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Autore: _Atlas_    11/05/2018    4 recensioni
Tony si portò le mani sul volto, come a proteggerlo da una sensazione che lo avrebbe perseguitato per il resto dei suoi giorni, poi chiuse gli occhi e l'ultimo pensiero che attraversò la sua mente fu il disperato desiderio che quello non fosse altro che un sogno.
[Post-Avengers: Infinity War]
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Tony Stark/Iron Man
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Agonìa






Gli ultimi granelli di cenere scivolarono via leggeri tra le sue dita,depositandosi sul terreno e fondendosi con la sabbia rossastra di Titano.
D'istinto Tony si portò le mani sul volto, come a proteggerle da una sensazione che lo avrebbe perseguitato per il resto dei suoi giorni, poi chiuse gli occhi e l'ultimo pensiero che attraversò la sua mente fu il disperato desiderio che quello non fosse altro che un sogno. Un incubo terrificante che gli avrebbe causato un'altra notte insonne e inquieta, ma che avrebbe lasciato quella realtà lontana dalla sua vita, ben serrata tra le pareti del suo incoscio.
Una fitta allo stomaco, lì dove Thanos lo aveva ferito con violenza, lo costrinse poi a piegarsi su se stesso in preda a un dolore lancinante e prima di cedere a quella morsa, i suoi occhi catturarono uno sguardo estraneo e preoccupato farsi strada verso di lui.
Un ultimo gemito strozzato lasciò le sue labbra, poi calò il buio.


 
*


Il boato di un'esplosione scosse il suo corpo in un fremito poco prima che una ventina di fucili venissero puntati su di lui e sparassero colpi a raffica. Credette di essere morto, ma ben presto si accorse di essere protetto da uno spesso scudo di metallo che gli ricopriva l'intero corpo e che attutiva i colpi dei proiettili.
Lo sguardo spento di un uomo saettò nella sua mente, accompagnato dall'eco delle sue parole.
Non sprecare la tua vita, Stark.
Poi un'altra esplosione e le grida disperate di una città in pericolo gli mozzarono il fiato, dandogli la spinta per avanzare verso un portale, in un viaggio di sola andata.
Fu lì che iniziò a precipitare.
Tony!
La voce preoccupata di una donna rallentò la sua caduta e per un attimo credette di averla davanti a sè, con i suoi occhi chiari e lo sguardo rassicurante. Ma sembrava così lontana e il buio che lo stava risucchiando gli fece realizzare quanto fosse irraggiungibile.
Continuò a precipitare in una discesa senza sosta e a intervalli irregolari veniva avvolto da scenari sempre diversi, come se il suo corpo fosse rinchiuso in un gigantesco kaleidoscopio di ricordi.
Ancora esplosioni, vittime, battaglie, sguardi supplichevoli e voci terrorizzate.
Non voglio morire!
La sua corsa verso gli abissi non si arrestò neanche al ricordo di Peter, prima che svanisse come polvere nel suo pugno tremante.
Un grido disperato lacerò i suoi polmoni e proprio quando l'abisso sembrava ormai raggiunto, il suo corpo iniziò a sgretolarsi, lentamente, inesorabilmente, proprio come tutti gli altri.


 
*


La luce accecante gli impedì la vista non appena aprì gli occhi, così fu costretto a sbattere la palpebre più di una volta per mettere a fuoco l'ambiente.
Non riuscì a capire in che luogo si trovasse, ma a giudicare da ciò che aveva captato il suo sguardo, doveva trovarsi nella stanza di un ospedale. Di riflesso si portò una mano sul torace e verificò la presenza di una fasciatura all'altezza dello stomaco; qualcuno aveva curato la sua ferita.
Chiuse gli occhi, ricacciando a fatica le immagini raccapriccianti che tornarono a travolgere i suoi pensieri, finchè cullato da un silenzio a cui non era abituato, si addormentò.



Si risvegliò tre ore più tardi, percependo un lieve peso alla mano destra; quando aprì gli occhi il sole era ancora alto in cielo e una presa gentile accarezzava la sua pelle screpolata.
Un tonfo secco gli bruciò il petto riconoscendo quel tocco, ma ebbe paura di sentirlo svanire tra le dita non appena avesse provato a stringerlo. Avrebbe voluto limitarsi a quel contatto sottile e fin troppo reale, ma voleva sapere, doveva sapere.

"Tony..."

Alzò lo sguardo e quando la vide trasalì.
Aveva gli occhi rossi e segnati dal dolore, ma a Tony parve lo stesso la cosa più bella che avesse mai visto. Non era riuscito a sperare che fosse sopravvissuta, il solo timore di potersi illudere gli aveva impedito persino di pensarla e temere il suo destino.
Ma era sopravvissuta e adesso era lì con lui. E gli stringeva la mano.
Improvvisamente l'emozione divenne ingestibile.

"Pep..per" mormorò a fatica con uno sforzo che fece male.

"Shh...non dire niente" rispose la donna trattenendo il respiro e poggiando l'indice sulle sue labbra.
"Non dire niente" ripetè ancora e Tony non parlò. Non disse niente, ma lo sguardo di Pepper era abbastanza eloquente per comprendere ogni cosa.
Strinse con più forza la sua mano e i ricordi tornarono a galla a inondargli la mente, velando di dolore i suoi occhi spenti. Le lacrime scesero copiose senza che potesse fare nulla per fermarle e l'abbraccio di Pepper fu molto più doloroso di quel che aveva temuto.
Erano insieme, il destino era stato clemente nei loro confronti, ma si era portato via tutti gli altri e questa volta non c'erano soluzioni.
Questa volta avevano perso davvero.







NdA
Hello! :D
E' dall'uscita di Infinity War che sentivo la necessità di scrivere qualcosa al riguardo, il film mi ha lasciato talmente scossa che probabilmente questa sarà la mia ultima pubblicazione al riguardo.
Il fatto che ci troviamo in una situazione "in sospeso" mi impedisce inoltre di creare nuovi scenari, soprattutto perchè non amo dedicarmi troppo al what if...

Con questa storia ho voluto fare un'eccezione, narrando quel che credo possa essere accaduto dopo lo scontro finale; nel testo è volutamente non specificato ma ho questa idea che, una volta lasciato Titano, Nebula e Tony abbiano raggiunto gli altri Avengers in Wakanda.
Per quanto riguarda Pepper, invece, all'inizio non doveva essere presente nella storia, ma leggendo le ultime dichiarazioni di Gwyneth Paltrow (e una storia su instagram pubblicata qualche mese fa) ho pensato che potesse essere sopravvissuta alla mano di Thanos e quindi aver raggiunto gli altri in Wakanda.

La parte centrale della storia è un delirio tremens probabilmente avvenuto mentre davano una sistemata alla ferita di Tony e quindi causato dall'anestesia. L'idea era quella di riprendere a grandi linee gli eventi più importanti e dolorosi della sua vita.

Ringrazio chiunque si sia fermato a leggere, spero sia stata una lettura piacevole :)
Alla prossima,

_Atlas_
   
 
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