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Autore: Generale Capo di Urano    29/05/2018    2 recensioni
{ KanaDiaMari } { forgive me, I have sinned }
Così come la bellezza sentiva il bisogno di essere ammirata, Dia smaniava per il desiderio di sentirsi amata.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Dia Kurosawa, Kanan Matsuura, Mari Ohara
Note: Lime | Avvertimenti: Threesome
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Torikoriko PLEASE!!
 

Una goccia di sudore le scivolò lungo la schiena nuda e pallida, provocandole un brivido che la scosse da capo a piedi – sentì due voci ridacchiare, sommesse, e due paia di mani carezzarle i fianchi e le spalle; sentì i loro respiri caldi e le loro ciocche di capelli che le solleticavano la pelle.
Intravide una chioma bionda e le braccia di Mari la avvolsero, da dietro, mentre la ragazza affondava il volto nell’incavo del suo collo e lo baciava, deliziata e divertita. Kanan, che la teneva sulle proprie ginocchia, le lambiva con dolcezza le cosce e le sfiorava la fronte con le labbra; allacciò le proprie gambe attorno alla sua vita, alla ricerca di un maggiore contatto.
Si umettò le labbra e trattenne un sospiro, bramando e compiacendosi di ogni bacio, di ogni carezza. Sentì una mano passarle tra i capelli lunghi e scuri e sfiorarle la nuca, una voce soffocata sussurrarle che era bella.
Dia non era ingenua, gli occhi ce li aveva: sapeva di essere bella. Non aveva le membra sode e muscolose di Kanan, né i seni prosperosi e gli occhi brillanti di Mari, ma non era cieca al fascino del proprio volto e delle proprie gambe sottili, delle linee snelle, sinuose e delicate del proprio corpo. Dia era bella, ma non le bastava: dopotutto, a ben poco servivano l’eleganza e l’avvenenza, se non c’era nessuno che le considerasse.
Spalancò le palpebre, incontrando le iridi viola e languide della ragazza davanti a lei. Una risatina sottile le risuonò nell’orecchio, mentre l’altra le mordicchiava il lobo sinistro con fare dispettoso; sorrise nell’unire le labbra di Kanan alle proprie, nel sentire le dita di Mari sfiorarle il ventre e scivolare verso il basso, con delicatezza e lentezza – incredibili, se si pensava al carattere deciso e vivace della biondina.
La serietà e la freddezza le scivolarono di dosso e come gli abiti furono abbandonate a terra, poco lontano, in attesa di essere recuperate in un secondo momento – nella speranza che esso fosse il più lontano possibile. Il petto le si riempì di nuovo vigore, avvolse le braccia attorno al collo di Kanan e ricercò il suo calore; e quella, con materna dolcezza, le baciò una tempia e lasciò che abbandonasse il capo sulle sue spalle, mentre Mari le abbracciava entrambe e andava ad accoccolarsi anch’essa sulle sue ginocchia – le gambe della ragazza, tanto, erano forti abbastanza per tutt’e due.
Così come la bellezza sentiva il bisogno di essere ammirata, Dia smaniava per il desiderio di sentirsi amata. Non le bastavano i saluti, i sorrisi amichevoli – dov’era il contatto, dov’era il calore umano che tanto bramava? Era un desiderio proibito e scandaloso, che avrebbe voluto nascondere ma che doveva essere soddisfatto; e l’avevano capito, Kanan e Mari, con gli occhi vigili e attenti delle amiche più strette, che donavano con gioia amore e passione.
Sentì i seni dell’una premerle contro la schiena e le cosce dell’altra fremere sotto di lei. Piegò la testa di lato e lasciò che Mari la baciasse, un bacio veloce a fior di labbra, il suo corpo fu scosso da un brivido quando le mani di Kanan scivolarono dolcemente al suo inguine e la ragazza si chinava a succhiarle la pelle lattea del collo – quasi volesse lasciare un segno, un ricordo di quel momento; e Dia la lasciò fare, lasciandosi sfuggire solamente un sospiro più profondo degli altri.
In un gesto quasi involontario, si ritrovò ad artigliarle la schiena con le unghie della mano destra, mentre con il braccio sinistro cercava la presenza dell’altra dietro di sé, nell’irrazionale paura che potesse andarsene – però Mari era sempre lì, a vezzeggiarla e coccolarla, a carezzarla e viziarla.
E Dia, per pochi minuti, si sentiva amata, si sentiva importante, si sentiva al centro di un triangolo composto da passioni divampanti e dolcezze proibite. La prigionia della ragione la lasciava andare, e poteva vincolare a sé coloro che con tanta dedizione le donavano amore e piacere.
Kanan e Mari la avvolsero tra le loro braccia, la baciarono, risero.
Amatemi, per favore!








 

Canzone: Torikoriko PLEASE!!
Gruppo: sub-unit delle Aqours "AZALEA"
(Kanan Matsuura, Dia Kurosawa, Hanamaru Kunikida)

Centro: Dia Kurosawa (?)
 
 
Perché le ragazze del terzo anno sono la mia vita, perché dopotutto Dia merita più amore, e perché mi andava. Amatele!



 
 
   
 
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