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Autore: Ily Briarroot    30/05/2018    4 recensioni
Un biglietto.
Era tutto ciò che ti aveva lasciato, prima di prendere quella decisione. L'unica, che avesse potuto osare da quando avevate cominciato quella lotta infernale.
Senza parlare, senza dirtelo a voce. In quel momento continuavi a chiederti il motivo.
Il vostro parlare, tutta la complicità che vi aveva tenuto legati per un lasso di tempo che sembrava una vita, in quegli attimi sembrava non esistere più.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Gin, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Tooru Amuro | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Not me 


Avevi fatto in tempo a leggere quel biglietto, prima di correre via senza neanche aspettare che il dottor Agasa ti venisse in contro. 
Stringevi il pezzetto di carta con rabbia, mentre il mondo che ti circondava scorreva veloce e, finalmente, all'altezza giusta. 
La mente vuota che si sforzava di ragionare in fretta sul dove poterla cercare non aiutava affatto. 
Un biglietto.
Era tutto ciò che ti aveva lasciato, prima di prendere quella decisione. L'unica, che avesse potuto osare da quando avevate cominciato quella lotta infernale. 
Senza parlare, senza dirtelo a voce. In quel momento continuavi a chiederti il motivo. 
Il vostro parlare, tutta la complicità che vi aveva tenuto legati per un lasso di tempo che sembrava una vita, in quegli attimi sembrava non esistere più.
Percepivi il suo allontanamento da un po', dal momento in cui avete preso l'antidoto. Lei si era distaccata già da qualche tempo e, per la precisione, da quando si era stancata di essere tenuta all'oscuro di tutto. L'Organizzazione era solo un ricordo e vi era solo la speranza tanto reclamata di ricominciare a vivere per entrambi, ma sentivi la tensione verso di te che aumentava e aumentava. 
Ti era bastato quel biglietto per farti arrivare a capo di tutto. 
Stavi cercando Gin, l'unico ancora a piede libero e Ai aveva scoperto per prima dove si trovasse. 
Si stava consegnando a lui, da sola. Così, senza neanche dirtelo. Avresti dovuto prevederlo, visto che ti avrebbe protetto a ogni costo.  


Non potevi aspettarti altro, dal momento che tu lo hai sempre fatto con lei. 


Era buio, la pioggia scrosciante. L'istinto ti aveva portato all'entrata del Tropical Land e l'avevi riconosciuta in una delle due sagome sul ciglio della strada. La Porsche nera parcheggiata di lato, la giovane donna dai capelli ramati con le spalle contro la parete di un edificio fatiscente e il suo aguzzino con il braccio teso verso di lei e la canna della pistola ferma a mezz'aria. 
"No!". 
Eri scattato verso quella direzione, notando per un istante lo sguardo deciso della tua amica. Ma eri lontano, troppo lontano e sapevi che non saresti mai arrivato in tempo. 
Dopodiché, uno sparo ti aveva scosso, costringendoti a sgranare gli occhi, mentre il cuore batteva furioso nel petto. 
Tuttavia, Gin si accasciò al suolo, il sangue che sporcava l'asfalto sotto i capelli biondi. Ti eri bloccato in mezzo alla strada, a molti metri dalla scena, stentando a respirare, finché un ragazzo dalla pelle olivastra non uscì allo scoperto, correndo verso di lei. L'abbracciò di scatto, sospirando di sollievo, mentre la scienziata lo lasciava fare, osservando stupefatta il criminale a terra. 
Si rifugiò poi tra le sue braccia, sciogliendosi in lacrime che nessuno avrebbe visto, neanche Amuro stesso, ma soltanto ipotizzato. Dopodiché l'avevi visto sorridere mentre le accarezzava la schiena, finalmente al sicuro. 

E ti eri sentito di colpo un estraneo, davanti a tutto ciò. Ti spettava quel ruolo, ti spettava di diritto. Ma non potevi averne e questo lo sapevi. Non potevi pretendere che Ai si fidasse esclusivamente di te, che ti vedesse come un eroe, come l'unico che avrebbe potuto salvarla. 
Non dopo che, come lei  stessa ti aveva ricordato qualche tempo dopo aver ripreso le vostre sembianze, eri corso da Ran senza problemi e senza preoccuparti dell'abbandonarla a se stessa. Non dopo averla data per scontata per tanto tempo. E, soprattutto, non dopo averla tenuta all'oscuro di tutto per molti mesi. 
Ti eri sentito in colpa e, improvvisamente, anche impotente.
Un unico pensiero ti occupava la mente, grande come un macigno sul petto. Non eri stato in grado fino in fondo di salvare la tua amica. Non eri l'unico a poterlo fare, a preoccuparsi di lei. 


Qualcun altro era stato in grado di farlo e non eri tu. 




************************



Note dell'autrice
Ciao a tutti! Questa breve flash introspettiva è nata così, stasera, dal nulla. Scritta abbastanza di getto, può essere interpretata anche come piccolo sfogo da parte mia verso l'atteggiamento di Shinichi verso Ai... che ha da un po' e che si sta intensificando (visti i recenti spoiler, soprattutto). Lui è il più bravo, lui sa, lei non può. Lui è l'unico a poterla salvare e a darle tutto, ma poi non racconta nulla. E infine, esiste solo Ran. Ho voluto far provare a Shin-chan la sensazione del "lei può farsi proteggere da altri e non per forza da me" che lui non ha. Sì, sono arrabbiata. xD 
Ovviamente, care colleghe fanwriters, siete state voi a darmi l'ispirazione con Rei e, per questo, vi ringrazio ancora infinitamente. E' stata una specie di prova per vedere se ricamarci su qualcosa, in futuro. :) grazie mille come al solito.
Ile

  
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