Fine è una cantante innamorata persa del noto chitarrista dei Moi dix Mois: Mana. K, il secondo chitarrista dei Dix farà di tutto per farglielo togliere dalla testa...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
“ma
che cazzo! Vuoi parlare?! Parla! Parla maledizioneee! Non ce la faccio
più! Parla ti prego!” La ragazza si
aggrappò ai vestiti neri di Mana. Appoggiò la
fronte al suo petto. Iniziarono a scendere le prime lacrime colorate di
nero dal trucco pesante. Mana era impassibile. Fermo. Aveva i piedi
saldi a terra per evitare di cadere per via della ragazza che si
sfogava battendo sul suo petto. Alla fine il
ragazzo non ce la fece più. Comparve sul suo volto
un’espressione di dolore. Fine (così si chiamava
lei), iniziò a singhiozzare. E piangeva, piangeva
più forte. Almeno per Mana. Per lui era come se
l’impercettibile suono delle lacrime della ragazza che
cadevano a terra, era il rumore di cento bombe ciascuna. Mana si
decise. Strinse i denti. Le labbra nere diventarono sottili.
Abbracciò la ragazza. Le accarezzò i capelli. Lei
piangeva ancora. Non le importava di niente.
“scusami… Fine…”. La ragazza
arrestò il suo pianto. Alzò lentamente la testa.
Guardò Mana negli occhi. Nei suoi occhi blu.
“Mana…”.. la ragazza sussurrò
il suo nome. Lui tornò con la sua solita espressione. Fine
prese la croce che Mana aveva al collo. Mana continuava a stringerla. E
poi un po’ più forte. Sentiva la ragazza che stava
scivolando a terra. Lei era come se non avesse più
stabilità nelle gambe. O meglio… era come se non
volesse più avere stabilità. Come se avesse vinto
una battaglia durissima. Alla fine Mana la lasciò. Lei
andò a terra. Era circondata da una gonna nera con dei
merletti neri. Cedette lo chignon che portava. Dei lunghi capelli neri
le caddero sulle spalle. Tirò un profondo sospiro.
Guardò Mana. Gli sorrise. Lui la guardava serio. A lei non
importava se non sorrideva. Ma lui aveva parlato! Aveva parlato! E
aveva anche detto il suo nome! E ora? Lei era andata in quella stanza
per dirgli che lo amava. Ma dopo questo non se la sentiva di rovinare
tutto! Mana si
inginocchiò proprio di fronte a lei. Continuava a guardarla
serio. Anche lei era diventata seria. Ma era felicissima. Non
desiderava altro. “Fine…”. Aveva parlato
di nuovo. Fine voleva gridare! Voleva gridare a tutti la sua gioia.
Mana alzò lentamente la mano. Lei seguiva tutti i suoi
movimenti. Mana spostò un ciuffo che cadeva ribelle sugli
occhi della ragazza. “ti devo dire tante cose..”
continuò lui. Lei non si muoveva. Teneva tutta la
felicità dentro. E tra poco sarebbe davvero scoppiata. Lei
decise di aprire bocca. Mana la fermò subito mettendole un
dito sulle labbra. “adesso fai parlare me vero?”.
Fine sorrise. Era come una battuta quella. “certo…
ora sto zitta!”. Mana abbozzò un sorriso e
tornò nuovamente serio. “non ci so fare con le
parole!” disse lui. Fine stava per parlare di nuovo. Ma si
fermò. “si è vero… ti devo
dire davvero moltissime cose. Ma devi aspettare 10
notti…”. La ragazza lo guardò
perplessa. “Mana? Come dieci notti?”.
“zitta… prima che io possa dirti
qualcos’altro.. devi aspettare 10 notti. Alla decima..
succederà qualcosa. Qualcosa nei tuoi sogni. Mi devi
aspettare lì! Tutto chiaro?”. Fine continuava a
guardare il ragazzo ancora più perplessa di prima.
“ma che dici?!”. “non dire a nessuno di
questa conversazione.. capito gioia?”. La ragazza
sgranò gli occhi. come l’aveva chiamata? Gioia?!
“Mana non capisco! Vuoi spiegarmi? Ti prego! Parlami
ora!”. La ragazza stava per piangere di nuovo. Mana non le
rispose. Le concesse un sorriso. Molto veloce ma pur sempre un sorriso.
Di quelli che non faceva mai. Fine riprese a piangere. Continuava a
invocare il suo nome. Ma Mana continuava a non parlare. E se Fine
avesse sognato la voce del ragazzo? Piangeva a singhiozzi di nuovo. I
capelli erano di fronte al suo viso bianco. La gonna gothic la
circondava. Mana si alzò. Si diresse verso la porta. Lei
piangeva. Piangeva a guardava a terra. Non si era accorta neanche che
Mana se ne stava andando. Per di più dal suo stesso
camerino. Mana guardò verso la ragazza prima di uscire. Lei
piangeva ancora. Sarebbe rimasto lì con lei. Ma Seth e gli
altri lo stavano sicuramente aspettando… e poi, Fine doveva
già abituarsi all’idea di far passare 10 notti
prima di quel fatidico sogno. Dopo il
concerto e tutto quello che era successo con Mana, la gothic lolita se
ne tornò a casa da sola. Aveva provato dolore, tristezza,
gioia e amore tutti insieme in pochi attimi. Si voleva annullare quella
notte. Ma prima ripensò alle parole di Mana..
“devi aspettare 10 notti. Alla decima.. succederà
qualcosa. Qualcosa nei tuoi sogni. Mi devi aspettare
lì!”. Allora pensò che forse era tutto
vero! Che forse sarebbe successo qualcosa alla decima notte. Quindi si
rassegnò all’idea di aspettare. Così si
lasciò cadere sul letto e senza neanche essersi cambiata o
per lo meno struccata si addormentò. Prima di addormentarsi
rivide di fronte a sé Mana. Mana mentre faceva un sorriso.
Piccolo, veloce, ma pur sempre un sorriso…