti accanto a se, quando la premeva contro il suo corpo per sentirla vicina, il più vicina possibile. E la mattina riusciva a sentirlo sulla pelle, sentendola vicina anche mentre combatteva. Solo questo gli dava la forza di andare avanti e continuare a combattere per la salvezza Terra, perché lei era la sua forza, perché l’amava.

Si, l’amava.

L’amava dalla prima volta che l’aveva incontrata, anche se all’inizio non era proprio amore.

L’amava ancora come la prima volta.

L’amava talmente tanto che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei.

L’amava talmente tanto che sarebbe anche morto per lei.

L’amava talmente tanto che aveva paura dell’immensità di quel sentimento.

Avrebbe combattuto contro qualsiasi mostro, l’avrebbe protetta da qualsiasi pericolo, solo per lei, solo per non farla più soffrire.

Però non riusciva a dirglielo.

E sapeva anche che questo le era motivo di angoscia e sofferenza.

Quando erano più giovani era capitato varie volte che le avesse detto che l’amava ma, col passare degli anni, questo era sempre più raro.

Si girò un momento a guardarla mentre dormiva.

Voleva che lo sapesse, voleva che conoscesse tutti i suoi sentimenti, voleva che fosse sicura del suo amore.

Guardò l’orologio, era tardi ma, per una volta, gli allenamenti potevano aspettare.

Si avvicinò ancora a lei, fino a che le sue labbra fossero abbastanza vicine da potersi sfiorare.

Chichi avvertì subito il contatto tra le loro bocche e spalancò gli occhi per assicurarsi che fosse suo marito a baciarla, talmente sorpresa dal suo gesto.

Ma era felice, sorpresa ma felice.

Felice che lui la tenesse stretta le notti in cui dormiva a casa.

Felice di sapere che a volte le dedicava un pensiero…

Felice che cercasse un contatto ravvicinato.

Felice di sapere che lui la stava baciando.

Sorrise leggermente sulla sua bocca, gli mise le braccia al collo e ricambiò il bacio premendo le labbra contro le sue.

Si staccarono di poco per sorridersi a vicenda prima che qualcuno iniziasse a parlare.

- Buongiorno amore-esordì solare Goku, allontanandosi un poco e lasciando che la moglie si sedesse, cercando di apparire più felice e rilassato che mai.

Avrebbe avuto solo una settimana ancora da passare insieme a lei prima del Cell-Game e non poteva sapere se sarebbe sopravvissuto.

Chichi lo fissò, un attimo prima, dopo il loro bacio, Goku sembrava l’uomo più felice della terra e ora, pochi secondi dopo, si era stranamente accigliato.

-Che hai Goku?-chiese preoccupata accarezzandolo teneramente.

-Cosa?-rispose Goku, un po’ sorpreso, senza rendersi conto di cosa parlasse la moglie.

-Mi sembravi strano, ti sei rattristato improvvisamente…-“che si sia pentito del bacio?”pensò tristemente la donna. Smosse internamente la testa cercando di allontanare quel pensiero.

-Scusami ChiChi, stavo pensando e…-disse queste ultime frasi balbettando, non voleva dire alla moglie che aveva paura di non farcela, voleva che fosse sicura che sarebbe tornato da lei.

Anche lei si stiracchiò un poco prima di sedersi al bordo del letto e buttare un’ occhio all’orologio.

-Non è un po’ tardi?Di solito ti alzi molto prima per allenarti-

-Che male c’è se oggi ho deciso di dormire qualche ora di più e rimanere vicino a te?- rispose il sayan mentre abbracciava da dietro sua moglie e poggiava la testa sulla sua spalla.

Chichi sussultò. Erano passati vari anni da quando Goku l’aveva fatto l’ultima volta, quel contatto le dava sempre una miriade di emozioni.

Era raro che lei e Goku si scambiassero coccole amorose, per questo era rimasta sorpresa.

Goku notò l’espressione spaesata della moglie ma non ci diede molto peso, strofinò la testa contro il collo di lei e vi lasciò un piccolo bacio, prima di tornare dal suo lato del letto.

Chichi si alzò e arrivò prima del marito in bagno. Goku rimase a guardare la porta che si chiudeva davanti a sé, prima di sbuffare rassegnato e tornare a stendersi un momento, aspettando che la moglie uscisse dal bagno.

Sentì l’acqua scrosciare e subito dopo vide del fumo uscire dal buco della serratura ed ecco il solito odore di sapone alla vaniglia.

Lasciò che quell’odore entrasse e vagasse dentro di lui, in cerca di ricordi, tutti appartenenti a lui e alla moglie e tutti bellissimi.

I primi giorni di matrimonio

Le poche notti che dormiva a casa con la moglie.

La loro prima note di nozze.

La notte in cui era stato concepito Gohan...

Dopo quest’ultimo pensiero si chiese se Chichi volesse un altro figlio, Gohan stava diventando grande. E soprattutto sapeva di non poter mantenere in eterno la promessa di tornare a casa, anche se, fino ad allora, l’aveva sempre fatto.

Forse, se avessero avuto un altro figlio, Chichi avrebbe sofferto meno, un giorno, per la sua assenza.

Chichi corse verso il bagno e si intrufolò subito dentro, facendo finta di non notare il marito che stava già entrando prima di lei. Forse, in questo modo, Goku sarebbe rimasto un po’ di più con lei.

Aprì il rubinetto della doccia lasciando che l’acqua bollente cominciasse a scorrere mentre si spogliava.

Poi entrò e cominciò a fare schiuma con la solita saponetta alla vaniglia, sapeva bene quanto a suo marito piacesse quell’odore. L’aveva notato soprattutto una sera, dopo una rapida doccia si era seduta sul letto, con destrezza aveva spostato le coperte e si era infilata nel letto, rannicchiandosi nell’angolo opposto al marito.

Poco dopo si era accorta che Goku aveva annusato un po’ l’aria e poi, molto lentamente, si era avvicinato alla moglie, odorandola un poco e stringendola forte da dietro.

Chichi sorrise sotto l’acqua e poi allontanò da se quei pensieri, cercando di rilassarsi.

***

Chichi uscì dal bagno, poco tempo dopo, il vapore creato dallo scorrere dell’acqua calda dietro di lei.

Avvolta in un asciugamano, i capelli lasciai sciolti vaganti sulle spalle, la donna si sedette sul bordo del letto, vicina al marito, osservando la sua strana espressione, come se annusasse l’aria.

Goku aprì improvvisamente gli occhi e fissò la moglie i modo interrogativo, ancora più spaesato quando questa, apparentemente preoccupata, gli mise una mano sulla fronte.

- Goku, ti senti bene?-

Poi, amorevolmente, provò a sentire la temperatura mettendogli le labbra sulla fonte e sulle guance.

Goku la cinse con le braccia, la portò verso l’altro lato del letto e la baciò.

- mai stato meglio – le rispose sfoggiando il suo solito sorriso, il sorriso che amava.

Quel sorriso da bambino innocente

Quel sorriso così dolce e tenero

Quel sorriso che aveva fin da bambino

Quel sorriso che l’aveva accompagnato per tutti quegli anni e che ancora non l’aveva abbandonato.

Quello stesso sorriso che le aveva conquistato il cuore alla tenera età in cui l’aveva incontrato.

Quel sorriso che aveva accompagnato tutti i momenti più belli che avevano vissuto insieme...

E che, purtroppo, aveva anche salutato miliardi di addii, una vita di sofferenze...

Poggiò la testa sulla sua spalla sospirando.

Non curante del fatto di avere solo un asciugamano in vita lasciò che il marito la sostenesse e la stringesse a se(ndAutrice:scusate, non so se si capisce la situazione^^. Praticamente immaginate di guardare un letto davanti a voi, Goku è sul lato destro. Chichi si è sporta per sentire al marito la febbre e lui l‘ha attratta verso il suo lato del letto sostenendola e facendo gravare il peso della moglie su se stesso, scusate^^ ma non sapevo come spiegarvelo^^’’’).

- Tesoro, cos’è che ti preoccupa?- disse il sayan alla moglie, notando il suo sospiro.

Chichi abbracciò a sua volta il marito, e chiuse gli occhi, cullata dal battito del cuore amato, mentre Goku passava le dita tra i suoi capelli corvini.

- Goku, io...ho paura...-sospirò di nuovo e si strinse ancora di più a lui.

Goku si accigliò, era uno degli uomini più forti dell’universo, di cosa poteva aver paura la sua donna?

Chichi, insospettita dal silenzio del marito, aprì gli occhi, lo fissò per un momento e colse subito il disappunto nel suo sguardo.

I loro occhi si incrociarono e fu a quel punto che Goku le pose la domanda:

- Di cosa hai paura? -

Lei tornò a stringerlo forte con la testa sulla sua spalla

- Oh Goku, ho paura di...di non poter più vivere...momenti del genere...così...con te...Ho paura di non ...non rivederti più...-la fece tacere con un dito sulla sua bocca

- non devi avere paure del genere, non preoccuparti- la strinse ancora più forte – ti giuro che nessuno ti farà del male finche io sarò vivo...e se non sarò io sarà Gohan o qualcun’altro -

Un singhiozzo scosse il corpo della donna.

E un secondo...

...un terzo...

...e poi le lacrime...

...calde gocce d’acqua sul quel viso d’angelo...

Il suo angelo dai capelli corvini.

Goku l’accarezzò, la strinse e la coccolò ancora, non voleva che la sua donna piangesse.

- io...io...io non voglio...non posso vivere se...tu..tu non sarai con me...io...-la donna continuava a ripetere spezzoni di questa frase tra i singhiozzi, rifugiata dov’èra nell’incavo della spalla di suo marito.

Goku si mise seduto sul letto, l’aveva stretta forte a se, stando attento a non farle male, accarezzandola piano, come avrebbe fatto per calmare il pianto di una bambina piccola.

Così le appariva la sua dolce moglie, mentre piangeva contro il suo petto, con i capelli sciolti sulle spalle e la pelle ancora umida...

Una bambina piccola che ha bisogno di essere confortata...

Una bambina piccola ma già così forte da sopportare una vita accanto ad un sayan, una vita piena di guerre e sofferenze.

- Chichi, tesoro, non piangere per favore – le alzò il mento e la baciò, appassionatamente, come mai aveva fatto.

Lei, anche se un po’ sorpresa, rispose al bacio senza esitazione alcuna.

I due “piccioncini” rimasero per un breve periodo uniti in quel bacio perché qualcuno bussò alla porta, insospettito dal silenzio.

***

Gohan, povero ragazzino innocente di 9-10 anni, senza nessuna esperienza dei “casi della vita”, si era svegliato e, dopo essersi lavato e vestito, era entrato in cucina e non vi aveva trovato la madre. Preoccupato era salito su in camera dei genitori e aveva bussato lievemente alla porta.

Nessuna risposta.

Così, il piccolo sayan decise di entrare, aprì lentamente la porta...

- Mamma?Papà?C’è qualche problema?-

Il piccolo Gohan fece capolino dalla porta, trovando il padre che abbracciava ancora sua madre, avvolta solo in un piccolo asciugamano.

I due “amanti” e il bambino assunsero un colorito rosso acceso.

Il piccolo Gohan, data la sua intelligenza, decise di non andare oltre e abbandonò la stanza, ormai preparato psicologicamente a saltare la colazione.

Chichi abbassò lo sguardo mentre la porta della loro camera da letto si richiudeva.

- Povero Gohan – disse Chichi mentre si copriva meglio– Mi sento in colpa -

Goku guardò la moglie divertito – Per cosa? – le disse innocentemente.

Chichi lo fissò a sua volta

– Ma come per cosa?!?!?!?-gli urlò- Padre snaturato!!!Per averlo lasciato senza colazione no?-

Prese un lenzuolo per coprirsi ulteriormente, con disappunto di Goku.

- Dove vai?-chiese lui con quella sua faccia da cucciolo- Non rimani qui con me?-

- No!!!Vado a preparare un pranzo come si deve a mio figlio!!!-

La donna si avvicinò al suo armadio, scelse uno dei suoi soliti vestiti cinesi, si avvicinò allo specchio e raccolse i suoi lunghi capelli corvini in uno chignon dietro la nuca.

Poi si girò verso il marito e lo squadrò:

- Caro Goku, sei molto sexy così, ma è il caso che ti metta qualcosa -

Goku guardò la moglie uscire e precipitarsi al piano di sotto, poi guardò se stesso e le urlò dietro :- Cos’ho che non va?-(NdA:non so se l’ho detto, cmq Goku, in pratica, porta i boxer e basta per dormire, ho sempre saputo così)poi continuò, sempre urlando

– Anche io sono rimasto senza colazione!!!-

Notando che la moglie non aveva sentito o, forse, molto più probabilmente, non aveva voluto sentire le sue lamentele, decise di “cercarsi” la colazione la solo.

Così si mise la sua solita tuta della scuola della tartaruga, aprì la finestra e, per non disturbare la moglie, spiccò il volo dalla finestra della loro camera.

Mentre volava avvertì l’aura del figlio e anche molto espansa

“si starà allenando”penso allettato il sayan e scese da lui.

Varie ore dopo che Chichi si era messa all’opera sul tavolo della cucina giacevano invitanti i più diversi tipi di pietanze...

Riso

Baozi ripieni

Pesce alla griglia

E, al centro della tavola c’era un grosso pentolone da cui proveniva un invitante odorino di stufato.

E poi un enorme pollo allo spiedo guarito successivamente di patate al forno e altre pietanze a base di carne e pesce.

“Il pranzo ideale per i miei due sayan”pensò allegramente la donna, ammirando soddisfatta la sua opera.

Guardò l’orologio, i suoi uomini sarebbero arrivati a momenti.

Infatti, pochi secondi dopo:

- Chichi amore sono a casa- Goku entrò in casa, con il figlio al seguito, fissando la tavola imbandita che gli si presentava davanti. I suoi occhi si spalancarono, come quelli di un bambino che ha appena ricevuto un nuovo gioco.

Con la bocca spalancata per la meraviglia Goku tentò di prendere un baozi ma venne fermato da un colpo che la moglie gli assestò sulla mano.

- Hei!!!Aspetta un’ attimo!!!Prima andatevi a lavare le mani, tutti e due, DI CORSA!!!-

Goku rifletté un momento e si chiese dove fosse finita la dolce Chichi che aveva svegliato quella stessa mattina.

- E cambiatevi i vestiti!!!Le tute che portate sono sporche e rotte!!! -

I due sayan andarono prima nelle loro camere, poi in bagno a lavarsi le mani e tornarono in un batter d’occhio, dopo aver portato in bagno i vestiti sporchi.

Chichi non fece in tempo a girarsi di nuovo verso la tavola che i due stavano già spazzolando la prima ciotola di riso e presto ne avrebbero reclamata una seconda.

La donna, stranamente paziente, sorrise.

Probabilmente, molto presto, tutto questo le sarebbe mancato.

I due sayan non sembravano mai sazi, riempì loro varie volte le ciotole, di qualsiasi pietanza ne volevano il bis.

***

- Ah!!!Non ho mai mangiato tanto bene!Chichi, oggi hai superato te stessa!!!- disse Goku a fine pasto.

Chichi sorrise e stampò un bacio sulla guancia del marito mentre prendeva la ciotola davanti a lui – grazie del complimento-

Dopo aver radunato tutte le ciotole le mise nel lavandino, poi si rimboccò le larghe maniche del vestito e immerse le mani nell’acqua saponata che aveva preparato in precedenza, prevedendo parecchie stoviglie da lavare.

- Hei Gohan – disse al figlio – che ne dici di andare a fare una bella passeggiata e poi a pescare? Ci vuole dopo un pasto così ci vuole, no?-

Lo sguardo del piccolo si illuminò al pensiero di passeggiare un po’ da solo con il padre.

- Eh no!!!- lo ammonì lei – Gohan deve studiare oggi! – Chichi si accorse dello sguardo fisso su di lei del marito e guardò il momento il figlio, notando subito il repentino cambiamento. Gli occhi del piccolo si erano subito spenti al pensiero di dover studiare invece di passare ancora un po’ di tempo con il padre.

Così, senza protestare, il bimbo si avviò lentamente e in silenzio verso le scale.

La donna pensò che tra pochi giorni avrebbe dovuto difendere la terra con il padre, anche se lei non voleva, e decise di essere meno severa per quella volta.

- E va bene... - sospirò. Gli occhi di Gohan si illuminarono di nuova luce. Chichi si girò di nuovo verso di lui – Perlomeno finisci gli esercizi che hai cominciato! -.

Il bambino annuì con la testa e abbracciò la madre sussurrando – sei la mamma migliore del mondo – prima di tornare al piano di sopra nella sua stanza.

Goku si alzò dalla sua sedia e mise le mani sulle spalle della moglie e lei si girò.

- Ha ragione – le sussurrò il sayan, prima di darle un lieve bacio sulla guancia – Sei la mamma e la donna migliore del mondo, per questo ti vogliamo bene – e la strinse a se.

Anche lei, in risposta,lo abbracciò stretto, poggiando la testa sul petto muscoloso del marito.

Poi sospirò – Anche io vi voglio bene, per questo non voglio che vi accada nulla – e lo baciò piano sulla bocca, prima di tornare alle faccende di casa.

***

Il piccolo Gohan, dopo essere stato nella sua stanza a fare il suo dovere, scese di sotto e trovò il padre sempre seduto al tavolo, pensando a chissà che cosa, o probabilmente sognando ad occhi aperti. La madre, invece, era fuori, intenta a stendere i panni bagnati come una brava donna di casa.

- Andiamo papà? – disse Gohan al padre.

Goku, assorto nei suoi pensieri sulle parole della moglie, venne riportato alla realtà dal figlio.

- Eh? Ah, si! Si, si andiamo – e si alzò ed uscì con il figlio dall’abitazione, dove vide la moglie che batteva delle lenzuola bianche che svolazzavano ad ogni sospiro del vento come bianche colombe.

- Hei mamma!!! – urlò Gohan alla madre – noi andiamo!!! -

Di norma Chichi non avrebbe risposto nulla, si sarebbe solo girata mostrando nell’espressione la sua disapprovazione.

Invece, stavolta, si voltò verso di loro e sorrise, salutandoli con la mano.

Si rese conto che, forse, era meglio per Gohan passare quegli ultimi giorni con il padre, aveva un brutto presentimento nel cuore, il presentimento di rimanere sola di nuovo.

Il tempo passò velocemente, si stava facendo sera quando Chichi si affacciò alla finestra e vide all’orizzonte i suoi due sayan, in compagnia di un'altra persona, probabilmente Crillin.

Corse verso la porta, la aprì e vi si poggiò, a guardare quello strano quadretto avvicinarsi sempre più, suo marito, suo figlio ed un caro amico di famiglia...

Quando furono più vicini incontrò lo sguardo di suo marito, che la salutava con i suoi occhi d’ebano, quegli occhi che tanto tempo prima l’avevano stregata, incatenandola a lui come erano in quel momento i loro occhi.

Sospirò, capendo quanto sarebbe stata vuota la sua esistenza, quanto sarebbe stata vuota la sua vita senza quell’uomo, anzi, quel sayan.

Sentiva una strana sensazione invaderla quando lui era lontano, desiderava con tutta l’anima poter essere stretta da quelle braccia forti ogni volta che si fosse sentita sola e indifesa.

Ma sapeva che era solo un sogno, che lui aveva altri impegni oltre che abbracciare lei, farla sentire sicura...

Lui doveva salvare il mondo.

Lei non sapeva come sarebbe finita sapeva solo che avrebbe continuato ad amarlo per sempre, oltre la morte e oltre il tempo.

E sapeva che l’avrebbe aspettato per sempre, perché sapeva che prima o poi avrebbe mantenuto la promessa.

Lui sarebbe tornato sempre, per sempre.

E lei per sempre l’avrebbe aspettato...

...Per sempre...

 

Fine

Finalmente ho finito!!!E’ la mia prima fic su Chichi e Goku, che ne pensate? Era un po’ che ci lavoravo e nn mi sembra venuta poi male^^(oh, come sn modesta^^’).

Doveva essere più lunga, però ho preferito dividerla varie parti.

Per ora è tutto, fatemi avere critiche, commenti o quello che vi fare a faye-valentine@libero.it

  
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