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Autore: AGirlInTheDark    07/05/2018    1 recensioni
"Si tende a fotografare tutto ciò che si ha paura di perdere."
E Jungkook non è sicuro che sia realmente così, sa solo che la sua Reflex è piena di foto di Taehyung.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tokyo è caotica, la gente corre e sembra che tutti abbiano fretta di dirigersi al lavoro.

Ma oggi è domenica e viene spontaneo credere che sia solamente il loro modo di vivere.

 

E Taehyung cammina lentamente, senza fretta, perché vuole vedere ogni cosa.

Ogni piccolo negozio che vende dolci e dal quale si sprigiona quel profumo delicato.

Ogni singola crepa sui muri, perché anche la distruzione può nascondere della bellezza.

Ogni movimento delle nuvole, del cielo sereno che diventa sempre più scuro e lascia spazio alla sera.

 

"Fa bene al cuore vivere senza fretta."

 

E Jungkook non sapeva se condividere o obbiettare.

Perché lui ha fretta, ha fame di vivere e, a volte, la calma fa perdere tempo prezioso.

 

Taehyung osserva l'espressione incerta del suo compagno d'avventura e gli prende la mano perché vuole convincerlo.

Portarlo nel suo mondo e fargli vedere quanto la vita, vissuta senza foga, sia incredibilmente più bella.

 

Quella sera guardano il giorno tramutarsi in notte.

Le stelle brillano e loro parlano.

Parlano di tutto quello di cui non si ha il coraggio di parlare alla luce del Sole.

Fanno piani per il futuro ma poi si accorgono di non avere controllo su di esso e allora si fermano, si mettono d'accordo su quali posti visitare l'indomani.

Perché il futuro è precario ma domani, che ormai è oggi, è quasi una sicurezza.

 

Jungkook pensa alla vita, al tempo speso in tranquillità e forse Taehyung ha ragione.

 

La vita è più bella se vissuta con calma.

 

O forse è più bella perché la stanno vivendo insieme.

Ma il pensiero viene subito fermato e una voce interrompe i dubbi.

 

"Ieri ho letto un articolo, ti sarebbe piaciuto. Riguardava la fotografia."

 

Era una passione che li legava, un modo di comunicare e di dirsi cose che sarebbero altrimenti troppo complicate.

 

"Avevano chiesto ad un famoso fotografo quale fosse la sua più grande ispirazione."

 

Jungkook non aveva una musa, fotografava semplicemente ciò che trovava bello, degno di essere conservato e capace di raccontare una storia.

Fotografava le farfalle prima che perdessero le ali e si dirigessero verso una nuova vita.

I palazzi che, di lì a poco, non ci sarebbero più stati e la natura.

Perché se il mondo continuava ad andare in quel modo, neppure quest'ultima si sarebbe salvata.

 

"Lui ha risposto dicendo che l'ispirazione non si trova mai in uno stesso luogo, che cercarla dove la si è già trovata è un errore che fanno in molti. Si tende a fotografare tutto ciò che si ha paura di perdere."

 

Ci pensa.

Riflette e, con quella frase, si rende conto di molte cose.

Jungkook non è sicuro che sia realmente così, sa solo che la sua Reflex è piena di foto di Taehyung.

 

Di Taehyung e del suo sorriso.

Di Taehyung e della sua maglietta macchiata di gelato.

Di Taehyung che canta o appena uscito dalla doccia e con i capelli che gocciolano leggermente.

 

Ma i suoi pensieri rimangono silenziosi e riesce solo a fare una domanda, che dopo pochi secondi vorrebbe non aver pronunciato.

 

"C'è qualcosa che hai paura di perdere?"

 

 

E Taehyung è sorpreso dalla leggerezza con la quale Jungkook gli pone la domanda.

 

 

"Tutto."

 

 

E la discussione finisce lì.

 

 

 

 

Il piccolo appartamento è magnifico, fuori dalla finestra infiniti alberi di ciliegio in fiore occupano l'esterno.

 

Sono le sei di mattina e il Sole non è ancora del tutto sorto ma non c'è fretta, tanto non hanno impegni e possono dormire senza che il mondo li interrompa.

Ma Taehyung ha altri piani e si alza, prende in mano la macchina fotografica e aspetta.

Aspetta che il Sole cominci a farsi vedere per ottenere lo scatto migliore.

Quello che gli ricorderà per sempre l'avventura vissuta insieme all'uomo stanco che dorme nel suo letto singolo, perché l'idea di dormire insieme lo imbarazzava.

"Mi muovo troppo,non vorrei disturbarti" o così diceva.

 

Jungkook dorme.

Dorme fino alle undici e quando apre gli occhi Taehyung non c'è.

Al suo posto un enorme biglietto con la scritta "TORNO PRESTO. PRANZO IN ARRIVO."

  

Ci metterà una vita, ha sempre avuto difficoltà a scegliere. E Jungkook vede la macchina fotografica del suo compagno di stanza e vorrebbe darci un'occhiata.

Vedere che cosa vuole conservare.

Che cosa ha paura di perdere.

E mentre la accende, Taehyung entra con due borse piene di cibo e bibite dai gusti più disparati.

 

I loro occhi si incrociano e le mani di Jungkook si bloccano.

 

 

"Scusami. Non volevo essere invadente."

 

"Nah. Non c'è problema.

Anzi forse è meglio che le guardi anche io, ce n'è qualcuna che devo ancora eliminare."

 

 

Le borse vengono appoggiate sul tavolo e il corpo di Taehyung si siede accanto a quello dell'amico.

Insieme scorrono tra le foto. Partono dalla prima in assoluto per poi procedere e osservare quelle degli anni più recenti.

 

Foto di paesaggi, di familiari attorno a torte di compleanno, di animali e fiori.

Sembrano vecchie e molto grezze, forse scattate quando Taehyung non aveva ancora conoscenze che riguardassero la prospettiva o la luce. Foto d'infanzia.

 

Poi arrivano quelle professionali.

Dettagli a fuoco e alcune d'ispirazione minimalista, con pochi elementi ma essenziali.

 

Cielo.

Foto del cielo durante tutte le sue fasi.

La notte, l'alba, il tramonto.

 

Foto di mani.

Mani che si stringono e non vogliono lasciarsi.

 

Vita.

Famiglia.

Amore.

 

"Tutto", aveva detto.

E ora Jungkook capisce

Paura di morire e di perdere la vita.

 

Si susseguono foto di cibi e luci natalizie, della neve e del temporale.

 

 

E poi di Jungkook.

 

Jungkook con il suo zucchero filato in mano.

Jungkook mentre dorme o ride sdraiato sul pavimento.

 

Jungkook mentre vive e basta.

 

E i loro occhi si incontrano.

E capiscono troppo.

 

Perché se c'è una cosa che li accomuna è la paura di perdersi.

 

E vorrebbero essere immortali e non dover scattare foto per testimoniare il fatto che sono vissuti.

Che anche se la Morte, un giorno, li prenderà per mano, le loro foto rimarranno, e potranno continuare a vivere nei ricordi, nelle parole.

 

 

"Allora?

Che cosa hai paura di perdere Jungkook?"

 

 

E la risposta non è mai stata più ovvia.

 

 

 

 

 

"Te."

 

 

   
 
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