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Autore: Il Brigante    13/06/2018    1 recensioni
Questa storia rientrerebbe in un mio più grande progetto di fantastoria o ucronia se mi addentrassi in alcuni dettagli della storia. Mi limiterò a dire che è una storia breve e fantasy e raccontata in una breve forma di Diario. Vi è dell'horror e vi è anche del sovrannaturale. Tuttavia è sostanzialmente la rielaborazione di un diario personale in forma più complessa piena di musica. Una piccola anticipazione:
Con Your Song di Elton John sempre di sottofondo inizio un viaggio telematico ma mentale. Qui non ci saranno date. Cercherò di raccontare i miei stati d’animo e situazioni “mentali ” su questo “portaparole digitale”, appunto una storia “digitalmentale” I nomi stessi sono inventati e non corrispondono spesso alla realtà.
Perdonami, mio caro diario, se puoi. :)
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Estratti dal diario “digitalmentale” di Gaia.
 
Con Your Song di Elton John sempre di sottofondo inizio un viaggio telematico ma mentale. Qui non ci saranno date. Cercherò di raccontare i miei stati d’animo e situazioni “mentali ” su questo “portaparole digitale”, appunto una storia “digitalmentale” I nomi stessi sono inventati e non corrispondono spesso alla realtà.
Perdonami, mio caro diario, se puoi. :)

 
Salve mio saggio portaparole.
È l’ultimo anno dell’università.
È la solita ragazza senza grandi scopi o sogni che ti scrive. Ragazza comunque piena di paure a parlarti da questa piccola e orribile città situata al centro sud del mondo. Gaia. Ti scrivo da questa città di cemento che mi attornia. Sì, il cemento per me è terrificante, ma fa orrore quasi quanto la cenere. Andrò al punto; finalmente mi laureo! Settimana prossima sarò dottore in Lettere Classiche...se la divinità mi è vicina.
Sì, diversamente da come dicevano i miei, il “Dono”della Dea non mi ha ucciso.
Grazie, mia sorella, mia amata, mia madre: Birghit!
È notte, la notte del mio “alloro”. E’ stata una cosa breve ma intensa. E, nel bel mezzo dell’agorà umana, dell’emiciclo sono diventata infine Dottoressa in Lettere Classiche...che emozione!
Gli amici mi hanno portato in trionfo sulla collina prescelta e sono stata iniziata alla Dea. Da oggi in poi farò quello che amo, quando voglio e rispettando gli altri.
Sono passati cinque anni da quando sono qui e non sono stufa.
La via qui è interessante e mi stupisce ogni giorno. È come se il professore Nereo fosse ancora accanto a me e mi spiegasse che la vita qui può darmi molti spunti per crescere. Sì, la vita è una ricerca continua come quella che sto sperimentando qui.
L’università e la biblioteca non sono distanti da dove vivo e se non metto profumi forti, mi copro bene viso e corpo, essendo occidentale, posso anche andare al centro commerciale e per negozi.
Ho anche fatto delle amicizie e ho scoperto che ci sono movimenti politici femminili, anche omosessuali... molto nascosti chiaramente.
Le civiltà tra i due fiumi mi affascinano, la mia ricerca sullo sciamanesimo antico può portarmi a buoni risultati, la ricerca continua molto bene.
E il dono riesco ormai a controllarlo...sopraffarlo? Sottometterlo?Sì, grazie alla Dea, sì.
Your song è ancora nella mia mente, versione del film sul Moulin Rouge...che occhi che ha lui! E che dolce lei!!!
Sesto anno. È stata bella, intensa e pericolosa, con te è stato uno spasso.
E’ stato amore all’improvviso quella notte, dopo giorni d’occhiate. Era una cosa assurda
ma ora vattene! Sei troppo per me, troppo casino, troppa pazzia, troppo di tutto.
Troppo amore in un anno solo. Troppo rischio che io lasciassi uscire il mio”Dono”.
Mi spiace, Karima amore mio...Porterò sempre addosso la tua giacca di pelle...
Ormai è il decimo anno e non ci credo che nel giro di pochi mesi tutto possa essere cambiato.
L’ho seguito, febbrile la mia voglia di farlo, inutile contrastarla. Fare ciò che si vuole è arduo a volte.
Affascinante e tremendo quello che ho visto: un antico laboratorio di alchimia e una moderna sala criogenica.  Intanto Innuendo correva di sottofondo in ripetizione automatica perché ho sbagliato tasto nell’mp3. Nella sala criogenica c’erano morti e vivi ammalati. Entrambi congelati.
Sono stata male: grazie al mio dono sentivo le loro urla, son fuggita.
Il giorno dopo mi ha raggiunta in mensa. “Gaia devi capire...”E si è lanciato in spiegazioni sul gruppo a cui appartiene, l’Inshallah e la loro gara contro il fanatismo religioso. La ricerca deve andare avanti ripeteva. E io gli ho creduto, tanto che ho accettato di vederlo per cena.
Abdùl Aiwass è un mulatto molto bello. Occhi verdi, pelle liscia. È anche molto affascinante. Kebab, saké, discussione colta e interessante intessuta di poeti dell’Oriente magico e ci sono caduta.
Abdùl scrissi sulle nuvole mentre lo guardavo, Abdùl sul suo viso, Abdùl sul mio cuore.
Insomma, abbiamo fatto l’amore la prima notte e non sono più uscita da quel letto.
Qualche giorno dopo, Karima si presenta da me tutta eccitata:”c’è un uomo che ti cerca”Sconvolgendo le colleghe presenti che, chiaramente sapevano di me e Abdùl. Io la scosto e la precedo:”Non fare la stupida” So che già non sopporta io l’abbia preferito Abdùl a lei e il fatto che sia un altro uomo a cercarmi la fa impazzire:”E’ all’ingresso.” Arrivo e lo vedo: cinquant’anni, bellissimo: sembra Sean Connery a quell’età ma ancora meglio. Si chiama Davide. Dice che Abdùl, “il suo amato Abdùl” crea dei ghoul e li addestra per i terroristi islamici. Vorrebbero fare una super razza, resistente alle bombe chimiche e h. Io mi alzo, lascio la stanza senza ascoltarlo. Vorrebbe che io faccia sanguinare il mio cuore per il mio uomo. Come agente segreto europeo. Non ha capito mai niente nella vita. Se avessero scoperto i miei poteri?
Passata la rabbia e fatti due calcoli, capisco che potrebbe non sbagliarsi e, la Dea mi è testimone, trovo nella mia borsetta il suo biglietto da visita.
Passata la guerra di conquista Occidentale, sei anni che non finiranno mai, ci costringono a non tornare più nel paese degli Assiri. Non sarà come i primi tempi della teocrazia nel paese accanto perché qui c’è un doberman errante che controlla i pozzi di petrolio.
Un altro anno è andato via, mai ci fu anniversario più maledetto.
Killer Queen, versione ’74 dei Queen mi fa piangere mentre ci ripenso. E’ colpa mia. Sì, sto tornando a casa, ad un passo dal matrimonio,ad un passo dalla felicità? Forse? Sono un’assassina. Ho ucciso io Marco, mio fratello che è caduto di moto investito da una “auto sospetta”. E’ come se avessi messo io la bomba nell’auto di Abdùl, che era stato gentile con me fino alla fine. Perché io ero una spia dei Servizi Europei. E i miei nemici mi avevano scoperto. Devo fingere che lui non abbia nemmeno pronunciato quella domanda davanti a mezza facoltà di Storia Antica o i suoi timidi baci. E io sono ancora con il dono/ maledizione della Madre.
Altri due anni sono passati e mi ritrovo ad insegnare ad Albione. Vivo per inerzia, i giorni son tutti uguali, ma sto insegnando. Il lavoro sullo sciamanesimo femminile non è stato pubblicato, io sono stata screditata ma, avendo ottimi amici nei piani alti sono riusciti ad insabbiare tutto.
Cos'ho scoperto ieri? Non aver avuto il ciclo!
Non faccio l’amore da quando...beh, lo sai da quando. Ho fatto tutti i test possibili: negativi. Allora perché ho le nausee mattutine, allora perché ...stamattina mi ha chiamato la mia ginecologa, Roberta, e mi guardava in modo serio. “Too much love will kill you dei Queen era nella sua radio.”“Non sei incinta ma...vieni con me.” Si, ero spaventata e quello che ho visto dopo non mi è piaciuto per niente. “Il tuo Abdùl ti amava troppo, voleva proteggerti e insomma...sembra invece ti ucciderà: ti ha inserito nel sangue qualcosa che cresce nel cervello, pensiamo sia un cancro.” Non è un cancro, io lo so e sto cercando di combatterlo da sempre, questo è solo un aumento di quello che già ho. Quello che ho sempre controllato mi scuoteva dentro, adesso...adesso quel potere si sta evolvendo!!!.
Atterrita, ho Contattato la mia “Gola Profonda”: Kathy. Lei sta ai Servizi Segreti...molto in alto. Le ho chiesto una missione in cui non ci sono volontari. Qualcosa di pericoloso. Porterò questo mostro che cresce in me, dov’è possibile aiutare. Lei all’inizio non ci sta, poi vede il referto medico. Ci crede, non sapendo e scoppia a piangere. Qualche giorno dopo arriva questo:
Codice 9830404, qualificato come TOP SECRET
Città Gerico
Stato: Israele
Città blindata per sospetta epidemia.
Sospetta epidemia di non morti.
Seguivano scarne istruzioni inutili:
Lei è la professoressa Margherita Anna Gaia Corigliano, ricercatrice in Iran per oltre dieci anni e, negli ultimi due, professoressa di Antropologia e Animismo, sciamanesimo e culti pagani fino all'età Classica Ellenica a Cambridge UK.
Lei non è mai stata nei servizi europei, sul luogo sceglierà poi lei cosa è meglio fare. Che Dio la preservi!
Chiaramente le ho detto che sarei partita. Scrivo queste ultime parole in aereo, ascoltando”Who wants to live forever” Il mio diario digitalmentale finisce qui.
Gaia
 
   
 
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