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Autore: Kaguya    06/07/2009    2 recensioni
Anno 20XX, Stati Uniti d'America. Quelle creature che hanno popolato i miti sin dall'alba dei tempi hanno infine deciso di mostrarsi e mescolarsi agli umani. Una nuova legislazione ne garantisce i diritti e impone nuove regole comportamentali necessarie al mantenimento della pace che come prevedibile hanno provocato nette e varie spaccature nell'opinione pubblica. Pittsburgh, Pennsylvania. Una delle mete preferite degli "Antropomorfi" e degli "Spiriti". E' qui che le vite di alcuni ragazzi si intrecceranno...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Il Crocevia
Profumo


Ci guardammo e ci ascoltammo:
silenzi e parole a corredo fecondo del testo della seduzione
e il suono segreto delle brame a musicare la scena.
(Marlene Kuntz-La Lira di Narciso)



-Ma sentili..."non si hanno notizie sulle misteriose sparizioni di due cittadini"...-

Mio padre sbuffò, spegnendo la televisione mentre mia madre posava i pancakes al centro del tavolo.

-Se fossero stati degli umani avrebbero già trovato i colpevoli...-

Borbottò.
Io rubai uno dei biscotti al cioccolato di Mischa e me lo infilai fra le labbra, sistemandole un fermaglio con un orsetto al lato della frangia in modo che non le scivolasse sugli occhi dandole fastidio.

-Mamma! Kiky mi ruba i biscotti!-

Si lamentò la principessa di casa.
Sogghignai, masticando l'oggetto della discordia e mandandolo giù, mentre mia madre sospirava rassegnata, sedendosi al tavolo.

-Keira...- Mi ammonì.

-Ma è troppo carina quando fa il broncio...-

Protestai, dando un bacio alla mia sorellina che mi aveva già perdonata. Le posai una mano sulla testa e poi mi voltai a prendere lo zaino beige dalla sedia su cui l'avevo posato.

-Io scappo...- Annunciai.

-Sta attenta e buona scuola...- Papà.

-Ciao Kiky!- Mischa.

-A più tardi tesoro...- Mamma.

Sorrisi.
Non mancava nessuno all'appello e quindi con un ultimo cenno della mano, scappai fuori dalla cucina e poi fuori di casa, dirigendomi svelta verso la fermata del bus. Ad aspettarlo, nei pressi della pensilina, c'erano la nostra vicina e una delle mie migliori amiche. Salutai la prima con un cenno prima di passare oltre e raggiungere Agathe.
Sembrava quasi un fantasma con quella sua pelle mortalmente pallida, i capelli biondi tanto chiari da far credere che fosse albina e gli occhi cerulei contornati da pesanti occhiaie. Come al solito indossava una giacca a vento bianca quasi volesse accentuare di proposito "l'effetto ghost". E come al solito aveva l'odore di terra e morte tipico dei cimiteri.
Non che si sentisse davvero, eh! Era qualcosa che poteva cogliere solo un olfatto più sviluppato.
Ovviamente appena mi vide storse il suo piccolo nasino alla francese.

-Possibile che tu non abbia mai freddo...?-

Chiese con la sua migliore espressione indifferente, quella che le aveva guadagnato il soprannome di "principessa dei ghiacci". Io che ero sua amica sapevo che era fatta così e che il suo tono piatto poteva assumere mille impercettibili sfumature.

-E' il vantaggio di avere una temperatura corporea di quarantadue gradi circa...-

Risposi io con un'alzata di spalle.
Sorrisi sotto i baffi quando la vidi scrutare con diffidenza la mia camicia marrone e cambiai subito argomento. Per lei che era tanto freddolosa io ero un qualcosa di incomprensibile.

-Allora...quanti stanotte...?-

Chiesi fingendo nonchalance e fissandola di sottecchi.

-Tre...-

Sibilò in risposta onde evitare di incoraggiare certe mie reazioni. Ma io non riuscii a trattenere un fischio di sarcastica ammirazione.

-Wow...tre vampiri che bussano alla tua finestra in piena notte, colti da un'improvvisa voglia di strisciare sottomessi ai tuoi piedi...stai migliorando!-

Si strinse graziosamente nelle spalle.

-Erano giovani...-

Disse schernendosi e io evitai di commentare, mentre finalmente arrivava l'autobus.
Agathe era una delle persone più straordinarie che conoscessi, e ne conoscevo parecchie che di ordinario avevano ben poco. Era una di quelle persone che con la nuova legislazione venivano definite "Spiriti", ossia umani dotati di poteri "magici". Nel suo caso si trattava di necromanzia. E non era una cosa ben vista dai più dato che permette di risvegliare e di dominare i morti.
A quanto pare, con gli ormoni adolescenziali in circolo, il suo potere si era rafforzato e non sapendolo ancora controllare bene, le capitava di usarlo mentre dormiva. Era la decima volta che capitava in due settimane e si vedeva chiaramente quanto fosse stanca. Per fortuna la scuola era iniziata solo da un paio di giorni e poteva ancora riposare nel pomeriggio. Cosa che sarebbe stata difficile nel bel mezzo dell'anno scolastico.
C'era poi da considerare il problema che, quando traboccava, il suo potere andava a svegliare i defunti che si trovavano più vicini a lei. E, visto che il cimitero era dall'altro lato della città, andava sempre a disturbare il sonno di qualche vampiro. Ce n'era una comunità abbastanza numerosa a Pittsburgh e avevano una delle loro "basi" proprio nel nostro quartiere. Se si fosse venuto a sapere del dono di Agathe sarebbero sorti parecchi problemi...
Cercai di non pensarci mentre ci facevamo strada nell'autobus colmo di persone per trovare un angolo dove si potesse almeno respirare.

-Ragaaa!!-

Ci voltammo, sentendo una voce cristallina e familiare e, dopo esserci scambiate un'occhiata d'intesa con tanto di sorrisino, tornammo ad osservare Marzia che piccola com'era cercava di passare fra la massa di studenti e lavoratori per raggiungerci.

-Uuuhhh...M'ero quasi dimenticata quanto fosse un casino...una di noi deve assolutamente prendere la patente!-

Cinguettò, aggiustandosi il cappello sui corti e riccissimi capelli castani. Era l'unica di noi che avrebbe potuto tirar fuori tanta energia a prima mattina.

-Non guardare me...- Dissi. -Io potrei correre...prendo il bus solo per stare con voi, visto che quest'anno siamo in classi diverse...-

Marzia sbuffò, ma si riprese quando Agathe alzò una mano.

-Provo io...-

Annunciò senza troppo entusiasmo. Bastava quello della "nana" per tutte. E infatti Marzia fece una specie di applauso ironico, attirando qualche sguardo di cui probabilmente nemmeno si accorse perchè all'improvviso si bloccò, alzando un indice. Mi sembrò quasi di vedere una lampadina accendersi sulla sua testa.

-Ah! Ricordate quella vecchia villa di fronte casa mia?-

Chiese, inspiegabilmente eccitata. sventolando le mani e facendo tintinnare gli innumerevoli bracciali che aveva al polso.
Marzia era un curioso misto di abbigliamento hippie, country e vintage con un'insana passione per la bijoutteria e per i cappelli.
Sia io che Agathe annuimmo e lei proseguì.

-Beh a quanto pare non è più disabitata...Ieri sera è arrivato un camion dei traslochi...e, beh, anche se ho solo intravisto i proprietari mi hanno dato i brividi...Sono strani...cioè...non troppo eh...era più che altro un'impressione...-

Si zittì, probabilmente per riprendere fiato e ci fissò in attesa di commenti.
Io inarcai un sopracciglio. I suoi cambi d'argomento erano sempre troppo repentini. Agathe invece li aggrottò entrambi.

-Allora sta attenta...le tue "impressioni" solitamente sono esatte, no?-

Fece notare, atona. E io, mio malgrado, iniziai a sentirmi vagamente preoccupata. Conoscevo Marzia da tre anni e in effetti mai una sua impressione si era rivelata sbagliata. Era estremamente intuitiva e spesso aveva delle "quasi" premonizioni. Che avesse qualche potere non era certo, ma Agathe era convinta che avesse qualcosa che forse era ancora sopito. Dal canto mio, ero sicura che avesse ragione.

-Si, li terrò d'occhio...-

Assicurò Marzia, mentre l'autobus si fermava finalmente davanti al liceo. Scendemmo ed attraversammo il cortile avvolte dal rassicurante brusio mattutino e da decine di altri ragazzi. Eravamo davanti alla porta, quando mi bloccai, chiudendo gli occhi.

-Di nuovo...-

Sentii Agathe sibilare, mentre Marzia si guardava attorno ansiosa. Inspirai profondamente, concentrandomi solo su un odore. Dolce, avvolgente, vagamente metallico e selvaggio. Mi piaceva e mi disgustava assieme.
Qualunque fosse la fonte quel profumo, aveva oltrepassato quelle stesse porte da poco. E visto che aveva il potere di turbarmi a tal punto da trasformare i miei occhi, iniziava anche a innervosirmi...

-----------------------------------------

-Tutto bene...?-

Chiese Marzia, quando, durante la pausa pranzo, ci sedemmo tutte e tre a un tavolo in mensa.
Sia lei che Agathe mi fissavano preoccupate, ma io sorrisi e bevvi un sorso di succo di frutta.

-Si, tranquille...E' da stamattina che non lo sento...e comunque è solo un odore, non può mica uccidermi...-

Dissi, stringendomi nelle spalle.
Agathe mi fissò, ma non disse nulla. Eppure sapevo. Un odore appartiene a qualcosa o a qualcuno...

-Come è andata la mattinata...?-

Chiesi, cercando di sviare l'attenzione, mentre tagliuzzavo senza convinzione la fetta di carne che avevo davanti. Era dura e secca. Cercai di non pensare alla carne al sangue ben sapendo che avrei indugiato a lungo su fantasie indotte dalla vicinanza della luna piena. Mancavano un paio di giorni...Mandai giù un boccone del mio pranzo e alzai lo sguardo alle ragazze.

-Bene...-

Rispose Agathe che stava smangiucchiando un'insalatina senza appetito.
Era una salutista convinta, quindi in mensa mangiava il minimo indispensabile per non svenire "perchè tanto questa roba è un veleno", come amava ripetere.

-Beata te! Quell'arpia di matematica ha già iniziato a perseguitarmi..."Signorina Threepwood, quest'anno che ne dice di riportare la testa sulla Terra?"...-

Sogghignai mentre Marzia scimmiottava la prof, ma il sorriso mi morì sulle labbra quando mi sentii abbracciare da dietro.
Marzia e Agathe mi fissarono per un attimo. Poi la prima si mise a ridacchiare, mentre la seconda sorseggiava l'acqua rigorosamente liscia. Alzai gli occhi al cielo. Belle amiche.

-Ciao Puppy...-

Sussurrò una voce che conoscevo troppo bene. Sibilante e suadente. Potevo sentirla accarezzare la mia pelle. Tirai una ciocca di capelli rossi che era scivolata vicino al mio viso.

-Striscia via, Derek...-

Sbottai, voltandomi, mentre il ragazzo mi lasciava. Lo fissai infasidita e cercai di non distogliere lo sguardo, mentre le iridi dorate sfumavano nell'arancione e poi nel verde. Sapeva quanto odiassi questo giochetto. Stronzo.

-Se sei sempre così ritrosa resterai sempre randagia, cagnolina...Perfino MissGhiacciolo è più passionale di te...-

Agathe inarcò un sopracciglio sentendosi tirare in ballo senza motivo.
Alzò il delicato e sottile dito medio per poi sospirare.

-Chi ti ha aperto la teca stamattina...?-

Domanda retorica, ovvio.
Marzia se la rideva ancora. E anche Derek non sembrò infastidito. Si chinò, mi passò le mani affusolate fra i capelli e mi intrappolò il viso a poca distanza dal suo. Io lo lasciai fare, fissandolo con ostentata indifferenza. Sapevo che non avrebbe osato di più.

-Sta attenta quando esci a caccia...-

Cercai di trattenere lo stupore. Non mi stava prendendo in giro e non mi stava minacciando.
Derek, il naga, l'uomo-serpe, aveva profondi occhi blu e qualcosa di molto simile alla preoccupazione in quelle sue dannate pupille verticali.

Sorrise e mi lasciò andare il viso, allontanandosi senza aspettare una risposta. E io ero abbastanza turbata da dimenticarmi che avrei dovuto rispondergli qualcosa. Fissai il vuoto per un attimo per poi tornare, sbuffando, a fissare le mie presunte amiche.
Agathe sembrava concentrata, Marzia mi fissava con un sorriso sornione.

-Non dirmelo...-

Supplicai, mentre lei annuiva ridacchiando.

-Quante...?-

Chiesi in un pigolio, nascondendo il viso fra le braccia, poggiate al tavolo.

-La metà direi...-

Rispose Agathe indifferente.
Sospirai. Ci mancavano pure le occhiate omicide di metà della popolazione femminile del liceo.

-Stupida vipera...-

Derek era uno dei ragazzi più belli della scuola. Una bellezza decisamente sovrannaturale. E si comportava come un dio sceso in terra. Dal canto mio i suoi completi di pelle, gli anfibi, le catene, le maglie stracciate e le borchie mi facevano pensare alle segrete medievali piene di strumenti di tortura.
Non il mio genere, assolutamente.
Mi chiesi come fosse stato possibile che il mio "amico d'infanzia" si fosse trasformato da tenere bimbetto sibilante a adolescente vanaglorioso. E soprattutto quando fosse successo.
Sospirai rialzando il viso.

-Io ho finito...-

Annunciò Agathe, mentre tappava la bottiglina d'acqua.

-Idem...-

Si accodò Marzia.
Io fissai la mia carne. Era praticamente tutta nel piatto. Ma non mi andava più.

-Mi associo...Andiamo allora?-

Ci alzammo e ci allontanammo dal tavolo.
Ci lasciammo alle spalle la mensa sempre troppo rumorosa e ci incamminammo verso le aule.

-Perchè Derek ti ha detto di stare attenta quando vai a caccia...?-

Chiese Agathe, fissando decisa davanti a sè. Voleva una risposta seria.

-Non ne ho idea...- Ammisi.

-Dovresti chiederglielo...magari sa qualcosa di importante che tu non sai o che ora ti sfugge...-

Si intromise Marzia. La fissai come se le fossero spuntate le corna e una coda a freccia.

-Non sono masochista...Non voglio infliggermi il supplizio della sua presenza da sola...-

-Eravate grandi amici una volta, o sbaglio...?-

Obiettò Agathe, fissandomi con una scintilla di divertimento nello sguardo. Sbuffai.

-Appunto...eravamo! L'hai visto, no? Come si comporta con me...-

-Però ti ha dato un avvertimento...era preoccupato per te...-

Sorrisi. Marzia vedeva il mondo in bianco. Erano tutti buoni per lei...

-Beh, anche se potrebbe essere uno scherzo, tieni davvero gli occhi aperti...-

Consigliò la saggia Agathe. Ma avvertii appena il suo consiglio. Eccolo di nuovo. Quel profumo tanto strano.
Mi fermai e le ragazze che mi avevano superata di un paio di passi, si voltarono a guardarmi.

-Vicino...?-

Chiese la bionda.
Annuii deglutendo e lo vidi. Aveva appena svoltato l'angolo del corridoio e veniva verso di noi.
Un ragazzo. Non aveva un viso familiare. Pelle chiarissima, capelli neri lunghi alle spalle e intensi occhi viola. Era vestito completamente in nero, con un maglione e dei jeans che sembravano troppo grandi per lui. Rimasi immobile a fissarlo, mentre le ragazze fissavano me.
Gli ci volle un istante a rendersi conto che il mio sguardo fisso puntava proprio lui. Ma non parve nè stupito nè intimorito. Notai la mascella irrigidirsi e quando si avvicinò, superandomi, mi gettò un'occhiata gelida. Proseguì quindi in direzione opposta alla nostra.

-Keira...?-

Mi chiamò timidamente Marzia. Scossi la testa e mi premetti le mani sugli occhi per un attimo. Dovevo calmarmi. Il sangue mi pulsava nelle orecchie.

-Come sono...?-

Chiesi, riaprendo gli occhi, con una voce roca che non mi apparteneva. Sentivo un intenso formicolio nelle ossa. Brutto segno. Ma così come era arrivato, passò.

-Neri...-

Rispose Agathe, passandosi una mano nei capelli, tesa.

-L'avevo detto io che sono strani...-

Borbottò Marzia, incrociando le braccia al petto.
Io e Agathe ci voltammo a guardarla di scatto.

-Che c'è??? Ve l'ho detto, no...? Quello era il figlio dei tipi che hanno comprato la vecchia villa...-

Chissà perchè, ma c'era una parte di me che non ne era affatto stupita...

NOTE

Ho pensato di farvi vedere come immagino i miei pg...con questo capitolo posto le versioni "manga" XD col prossimo cercherò quelle in carne e ossa XD se avete proposte...Iniziamo:
Keira (capelli castano scuro e occhi neri): http://i168.photobucket.com/albums/u164/Draky90/sara.jpg
Agathe (bionda occhi azzurro-grigio): http://i168.photobucket.com/albums/u164/Draky90/perfume2.jpg
Marzia (capelli castani, occhi verdi): da trovare
Derek (capelli rossi, occhi cangianti, pupille verticali): http://fc03.deviantart.com/fs38/f/2009/002/9/4/Lui_Coloured_by_Ludwig_Kakumei_UK.jpg
Ragazzo Misterioso(XD capelli neri, occhi viola): http://i168.photobucket.com/albums/u164/Draky90/lizard.jpg

Come potete notare ho una piccola fissa per i personaggi di Kaori Yuki XD Ovviamente le immagini non sono assolutamente mie ù_ù° (mannaggia >_<)


+++++++++++++++++++++++++++++++++++++

Ed ecco qua il primo capitolo...rileggendolo mi sono resa conto che succede ben poco XD diciamo che è una sorta di presentazione dei personaggi principali ù_ù spero vi piaccia e vi incuriosisca comunque XD

E ora i ringraziamenti:
Cleo92: Ecco qui aggiornato il primo capitolo, spero continui a seguire *O*
Sheba_94: Esaudita! Come per Cleo spero di vederti ancora su queste pagine ^-^ grazie per aver aggiunto la storia ai preferiti *w* e si! Nana per me è una divinità *-* o meglio, la Yazawa *_* amo tutti i suoi manga =)
Grazie anche a tutti coloro che hanno letto senza commentare ^-^

Detto questo...alla prossimaaa ^O^

  
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