Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Ricorda la storia  |      
Autore: AGirlInTheDark    24/05/2018    0 recensioni
"Se, tra un anno esatto, siamo ancora single, promettimi che verrai a letto con me."
E Yoongi aveva riso ed acconsentito.
Tanto Jimin stava solo scherzando.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Se, tra un anno esatto, siamo ancora single, promettimi che verrai a letto con me."

 

 

"E questa da dove l'hai presa?"

 

 

Yoongi è piacevolmente colpito.

Lui e Jimin si conoscono da quattro anni e, mai e poi mai, avevano toccato argomenti di questo tipo.

Parlavano di musica, si consigliavano luoghi in cui mangiare o fare una passeggiata, e si volevano bene.

 

Ma questa domanda?

Da dove veniva?

 

 

"Che c'è?

Siamo single, tu sei un bel ragazzo e ti affiderei la mia vita.

Tanto sono certo la custodiresti con cura e devozione.

Se non con te, allora con chi?"

 

 

Si sentiva lusingato, felice.

E poi, tutto sommato, è solo una frase buttata lì.

Una proposta fatta sul momento.

Se ne dimenticherà, e chissà se avranno lo stesso tipo di rapporto.

Così sincero.

Così viscerale.

Un anno può cambiare ogni cosa.

I rapporti, le persone, l'amore.

 

 

"Allora?

Non rispondi?"

 

 

Lì, sdraiato sul divano e con la maglietta alzata, respira un esemplare di Park Jimin probabilmente impazzito.

Il Sole, appena sveglio, sembra baciare il suo viso.

La pelle abbronzata ed i capelli umidi.

Perché è estate e tutto sembra non avere lo stesso peso, nemmeno le parole.

Nemmeno la promessa di donarsi l'uno all'altro.

 

 

 

"Ma sei serio?"

 

 

 

E Jimin non capisce la domanda.

Crede davvero che lui stia scherzando?

Non è il tipo.

Non gioca con i sentimenti delle persone.

Non gioca con Yoongi.

Ma può capire che cosa gli stia passando per la testa.

Queste proposte non capitano tutti i giorni. È comprensibile.

 

Ma sono single, giovani ed incoscienti.

Quindi perché no?

 

 

"Va bene."

 

 

I loro occhi s'incontrano.

Sorrisi, solo sorrisi e risate.

Si sono davvero fatti questa promessa?

Yoongi non è certo di che cosa sia accaduto, spera soltanto che la loro relazione non cambi.

Perché il sesso cambia tutto.

Anche quando ci si limita a parlarne.

 

Sono tasti che due amici dovrebbero toccare con cura.

Perché crea imbarazzo e non vorrebbe mai che Jimin smettesse di sgattaiolare sotto le coperte del suo letto per dormire insieme.

O smettesse di farsi passare la mano fra i capelli mentre sono sdraiati sul divano.

Smettesse di essere se stesso.

 

 

"Promesso?"

 

 

"Tra un anno."

 

 

"Tra un anno."

 

 

E si stringono la mano.

Perché una promessa è una promessa e va sancita ufficialmente.

 

 

"Andiamo in spiaggia?"

 

 

E come se nulla fosse, prendono borse, confezioni di crema solare e qualche panino.

Con la pelle che profuma di sale e le labbra accarezzate dalla birra ghiacciata e dal gelato alla vaniglia, scorre l'estate in cui si sono fatti una promessa.

E amati.

Perché, anche se nessuno vuole ammetterlo, gli amici non si parlano in quel modo.

Gli amici non si guardano e non si sfiorano in quel modo.

 

 

È il ventisette di un agosto come tanti altri e Park Jimin ha promesso.

Ma Min Yoongi non ci crede.

Stava solo scherzando.

 

 

 

 

Si è innamorato.

Già, è proprio perso.

È la persona giusta per lui, lo ripete ininterrottamente.

Yoongi ne è felice.

Se Jimin ha trovato qualcuno disposto ad a accettare ogni piccolo difetto e ad amarlo con tutto se stesso, allora è felice per lui.

Mentre la pioggia non smette di cadere, l'inverno si avvicina sempre di più.

E, a Natale, non possono festeggiare insieme perché Jimin ha altri piani.

Deve trascorrerlo in compagnia di persone a lui sconosciute.

Rompere la loro tradizione della "Gara internazionale per il piatto natalizio più creativo."

Ma Yoongi non insiste.

 

 

 

"Anche io avevo degli altri piani, quindi non ti preoccupare."

 

 

 

E, da solo, cucina una stupida teglia di biscotti, con delle stupide gocce di cioccolato.

E nonostante sia l'unico partecipante, perde comunque la gara perché Jimin trionfa ogni anno e, anche se questo venticinque dicembre non ha partecipato, ha vinto lo stesso.

Tanto quei biscotti erano noiosi e per nulla originali ed anche il nulla li avrebbe superati.

Forse a lui sarebbero piaciuti.

Lo scoprirà il giorno successivo.

 

 

 

Ma Jimin non torna.

Passa tutte le vacanze natalizie lontano da lui, con altra gente.

Quando rientra a casa, il primo di gennaio, trova dei biscotti sul tavolo in cucina.

Sono duri ed è impossibile mangiarli, ma ci prova.

E piange perché l'appartamento è vuoto ed il regalo di Yoongi è sotto l'albero.

Un biglietto dice "Buon Natale, anche se non siamo insieme."

Ed il suo cuore si spezza.

Si sente proprio una pessima persona.

 

 

 

 

 

 

 

"Buon compleanno."

 

Un sussurro nel bel mezzo della notte.

Se non lo conoscesse da così tanto tempo, Yoongi prenderebbe un colpo.

Ma la sua voce è famiglia e non potrebbe mai spaventarlo.

 

Mani accarezzano delicatamente i suoi capelli e li spostano dal suo viso assonnato.

 

 

"Che ore sono?"

 

"Mezzanotte precisa."

 

 

Ed il sorriso è impossibile da trattenere.

Ama Park Jimin con tutto se stesso.

 

 

"Guarda che gli auguri puoi farmeli anche la mattina.

Non devi aspettare sempre la mezzanotte, soprattutto dopo una giornata come questa."

 

 

Una giornata difficile.

Il giorno in cui era stato lasciato, così senza un motivo.

Umiliato e lasciato.

Una giornata che aveva trascorso sotto una coperta a mangiare wafer al cioccolato e a piangere.

Jimin piangeva e Yoongi mangiava.

 

 

"Pensare a te mi distrae dalla disperazione.

E poi ti ho sempre fatto gli auguri a mezzanotte.

Ho già spezzato troppe tradizioni."

 

Ed il cuore di Yoongi ricorda la solitudine e la sensazione di perdita che provava quando tornava a casa e l'appartamento era vuoto.

 

Jimin soffre e soffrirà per altri giorni.

Rimpiangerà l'amore ed il calore di qualcuno con cui credi di poter vivere per sempre.

E poi dimenticherà.

E il loro appartamento, da quel giorno in poi, non sarà mai più vuoto.

Yoongi è felice, ed esserlo lo fa sentire in colpa.

Ma è il suo compleanno e può essere egoista quanto vuole.

 

 

 

 

 

 

L'estate non è mai stata così calda

 

 

"L'aria condizionata non serve a nulla ed il gelato fa solo ingrassare."

 

 

"Da dove vengono queste parole d'odio?"

 

 

Park Jimin è nervoso.

E la sua pelle non è mai stata così rossa.

Mettiti la crema solare.

Mettiti la crema solare.

Ma niente.

Non ascolta niente.

Ed ora si è scottato.

 

 

"Povero peperone arrabbiato."

 

 

"Ti metto le mani addosso."

 

 

E Yoongi ride.

Ride fino ad aver male alla mascella e, mentre lo fa, flash della promessa stretta l'anno precedente si fanno vivi nella sua memoria.

Chissà se si ricorda.

Chissà se era serio.

Ma quando un cuscino lo colpisce in faccia, smette di pensare e passa al contrattacco anche se non troppo forte.

Perché la sua pelle brucia.

 

 

 

La scottatura è quasi guarita e Jimin ha smesso di lamentarsi per tutto il santo giorno.

Adesso sorride, sembra tornato alla normalità.

 

 

"Andiamo in spiaggia?"

 

 

"Non puoi, non sei ancora guarito del tutto.

Meglio non esporti."

 

 

"Noia."

 

 

C'è un piccolo calendario di fianco al frigo e segna il ventisette di agosto.

Ma nessuno dice niente e la giornata va avanti.

In fondo era solo uno scherzo.

 

 

Park Jimin si siede e lo guarda.

Guarda il suo migliore amico mentre questo sta leggendo un libro.

Lo fissa e spera che Yoongi se ne accorga. 

(Ti prego, guardami.

Tanto sappiamo entrambi che giorno è.)

 

I loro occhi s'incontrano.

 

 

"Un anno fa, in questo stesso giorno, ci siamo fatti una promessa."

 

 

E Yoongi trema.

Trema perché lo vuole, lo vuole con tutto se stesso.

 

 

"E, se non mi sbaglio, siamo entrambi liberi, no?"

 

 

Il tempo sembra accelerare ma nessuno di loro lo vuole.

Vogliono lentezza e che il momento duri in eterno.

 

Le loro labbra si toccano e le mani sfiorano,delicatamente, tutto ciò che non avevano mai avuto il coraggio di toccare.

 

Jimin è dolce, Yoongi lo aveva sempre saputo ma tutto questo è fin troppo soffocante ed ha bisogno di fermarsi.

Di guardare il ragazzo sdraiato sotto di lui e ricordare.

Ricordare ogni piccolo particolare.

Le guance arrossate, le labbra luminose e di un rosso leggero.

Perché sono state morse dai suoi denti, ed il solo pensiero lo fa impazzire.

 

 

Ma Jimin non ha tempo, e anche se ne avesse in eterno, non vuole aspettare, e prende il suo viso tra le mani.

Riporta le loro labbra nel posto a cui appartengono: le une sopra le altre.

 

I loro corpi, sempre più scoperti, sono accarezzati dal Sole di una mattina dorata. 

E forse, lo stesso Sole, li aveva osservati anche un anno fa.

Pregato per avere l'opportunità di vederli ancora insieme.

 

 

La pelle di Jimin scotta, è delicata e ad ogni bacio sembra diventarlo  sempre di più.

Yoongi vorrebbe scattare delle foto, riguardale alla fine di tutto.

Perché in quel momento ogni sensazione e gemito non sembra essere reale.

 

E mentre si donano l'uno all'altro, il mondo continua a fare il suo corso.

 

Continua a girare senza curarsi di tutto quello che stanno provando.

 

Delle emozioni e delle immagini che solo loro hanno avuto l'opportunità di vedere.

 

Con i graffi sulla schiena e le gambe troppo deboli per reggere un corpo in piedi, vivono la loro promessa.

 

 

Ed il Sole li guarda e ringrazia.

Perché le sue preghiere sono state esaudite.

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: AGirlInTheDark