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Autore: Ms Mary Santiago    18/06/2018    2 recensioni
Vedere Gemma Farley che schianta Peregrine Derrick in giro per la scuola non è certo una novità per gli studenti del settimo anno né per coloro che condividono la Sala Comune di Serpeverde.
Vedere la Caposcuola Farley che chiede scusa, tuttavia, è un evento che ha dell’incredibile … se a ciò si aggiunge Peregrine che comincia a parlare di gatti senza alcun senso allora la cosa diventa davvero sconcertante.
E alcuni a Serpeverde cominciano a preoccuparsi e mettere in dubbio la loro sanità mentale (più di quanto non facciano già solitamente).
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Serpeverde
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Slytherin Quidditch Squad '
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Di Schiantesimi e Piume di zucchero

 

 

 

Pairing: Peregrine Derrick/Gemma Farley

Linea temporale: 1993 (ovvero durante i fatti del Prigioniero di Azkaban)

Tipo di storia: Mini long (2 capitoli)

Personaggi presenti: Peregrine Derrick, Gemma Farley, Marcus Flint, Ellis Burke (OC), Nerissa Brody, Lucian Bole.

Note: La storia prende le mosse dalla mia precedente mini long, “Dodici passi infallibili per sedurre una strega”, che aveva come protagonisti la coppia Marcus/Ellis. L’ambientazione della storia che andrete a leggere avviene a qualche giorno di distanza dai fatti affrontati in quella mini long. Appartiene al mio progetto sui membri secondari della squadra di Serpeverde e qui sotto troverete i prestavolto sia di Peregrine che di Gemma.

 

 

Peregrine Derrick – VII anno, Serpeverde. Battitore.


 

Gemma Farley – VII anno, Serpeverde. Caposcuola.


 

 

 

Lucian sentì le urla provenire dalla Sala Comune non appena ebbe aperto gli occhi. Lanciò un’occhiata in direzione dell’orologio che portava al polso e sospirò lasciandosi ricadere con la testa sotto al cuscino.

Erano solo le sette di mattina di domenica e quei due già stavano discutendo, probabilmente svegliando tutta la Casa di Serpeverde.

- Ti ho già detto che non l’ho fatto a posta, smettila di fare la banshee isterica. –

- Come diavolo mi hai chiamato? –

- Banshee isterica. Cosa c’è a forza di urlare sei diventata sorda? –

Poi ci fu il silenzio seguito da un tonfo sordo che ricordava il rumore di qualcosa che si schiantava addosso al muro e Lucian dedusse quello che era appena successo.

Gemma Farley, la loro beneamata Caposcuola dalla sopportazione molto limitata, aveva Schiantato Peregrine contro una delle pareti … per l’ennesima volta.

Fu allora che si convinse ad abbandonare il tepore del suo letto e a scendere la rampa di scale che l’avrebbe portato nel salone, tanto per assicurarsi che non si uccidessero a vicenda.

Sarebbe stato difficile spiegare a Piton perché avevano improvvisamente bisogno di una nuova Caposcuola o di un Battitore sano.

Trovò Gemma decisamente furente che stringeva a sé un gatto dal pelo inspiegabilmente fucsia e Peregrine che si rialzava a fatica.

- Stronza psicopatica del cazzo – bofonchiò Peregrine, rimettendosi in piedi e spolverandosi la divisa da Quidditch.

- Ripetilo un’altra volta se ne hai il coraggio – lo sfidò, le iridi azzurre che mandavano lampi di rabbia.

Lucian si frappose tra loro, soffocando uno sbadiglio.

- Mi spieghereste perché, in nome di Salazar, avete cominciato a urlare come dei matti alle sette di domenica mattina? –

- Perché questa psicopa … -

- Attento a te Derrick o giuro che la prossima volta miro ai gioielli di famiglia. –

- Perché Gemma -, ritrattò in fretta visto che con la Farley non si poteva mai stare sicuri di quello che fosse disposta a fare o meno, - mi ha assalito non appena sono sceso in Sala Comune dicendo che la sua gatta era stata tinta di fucsia. –

- E questo lo vedo, ma tu come c’entri in questa storia? –

Peregrine gli rivolse un sorriso palesemente sarcastico.

- Sai, è buffo che tu mi chieda una cosa simile perché non lo so nemmeno io. Lei ha semplicemente dedotto che fosse colpa mia se la sua gatta aveva deciso di cambiare colore di pelo. –

- Quando succedono cose simili ai miei danni ci sei sempre tu di mezzo. –

- Quindi io avrei passato la notte a cercare la tua gatta per tingerla? Sì, la cosa ha perfettamente senso. –

Stavano ricominciando ad alzare la voce e a Lucian sarebbe venuto un gigantesco mal di testa di lì a poco, era pronto a scommetterci ogni suo avere.

- Gemma -, provò a farla ragionare, - hai considerato che Peregrine potrebbe aver detto la verità? –

- Potrei? –, gli fece eco indignato l’amico, – Mi spieghi da che parte stai tu? –

- Dalla parte di chi mi farà tornare a dormire il prima possibile. –

- Torna pure a dormire, Bole. Porto Malefica dal professor Piton, lui saprà darmi una mano a farla tornare del suo colore originario – asserì Gemma, continuando a tenere stretta a sé la gattina e marciando risolutamente fuori dal passaggio segreto.

- L’ho sempre detto che quella è completamente fuori di testa – asserì Peregrine quando fu certo che Gemma fosse ormai lontana.

Lucian alzò una mano per interrompere la sua recriminatoria.

- Ne riparliamo tra tre o quattro ore, adesso fammi tornare a dormire. –

 

 

 

 

 

§

 

 

 

 

 

Tornare a dormire era fuori discussione per Peregrine, che dopo essere stato aggredito in quel modo e avere tutti i muscoli doloranti aveva deciso di sfruttare l’inconveniente per recarsi in infermeria e farsi dare un altro po’ di quella magnifica pozione anti dolorifica che sicuramente in vista del ritorno a casa per le vacanze di Natale gli sarebbe servita.

Dopotutto i lividi per le botte di suo padre non si riassorbivano certo da soli nel giro di qualche giorno e lui non poteva permettersi di tornare a scuola ammaccato o le chiacchiere avrebbe cominciato a girare.

Svoltò l’angolo e finì con lo scontrarsi con quella che era l’artefice dei suoi indolenzimenti.

Teneva stretta a sé Malefica, misericordiosamente tornata del suo solito candido pelo bianco neve.

Fece per oltrepassarla, ma la ragazza aprì bocca e con quella singola parola lo colse tanto di sorpresa da gelarlo sul posto.

- Scusami. –

- Come dici? –

- Ho detto scusami. Il professor Piton dice che qualcuno si è intrufolato nell’aula di Pozioni e ha messo fuori gioco i calderoni con una pozione cangiante. Molto probabilmente Malefica è finita lì dentro e si è tinta il pelo. –

- Ah … quindi è tutto a posto, l’ha fatta tornare alla bellezza originaria. –

Accarezzò distrattamente il pelo della gattina, che fece le fusa in modo sonoro e si strusciò contro la sua mano.

Peregrine sorrise.

I gatti gli erano sempre piaciuti, ma a causa dell’intolleranza di suo padre verso praticamente ogni essere vivente non aveva mai potuto averne uno tutto suo.

- Sì, Malefica sta bene e il suo pelo è tornato bello come al solito – confermò Gemma, trascinando il piede contro il terreno per il nervosismo.

- Mi fa piacere, mi piacciono i gatti. –

- Non ne avevo idea … -

- Ci sono parecchie cose di cui non hai idea, Farley. –

Smise di accarezzare Malefica e riprese a camminare verso l’infermeria senza aggiungere altro, vagamente consapevole dello sguardo della ragazza che lo seguiva.

Gemma si sentiva una perfetta idiota in quel momento.

Aveva fatto la figura della pazza che si sfogava contro un suo compagno di Casa solo perché aveva creduto che ce l’avesse a morte con lei per chissà quale motivo.

La verità era che Peregrine con quel suo modo di fare indifferente la sconcertava.

Sembrava che nulla lo toccasse mai, che fosse immune alle emozioni umane, ma non c’era nulla di impassibile nel modo in cui aveva sorriso quando Malefica aveva cominciato a fare le musa e gli si era strusciata contro chiedendo maggiori coccole.

Forse era la prima volta che lo vedeva sorridere davvero e non sfoggiare quella smorfia sghemba che era un misto tra il sarcasmo e l’ironia che riservava solitamente a chi incrociava il suo cammino.

Aveva sempre saputo che Peregrine fosse molto attraente, il genere di bellezza tenebrosa e misteriosa che attirava le ragazze come la fiamma faceva con le falene, ma quando sorrideva sembrava più umano e più vulnerabile … perdeva parte di quell’aria inavvicinabile di cui si circondava solitamente.

Diventava non solo affascinante, ma anche tremendamente interessante. E se prima aveva solleticato la sua curiosità da quel momento aveva suscitato la sua attenzione.

 

 

 

 

 

§

 

 

 

 

 

- Si è scusata? – chiese Lucian, incredulo.

Doveva essere la prima volta da che avevano cominciato a frequentare Hogwarts che sentiva parlare di Gemma Farley che si scusava con chicchessia.

- Già, ha sorpreso anche me. –

- E tu cosa le hai detto? –

- Che mi piacciono i gatti. –

Lucian rivolse un’occhiata incerta in direzione di Marcus ed Ellis, con l’espressione di chi pensava seriamente che Peregrine stesse cominciando a delirare.

- Siamo sicuri che non abbia battuto la testa quando è stato Schiantato? –

- A quanto ne so no, ma forse è il caso di portarlo in infermeria. –

- Ci sono già stato -, li interruppe lui, - e tanto per la cronaca sono sano come un pesce. –

Ellis sorrise come se ne sapesse una più del diavolo e chiese: - Peregrine, cosa pensi esattamente di Gemma? –

Il Battitore la fissò in silenzio per qualche istante, cercando di ponderare l’importanza e il senso della domanda che gli era appena stata rivolta.

Era abbastanza sicuro che Ellis stesse tirando fuori una delle sue solite deduzioni, ma non riusciva a capire di cosa si trattasse.

- Oltre al fatto che alle volte fa delle scenate da matta? –

- Sì, oltre a quello. Tralascia le discussioni. –

- Direi che tutto sommato è molto intelligente, caparbia, se la cava sempre da sola per cui presumo sia un tipo indipendente. È innegabilmente molto bella, quando non è impegnata a urlarmi contro, e poi le piacciono i gatti. –

Concluse la sua dissertazione come se quell’ultimo particolare racchiudesse una marea di spiegazioni non dette.

Peccato solo che per Marcus e Lucian non avesse il minimo senso; quanto a Ellis era impossibile dire se lei avesse capito qualcosa di più o no.

- Se continua a parlare di gatti giuro che lo faccio rinchiudere al reparto lesioni magiche del San Mungo – asserì Lucian.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Come annunciato eccoci qui con il primo capitolo della mini long dedicata a questi due tipi dal rapporto un po’ altalenante. Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto e ci sentiamo prossimamente con il secondo.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

   
 
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