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Autore: Kikyo90    03/07/2009    5 recensioni
-Ciao, ben tornato...-Sana era sorridente, benché dentro si sentisse in tutt'altro modo-Sei stato in palestra ad allenarti? Scusami se mi sono appostata qui davanti a casa tua, ma dopo l'altro giorno sentivo il bisogno di vederti e di parlarti da sola prima di sparire. Non verrò più a scuola per un po' e ci tenevo a venire a salutarti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL FUTURO CHE NON IMMAGINIAMO


Questa fic parte dal momento in cui Sana va a casa di Heric per salutarlo e dirgli che partirà per fare teatro, tv e cinema.
Nell'anime (non ricordo quale episodio sia) Sana scappa via piangendo, ma come sarebbe potuta andare se Heric l'avesse fermata in tempo?
Buona lettura, le parti in corsivo non sono parte della mia fic ma i dialoghi originali del cartone.

[...]

-Ciao, ben tornato...-Sana era sorridente, benché dentro si sentisse in tutt'altro modo-Sei stato in palestra ad allenarti? Scusami se mi sono appostata qui davanti a casa tua, ma dopo l'altro giorno sentivo il bisogno di vederti e di parlarti da sola prima di sparire. Non verrò più a scuola per un po' e ci tenevo a venire a salutarti.
Un altro sorriso, falso come tutti gli altri.
-Farò cinema, teatro, televisione... mi butterò nel lavoro e diventerò famosa. È stato un bene capire che questa storia appartiene al passato...
-A-al passato?-Heric, che finalmente era riuscito ad aprire bocca e a spiccicare qualche parola, non credeva alle proprie orecchie. Non poteva finire tutto così...
-Sì, esatto, al passato... beh, adesso devo andare. Stammi bene e abbi cura di te...
Sana si girò, non sopportando oltre la vista di colui che aveva troppo tardi scoperto di amare, sentendo che le lacrime premevano sempre più prepotentemente agli angoli degli occhi.
Prima però che potesse scappare, sentì una mano prenderle il polso e girarla velocemente per poi trovarsi tra le braccia di lui.
Ah, Heric, che bello se si potesse fermare il tempo... sarei tanto felice. Ma non voglio pensare a quello che è stato o a quello che sarà, voglio solo vivere il presente... ma il presente non è come lo desidero...”
Si scostò da Heric, ben sapendo che altrimenti avrebbe fatto qualcosa di cui si sarebbe pentita e non poteva e non voleva ferire la sua amica Funny.
-Arrivederci... amico mio.
Sorrise di nuovo per poi voltarsi e scoppiare in lacrime. Voleva andarsene, scappare via e non vederlo mai più anche se questo avrebbe fatto sanguinare il suo povero cuore ancora di più.
Amico mio...
Heric continuava a riflettere su quelle parole, lui non voleva essere semplicemente un amico per Sana, lui l'amava.
“No... non può finire così...”
-Sana!
La ragazza continuava a correre, non doveva fermarsi...
-Sana, aspettami!
Heric prese a correrle dietro e finalmente riuscì a raggiungerla, bloccandola di nuovo per un polso. Poiché la ragazza non opponeva resistenza la abbracciò di nuovo ma non si limitò solo a questo: le prese delicatamente il mento tra le dita e la baciò.
Era un bacio carico di amore e sofferenza, che Sana ricambiò con tutta la passione di cui era capace.
-Ti amo, Sana...
-Ti amo anche io, Heric, ma questo che stiamo facendo è del tutto sbagliato e...
Lui le tappò la bocca con un altro bacio.
-Non è sbagliato, perché dici questo?
-Tu stai con Funny, non possiamo farle questo.
-Ti sbagli, io... in realtà non sono mai stato realmente con Funny.
-In che senso, scusa?
-Nel senso che stavo con lei, sì, ma in realtà io immaginavo di stare con te e credo che lei lo abbia capito.
-Povera Funny...
-Non pensare a lei, ora, ti prego...
La abbracciò di nuovo, stringendola più che mai come se avesse paura che potesse scappare da un momento all'altro come era accaduto prima. Stavolta, però, Sana rispose all'abbraccio senza la minima intenzione di scappare.
-Ti amo, Heric...-mormorò al suo orecchio.
-Sana, ti va di... venire a casa mia?
La ragazza sciolse l'abbraccio e lo guardò in faccia, notando che era leggermente arrossito. Capì il motivo di tale richiesta e in fondo, dovette ammettere con sé stessa, anche se un angolino del suo cervello si sentiva ancora in colpa per Funny quella situazione non le dispiaceva affatto.
-Certo, mi farebbe piacere...
“In fondo, domani partirò...”
Heric la prese per mano e la condusse a casa sua, che naturalmente era deserta.
-Ma... non c'è nessuno?
-No, mio padre è al lavoro e mia sorella è da una sua amica. Ti... da fastidio il fatto che siamo soli?
-Oh, no, affatto!-scosse velocemente la testa, iniziando a sentirsi leggermente imbarazzata anche lei.
Heric si sedette sul divano e invitò Sana a fare lo stesso. Appena gli fu vicina, talmente vicina da sentire il calore del suo corpo, non resistette più e stavolta prese lei l'iniziativa e lo baciò.
Il ragazzo le cinse la vita, facendo vagare le mani sulla sua schiena mentre iniziava a baciarle il collo. Sana si lasciò scappare un sospiro di piacere, facendolo sorridere.
-Ti piace?
-Indovina...
Heric decise di osare di più e infilò una mano sotto il suo vestito rosa per accarezzarle una gamba. A quel contatto, Sana ebbe un fremito.
-Cosa c'è? Vuoi forse che mi fermi?
-N-no, continua... potrebbe essere la nostra unica notte, voglio essere tua Heric.
Il ragazzo, felice come non mai, riprese a baciarla per poi aiutarla a sfilarsi il vestito e la maglia nera che indossava sotto questo.
Rimase in mutande e reggiseno, imbarazzata ma allo stesso tempo decisa a non fermarsi. Si avvicinò a lui e lo aiutò a liberarsi dei suoi abiti mentre il ragazzo aveva preso ad accarezzarle i glutei e a baciarle il collo.
Sana scorse più e più volte la sua schiena nuda, non avendo però il coraggio di fare quello che stava facendo lui.
-Sana...-si staccò per guardarla-sei sicura?
-Sì, ti voglio Heric.
-Ti amo, Sana...
La stese sul divano e lui vi si mise sopra, attento a non gravarle col suo peso. Le accarezzò i seni da sopra l'indumento che li ricopriva per poi scendere a baciarli.
Sana inarcò la schiena così che lui potesse infilare sotto le mani e slacciare il reggiseno, purtroppo con una certa difficoltà.
-Ma come diavolo...
-Non ci riesci?
La ragazza sembrava stupita. Credeva che lui e Funny avessero già...
“Basta pensare a Funny, questa sarà la nostra notte. Nostra e di nessun altro...”
-Con un po' di pazienza... ecco fatto!
Heric le sfilò via quel pezzo di stoffa, al che lei cercò di coprirsi con una mano.
-No, ti prego. Sei bellissima, Sana.
Scese a baciarla, stavolta senza che ci fosse qualcosa che impediva alle sue labbra di incontrare la sua pelle di seta.
Le baciò la pancia, giocando e torturando l'ombelico finché arrivò all'elastico degli slip. Guardò in alto, verso di lei, come per cercare un ulteriore assenso che non mancò di arrivare.
Heric le sfilò l'ultimo indumento che impediva ai loro corpi di aderire senza barriere e poco dopo fece lo stesso coi suoi boxer.
Sana sentiva che era eccitato e la cosa la fece arrossire.
-Stai tranquilla...
-Heric, per me è la prima volta.
-Lo so, farò piano te lo prometto.
Le baciò le labbra mentre giocava con i suoi seni e i suoi capezzoli, facendoli inturgidire all'istante. Si staccò dalla sua bocca per arrivare alla sua femminilità, prendendo a stuzzicarla prima con le dita e poi con la lingua mentre Sana gemeva sempre più forte.
-Heric, ti prego... non resisto più...
Il ragazzo, anche egli al limite della sopportazione, si portò sopra di lei e iniziò a penetrarla.
-Ahi...
Purtroppo non riuscì a trattenere un gemito di dolore. Heric si fermò, dandole il tempo di abituarsi alla sua presenza in lei. Quando il dolore passò, lasciando posto a ben altre sensazioni, Sana glielo fece capire muovendo il bacino e ben presto trovarono un ritmo ad entrambi congeniale.
Le spinte divennero sempre più forti e più urgenti e mentre entrambi gemevano il nome dell'altro, raggiunsero l'apice del piacere.
Col respiro ancora corto, Heric si scostò da sopra il suo corpo e la abbracciò di nuovo, aspettando che anche lei riprendesse fiato.
-Ti amo, Sana.
-Ti amo anche io, Heric.
Si scambiarono un altro bacio che non aveva niente a che fare con i baci passionali di poco prima. Era un bacio dolce che esprimeva un amore che era impossibile cancellare o ignorare.
-Parlerò con Funny... le dirò tutto.
-Heric, io domani partirò. Promettimi che non succederà come l'altra volta, che durante la mia assenza non frequenterai altre ragazze solo per colpa di stupidi pettegolezzi!
-Te lo prometto, Sana. Ti ho già detto che ti amo?
-Uhm, solo un centinaio di volte, ma non smettere mai.
Si abbracciarono, ancora sudati per l'atto d'amore che li aveva travolti poco prima ma felici come non mai e incuranti di un futuro che nessuno può prevedere ma che ognuno spera sia pieno d'amore.

 


Allora, come vi è sembrata? Troppo sdolcinata? Premetto che è la prima fic su Rossana che pubblico, perciò non garantisco l'effetto.
http://www.youtube.com/watch?v=PQzZ9HM_Tsg
Mi lasciate qualche commentino? ^^

Ah, dimenticavo, il link sopra è il video che mi ha ispirato la storia. Guardatelo se vi va ^^
  
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