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Autore: xitsgabs    11/06/2018    0 recensioni
[https://it.wikipedia.org/wiki/Tuo,_Simon]
«Non credevo che ti saresti presentato.»
«Non volevo presentarmi.»
«Non volevi?»
«Non volevo. Volevo soltanto te.
( . . . ) Avrei fatto di tutto... per avere te, senza dover salire lì sopra.»

{ raccolta di flashfics aka più o meno cinquecento parole sprecate per ogni capitolo ~ all about spierfeld ‧‧‧ missing moments && slice of life ― assicurati spoilers dal film, avviserò quando e se aggiungerò cose inerenti al libro » tanto fluff e tanto angst? pare • #ifyouwannakisstheboy }
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Five hundred words

i.                   questioni di abitudini
 
 

«Non credevo che ti saresti presentato.»

«Non volevo presentarmi.»

«Non volevi?»

«Non volevo. Volevo soltanto te.»

Simon trattiene appena il respiro. Le dita sono gentilmente incastrate fra le corte crini del giovane, stretto al suo petto. Blue lo abbraccia come se fosse un’abitudine, come se – solo poche ore prima – loro due non fossero stati senza speranza. A Simon sembra d’essere una persona totalmente diversa e la sensazione gli piace, come quando guarda un film drammatico e tutt’un tratto è già arrivato il sospirato lieto fine.

«Avrei fatto di tutto…» incomincia, Blue, alzando il viso per osservarlo nelle iridi castane. Fa una lunga pausa, durante la quale posa le falangi sulla gota arrossata, che carezza e lo fa, ancora, come se fosse un’abitudine. Lo sfiora come se fosse sempre stato suo – e a Simon sembra inconcepibile pensare che sia esistito un tempo in cui non era ancora suo, in cui il suo cuore non aveva ancora incominciato a sussurrare il suo nome, in cui erano ancora senza speranza. «…per avere te, senza dover salire lì sopra. Non facevano altro che guardarci e io non mi sentivo pronto, non mi ci sono sentito fino all’ultimo secondo…» e rimane in silenzio, le restanti parole che sembrano morirgli in gola e il viso che si nasconde sulla spalla altrui.

È più riservato di com’era nelle e-mail. Spier gli afferra gentilmente la mano, stringendola nella sua: ora si ricorda. Non è Blue, è Bram. Bram che, pian piano, farà suo quel lato di sé che gli aveva mostrato nei mesi antecedenti. Bram che ha bisogno ancora di tempo. Bram che ha scelto di compiere questo viaggio in compagnia e, tra tutti, ha scelto lui come accompagnatore.

E Simon si sente in colpa, a non essersi ancora chiesto com’egli abbia preso il brusco coming out. Si è concentrato tanto su quanto pessimo sia stato il suo, che non ha avuto il tempo di chiedersi cos’abbia significato per lui, per Bram, che da perdere aveva ancora ogni cosa, che da quella realtà era da sempre stato terrorizzato. Un po’ come lo era stato Simon, prima d’incontrarlo. La paura non si era rivelata poi così lacerante, con Bram che gli scriveva quelle e-mail intrinseche d’interesse, arguta ironia, amore appena accennato. «Torneresti indietro?» gli domanda e ha un po’ paura della risposta, come se essa possa spazzarlo via come un uragano.

Bram sorride. «Solo per poterti baciare ancora, come ho fatto su quella ruota panoramica.»

La stanza di Simon non ha la stessa atmosfera che aveva la cittadine un paio d’ore prima: a far luce nella notte vi è solo una lampada che mette in evidenza lo stemma “Hufflepuff” sul muro, indubbiamente imparagonabile alle poetiche e vivide stelle che quasi potevano toccare, mentre erano lassù. Simon non ha niente di eccessivamente romantico da offrirgli, perché ora sono solo loro due. Fra queste quattro mura, nessuno applaude per il loro coraggio. Però lo bacia e spera di farlo sentire come se le stelle possa afferrarle comunque.
Anche adesso, anche quaggiù.

 
{ 500 words }
 
Hellooo.
È da un po’ che non mi faccio vedere – ormai, le mie pause da efp sono sempre estremamente lunghe e ricorrenti e desidererei dare la colpa alla scuola, ma forse è solo la mia ispirazione a essere scemata. Questa flashfic è arrivata abbastanza di getto, dopo aver visto “Love, Simon” e averlo amato con ogni cellula del mio corpo. Non ho ancora avuto la possibilità di leggere il libro – ma conto di farlo una volta conseguita la maturità – e avevo bisogno di riempire questo vuoto con una fanfiction su di loro. Ho intenzione di renderla una raccolta di fanfictions – da qui il nome originalissimo di five hundred words – incentrate principalmente su missing moments o slice of life della neo coppia. So che questa cosetta qui è estremamente fluff, ma sinceramente Bram e Simon non possono ispirarmi altro!
Spero vi sia piaciuta,
Love, Gab.
 
  
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