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Autore: apeirmon    19/05/2018    4 recensioni
Il nuovo lavoro di Charlie lo porta a ricordare dei vecchi dialoghi che vuole descrivere al suo fratello maggiore.
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Weasley, Charlie Weasley, Rubeus Hagrid
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Caro Bill,
non potrei stare meglio.
La Romania mi regala ogni giorno la vista di paesaggi magnifici: acquerelli di alberi, versanti scolpiti, limpidi fiumi che fanno scorrere la mia gioia e vallate colme di serenità.
Adoro tutto.
E i Draghi sono una fonte continua di emozioni, con la loro affascinante fierezza. Ma sai già quanto accendano il mio interesse. Mi hanno subito fatto fare amicizia con dei Longocorni Romeni allevati da maghi fin da cuccioli. Sai, per aumentare il loro numero dopo che i figli di donna scarlatta, come direbbe la mamma, li hanno decimati.
So che con il tempo mi mancherete, ma questo è il luogo in cui ho trovato la felicità.
Ci tengo che tu, i nostri fratelli e i nostri genitori lo capiate, per questo voglio raccontarvi nel dettaglio alcuni momenti che mi hanno aperto la strada alla mia meravigliosa vita attuale.
Ero all’inizio del mio secondo anno ad Hogwarts quando, come di certo ricorderai, avevo liberato i Crup che il professor Kettleburn teneva legati. Ora mi rendo conto che non avrebbero potuto girovagare per Hogsmeade senza che mangiassero oggetti degli abitanti, ma al momento non ce la facevo a vederli sempre lì senza poter correre liberi. Ma sto divagando.
Rimarrò sempre grato alla professoressa McGranitt per avermi punito mandandomi nella Foresta. Non avrei mai conosciuto Hagrid, altrimenti.
Finalmente avevo trovato qualcuno che mi capisse all’interno della scuola (o almeno del parco), tra coetanei che mi prendevano in giro per le lentiggini e insegnanti che si aspettavano che raggiungessi da subito i tuoi risultati.
“Non ci si può essere bravi in tutto.” mi aveva detto Hagrid mentre cercavamo una famiglia di Asticelli che accettasse quello che aveva trovato lui. “Tu cerca la roba che ti piace e fai quella, dico io. A che ti serve imparare a fare bene qualcosa se poi non ti fa felice?”
“Ma i miei genitori sono contenti che mio fratello prenda sempre buoni voti e anch’io voglio renderli felici.” gli avevo risposto.
“I genitori devono essere felici quando anche per i figli è così. Mio papà è morto quando avevo la tua età, circa, ma non mi ha mai preteso che ci diventavo bravo in qualcosa. ‘Tu sei speciale così, Rubeus.’ mi diceva. Gli piacevo così com’ero, ecco.”
“E se i miei genitori non riuscissero a vederla così?” gli avevo chiesto.
“Prova a farci capire che sbagliano, che quello che ti piace è importante.”
“Be’, non so bene cosa mi piace. Un po’ mi piacevano le lezioni di Madama Bumb, ma non so se...”
“E tu chiedi di farci le selezioni per il Quidditch, per la miseria! Approfittane, tu che la scopa ti regge! Se poi non ti va più, molli e cerchi qualcos’altro.”
Senza le sue parole non avrei trovato la mia strada. Probabilmente mi sarei sforzato di prendere il massimo in tutte le materie. Forse sarei stato come Percy adesso. (Non che voglia che tu cambi strada, Perce, se ti piace!)
Da quel giorno, come sai, sono tornato spesso a fare visita ad Hagrid. Mi piaceva tantissimo sentirlo parlare di Creature Magiche di vario tipo, dagli Unicorni agli Erumpent. Anche se la mia timidezza di allora mi ha fatto aspettare un anno per decidermi a propormi come giocatore per la squadra di Grifondoro, il suo consiglio mi aveva portato un’attività che mi rallegrava le giornate.
A inizio del terzo anno gli avevo chiesto se potevo affiancarlo ancora nella Foresta Proibita per cercare dei Jarvey e lui aveva acconsentito, una volta avuto il permesso del professor Silente.
“Gli allenamenti da Cercatore non sono impegnativi. Lasciano liberi di muoversi come si vuole mentre i tuoi compagni si affaticano con la Pluffa. Certo, devo stare attento ai Bolidi, ogni tanto, ma per lo più è un’occasione per sfrecciare nell’aria pura, senza pavimenti, soffitti o muri che ti tengono intrappolato.” gli stavo descrivendo.
“Lo sapevo che ci sarebbe piaciuto. E come le trovi le lezioni di Cura delle Creature Magiche?”
“Il professor Kettleburn è molto simpatico e ci porta sempre lezioni interessantissime. Penso di aver trovato gli interessi che volevi tanto trovassi.”
“Mmh… E allora perché non ti vedo contento?” mi aveva domandato.
“Be’, è solo che mio fratello è diventato Prefetto e tutti lo ammirano.”
“E tu sei invidioso, eh?”
“No!” gli avevo risposto in fretta. “Non è invidia. Però mi chiedo se dovrei fare come lui. Voglio dire: non ho molti amici e forse dovrei iniziare a pensare a una ragazza...”
“Ma a te interessa avere più amici e la ragazza? Ne senti il bisogno?”
“Non credo. No.”
“Allora perché devi preoccupartene? A me ci piace il posto che mi ha dato Silente qui. Non mi son mica messo a cercare qualcos’altro, eh! Quando incontrerai qualcuno che ti sta simpatico o la ragazza che ti piace, pensaci in quel momento. Altrimenti ti attiri solo falsi amici, ti attiri. A me ci era successo ed era per quello che non ho più studiato.”
Credo che siano stati gli incoraggiamenti che mi aveva dato a farmi prendere voti alti dal terzo anno. Senza le preoccupazioni sociali ed accettando il mio modo di essere riuscivo a concentrarmi molto di più. Non che voglia fartene una colpa, sia chiaro. Sei sempre stato un ottimo fratello. Però avevo sconfitto delle paure che avrebbero per lo meno rallentato il mio percorso.
Ogni tanto il preside acconsentiva a farmi esplorare la Foresta Proibita con Hagrid nei fine-settimana. Così riuscivo a imparare di più sulle meravigliose Creature che condividono il nostro pianeta non solo a lezione, ma anche come rilassamento. In più avevo sensazioni di libertà continuamente, sia nella Foresta che sulla Scopalinda Sette.
Posso dire che queste esperienze mi abbiano fatto capire quanto il mio lavoro attuale sia splendido.
“Allora, Charlie, tutto a posto con gli ultimi M.A.G.O.? Ti restavano Trasfigurazione e Difesa Contro le Arti Oscure, vero?” mi aveva chiesto Hagrid nell’ultima visita alla Foresta Proibita.
“Sì, credo di essere andato piuttosto bene. Ho ritrasformato quasi subito l’Esaminatore dal cigno e ho saputo descrivere abbastanza precisamente le catture degli ultimi Mangiamorte.”
“E adesso cosa farai? Sai già dove cercare lavoro?”
“Papà ha saputo da un collega che in Romania cercano maghi che riescano a trattare con i Draghi.”
“Draghi! Come vorrei venire con te! Ma ci abbiamo la differenza che io non ho i tuoi M.A.G.O..”
“Mi dispiace, Hagrid.”
“Ma no! Che sto scherzando! Sono felicissimo che tu abbia trovato il tuo posto. Vieni qui.”
Se non avessi avuto una buona muscolatura, l’abbraccio non sarebbe stato così piacevole.
“Grazie, Hagrid. Senza di te non avrei capito cosa mi piaceva davvero. Prometto che tornerò a trovarti quando il lavoro me lo permetterà.”
Il suo sorriso è il momento che mi è rimasto più impresso della fine della carriera scolastica.
Ovviamente tutti voi mi avete regalato la vita che ho e non avrei potuto avere una famiglia migliore.
Ma adesso basta con le smancerie, o Errol non riuscirà a tornare in Inghilterra.
Dì a Fred e George di mandarmi una lettera (e solo quella!) quando inizieranno l’anno a Hogwarts. Voglio sapere come si trovano.
Vi auguro di trovare la vostra strada come ho fatto io. Salutami tutti.
Charlie
   
 
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