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Autore: Clessidrus    07/06/2018    0 recensioni
Mentre il nostro eroe sta completando il suo programma di riabilitazione, delle strane forze si manifestano nel mondo della magia. E allo stesso tempo una nuova apprendista strega cambierà radicalmente la vita dei nostri protagonisti
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Bukiyōna Majishan'
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|Era sera, le apprendiste e il clessidriano erano diretti nel mondo delle streghe a fare compere visto che gli ingredienti per i dolci e la polvere magica erano esauriti, anche perché ultimamente Dela non si era fatta viva dalle loro parti.|

Doremi: Ho un idea, siccome siamo nel mondo della magia perché non andiamo a far visita ad Hanna.

Melody: Raganella ci ha detto di non fare nessuna deviazione.

Doremi: Se facciamo presto non se ne accorgerà.

Lullaby: Forse, ma non possiamo arrivare lì all'improvviso.

Clessidrus: Anche perché avete stabilito con Majo Miller delle date ben precise per visitare Hanna.

Sinfony: Infatti, non ci permetterà di vederla.

Doremi: Voi vi preoccupate troppo, Majo Miller è una persona ragionevole, sono certa che ci farà entrare. Ne sono sicura.

|Arrivate all'asilo, chiesero alla responsabile dell'asilo di vedere la piccola.|

Majo Miller: Neanche per sogno.

Clessidrus: Visto.

Majo Miller: Avevamo programmato dei giorni precisi per le visite e voi dovete rispettarle.

Doremi: Chiediamo scusa.

|Ad un tratto sentirono Hanna piangere.|

Clessidrus: Oh cielo, questo è il suo pianto.

Mindy: Chissà cosa avrà?

Doremi: Non possiamo andarcene sentendola piangere, vogliamo vederla all'istante.

Melody: Non daremo fastidio, c'è ne andremo subito.

Sinfony: Ci lasci entrare.

Tutti: Per favore?

Majo Miller: E' tutto inutile, la mia decisione non cambia. Ed ora andatevene.

|E chiuse la porta.|

Doremi: Cattiva, poteva farci entrare un attimo.

Clessidrus: Purtroppo sono le regole.

Mindy: La piccola Hanna sta ancora piangendo.

Melody: Speriamo solo che stia bene.

Sinfony: Lo spero anch'io ma non possiamo farci niente, dai andiamo via.

|Ad un tratto giunse Clamilia, che portava un carrello di verdure. La clessidriana non aveva una bella cera e Clessidrus decise di aiutarla.|

Clessidrus: Hey Clamilia, vuoi una mano?

Clamilia: No grazie, c'è la faccio benissimo da sola.

Clessidrus: Senti, non è che puoi farci entrare a dare una controllata. Hanna sta piangendo e siamo preoccupati per lei.

Clamilia: Mi spiace, sono solo un assistente, e ho già troppe gatte da pelare a momento.

|La ragazza inciampò ma venne presa da Clessidrus.|

Clamilia: Grazie.

Clessidrus: Sicura di stare bene? Non hai un bella cera.

Clamilia: Sto bene, sono una clessidriana forte.

|Poi tossì leggermente.|

Clamilia: Non ho niente di che. 

Doremi: Almeno dicci che la piccola sta bene, ti prego?

Clamilia: Non vi allarmate, la bimba sta bene e non vi dovete preoccupare. Buona giornata.

|Clamilia entrò e chiuse la porta. Dopodiché decisero di andarsene anche se erano preoccupate molto visto che sentivano ancora i pianti della bambina. Dopo un paio di minuti raggiunsero il supermercato delle streghe, un enorme centro commerciale dove c'erano scaffali alti come palazzi.|

Clessidrus: Signorine, benvenute al Magic Market.

Doremi: Incredibile, mai visto un supermercato così grande.

Mindy: Ho l'impressione che qui vendano un po di tutto.

Clessidrus: Troverai articoli di ogni genere dalla A alla Z, dai prodotti più comuni a quelli più raffinati.

Melody: Come faremo a trovare il burro e la farina.

Doremi: Credo che dovremo chiedere aiuto a qualche commessa

|Provavano a chiedere aiuto a qualche commessa del negozio, ma nessuno si fermava.|

Lullaby: Sono tutte troppo occupate per prestarci ascolto.

Mindy: Adesso ci penso io.

|Mindy corse con la sua scopa e si mise di fronte ad una strega-commessa che si fermò bruscamente.|

Doremi: Forse Mindy ha un tantino esagerato.

Sinfony: Ha rischiato di farla cadere.

Clessidrus: O di farsi investire.

|Mindy chiese alla commessa la farina, e venne trascinata fino allo scaffale.|

Strega: Ecco la farina, sei contenta?

|Poi volò via.|

Doremi: Ehi, va tutto bene?

Mindy: Sì, ma quella commessa era davvero impaziente.

Clessidrus: Di solito ci sono sempre molte commesse qui, ma oggi ne ho viste solo un paio.

Lullaby: Ci restano ancora tantissime cose da comprare, su, coraggio, diamoci da fare.

|Così si divisero i compiti e trovarono tutto il necessario che serviva per il negozio, mancava solo la polverina magica. Così andarono alla cassa a pagare.|

Cassiera: Serve altro?

Doremi: Sì, vorremo comprare anche della polverina magica.

Cassiera: Va bene, ma dovete avere un po di pazienza.

|Poi parlò dal microfono della cassa.|

Cassiera: Comunicazione interna, comunicazione interna. Delle clienti vorrebbero comprare della polverina magica, la strega Majo Don è pregata di venire alla cassa numero 3, grazie.

Clessidrus: Oh oh.

|Poi si presentò la strega a capo di tutte le streghe piazziste.|

Majo Don: Ditemi un po, avete i soldi necessari per comprarla.

Doremi: Sì, sperando che sia abbastanza.

Majo Don: Bene, allora spostiamoci da qui. Come vedete stiamo dando fastidio alle altre clienti del supermercato.

|I sei si girarono e videro una fila chilometrica dietro di loro, tutte con indosso le mascherine per coprire la bocca. Così andarono nella stanza della strega che prese un sacchetto di polverina, e vide la somma che aveva con se Doremi.|

Majo Don: Questo non è sufficiente.

Doremi: Ma è tutto quello che abbiamo. Non possiamo darvi altro.

Majo Don: Dovete sapere che io non faccio credito, non posso darvi la polverina magica.

Mindy: Ma se rinunciassimo a comprare tutto alcune cose................

Majo Don: No! Lo stesso non sarebbe sufficiente neanche restituendo tutto.

Tutti: Eh?

Lullaby: Non sapevamo che fosse diventata così cara.

Melody: Come mai Raganella non ci ha dato abbastanza denaro?

Clessidrus: Essendo un prodotto magico, e quindi una rarità, il suo prezzo è lievitato negli ultimi periodi.

Majo Don: Esatto.

Doremi: Vede, noi compriamo tutto quello che ci serve da Dela, e lei in cambio ci fa qualche piccolo sconto.

Majo Don: Cosa?!

|Tutti e sei si spaventarono.|

Clessidrus: Dovevi per forza dirglielo?

Majo Don: La polverina magica è un articolo molto caro, per questo non posso farvi lo sconto.

Mindy: Oh no.

Clessidrus: Ci deve pur essere un modo per ottenerla, faremo qualunque cosa per avere in cambio quel sacchetto.

|La strega pensò.|

Majo Don: Beh, se accetterete di fare una cosa per me io vi aiuterò.

|In quel momento la speranza torno in loro. Più tardi Majo Don li portò in un enorme magazzino.|

Sinfony: Qui dentro ci sono un sacco di cose.

Melody: Perché sono qui?

Majo Don: Tutto quello che vedete in magazzino deve essere consegnato in giornata.

Tutti: Entro oggi?!

Sinfony: E' com'è possibile?

Majo Don: Nel nostro mondo c'è un epidemia di raffreddore, molte streghe piazziste sono a casa a letto, il personale scarseggia.

Mindy: Ora capisco perché tutte le commesse del negozio erano così indaffarate.

Clessidrus: E anche perché indossavano tutte quelle mascherine.

Melody: Forse anche Dela è a letto con il raffreddore.

Majo Don: Infatti è così, se riuscirete a consegnare tutti i pacchi vi darò la polverina magica. Che cosa ne dite?

|I sei si guardarono e presero una decisione.|

Doremi: Sì ci stiamo.

Tutti: Affare fatto.

|Così si misero a lavoro e presero un bel po di pacchi. Dopo aver fatto diverse consegne dovettero andare in un condominio per consegnare delle erbe magiche a Dela. Il palazzo era protetto da una cascata magica.|

Doremi: Così Dela abita qui?

Melody: Secondo voi come si fa a passarla.

Doremi: Tranquilla, ci penso io.

|Doremi usò la magia per far apparire un ombrello che avrebbe usato per attraversare la cascata senza problemi. Tuttavia il getto era talmente potente da bagnarla tutta e farla precipitare.|

Mindy: Ti sei fatta male?

Doremi: No, però sono bagnata fradicia.

Clessidrus: E' chiaro che si tratti di un sofisticato meccanismo per impedire agli estranei di mettere piede lì dentro.

Melody: Ci dev'essere un modo per disattivarla.

Clessidrus: Sì, ma come?

|Cominciarono a riflettere, ma Doremi andò nel panico.|

Doremi: Siamo nei guai! Che facciamo adesso!

|Iniziò a correre agitandosi, fino a quando non sbatté contro un albero. Da lì fuoriuscì un microfono e un altoparlante.|

Portinaia: Posso aiutarvi?

Doremi: Ehhhh sì, dobbiamo consegnare alcune cose a Dela, appartamento 202.

Portinaia: Ho capito, vi apro subito la porta.

|In quel momento la cascata sparì magicamente.|

Clessidrus: Forte.

Portinaia: Accomodatevi.

Doremi: Che figuraccia, era una cosa semplicissima.

Clessidrus: L'importante è che siamo riusciti ad entrare, dai andiamo.

|Così entrarono nel condominio e cercarono l'appartamento della strega. Arrivati alla 202 entrarono.|

Doremi: Dela? E' permesso?

|Quando entrò scivolò su una lattina e cadde facendosi male.|

Clessidrus: Oh no Doremi.

Melody: Che ti è successo?

Doremi: Che botta credo di essere inciampata su qualcosa.

Clessidrus: Ci credo, guarda il disordine che c'è.

Sinfony: E' terribile.

Melody: Non c'è nemmeno lo spazio per muoversi.

|Poi Dela si svegliò dal sonno.|

Dela: Ah siete voi, che ci fate voi qui?

Mindy: Abbiamo deciso di aiutare le streghe nella distribuzione dei pacchi che si erano accumulati e siamo venuti a consegnare un pacco per te.

Doremi: Dimmi, come ti senti Dela, hai la febbre anche tu?

|La strega tossì.|

Dela: Purtroppo sì e non riesco a trovare un modo per farla scendere. Sapete quando ci ammaliamo, noi streghe non riusciamo più ad usare la magia.

Lullaby: Ecco perché c'è tutta questa confusione.

Dela: Avete portato le erbe e le medicine che ho chiesto?

Doremi: Ma certo, ma da sole non basteranno a farti riprendere le forze, per guarire devi mangiare qualcosa.

Sinfony: Ho un idea, vado in cucina a preparati qualcosa di caldo.

Clessidrus: Buona idea, intanto noi mettiamo tutto in ordine.

|Così mentre Sinfony preparò del riso bollito per Dela, gli altri misero in ordine la casa. La stgrega era talmente felice che iniziò a piangere dalla commozione.|

Dela: Non so veramente come ringraziarvi, mi avete salvato la vita.

Sinfony: Dai, adesso non esagerare.

Doremi: L'abbiamo fatto molto volentieri, tu sei nostra amica.

Dela: Lo so, ma vorrei fare qualcosa per ricambiare la vostra gratitudine.

Mindy: La prossima volta che ci porti la roba, potresti farci uno sconto

Dela: Questo che centra con la gratitudine?

|E tutti e sei rimasero senza parole.|

Clessidrus: Sei incoreggibile.

Doremi: Non cambierai mai.

Sinfony: Anche con la febbre rimani sempre una taccagna.

|Mentre continuarono le loro consegne, notarono che molte streghe avevano preso l'influenza.|

Mindy: L'epidemia si è diffusa.

Melody: Poverine, chissà quanto soffrono.

Sinfony: Già, speriamo che almeno la piccola Hanna non si sia ammalata.

Doremi: Non c'è la faccio, dobbiamo ritornare la.

Clessidrus: Ma Majo Miller non c'è lo permetterà.

Doremi: Non lo saprà mai se vediamo di nascosto cosa succede.

Clessidrus: Scordatelo, abbiamo un impegno da rispettare con Majo Don, non possiamo prenderci altre pause.

Doremi: Ma come, non sei preoccupato per Hanna?

Clessidrus: Certo che lo sono, e se devo essere sincero credo che Clamilia abbia preso l'influenza. Ma non voglio cacciarmi in altri guai violando le regole. Sto cercando di fare il buono dopo le mie ultime bravate.

Doremi: Ti do la mia parola che controlleremo giusto un paio di minuti senza che nessuno ci scopra.

Clessidrus: Ehhhhhhh d'accordo, ma cerchiamo di essere cauti.

|Intanto Alexander e gli Animals stavano sistemando il prato del giardino.|

Alexander: Zappare, piantare e potare. Oggi mi tocca fare il giardiniere, è assurdo, in questo asilo mi toccano sempre i lavori più disparati. Ehi voi tre, avete sistemato il taglia-erba?

Bernard: Quasi, devo sistemare il motore.

|Bernard e Gerald stavano sopra all'aggeggio mentre Leonard giocava con il laccio di accensione.|

Gerald: Cervello di rettile, non giocare con quel coso.

Leonard: Oh andiamo, voglio accenderlo.

Bernard: Abbi pazienza, appena migliorerò il suo motore, questo gioiello della macchina andrà tre volte più veloce.

Gerald: Così faremo meno fatica del solito e avremo più tempo per bighellonare.

|Il gatto notò che Leonard aveva tirato molto la corda.|

Gerald: Che cosa ti avevo detto, lascia subito quella corda!

Leonard: Va bene.

|Il coccodrillo obbedì e così facendo accese la macchina che corse a velocità lampo con Gerald e Bernard a bordo fino a quando non andarono a sbattere, insieme ad Alexander, contro un albero. Leonard andò vicino a loro.|

Leonard: Sento odore di carne bruciata. Chi ha portato la salsa barbecue?

Gerald: Leonard!

|Il gatto gli balzò addosso e lo strattonò.|

Gerald: Come pensi che possiamo andare avanti nella vita se continui a distruggere tutto?!

|Poi Alexander vide due cose rosse onde attraversare i cespugli.|

Alexander: Guardate quegli strani oggetti tondi, che cosa saranno?

|Il mago ne afferrò uno.|

Doremi: Ahia!

|Alexander si spaventò e venne atterrato da Melody e Sinfony. Le streghe si accorsero che era il loro amico.|

Alexander: Si può sapere che vi prende?! Volevate soffocarmi?!

Doremi: Ti chiediamo scusa Alexander.

Gerald: Se ci siete voi allora c'è di sicuro anche Clessidrus.

|E il clessidriano li salutò.|

Alexander: Siete impazziti, mi spiegate che siete venute a fare da queste parti?

Melody: E' ovvio, siamo venuti a vedere Hanna. 

Doremi: Ti prego lasciatecela vedere solo per un attimo.

Alexander: Che cosa? Non possiamo farlo.

Bernard: Siamo solo degli inservienti, e poi rischieremo di passare dei brutti guai con la direttrice.

Leonard: Per non parlare che Clamilia ci punirebbe con le sue siringe.

|Gli Animals strinsero le chiappe.|

Lullaby: Dai vi prego, fatelo per me.

Alexander: Ma certo Lullaby, lo sai che farei qualunque cosa per esaudire un tuo desiderio.

|Ma Gerald gli tirò l'orecchio.|

Gerald: Scusate, ma noi che ci guadagniamo da questa storia.

|In quel momento però Alexander ebbe un idea.|

Alexander: Infatti, non si fa mai niente per niente. Facciamo così, vi aiuteremo. Però ad una condizione..............

|Così le apprendiste e il clessidriano, in cambio dell'aiuto dei maghi, dovettero strappare le erbacce del giardino, mentre loro si rilassavano su dei lettini a sdraio. L'unica che non lavorava era Lullaby visto che Alexander non voleva che si rovinasse le mani, per giunta voleva che lei stesse vicino a lui.|

Alexander: Ahhh come sei carina, dolce Lullaby.

Lullaby: Ehehehe.

|Questo fece un po innervosire Clessidrus che iniziò a mugugnare.|

Gerald: Non battere la fiacca, muoversi, muoversi.

|Poi sorseggiò della fresca limonata.|

Gerlard: Questa sì che è vita.

Majo Miller: Per quale motivo voi siete qui?

|Alexander e gli Animals si spaventarono.|

Alexander: Oh no, la direttrice.

Leonard: La pacchia è finita.

Gerald: Scappiamo!

|Ma la direttrice usò la magia per intrappolarli in un ombrellone.|

Doremi: Lo sappiamo che oggi non è un giorno di visita.

Melody: Abbiamo saputo che c'è un epidemia di raffreddore e pensavamo che Hanna si fosse ammalata.

Majo Miller: Io sono la responsabile dell'asilo e di conseguenza faccio in modo che le piccole si prendano malattie di questo genere. La bambina sta bene, non preoccupatevi.

|Ad un tratto sentirono di nuovo il pianto di Hanna e spiarono dalla finestra. Era ora di cena e le aiutanti stavano cercando di far mangiare le carote ad Hanna. Clessidrus notò che Clamilia teneva la mascherina su viso.|

Clamilia: Andiamo Hanna, apri la bocca e fai Aaaaaaa.

|La clessidriana cominciò a tossire.|

Hanna: No carota. Budino.

Majo Pi: Dai non fare i capricci, le carote fanno bene. Coraggio mangiale.

Hanna: No.

Clamila: Lo sai che non puoi avere il dolce se prima non finisci le verdure.

|E la bimba pianse mentre la clessidriana provò ad calmarla, ma ebbe dei giramenti di testa.|

Majo Pi: Forse è meglio che ti riposi, ti vedo affaticata.

Clamilia: Assolutamente no, devo far mangiare ad Hanna le sue verdure.

|Ma la clessidriana tossì fortemente. Da fuori le ragazze e il clessidriano volevano intervenire ma............|

Majo Miller: La visita e finita.

|E con la magia le fece andare via.|

Sinfony: Che modi.

|Potevano ancora sentire i pianti della piccola.|

Clessidrus: Sarà meglio andare.

|E se ne andarono anche se non potevano fare a meno di non essere preoccupati per la bambina. Più tardi Majo Don li sgridò per il ritardo che avevano fatto dall'ultima consegna.|

Majo Don: Siete delle lumache! Non avete consegnato nemmeno la metà dei pacchetti, vi siete fermati lungo la strada?! Volete capire che questo è un lavoro e non un gioco? Se non ricordo male avevamo fatto un patto.

Tutti e sei: Ti chiediamo scusa.

Majo Don: Dovete recuperare il tempo perduto altrimenti non vi darò la polverina magica.

Mindy: Faremo tutte le consegne in tempo, vedrà.

|Così decisero di dividersi in modo tale da poter consegnare i pacchi più velocemente, passarono le ore e il magazzino cominciò a svuotarsi pacchetto dopo pacchetto. Finalmente tutti i pacchi accumulati vennero consegnati.|

Majo Don: Non siete stati velocissimi ma c'è l'avete fatta. Ecco, questa e per voi.

|E, come d'accordo, consegnò la polverina a loro.|

Tutti e sei: La ringraziamo Majo Don.

Doremi: Riempio subito il Dolcemusicchiere. Un momento, come si fa?

Majo Don: Solo la regina può farlo. Ma non preoccupatevi l'ho già contatta, potete andare da lei prima di tornare a casa.

Doremi: Grazie, è stata molto gentile.

Majo Don: Ci sarebbe un ultima commissione, ma se non volete farla non fa niente. Dovrei consegnare alcune cose all'asilo delle streghe.

Tutti e sei: Cosa?

Majo Don: Mi hanno riferito che c'è un ospite che fa i capricci e non vuole mangiare le sue carote, inoltre pare che una delle responsabili si sia beccata un brutto raffreddore. Dovete consegnare un piatto speciale di carote e delle erbe medicinali immediatamente.

|Tutti e sei rimasero entusiasti per questo incarico, sapendo che dovevano andare all'asilo a visitare Hanna e Clamilia.|

Tutti e sei: Non si preoccupi, ci pensiamo noi.

|Così volarono più velocemente possibile all'asilo. Intanto Hanna si era nascosta sotto al tavolo per evitare di mangiare le carote.|

Majo Pi: Allora Hanna, quanto continuerai a fare capricci?

Clamilia: E' inutile, non ti muovi da qui se prima non le mangi.

|Poi sentì dei passi e si girò.|

Doremi: Se la piccola Hanna piange, anche le sue mamme diventano tristi.

|Hanna li vide e tornò a sorridere. Clamilia si allontanò ora che la situazione sembrò migliorare e venne avvicinata da Clessidrus.|

Clessidrus: Andiamo, vieni con me.

|Il clessidriano la portò nella sua camera.|

Clamilia: Grazie Clessidrus. Ultimamente mi sono affaticata molto, tra l'occupazione dei bambini e le visite pediatriche mi sono stressata.

Clessidrus: Scommetto che non hai mangiato molto di recente.

Clamilia: Sì purtroppo.

Clessidrus: Adesso riposati mentre vado a prepararti un piatto gustoso e ricco di proteine

|Dopo pochi minuti il ragazzo tornò con della pastina in brodo di pollo per l'amica e per non farle fare ulteriori sforzi la imboccò.|

Clessidrus: E' buffo che io mi stia prendendo cura di te dopo che tu avevi fatto la stessa cosa per me.

Clamilia: Hahahaha già, il paziente è diventato dottore.

Clessidrus: Mi raccomando, non farmi più prendere spaventi di questo genere. Cerca di fare pasti abbondanti e per una settimana fatti gli infusi con le erbe che ti ho portato, in men che non si dica tornerai come nuova.

Clamilia: Te lo prometto.

|Clamilia cercò di non piangere per l'affetto che il clessidriano stava mostrando nei suoi confronti. Anche Hanna si sentì meglio, grazie alle ragazze mangiò le carote e capì che infondo non erano così male. La giornata andò bene a tutti ................tranne a quattro sfortunati giardinieri che dovevano estirpare le erbacce a mani nude e stavano morendo di fame.|

Alexander: Chiedo scusa, ma il mio stomaco brontola e si sta avvicinando l'ora di cena. Non possiamo finire il lavoro domani?

Animals: Ti prego Majo Pon.

Majo Pon: No signore. Avete battuto la fiacca e dovete rimediare. Le paga di oggi vi verrà tolta dal vostro stipendio.

Alexander: Oh ma questo non è giusto.

|In quel momento videro Leonard mangiare le erbacce.|

Leonard: Il sapore non è così male, si potrebbe avere dell'aceto balsamico?

|I tre si allontanarono leggermente da lui.|
  
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