Mi ero ripromessa che sarebbe stata l'ultima volta, mi ero rifiutata di entrare sui social per rispettare il nostro accordo di non disturbare l'altro nei momenti importanti, non ero pronta a vederlo ancora. È assurdo quando possa far male vedere qualcuno che vuoi accanto a te e non poterlo avere in quel momento. Sono passate 2 settimane dall'ultima volta in cui ci siamo visti per il mio compleanno. Non so più cosa siamo, non mi pongo più questa domanda: se dovessero scoprirci per alcuni saremo amanti, per altri predestinati. Io non lo so più, so solo che abbiamo provato a stare lontani, e finché tra di noi si trovava mezzo mondo andava bene, ma quando questa distanza si annulla e i ricordi del passato, di quella mia, anzi nostra, vita precedente tornano prepotenti il muro di carta da poco costruito, inesorabilmente crolla. Sul Red Carpet di Montecarlo la voglia di scappare era tanta. Che ci facevo lì, mi chiedevo, a rivivere quel momento già vissuto in passato con la sola differenza che la prima volta ero lì con chi volevo veramente al mio fianco. Da lì in poi tutto sembrò giocare contro noi, o forse giocava tutto a nostro favore, chi lo sa. Ed ecco che ci siamo ritrovati senza promesse, senza aspettative e ci siamo feriti ancora nello tesso modo mesi dopo per poi ritrovarci pochi giorni prima della mia partenza per questa mia ultima esperienza cinematografica. Ora lui è a New York e io a pochi chilometri da lì e questa notte mi sento più sola che mai perché la voglia di aprile la porta e andare da lui è tanta. E che ci scoprano pure, non mi importa. Sono stanca, stanca di tutto. La vibrazione del cellulare mi riporta alla realtà. Un sorriso illumina il mio volto, è più forte di me il modo in cui il mio corpo reagisce non appena leggo il nome “Nat” sul mio cellulare. Rispondo al suo messaggio. "Uomo da gala com'è andata la serata?" "Poteva andare meglio, mi mancava qualcosa.." risponde lui. Quando fa così la voglia di ucciderlo è tremenda, ma per fortuna è lontano altrimenti lo stringerei forte forte subito "...ma tu ancora sveglia? Aspetti qualcuno?" Continua lui "...si il mio amante, ma è impegnato con una delle tante oche gli girano attorno" scrivo presa da un attacco di gelosia! "Bhe, mi sa che a questo spacco la faccia perché nessuno tocca la mia donna, e ora apri la porta Stana" leggo e mi immagino la sua espressione mentre scriveva il messaggio, quel sorrisetto da presa in giro, ma resto senza parole: possibile che sia qui? Non erano questi gli accordi, e ora che faccio? Sento bussare alla porta e la sua voce "Stana apri, sono veramente qui". In un impeto di gioia corro subito ad aprire e me lo ritrovo davanti e per poco non ho un mancamento. Mi sento subito riportare indietro nel tempo, al giorno del provino, quando quel ragazzo bello e furbacchione mi tagliò la camicia e mi rubò il cuore e ora lui è qui, più in forma che mai, con questo sorriso da farabutto e io avrei voglia di spaccargli un vaso in testa, ma mentre penso questo sento già le sue mani sotto la mia maglietta, anzi, la sua come mi ricorda subito lui "Sei bellissima con le mie magliette addosso", e subito io "..se continui a dimagrire ci entriamo insieme in una di queste" e torno a baciarlo mentre lui mi spinge dentro casa per continuare questa strana notte di attimi nostri. Attimi rubati alla vita vera dirà qualcuno, ma in fondo, chissà com'è la vita vera...