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Autore: DremerRock    21/06/2018    1 recensioni
-ATTENZIONE, SPOILER DI INFINITY WAR-
Monologo interiore (come sempre) di un Loki che si avvicina sempre di più al trapasso.
(THORKI)
Dalla storia:
"Salvami da questo incubo fatto di carne e sangue, mentre annego nel profondo e oscuro fango fatto di tenebre, solo tu, che sei il sole sei in grado di salvarmi.
E mentre l’aria si fa sempre più rarefatta, mentre la mano di Thanos stringe in maniera sempre più violenta e ferma attorno il mio collo, ti guardo, dritto in quell'unico occhio che ti è rimasto e ci vedo riflessa dentro la mia vita, che guarda caso è anche la tua."
Genere: Fluff, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Incest, Spoiler!
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Snuff

 Mi sveglierò e tu non ci sarai


 


 

Bury all your secrets in my skin
Come away with innocence,
and leave me with my sins.

Salvami da questo incubo fatto di carne e sangue, mentre annego nel profondo e oscuro fango fatto di tenebre, solo tu, che sei il sole sei in grado di salvarmi.

E mentre l’aria si fa sempre più rarefatta, mentre la mano di Thanos stringe in maniera sempre più violenta e ferma attorno il mio collo, ti guardo, dritto in quell’unico occhio che ti è rimasto e ci vedo riflessa dentro la mia vita, che guarda caso è anche la tua.

Eravamo, siamo stati e forse siamo ancora una sola cosa. Due facce di un'unica medaglia, destinati a coprirsi le spalle e rimanere vicino, ma a non guardarsi mai negli occhi.

Sei parte di me, la migliore di questa moneta che formiamo stando assieme, quella parte che odio con tutto il mio cuore, ma senza la quale non riuscirei a vivere.

Sei sempre stato tutto quello che io non riuscivo ad essere,
il figlio perfetto, quello che ogni genitore avrebbe voluto, o almeno…ogni genitore come Odino.
Io cosa ero invece? Un insetto, un granello di giaccio conficcato nell’occhio di nostro padre. Nessuno poteva eguagliati, eri la pupilla buona di Odino, la stima e l’orgoglio che provava per te era pari quasi all’invidia che provavo io nei tuoi confronti. Non che io sia sempre stato invidioso…

Quando eravamo bambini ti adoravo, eri il mio fratellone, ciò che io sarei voluto diventare da grande, ero convinto che in futuro avrebbero scritto ballate e poemi su di noi; Thor e Loki, gli inseparabili fratelli, i figli perfetti del padre degli dei.
Ma più crescevo, più mi rendevo conto che non sarebbe mai stato cosi, semplicemente perché io, a differenza tua, non ero perfetto.

The air around me still feels like a cage
And love is just a camouflage
for what resembles rage again…

Basso, gracile, dai capelli corvini, mi chiedevo spesso come madre avesse fatto a partorire qualcuno come me in una famiglia come la nostra.
Non ero adatto alla lotta o a sforzi fisici, e allora iniziai a puntare sul cervello, sulla magia, e sapendo di essere bravo con le parole cominciai ad affinare l’arte del raggiro e dell’inganno, solo per poter vedere in nostro padre un minimo di orgoglio rivolto anche verso di me.
Ho letto tutti i libri presenti ad Asgard, anche quelli proibiti ai nostri sguardi, imparato magie talmente potenti che neanche il più grande mago del cosmo sarebbe in grado di padroneggiare, portato Asgard alla vittoria in varie guerre attraverso strategie talmente perfette che nemmeno Odino in persona sarebbe stato in grado di concepire.
Ma tu…tu rimanevi il sole…e io continuavo ad essere la luna, in grado di brillare solo attraverso il riflesso della tua luce.
E…per le Norne… non hai la più pallida idea di come mi facesse sentire tutto questo.
Le continue risatine dei tuoi amici, l’occhio critico e severo di padre, il tuo continuo e imparagonabile splendore, mi facevano sentire sempre, costantemente inadeguato.
Solo le carezze di Frigga avevano il potere di alleviare quel continuo dolore che cresceva di giorno in giorno nel mio petto.

Poi, mi è capitato sempre più spesso di guardarti, non più come un bambino guarda suo fratello maggiore, ma come ben altro, …e questo mi faceva sentire sempre più sbagliato e sporco.
Ma non riuscivo a farne a meno, guardavo i tuoi capelli come grano lucente, i tuoi occhi che hanno tutto dei cieli sconfinati ed incantevoli di Asgard nel più sereno dei suoi giorni.
Sei figlio di quella terra, Il degno figlio del padre degli dei; forte, splendente, dotato di attitudine al comando, circondato a amici sinceri e fidati. Hai avuto sempre il carisma adatto per piacere a tutti, e in qualche modo, io non ero immune a quel tuo stesso carisma.

Ti osservavo come quando in una torrida giornata estiva si guardano i freschi e limpidi ruscelli, e quando tu mi guardavi… ho si Thor, perché mi ero reso conto che anche tu mi guardavi, spesso e volentieri nello stesso modo in cui ti guardavo io, e ciò mi dava la forza di continuare a osservarti, sentendomi leggermente meno folle.

più crescevo, più bramavo il tuo corpo, ed ero incuriosito dalle novità che stavo scoprendo nel mio.

So if you love me, let me go.
And run away before I know.
My heart is just too dark to care.

Stringe questa mano…fremo leggermente, non posso negare di aver paura, di questa mano, della morte, di te, di non poterti mai più guardare.

I can’t destroy what isn’t there.
Deliver me into my fate –
If I’m alone I cannot hate

Non so se ci hai mai fatto caso, ti ricordi quel periodo in cui mi feci crescere i capelli lunghissimi? E tu mi rimproveravi sempre dicendomi che sembravo una donna e che avrei dovuto tagliarli almeno un poco, Perché cosi lunghi non si addicevano ad un cavaliere ma solo ad una damigella. E io avrei tanto voluto sputarti in faccia che l’unico motivo per il quale li tenevo cosi lunghi, li curavo, decoravo con morbide trecce era perché avevo notato che tutte le donne che in quel periodo portavi nelle tue stanze avevano folte chiome scure dalla lunghezza disarmante, e magari avresti potuto fare qualche passo verso di me.

Alla fine li tagliai, perché ero stanco di sperare in qualcosa di talmente impossibile.
Ma il tuo viso quando mi vedesti con i capelli corti più in su del collo pareva deluso. Ricordo che in quell’occasione, fra i corridoi del palazzo, ti avvicinasti a me e sfiorandomi le punte e sussurrandomi: “Però…è davvero un peccato.”
Sono certo di essere arrossito in quel momento, Ti avevo cosi vicino, le tue mani mi sfioravano, non avevo la forza di parlare, non volevo rompere quel momento, ma, come sotto un incantesimo, ho ceduto alla mia lingua lunga, a quella parte di me che mi implorava di fartela pagare in tutti i modi.
Rispondendoti in tono sprezzante “Che dire, i capelli così lunghi si addicono solo alle dame, no?” scostai la tua mano e continua per la mia strada “Sto andando a cena...” aggiunsi “Padre e madre ci aspettano, tu non vieni?” conclusi girandomi appena, ma il mio cuore mancò un battito vedendo il dolce sorriso che si dipinse sulle tue labbra “Certo fratello, arrivo” rispondesti correndo al mio fianco.
Ci avviammo assieme verso la sala dei banchetti, l’uno vicino all’altro, quella stessa sera, tornai a sperare.

I don’t deserve to have you…
My smile was taken long ago
If I can change I hope I never know

Sembra un eternità questa frazione di secondo, allora è cosi che si manifesta la morte? Altro che rapida…è un agonia.

I still press your letters to my lips
And cherish them in parts of me
that savor every kiss

Ora che ci penso quella speranza venne ben ripagata, perché dopo poco tempo, iniziammo a fare l’amore.
La prima volta fu strano, lo ammetto, ma non potrei mai dimenticarla:
Entrasti nelle mie stanze ubriaco come una spugna ridacchiando e canticchiando: “THOR!” urlai sorpreso alzando il viso dal libro che stavo leggendo, ricordo anche il titolo di quel libro Midgardiano, Il Silmarillion.
“Ma tu, leggi sempre fratello?”sussurrasti fra i vari risolini.
“Thor, dannazione, puzzi come un topo di fogna. Ma che hai bevuto?”
Ti dissi avvicinandomi a te, per cercare di sorreggerti vedendoti traballare,
“Perché non sei venuto alla festa? Ti saresti divertito!”
“Non sono in effetti il genere di persona, come ben sai, che ama le feste. Preferisco leggere un buon libro in santa pace, haa, ma perché sto dando delle spiegazioni ad un uomo ubriaco?”
“Io non sono ubriaco fratello!” dicesti urtando in pieno un cassone come il Pentapalmo del tutto privo di grazia che sei.
“Si certo, come no! Andiamo, ti riporto nelle tue stanze!” risposi acido non aspettandomi la tua risposta repentina:
“No, no, davvero, ho solo bevuto un poco per acquisire un po' di coraggio!”
“E di grazia a cosa ti servirebbe?”
sussurrai scocciato fissandoti con un sottile sguardo d’ira, odiavo, e odio tutt’ora quei tuoi giochetti idioti che fai in maniera idiota quando sei idiotamente ubriaco.
ti guardai dritto negli occhi tirando fuori il mio sguardo più velenoso, poi la tua mano mi accarezzò il volto con una dolcezza disarmante e il tuo viso si fece sempre più vicino al mio
“Per fare questo…”
Mi sussurrasti in fine, poco prima far unire le nostre labbra in un timido bacio. Ricordo come se fosse ieri il sapore di birra e tabacco farsi largo nella mia bocca.
Allacciai le braccia attorno alle tue spalle beandomi e assaporando quel dolce gusto alcolico che dava un poco di miele d’api e pinoli.
Il tuo profumo mi investì, facendomi girare la testa, dava anche esso di alcool ma si avvertiva sempre la leggera fragranza di pioggia appena caduta, erba e terreno bagnati, il profumo di Thor.

I couldn’t face a life without your light
But all of that was ripped apart…
when you refused to figh

Quella notte danzammo fra le lenzuola fino all’alba, e nonostante la mattina dopo tu fossi sparito dal mio letto e abbia evitato in ogni modo il mio sguardo e la mia persona durate i successivi tre giorni, lasciandomi solo con i miei peccati, sei tornato, per ricommettere lo stesso meraviglioso e piacevole errore, e cosi la sera dopo e quella dopo ancora.
Cominciammo cosi a seppellire quel segreto nella nostra pelle, graffiandoci, annegando nella carne l’uno dell’altro in un groviglio di sensazioni, un armonia perfetta di dolcezza e masochismo, Dolore e beatitudine, una fusione perfetta di me e di te.

E poi, da un giorno all’altro abbiamo smesso…come se nulla fosse, o almeno…per te pareva cosi.
Avevi troppa paura del giudizio di Asgard? O avevi troppo timore di quello che avrebbe detto Odino se mai l’avesse scoperto? Sbattersi il proprio fratellino non era certo un comportamento consono al futuro re di Asgard.

E da quel momento, in me, la serpe dell’odio e della frustrazione cominciò a crescere sempre di più, come se in effetti, già non ti odiassi abbastanza per il semplice fatto di essere perfetto.
Non posso affrontare una vita senza la tua luce, ma tutto questo mi è stato strappato via, quando ti sei rifiutato di combattere per noi. E l’unica battaglia che avresti dovuto vincere, era quella con te stesso.

So save your breath, I will not hear.
I think I made it very clear.


 

Uno spasmo…sto morendo dannazione.

You couldn’t hate enough to love.
Is that supposed to be enough?

E poi, ho avuto la risposta a migliaia domande, non ero veramente il figlio di Odino, ma bensì un cagnolino, un trofeo da esibire davanti agli amici di nostro padre. Non avevo nulla a che vedere con quel mondo, nulla a che vedere con te.
Ecco allora perché mi sentivo cosi sbagliato e facevo pensieri immondi su mio fratello, poichè in effetti, io ero e sono per Asgard, un mostro.

E cominciai a cercare in qualche modo di dimostrare al padre degli dei che ero molto più di un bastardo raccolto da un pianeta di mostri; io ero forte, io ero intelligente, io ero furbo, io ero adatto a comandare, io e non tu!
Non metto in dubbio che molto probabilmente i miei metodi furono un poco sbagliati, ma in quel momento il germe dell’odio e della frustrazione era fiorito sotto la mia pelle.
Forse in quel momento mi sarebbe solo bastato un tuo abbraccio, ma tu eri sulla terra, a spassartela con quella cangia Midgardiana di Jane Foster e la ma rabbia nei tuoi confronti, nei confronti di Asgard crebbe a dismisura portandomi a precipitare dal Bfrost, nel nulla più assoluto per mesi e mesi.

E mentre cadevo, facevo un sogno molto strano;

I only wish you weren’t my friend.
Then I could hurt you in the end.


C’eravamo noi due, solo io e te…vivevamo a Midgard, non avevamo nessun potere Asgardiano, niente di niente. Eravamo solo semplici e fragili umani, con una vita normale ed un tempo limitato.
In quel sogno non c’era Asgard, ne gli intrighi e i tradimenti della corona, le menzogne e i segreti non esistevano.
Vivevamo in maniera semplice, in pace ed in armonia l’uno con l’altro e ci amavamo, in quel sogno non eravamo cresciuti come fratelli, eravamo solo amanti.
Vivevamo a Midgard, e tutto era normale.
Ma poi…poi mi sono svegliato...

E mi sono ricordato di quella donna, di tutto quello che era accaduto e la rabbia mi ha investito e portato via ogni parte della mia coscienza.
In quel istante...in quel preciso istante, venni raccolto da Thanos.

Lui mi offriva speranza, vendetta, potere, se non potevo essere l’eroe, sarei diventato l’antieroe, e chissà, magari tu e tutta Asgard con te avreste cominciato a guardarmi davvero per il mio valore smettendo di considerarmi solo una fragile e viscida serpe.
Mi consegnò nelle mani uno degli artefatti più potenti dell’universo e questo mi diede alla testa, il potere, ciò che bramavo da una vita intera era ora fra le mie mani, e potevo in questo modo farla pagare a tutti, te per primo.
Il resto...già lo sai.

I never claimed to be a saint…
My own was banished long ago
It took the death of hope
to let you go

E Dopo tutto il dolore, gli intrighi e i miei tradimenti, ci siamo ritrovati, strano come la morte di Odino sia riuscita a riunirci, per quanto abbia sbagliato con me come padre, non riesco a considerare nessun altro nell’universo come tale.
E quando Asgard è andata distrutta, quando abbiamo perso tutto e ti sei sentito come mi ero sentito io in passato, abbiamo ricominciato a fare l’amore, scambiandoci la promessa di governare insieme sui superstiti di Asgard, di ricostruirla, ripopolarla e farla divenire ancor più grande e splendente di quanto era prima.
Andava tutto a gonfie vele, se solo non fosse arrivato Thanos e distruggere tutto, ogni speranza, ogni vita.

So break yourself against my stones
And spit your pity in my soul
You never needed any help

Guardo il tuo volto per l’ultima volta, sei disperato, come avrei voluto vederti da sempre, in ginocchio, grondante di sangue, messo a tacere e costretto in una stretta morsa che ti impedisce ogni movimento.
Ma stranamente, per quanto abbia in passato sognato questo miraggio, nel vederti cosi provo solo dolore e rimpianti, perché so che tutta quella disperazione è su quel volto perché io non potrò mai più accarezzarlo. Non sarò più al tuo fianco come nemico, alleato o amante, non ci sarò più. E dannazione, io ti chiedo solo e unicamente una cosa, piangi per la mia perdita, vendicami e sopratutto, non dimenticarmi mai, so che è l’ennesima riprova del mio sfrenato egoismo. Ma ti prego, tieni con te almeno il mio ricordo.

You sold me out to save yourself
And I won’t listen to your shame
You ran away – you’re all the same

Una cosa non ti ho mai detto fratello, Che ti amo, te lo lascio scritta qui con la mia ultima magia, impresso per sempre nelle stelle.

Angels lie to keep control…

Sto morendo, questa volta per davvero, vorrei piangere, gridare, dimenarmi, dirti tantissime cose, ma non ne ho le forze. La vista si annebbia, il respiro si ferma e con la tua immagine negli occhi arriva il buio.
So già che Thanos mi lancerà sul pavimento freddo quasi quanto la mia pelle, che se ne andrà finendo di distruggere ogni cosa, e so anche che terrai il mio corpo stretto a te fino quando potrai nella feroce esplosione.

My love was punished long ago
If you still care,
don’t ever let me know
If you still care,
don’t ever let me know.”






Note dell' Autrice. 
non avevo ancora scritto nulla sulla Thorki perchè sono la mia coppia preferita in assoluto di tutto l'universo Marvel e continuo tuttora a non sentirmi degna, perciò plis, non siate cattivi con me. 
in tutto questo ho deciso di pubblicarla un poco perchè avevo bisogno di condividere con il modo il mio dolore post infinity war e un poco spinta da un paio di amiche, sopratutto mamma Ile che mi ha mandato un audio praticamente in lacrime dove era davvero troppo tenera.
E vabbè, un supergrazie a Stef che con il suo "non avevo bisogno di un cuore" mi ha uccisa! 
Una piccola reference va alla dottoressa "Nuklear Toy" che si è finalmente laureata e se lo meritava insomma questo piccolo regalo, non trovate? la reference lei ha saputo trovarla subito! 
scusatemi comunque per tutti gli errori o orrori di distrazione che sarnanno persenti. 
qui vi linco la canzone con tanto di traduzione dalla quale mi sono ispirata: 
https://www.youtube.com/watch?v=wCy_SREctFQ

ascoltatela perchè è fantastica. 
Comunque, spero in qualche commento ma ringrazio un sacco anche chi legge soltanto. 

 


 

  
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