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Autore: meriluna    04/07/2009    8 recensioni
Questo è quello che ne è uscito dopo aver riascoltato per la cinquecentesima volta la frase che dice Artù a Merlino. *Ce qualcosa in te Merlino... che ancora non riesco a cogliere* Un incontro in riva ad un fiume e, molti anni dopo, un incontro in una stanza. Due persone in due momenti differenti della loro vita. Sperò vi piaccia!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Come tutto ebbe inizio



Finalmente dopo tanta fatica poteva distendersi sul suo letto, non che questo fosse comodo ma era decisamente meglio del pavimento su cui dormiva quando era a casa sua!

Trasse un profondo respiro sentendo tutti i muscoli dolergli. Certo che Artù c'era andato giù pesante quel giorno! Per poco non lo ammazzava!

Con un altro profondo respiro si mise a pancia in su e pose le mani dietro la testa.

Con la mente ripercorse tutta la giornata. Quel giorno Artù era strano, lo aveva chiamato asino come sempre e lui aveva spalancato gli occhi come se avesse visto un fantasma. Durante l'allenamento poi! Era stato a dir poco brutale!

Forse aveva ricordato e pensando qualcosa di negativo, come sempre, lo aveva trattato cosi.

Chiuse gli occhi sospirando rassegnato. Sarebbe stato troppo bello per essere vero.

Un piccolo sorriso gli increspò le labbra ripensando al loro primissimo incontro. Potevano avere si e no sette otto anni.


Inizio Flash-Back


Era al fiume come sempre. Gli altri bambini, tranne Will, non volevano giocare insieme a lui e cosi lo evitavano. Sapeva che sua madre ci stava male per questo ma l'aveva sempre rassicurata dicendole che lui era amico di se stesso! Era un mago per la miseria! Sapeva fare cose straordinarie e si sapeva divertire anche da solo grazie alla sua magia! E poi c'era Will con cui giocare!

Era disteso sotto un albero con gli occhi chiusi che riposava quando si sentì toccare le labbra, aveva aperto gli occhi e si era trovato di fronte ad un paio grigio-azzurri che lo avevano da subito intrigato.

Colui che gli aveva toccato le labbra era un bambino suo coetaneo che aveva i capelli biondi.

Aveva sorriso e si era alzato trattenendo a stento le risate quando vide il rossore sulle guance del bambino che aveva l'aria un po' imbronciata.

-Come ti chiami?-

Chiese continuando a sorridere e avvicinandosi al biondino che lo guardò con diffidenza mentre gli si avvicinava.

-Mi chiamo Artù, Artù Pendragon e sono il principe di Camelot!-

Rispose lui gonfiando il petto orgoglioso.

A Merlino si illuminarono gli occhi e gli si avvicinò.

-Ti va di giocare insieme a me Artù? Posso farti divertire molto!-

Convinto di star facendo la cosa giusta fece sollevare un po' d'acqua del fiume che cominciò a girargli intorno.

Artù era rimasto a bocca aperta appena aveva visto gli occhi del bambino diventare per un attimo dorati e poi l'acqua del fiume alzarsi e cosi aveva indietreggiato.

Subito Merlino si era rattristato pensando di aver spaventato il suo nuovo amico e aveva fatto cadere a terra l'acqua del fiume.

-Oh no ti prego non avere paura! Non voglio farti niente di male, voglio solo giocare un po' tutto qui!-

Merlino gli si era avvicinato ma il bambino aveva indietreggiato di nuovo facendolo bloccare.

Aveva abbassato la testa in modo che la frangia gli coprisse gli occhi.

-Mio padre dice che la magia è cattiva come le persone che la studiano e la praticano!-

Aveva risposto Artù guardandolo diffidente, pronto a scattare in una corsa al minimo segno di pericolo.

Merlino a quelle parole aveva rialzato gli occhi e aveva sorriso.

-Oh ma io non ho studiato la magia, sono nato già così!-

Rispose pensando che in questo modo Artù si fosse fidato di lui, ma al contrario delle sue aspettativa Artù aveva assunto un aria schifa che lo aveva ferito molto.

-Allora sei un mostro!-

Il piccolo mago aveva spalancato gli occhi che gli si erano riempiti di lacrime e aveva cercato di contrabbattere.

-No! Io-io non sono un mostro! Sono-sono solo diverso...-

Il piccolo si chiese per un attimo se essere diversi significasse essere un mostro e a questo pensiero le lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi e i primi singhiozzi avevano cominciato a scuoterlo.

Forse era vero quello che dicevano gli abitanti del villaggio sul fatto che lui era un mostro, uno sbaglio della natura.

Spalancò gli occhi quando un paio di braccia lo strinsero e la voce del principe gli solleticò l'orecchio dispiaciuta.

-Perdonami non volevo farti piangere, mi dispiace molto sono uno stupido!-

Le lacrime si fermarono cosi come i singhiozzi, solo alcuni fremiti scuotevano ancora il fragile corpo del maghetto.

-Si sinf sei proprio un asino sinf-

Artù l'aveva subito scostato pronto a dirgliene quattro ma le parole gli morirono in gola quando vide il bellissimo sorriso sul volto del bambino.

Un frusci seguito da un rumore di zoccoli distrasse i due bambini che si girarono in direzione del rumore appena in tempo per vedere Uther fare il suo ingresso nella raduna.

-Ah Artù se qui! Ti ho... Oh hai fatto amicizia!-

Uther sorrise al moretto che ricambiò, anche se timidamente.

-Artù ora dobbiamo andare-

Artù annui salutando il suo nuovo amico e invitandolo ad andare a Camelot qualche volta.

Merlino sorrise sventolando la mano ai due che si allontanavano a cavallo.




Fine Flash-Back




Un paio di anni dopo era andato a Camelot con la speranza di incontrare Artù e ci era riuscito anche se il loro incontro non era stato proprio come se lo aspettava ed inoltre, da quel che aveva capito, il biondo aveva rimosso del tutto il suo ricordo.

Una parte di lui era stata felice di scoprirlo perché cosi aveva anche dimenticato il suo essere mago, ma l'altra parte era tremendamente triste e addolorata.

Un bussare alla sua porta lo riportò alla realtà.

-Avanti!-

La porta si aprì e fece il suo ingresso Gaius, medico di corte e suo “tutore”.

-Merlino il principe ti vuole vedere.-

Merlino guardò accigliato il medico che usciva e si chiese cosa mai potesse volere Artù da lui a quell'ora di sera.

Con un sospirò si alzò dal suo giaciglio ed uscì dalla torre in cui si trovava lo studio di Gaius percorrendo i lunghi corridoi.

Quando arrivò a destinazione non si preoccupò di bussare ed entrò chiudendosi la porta alle spallo avanzando verso il principe che sedeva di fronte al camino con sguardo accigliato perso nei suoi pensieri.

Con un piccolo colpo di tosse il mago attirò l'attenzione del principe che si girò fissandolo ma senza vederlo realmente.

-Mi avete fatto chiamare Sire?-

Chiese il mago. Solo allora Artù parve riprendersi e alzandosi dalla sedia gli si avvicinò.

-Merlino...-

Il mago lo guardò interrogativo aspettando che continuasse.

-Si Artù?-

Chiese infine vedendo che il principe non si apprestava a continuare.

-Allora e così che ti chiami!-

Il mago lo guardò come fosse matto. Forse aveva mandato giù qualche bicchiere di troppo.

-Vi sentite bene Artù?-

Il biondo annui per poi sorridere e abbracciarlo di slancio.

Merlino si irrigidì in quell'abbraccio. Ma che diavolo stava succedendo!?

-Perché non mi hai detto che eri tu quel bambino che incontrai tanto tempo fa?-

Merlino rimase stupito per quella domanda. Pensava che non avesse alcun ricordo di quel giorno e invece...

-Come avete fatto a ricordare?-

Artù si staccò guardandolo accigliato.

-Merlino pensi che mi sia dimenticato di quel giorno?-

Inconsapevolmente il ragazzo si trovo ad annuire e Artù gli diede un leggerò pugno in testa.

-Idiota!! Certo che non ho dimenticato! Pensavo invece che tu mi avessi dimenticato. Ecco cos'era che non riuscivo a cogliere in te!-

Rispose riferendosi al loro primo incontro a Camelot.

Artù sorrise di nuovo, molto presto però quel sorriso si trasformò in un ghigno che mise i brividi al povero mago.

Il principe gli si avvicinò e prendergli il mento fra le dita gli accarezzò il labbro inferiore.

Era della stessa morbidezza di un tempo. Chissà se erano anche dolci come se le immaginava. Bhe per scoprirlo bastava...

Prima ancora che la sua mente lo pensasse il corpo si era già mosso da solo appoggiando le labbra su quelle di Merlino.

Eh si! Erano proprio dolci, d'altronde tutto di Merlino era dolce!

Quando si stacco non poté trattenersi dal sorridere e leccarsi famelico le labbra.

-La tua bocca mi è sempre piaciuta!-

E così dicendo lo ribaciò trascinandolo verso il letto e spingendolo leggermente per farlo stendere, mettendosi poi sopra di lui.

-Ti amo Merlino!-

Il moro spalancò gli occhi che piano piano si riempirono di lacrime e cominciarono a scivolargli sulle guance.

Artù sorrise, aveva un senso di déjà-vù e sapeva a che cos'era dovuto.

-Anche quella volta a causa delle mie parole ti mettesti a piangere, spero solo che questa volta tu lo stia facendo per un altro motivo.-

Merlino annui sorridendo e abbracciandolo forte, abbraccio che venne prontamente ricambiata da Artù.

-Anch'io ti amo asino.-

Artù sorrise. Eh si, non era proprio cambiato niente. Anzi forse qualcosa era cambiato...

Il biondino sciolse la presa quel tanto che bastava per poter appoggiare le labbra su quelle del suo adorato maghetto!

-Sappi che non ti farò uscire tanto presto da questa stanza! Abbiamo un sacco di tempo da recuperare!-

Merlino arrossi ridendo felice. In fin dei conti non era poi cosi spiacevole essere il servo si Artù Pendragon.

Una risata si propagò nella sua mente. Conosceva molto bene quella risata.

-Te l'avevo detto mio piccolo mago, tu e Artù siete due facce della stessa medaglia! Siete come bene e male, buio e luce, odio e amore! L'una non potrebbe esistere senza l'altra che la rende completa!-

Merlino rise interiormente. Si, il drago avevo proprio ragione lui non poteva esistere senza Artù proprio come Artù...

-Non potrei vivere senza di te!.-

Gli sussurrò il principe all'orecchio, inconsapevole di aver concluso la sua fase, mentre gli sfilava la maglietta.

-Ti amo Artù!-

-Anche io ti amo mio piccolo mago combina guai!-

Il mago sorrise lasciandosi andare a quelle piacevoli attenzioni che andavano intensificandosi.

Si, adesso si che poteva dire di essere felice!



Spazio Autrice

Vi starete chiedendo xké non ho fatto la lemon... bhe non sono molto esperta e quindi non so bene come scriverle, per non parlare del fatto che incomincerei a ridere come una scema e siccome i miei dormono non vorrei che mi prendessero per pazza nel caso mi sentissero! Perdonatemi eventuali errori!!^///^

Mi raccomando fatemi sapere che ne pensate ok? By By un bacione a tutti!! ^.^

  
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