Sono disperato, mi ritrovo tutto solo in una infima bettola. Sono seduto a un tavolo con il bicchiere in mano e la bottiglia ormai vuota.
Mi sento confuso, stordito, ho mal di stomaco.
Le avevo chiesto di venire con me ma lei non ha voluto, ha preferito rimanere a casa, non ha mai rifiutato di accompagnarmi a Parigi ma stasera non ne aveva voglia.
Le leggo dentro, soffre, come io soffro. Anzi, credo che io stia peggio di lei, sto male nel vederla così … sto male perché l’amo come un disperato.
Sento la testa scoppiare non solo per via del vino, sento il cuore scoppiare nel petto … sono irrequieto, avvilito,sconfitto da un amore senza speranza. Ricordo ancora il bacio che le ho rubato quando era incosciente dopo l’incidente, sento ancora il suo calore sulle labbra, cosa farei per rubarne un altro e un altro ancora … Dio … dammi la forza di non impazzire!
Butto giù un altro sorso questo è l’ultimo. A cosa è servito venire qui? A niente! … Temo solo che di questo passo possa diventare soltanto un ubriacone.
Poco fa ho mandato via una prostituta … non mi interessa nessuna … voglio lei solamente lei … penso a tutto questo e sento le lacrime scivolare.
Voglio ancora bere, voglio affogare il mio dolore ma non voglio dimenticarla.
- Guardo la bottiglia c’è ancora un goccio, lo riverso nel bicchiere.
- Come mi sono ridotto, mi vergogno di me stesso … Anche se mi ubriaco nella testa c’è lei, il suo viso, i suoi occhi, sento la sua risata … no,no, sto impazzendo.
- Anche se mi ubriaco nel mio cuore rimarrà sempre lei.
- Sta arrivando l’ennesima prostituta ma non hanno ancora capito che devono lasciarmi in pace!? Faccio cenno di andarsene, ha capito.
- Mi alzo, lascio qualche moneta sul tavolo, esco fuori dalla locanda … brrr … che freddo che fa stasera! Fa molto freddo, mi stringo nel mio cappotto, vorrei che quel cappotto fosse lei per poterla stringerla a me! ... Ecco lo sapevo, è sempre nei miei pensieri.
- Monto a cavallo un colpo nei fianchi di Alexander e via … verso casa … da lei …
- Le lacrime scendono copiose, il mio cuore sta gridando il suo nome, stasera vorrei entrare in camera sua e gridare: Oscar dimenticalo, dimentica Fersen e accorgiti di me che sto soffrendo terribilmente, sto morendo d’amore per te.
- Vorrei tanto stringerti e dirti ti amo ma non posso, ti allontanerei da me.
- Devo sopportare questa agonia che mi sta logorando l'anima.
- Ecco adesso comincia a piovere, ci mancava anche questa, tornerò a casa bagnato fradicio.
- Vedo all’orizzonte i lampi, cerco di lanciare il mio cavallo al galoppo più che posso.
- Un lampo seguito da un tuono illumina il buio della notte,la pioggia battente, ormai sta scendendo giù. Sono arrivato a casa, è meglio che passi dal retro della cucina, sono bagnato da capo a piedi.
- Spalanco la porta entro frettolosamente … non credo ai miei occhi … la vedo, è seduta al tavolo, Oscar sorseggia la sua immancabile tazza di cioccolata calda, mi scruta come mi stesse aspettando … magari se fosse davvero così! Mi illudo, la fantasia mi tira un brutto scherzo, immagino mia moglie che è lì ad aspettarmi, che si alzi e mi si getti addosso per abbracciarmi e baciarmi.
- Sono impazzito non c’è dubbio, cosa vado a pensare!? So perfettamente che lei come me, non riesce a dormire.
- Sento la sua voce:
- “Andrè sei tornato finalmente!”
- “Oscar perché sei ancora in piedi, non riesci a dormire?”
- Lei mi guarda con i suoi bellissimi occhi azzurri, sono inebetito dalla sua bellezza, forse se n'è accorta, chissà! Ma no, cosa dico! Lei accorgersi di me? Del suo amico, di suo fratello ...
- “Mi hanno svegliata i tuoni e la pioggia battente.”
- Mi dice mentre continua a guardarmi.
- “Andrè sei bagnato, è meglio che ti cambi altrimenti ti prenderai un malanno!"
- La guardo ancora, mi tolgo il cappotto, sussurro appena: “ Vado in camera mia.”
- Sento il mio cuore gridare, è quello che più desidero ma devo trattenermi per non rovinare tutto per non allontanarla ancora da me.
“Certo Oscar appena avrò finito verrò te.” le dico mentre lascio la cucina.
“Andrè in tanto ti preparo la cioccolata calda, va bene?”
- La sua voce è dolce e struggente, arresto il passo, mi giro, la guardo ancora, le dico: “E’ meglio di no, ti ringrazio! ... Ho bevuto molto e non vorrei sentirmi male.”
Ti aspetto … che belle parole … lei mi aspetta,
la vedo sorride appena, lascio la cucina, entro nella mia stanza, mi tolgo gli abiti bagnati.
- Accidenti sono fradicio, perfino la calze sono bagnate che nottataccia!
- Guardo l’orologio segnano le due,, è davvero tardi, non ho sonno lei mi sta aspettando come se fosse … mia moglie … magari lo fosse davvero!
- Sono tornato, è pensierosa, ha udito i mie passi, la vedo alzare la testa, schiude le sue labbra meravigliose.
“Hai qualcosa da dirmi Oscar?”
“Non precisamente, vorrei solo chiacchierare un po’ con te come facevamo da ragazzi …”
- Vedo i suoi occhi brillare, trattiene le lacrime.
- La guardo non so cosa rispondere.
- La guardo con insistenza, il mio cuore batte all’impazzata sta gridando: “Ti amo Oscar, sei tu la donna che amo disperatamente. Possibile che tu non lo capisca?”
- Mi alzo, le dico: “Vorrei che fosse possibile Oscar ma non è così semplice.”
- I miei occhi non riescono a staccarsi dai suoi. “Magari potessi aiutarmi Oscar ma non è possibile … sai? La donna che amo con tutto me stesso è perdutamente innamorata di un altro uomo ma lui ama un’altra.” sento un nodo in gola.
Mi sorride, il suo sorriso è cosi dolce che … oddio quanto desidero baciarti, toccarti, sono disperato e tu non lo vedi!
- Continuo a guardarla vorrei dirle, sei tu quella donna./span>
- Lei mi guarda e continua a preoccuparsi per me come se fossi suo fratello ma possibile che tu non capisca che non sei mia sorella!? Io ti amo.
- “Oscar io …”
- “Cosa vuoi dirmi Andrè?”
- “Niente Oscar … è meglio che adesso andiamo a dormire, tra qualche ora dobbiamo prendere servizio a Versailles. Buona notte Oscar!”
- Buona notte Andrè!”
Sono nel mio letto, mi giro e mi rigiro, ha smesso di piovere. Ormai manca poco all’alba, sento che il sonno sta prendendo il sopravvento i miei ultimi pensieri di questa giornata sono rivolti come sempre a lei.
Vorrei gridarti tutto il mio amore ma a cosa servirebbe, ti perderei …no, non voglio, anche se non mi appartieni almeno posso starti accanto, senza pretendere nulla in cambio, senza pretendere amore.
- Mi addormento nella più totale disperazione!