04/07/2009
3 recensioni You Can Leave Your Hat On
Sospirò.
Come aveva potuto credere che sarebbe stata una festa normale?
Era il suo compleanno e tutti stavano facendo finta, ne era certa, di non ricordarlo; ma non solo, il suo fidanzato, nonché ex compagno di squadra e Hokage, l'aveva praticamente evitata ed ignorata tutto il giorno. Aveva qualcosa da nascondere, ne era certa, magari un megaregalo!
I suoi dubbi trovarono fondamento quando la sua adorata Ino l'aveva portata alla sala dei congressi di Konoha.
Tutta eccitata, aveva varcato la porta sorridendo, ma appena un poliziotto, con la faccia interamente coperta dal cappello, messo troppo basso, le si era avvicinato, aveva cominciato a preoccuparsi.
Cosa aveva fatto stavolta? E perché Ino accanto a lei se la rideva come una matta?
“Qualche problema, agente?” gli chiese sorridendo nervosamente.
“Nessuno...” rispose lui in modo sensuale.
Quella voce gli ricordava qualcuno, ma era impossibile che fosse lui.
Si sentì improvvisamente mancare, quando il poliziotto si tolse il capello e una testa bionda fece capolino.
Spalancò gli occhi, quando la testa bionda salì sul palco e una canzone a lei conosciuta riecheggiò per tutta la stanza: You Can Leave Your Hat On.
Che diavolo stava facendo? Possibile che quel tizio -si perché ormai avrebbe fatto finta di non conoscerlo- non avesse un pizzico di amor proprio e dignità?
Quando la performance sul palco terminò, le si avvicinò con faccia soddisfatta e con un sorriso sornione stampato sulle labbra.
Fece un giro su sé stesso e si fermò davanti a lei con le braccia aperte.
“Buon compleanno, Sakura-chan!” – urlò con quello stupido sorriso sulle labbra. “Ti è piaciuto, Sakura-chan?” aggiunse, cercando lo sguardo di Sakura.
Inarcando un sopracciglio, lei cominciò a guardarlo meglio: era quasi nudo, aveva indosso soltanto un paio di mutande rosa con al centro disegnato una ciotola di Ramen fumante.
“Quando le ho viste ho pensato che potevano adattarsi sia a te che a me! Non credi anche tu, Sakura-chan?”
Doveva smetterla di aggiungere quel suffisso al suo nome, ormai non poteva più permetterselo!
“Beh, non dici niente? Non ti è piaciuto il regalo?” disse Naruto, guardandola con imbarazzo,mettendo una mano dietro la testa.
Era quello il regalo? Era quello che aveva cercato di nascondergli tutto il giorno? Sgranò gli occhi e sbatté le palpebre più volte, mentre tutti ridevano.
“Fa finta di essere contenta, almeno per adesso” – sussurrò Ino vicina al suo orecchio.
Ad un tratto le fu tutto più chiaro. Ino, la fonde di tutti i mali, era stata lei a convincerlo a fare quella cosa!
Sakura deglutì e annuii in modo forzato; e, mentre Naruto saltellava contento, Sakura sussurrò:
“Ino, me la pagherai, eccome se me la pagherai...”
fine
Note dell'autore più credits:
Ok, dopo quasi 7 mesi sono tornata con un'altra cavolata, però... non linciatemi xDDD Spero che comunque potrete apprezzare a pieno questa piccola ficcina rosa *_*
Ringrazio chi ha letto e recensito “I doveri di un Kazekage”, sono rimasta piacevolmente colpita dai vostri commenti!
Ovviamente, i personaggi non mi appartengono, sono di proprietà di Masashi Kishimoto e solo lui ne detiene i diritti... e ho scritto senza scopo di lucro.
La canzone che ho citato si chiama You Can Leave Your Hat On del film “9 settimane e mezzo”.