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Autore: Cruel Angel    04/07/2009    6 recensioni
Ormai la Umbridge è preside di Hogwarts...ma come l'avrà presa Minerva McGranitt? Insomma tutti la conosciamo per le sue furie...le se divertentissime furie...
Genere: Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dolores Umbridge, Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Minerva McGranitt era nel suo studio e stava smistando la posta che le era appena arrivata. Allungò distrattamente una mano e prese una busta rovinata e bagnata.“Gufi” pensò seccata “Perché far spedire lettere, quando piove!”. Pinzò con l’indice e il pollice la linguetta della busta e nel sollevarla le rimase in mano una parte della busta.
“Perfetto!”. Tirò fuori la lettera e cercò di decifrare quell’insieme di scarabocchi sbiaditi. Sorrise.

Cara Professoressa,
                            Sono Carlos Tameschi, spero si ricordi di me…


E come dimenticarlo. Un ragazzino magro e simpatico. Nulla di speciale. Timido e non osava parlare ai professori se non con il loro permesso. Finì di leggere la lettera e la mise da parte con ancora il sorriso sulle labbra. Prese la lettera dopo pensando ancora alle avventure dell’Autore di quella prima. Rosa. Il sorriso le si cancellò subito lasciando posto ad una maschera di puro odio.
“Spero per quella donna che mi stia sbagliando e che questa lettera non sia sua” pensò furiosa.
Aprì la lettera con disgusto e iniziò a leggerla.


Cara Minerva,
                      Dato che il Professor Albus Percival Wulfric Brian Silente è fuggito……..


Evidentemente si stava sbagliando. Le labbra le si assottigliarono e il naso le fremeva mano a mano che andava avanti a leggere.

dopo che il Ministero della magia ha scoperto che stava radunando un esercito chiamato per l’appunto E.S.(Esercito di Silente) per attaccare il nostro onorevolissimo ministro Cornelius Caramel che lei, Professoressa Minerva McGranitt, non è sufficientemente competente per ricoprire la carica di preside, per cui lei manterrà la carica di vicepreside a lei precedentemente assegnata.
E’ quindi stato deciso che, liberatosi il seguente posto di lavoro, esso sarà occupato dalla sottoscritta Dolores Jane Umbridge.


                                                                                                                      Distinti saluti
                                                                                                                      Dolores Jane Umbridge
                                                                                                                       Preside di Hogwarts



Basta. Questo era troppo. Qualcuno aprì piano la porta e Minerva pregò che fosse la Umbridge, così da poterla schiantare nell’immediato istante in cui avesse incrociato il suo sguardo. Purtroppo non era lei. Minerva sbuffò snervata.
“Posso?”
“Certo, Pomona”
“Perdonami se ti disturbo…”
“Non lo hai mai fatto” disse Minerva con un tono che tratteneva a malapena la rabbia che provava.
“Minerva, tutto bene?” chiese preoccupata la professoressa di Erbologia.
“Certo” rispose l’altra con tono forzato.
“Sicura?” insistette la collega.
“No”. Pomona rimase in silenzio per un attimo, spiazzata da quella risposta. Minerva non era proprio il tipo che si confidava con un’amica.
“E cosa ti preoccupa?” chiese dopo poco. Minerva non rispose, semplicemente prese la lettera e la porse alla sua collega che la lesse con vivo interesse.
“Oh” fu l’unico suono che uscì dalla bocca della Sprite. Sapeva quanto ci tenesse Minerva a quel posto e l’ultima persona a cui l’avrebbe lasciato era proprio la Umbridge. Alzò lo sguardo dalla lettera per posarlo sulla vicepreside. Si era appoggiata con i gomiti sulla cattedra e aveva le mani congiunte. Dietro uno sguardo furente che avrebbe incenerito chiunque si sarebbe trovato vicino alla strega. “Neanche Silente ne uscirebbe vivo”  pensò preoccupata l’insegnate di Erboogia.
“Senti Minerva…non devi reagire. Non devi darle corda! Lo fa apposta, perché…” iniziò la collega.
“Dov’è?” chiese brusca, come se tutto ciò che ha detto non avesse importanza.
“Chi?” chiese l’altra distrattamente, cercando di perdere tempo. Sapeva quanto poteva essere pericolosa quella donna quando era arrabbiata e non voleva che finisse nei guai solo per colpa di quel rospo della Umbridge. La McGranitt ridusse a due fessure i suoi occhi smeraldini.
“Non lo so. Mica la seguo ovunque vada” esclamò la professoressa di Erbologia con una risatina nervosa e un  sorriso forzato. Minerva si alzò di scatto, quasi facendo cadere la sedia, prese con rabbia la lettera appena letta e si diresse quasi di corsa alla porta che sbatté con violenza dietro di sé.
Non lo permetterò. Non farò in modo che quella degenera faccia del male ai miei studenti e… Qualcosa l’afferrò goffamente per un braccio e Minerva si girò di scatto trovandosi faccia a faccia con Pomona.
“Ti prego” chiese con un filo di voce e uno sguardo supplicante. Minerva sbuffò snervata si girò dall’altra parte.
“Ti prego, Minerva. Così peggiorerai la situazione! E poi in questo modo potrai proteggere i tuoi studenti più da vicino! Minerva, ascoltami ti prego….”. La rigida professoressa di Trasfigurazione si addolcì un poco alla vista della preoccupazione della collega.
“Io non posso permetterlo! Capisci, Pomona?”. La Sprite si mordicchiò nervosamente il labbro inferiore e prego con lo sguardo Minerva di non farlo. Minerva sbuffò nuovamente seccata e guardò la collega come si guarda uno studente che ha combinato un disastro.
“E poi non servirebbe a nulla! Insomma se l’ha nominata Caramel, non potrai far niente per toglierle quel posto!”
“Va bene, non ci andrò. Ma poi non fermarmi se la incontro per i corridio del castello!”. La Sprite aveva uno sguardo raggiante e un sorriso che le andava da un orecchio all’altro.
“Oh, grazie Minerva”
“In realtà dovrebbe essere la Umbridge a ringraziarti!” esclamò mentre tornava in ufficio. La professoressa di Erbologia sentì qualcuno tossicchiare e si girò spaventata.
“C’è qualche problema, professoressa McGranitt?”. No. Non quella voce. L’aveva appena salvata dalla furia di Minerva McGranitt. Pomona si coprì gli occhi con una mano per non vedere la scena che avrebbe seguito.


  recensite!!!!grazie per tutti quello che lo hanno fatto, mi avete quasi fatto piangere...grazie!!
    

   
 
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