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Autore: T_Jey    06/07/2009    3 recensioni
Forse dal titolo non si capisce subito,ma si può intendere, questa, diciamo, è la mia rivisitazione, nei giorni nostri, di Orgoglio e Pregiudizio. Spero che la Austen non mi maledica, perchè onestamente nella mia storia del racconto originale rimane ben poco. La storia viene narrata dalla protagonista, Lizzy, che però è figlia unica e convive con sua cugina, nonchè migliore amica, Jane Bennett. Il vero motivo per cui Lizzy non vive più a casa dell'amato e sempre sottilmente ironico padre è la donna che questi ha sposato dopo la morte della prima moglie. Lizzy infatti non riesce proprio a sopportarla, ma per poter andare a vivere da sola ha dovuto concedere alla matrigna di andare con lei, un pomeriggio alla settimana, a fare shopping ed è proprio durante uno di questi pomeriggi di compere che, tra un paio di scarpe e l'ultima borsa di Gucci, la matrigna informa la sua cara figlioccia di averle organizzato un incontro al buio con il figlio dei signori Bingley.
Lizzy ovviamente rimane scaturita da questa notizia e ... beh, il resto lo scoprirete leggendo ;D .
La storia è tutta raccontata, almeno per ora, dal punto di vista di Lizzy, che con ironia e un pizzico della sua pazzia, arrichisce gli eventi.
Spero vivamente che vi piaccia e vi diverta tanto quanto mi sono divertita io a pensarla e scriverla!
Chiedo perdono a tutte le amanti di Orgoglio e Pregiudizio, perchè ho cambiato un po' i personaggi,ma le coppie rimangono sempre le stesse, Darcy/Lizzy, Jane/Bingley!
Buona lettura e mi raccomando, commentateeee!!:D
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Orgogliosamente fiera di non avere pregiudizi.


Una logorroica scocciatura rosa confetto!



"è una verità universalmente riconosciuta
che uno scapolo in possesso di un buon patrimonio
debba necessariamente cercare una moglie."
Orgoglio e Pregiudizio - J. Austen



Immaginatevi una signora sulla cinquantina, strizzata in un tayer rosa confetto e in testa uno stupido cappellino, con tanto di velina che vi rincorre per la strada, con quella sua voce da gallina,mentre vi parla di come gli anni stiano passando e che ormai sarebbe proprio ora di conoscere qualcuno di interessante...

traduzione di "interessante", non come pensate voi, intellettualmente interessante o fisicamente interessante,ma con un conto in banca interessante.

Stavamo dicendo, immaginatevi questa gallina, racchiusa in un tayer confetto che vi rincorre, con le sue gambine corte e grassottelle,mentre continua a sventolare davanti alla vostra faccia la mano, su cui un qualche strano uccello aveva appena deposto un anello con una pietra grande come un uovo. Ovviamente un falso.

Tutto può andare bene, tutto è perlomeno accettabile; andare almeno una volta alla settimana a fare shopping con la vostro matrigna vi pare solo che un gesto di cortesia, adatto a una brava ragazza come voi che è sicura, in questo modo, di fare un piacere al povero padre a cui volete tanto bene, ma che continuate a non comprendere: perché si è sposato con una tale oca?

Sapete però che questo non deve essere un vostro problema, perché non siete voi a doverla sopportare ventiquattro ore su ventiquattro e sette giorni su sette,ma ancora non riuscite a giustificare il vostro buon e gentile genitore, che in una giornata di bontà divina ha deciso che anche lui doveva fare qualcosa per il bene comune e si è voluto sposare questa cozza.

La cozza mi sorride. Deve essere la prima volta in due ore di shopping in cui mi giro a guardarla dall'alto del mio metro e settantacinque.

La sua fissa?
Fare shopping.

Il nostro patto per una convivenza felice, ossia, io in una casa a non meno di un'ora di distanza da quella dei miei e un giorno alla settimana un intero pomeriggio a fare shopping come delle normali madre e figlia.
Solo che in noi non c'è niente di normale.
Lei non smette di parlare un attimo. E vi assicuro che non scherzo.
Entriamo in un negozio:parla. Si prova un vestito:parla. Mi provo un vestito: parla. Non ha importanza se qualcuno la ascolta. Lei deve parlare.
Ma infondo, che volete che sia, per quattro ore in una settimana? Pur di non averla tutto il giorno vicino, come compromesso è più che accettabile.
Io sono contenta gli altri sei giorni della settimana, lei è contenta sette giorni su sette e così anche mio padre, anche se la sua carta di credito lo è un po' meno.
Quel che è certo che in fatto di vestiti, scarpe o altro non ho alcun problema. O me lo compro io, o me lo compra lei.

é una convivenza felice: lei parla, facciamo compere e ... mi combina incontri al buio con i figli dei suoi amici.

- Cosaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!?!?!?- Mi blocco di colpo in mezzo alla strada. Vedo con la coda dell'occhio un paio di passanti che mi scansano solo per un soffio, mentre io me ne sto impalata con uno sguardo shockato a fissare quella sottospecie di confetto che mi guarda con quei suoi occhietti vispi e attenti e le sue labbra, di un rosa accecante che continuano inesorabilmente a muoversi.

- ma sì cara, ne stavo appunto parlando con tuo padre, non è possibile che a 22 anni tu non sia ancora fidanzata. O meglio che tu non ti sia mai fidanzata! Oh, io alla tua età ero già prossima al matrimonio, con il mio caro Alfred, oh, caro il mio povero Alfred, che tesoro d'uomo! Era una persona così cara e ci siamo amati tanto...ma poi il Signore l'ha chiamato a sè, e il nostro amore non ha potuto niente, ma vedi, cara, tu devi assolutamente trovarti un marito, sei così caruccia ed è un peccato che tu rimanga sprecata! Mi sono detta: "Qua ci vuole il mio intervento!" e poi ho conosciuto quei cari signori e poi ho scoperto che hanno un bel figliolo, sai, un bel ragazzo, proprio un bel ragazzo. Alto!! Alto così e poi ha proprio un bel fisico, ma soprattutto, viene da una famiglia mooolto interessante! -
Io la guardo con la bocca spalancata. Non ci posso credere! Ha raggiunto il culmine della pazzia e mio padre non mi ha avvisata! Si è messa ad organizzarmi uscite al buio con ragazzi che nemmeno lei ha mai visto, ma chissene frega che non li abbia mai visti!! Si è messa a organizzarmi appuntamenti al buio!!!!
Oh mio dio!! Mi sembra di vedermi, io che la guardo con la bocca spalanca e gli occhi fuori dalle orbite.
Un cartone animato.
Ma veramente non ho parole. Come diavolo è possibile! Ma continua a parlare - allora mi hanno detto che non sono mai stati alla fiera del paese, e io subito mi sono scandalizzata, lo sanno tutt che la nostra fiera è rinomata in tutto il paese. Ma è stato qua che per tua fortuna mi sono ricordata di te! Visto che mi avevano accennato di avere un figlio che in questo periodo è venuto con loro qui a Netherfield, allora gli ho proposto di vederci tutti assieme alla fiera venerdì sera. Guarda, hanno accettato più che volentieri,ma hanno detto che con il figlio è venuto anche un amico...bah...per questo magari potresti portarti un'amica, mi raccomando, bruttina! Non sia mai che magari si invaghisca di lei invece che di te! Dopo tutti gli sforzi che ho fatto per convincerli a venire! I miei nervi stavano quasi per cedere per la tensione!-
Venerdì sera. Domani sera! - ma è domani!-
- ma lo so mia cara, non penserai mica che sto perdendo colpi! e adesso andiamo a comprarti un bel vestito, così farai un figurone con i signori Bingley!-
-ma io...- dovevo vedermi con i miei amici!! Oddio! Questa è la volta buona che la uccido!

- papàààààààààààààà! -
- l'ha fatto -
- l'ha fatto?!?! Tu lo sapevi e non mi hai detto niente?!?
- tesoro siamo al telefono,e come mi dicevi tu fino a qualche anno fa, non c'è bisogno che gridi, non devi raggiungermi con la voce, ci sento benissimo. -
Ci sono momenti in cui amo mio padre; è una persona così mite e gentile e molto intelligente, con un'ironia molto sottile, molto inglese che in certi casi adoro,ma in altri...
- padre -
- no cara, il prete non è qui... ma se posso bastare io... -
Me lo immagino che sghignazza, tutto contento per la sua battuta.
- Signor Bennett, pensa veramente di essere spiritoso? Ha idea di cosa abbia architettato sua moglie? Immagino proprio di si! In che modo pensa di scusarsi per non avermi avvisata!? -
- Suvvia Lizzy, mi sembra che tu stia un po' esagerando. Infondo non ti ha mica combinato il matrimonio.-
Il silenzio regnò sovrano per un paio di secondo, durante i quali il dubbio si intrufolò meschinamente nei miei pensieri.
- Oh,Mio, Dio. Non l'ha fatto? Vero che non l'ha fatto?? Dico io, non ci possono essere molte persone al mondo che sentendo una cosa del genere non penserebbero che sia una proposta fuori di testa! Un matrimonio combinato nel 2009?! Oddio no ti prego! Dimmi che non ha nemmeno provato a farlo! Ti supplico, in questo momento, ho un vitale bisogno di certezze!-
- beh...no. -
Riprendo a respirare. Nemmeno mi ero accorta di aver trattenuto il respiro. Le dita della mia mano sinistra iniziano a intorpidirsi, le guardo e sono incrociate. Ho addirittura incrociato inconsciamente le dita!? Era dalle elementari che non facevo più una cosa del genere!
- ma non posso negare che non ne abbia accennato...-
Mi manca un battito.
- scusa? -
- ma ovviamente stava scherzando...- No, non stava scherzando, lo so io e dal suo tono di voce, lo sa anche mio padre.
- ma tranquilla, non ha insistito, specie quando i signori Bingley hanno iniziato a scherzare su quanto dovesse essere la tua dote... allora si è cambiato discorso...-
Una risata al quanto sforzata risuona alle mie orecchie altrettanto falsa quanto il mio divertimento -Ah. Ah. Ah. -
- Lizzy, scusa, ma adesso devo proprio andare, è appena tornata e avrà sicuramente qualcosa da dirmi urgentemente, quindi vado a fingere di essere immensamente impegnato così dovrà desistere dal raccontarmi ogni momento della giornata, ci vediamo domani, ciao. -
Neanche il tempo di salutarlo che già il telefono mi fa intendere che la discussione è terminata.

-Beeene.-

Il rumore della porta che si apre mi fa girare.
Jane appare da dietro la porta. Mi sorride. Sa come ho passato le ultime ore e immagina come mi possa sentire.
Ma non ha la minima idea di come mi possa sentire.
- ehi, come mai oggi sembri ancora più stravolta del solito?- scherza lei,solo perchè non sa che presto anche lei entrerà nel mio incubo.
- Jane, hai per caso qualche impegno domani sera?-
Non so se mi guardi stranita più per lo sguardo che ho negl'occhi o per la domanda che le ho appena fatto.
- boh, niente di particolare, perchè?-
- perchè la mia matrigna mi ha organizzato un incontro la buio con un tipo che non ho mai visto e un suo amico. Tu sei invitata. - faccio per andare in cucina, ma mi giro per mettere ben in chiaro le cose

- non è un invito a cui puoi dire di no.-

L'unico rumore è provocato dalle nostre forchette e dai coltelli.
La sento bere e percepisco anche il suo sguardo su di me.
- dai forza, chiedimelo -
I suoi occhi azzurri stanno ridendo. Ridendo a crepapelle.
- ma io non voglio chiederti niente, figurati -
Sbuffo.
-ho detto, chiedimelo.-
Lei mi fissa,seria.
- ok...Perchè?-
Mi alzo di scatto al solo pensare la risposta. Mi porto dietro il piatto e lo metto nel lavandino.
- ecco! Lo sapevo! Non dovevo chieder -
- vuole che trovi un marito -
Silenzio.
- s-scusa? -
- mi vuole trovare un marito. -
Deglutisce molto lentamente,è una persona educata, non mi vuole scoppiare a ridere in faccia, ma a forza di trattenersi sta diventando viola. E poi le scappa la risatina. Si copre la bocca imbarazzata e scuote la testa.
- pfff....oddio, mi dispiace, io, ...pfffhihi...ahahaha marito? -
Zittisce scossa dalle risate trattenute.
- ooooooh, su Jane! - sorrido imbarazzata - ridi decentemente e basta! Anche io ci devo ancora credere! Ma ti rendi conto?! Ah! Ovviamente, indovina com'è la sua famiglia? La famiglia di lui intendo!- inarco un sopraciglio.
Lei mi fissa intensamente, poi con un sorriso che cerca di stirarle le labbra tenta la risposta - interessante?-
Getto le braccia verso il cielo - esatto!! e sai cosa vuol dire? Che domani sera dovremo passare la serata con due mostriciattoli,viziati figli di papà!-
- ma dai Lizzy, adesso esageri, magari è carino...-
-sarà insignificante!-
- magari ti piacerà il suo amico -
- no! Mai! -
- a questo punto immagino che dirai che è brutto anche se ti piacerà...-
- Ehi! Ma da che parte stai?-
Fa la faccia offesa - ma come!? È ovvio! Dalla parte della tua matrigna!- e scappa via evitando la spugnetta che le ho lanciato dietro.

  
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