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Autore: pikychan    23/06/2018    1 recensioni
Link della sigla che ho creato su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=QMufkQNMpII
Dal momento che ormai sta succedendo di tutto nel mondo dei Pokémon è venuto il momento che mescoli un po' le carte in tavola. Spesso mi chiedo cosa succederebbe se gli amici di Ash si incontrassero, per intenderci gli amici più stretti come: Misty, Brock, Vera, Lucinda... bene, con questa fanfiction vi propongo la mia versione. Siamo ancora a Kalos e tutto inizia mentre Brock e Misty stanno accompagnando Vera a vedere il Varietà Pokémon... il resto potete leggervelo da voi. Ah, un'altra cosa, visto che mi è permesso inserire solo cinque personaggi vi informo che il cast completo - nel primo capitolo - è costituito da: Ash, Brock, Misty, Vera, Lucinda, Iris, Spighetto, Lem, Clem, Serena e il Team Rocket.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Lucinda, Misty, Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Rimpatriata tra vecchi e nuovi amici

Capitolo 1 - Team Rocket, Ash e tanto altro

SIGLA REALIZZATA DA ME

Il sole è alto sulla regione di Kalos, anche oggi sarà una bella giornata. I Pokémon volanti dominano i cieli, i Pokémon d’acqua il mare e quelli d’erba e coleottero le foreste. Sembra una giornata normale. Nessuno immagina quel che succederà tra poco, le strade di alcune persone si incontreranno… o meglio, si rincontreranno.

 

«La mappa cosa dice?» chiese una ragazza dai capelli rossi.

«Dobbiamo camminare ancora per un po’.» annunciò il ragazzo del gruppo guardando un libretto.

Erano in tre, un ragazzo e due ragazze. La prima aveva capelli rossi ed occhi verdi, la seconda capelli castani, una bandana rossa ed occhi blu. Il ragazzo invece era di carnagione scura e aveva i capelli mori che davano l’idea di essere molto appuntiti.

«Forza Misty! Il nostro viaggio sta iniziando, non sei emozionata?» esclamò la castana.

«Piuttosto te, non ti sembra di essere troppo emozionata?» le chiese a sua volta l’altra con un sorriso imbarazzato.

«Dici?» emise stupita.

 

«Insomma Spighetto, dillo che ci siamo persi!» esclamò alterata un’altra ragazza alla fine del bosco.

«Ma non è vero...» si difese lui. «Abbiamo preso solo una strada alternativa.» spiegò guardando la mappa.

«Chi ti ha chiesto la strada alternativa! La prossima volta dai la mappa a me!»

Il ragazzo aveva occhi verdi e capelli dello stesso colore, mentre la ragazza aveva lunghi capelli viola e carnagione scura.

Il terzo membro del gruppo era una ragazza dai capelli blu che camminava guardandoli con la coda dell’occhio. «Quando parlano...» disse tra sé e sé.

«Lucinda! Dillo anche tu che questa strada è sbagliata!» cercò di coinvolgerla la ragazza.

Lei si fermò sorridendo a disagio. «Beh, forse potevamo prendere quella principale.»

Spighetto ci restò male, mentre la ragazza lo indicò entusiasta. «Visto?! Dammi la cartina!» disse strappandogliela di mano. «Ehy, ma...» emise poco dopo guardandola.

«Cosa c’è Iris?» domandò confusa l’amica.

«Non pensavi che fosse così difficile leggerla, vero?» le chiese retorico l’amico con aria da saputello.

«Figurati! È solo che non ne ho voglia!» si giustificò buttandosela alle spalle. «Andiamo da quella parte!» indicò prima di cominciare a camminare.

Lucinda era incredula, Spighetto invece un po’ la richiamava e un po’ la seguiva, incerto anche lui su cosa fare.

«Lucinda?» attirò la sua attenzione qualcuno.

La ragazza si voltò verso quella che credeva essere la direzione. «Brock?»

La ragazza castana si avvicinò a lei a braccia aperte. «Lucinda!» esclamò abbracciandola.

«Vera! Da quanto tempo!» disse una volta sciolto l’abbraccio.

«Non viaggi più con Ash?» domandò con tono meno entusiasta.

«No, ormai sono anni.» rispose sorridendo forzatamente.

«Lucinda, non ci presenti i tuoi amici?» si intromise Iris.

«Certo.» introdusse Lucinda. «Questi sono Brock, Vera e...» li indicò con un sorriso, ma quando arrivò all’altra ragazza si accorse di non conoscerla.

«Misty.» completò la ragazza rossiccia.

«Lucinda devi assolutamente conoscere Misty! Lei è una capopalestra di Pokémon d’acqua!» sorrise Vera prendendole le mani.

«Piacere di conoscerti.» sorrise la ragazza dai capelli blu.

«Piacere mio, sei un’amica di Ash?»

«Beh sì, abbiamo viaggiato insieme a Sinnoh, è vero che sei una capopalestra?»

«Sì, vuoi vedere alcuni dei miei Pokèmon?»

«Con piacere.»

La ragazza scura fece finta di schiarirsi la gola per attirare l’attenzione. «Così sei una capopalestra? Come Spighetto.» annunciò orgogliosa.

«Chi sarebbe Spighetto?» chiede lei sorpresa non avendo visto nessun altro.

«Sono io, piacere.» sorrise andando vicino alla viola.

Misty lo guardò dall’alto in basso. «Quindi tu saresti un capopalestra?» disse infine spiazzandolo.

«Come mai da queste parti?» domandò curiosa Lucinda.

«Per il Varietà Pokémon.» prese parola Brock.

«Il Varietà Pokémon

«È la moda del momento.» aggiunse Vera.

«Accompagniamo Vera.» spiegò Misty.

«Sì, voglio vederlo, sarà fantastico!» esclamò la castana facendo una piroetta dall’entusiasmo. «Voi invece che ci fate a Kalos?» si fermò poi.

«Ho incontrato Iris e Spighetto a Borgobozzetto, non so bene quale sia il loro scopo.» rispose guardando con la coda dell’occhio i due che stavano di nuovo litigando.

«Non sembrano sposati da vent’anni?» commentò Vera colpita.

«Ma tu perché sei venuta a Kalos?» insisté Misty curiosa.

La ragazza arrossì un po’ imbarazzata. «Per la verità non lo so bene neanch’io, mettermi in gioco, trovare nuovi stimoli, cose così...»

«È una bella motivazione.» approvò la rossa.

«Sì! Lucinda vieni con noi, affronteremo nuove avventure insieme!» esclamò Vera.

«Siete gentili, però...» disse voltandosi a guardare gli altri due. «Non posso abbandonare Iris e Spighetto, ho l’impressione che se la prenderebbero.»

Prima che gli altri potessero parlare prese parola Brock. «Allora facciamoli venire con noi.»

Lucinda lo guardò sorpresa, era una buona idea, anche se Misty non sembrava proprio condividere.

«Iris! Spighetto!» si fece avanti la castana.

I due la guardarono perplessi.

«Vi va di venire con noi?» sorrise.

 

«Che peccato che non abbiano accettato.» commentò Vera mentre camminavano.

«Credimi Vera, è meglio così.» sopraggiunse Misty.

Lucinda invece sembrava essere triste e aveva lo sguardo abbassato. «Io invece mi sento in colpa...»

«Non pensarci, dopotutto gliel’hai chiesto.» la tranquillizzò la nuova amica.

«Sì, è vero Lucinda tu non hai colpa.» sorrise l’altra.

Si erano addentrati nel bosco, gli alberi erano fitti e i raggi del sole faticavano ad illuminare la foresta.

«Tra poco arriveremo a...» annunciò l’amico continuando a camminare, non accorgendosi che le amiche erano finite in una rete.

«Brock!» lo chiamarono loro, ma lui sembrava troppo concentrato e si allontanò.

«Fantastico, non ci ha degnate di uno sguardo!» disse Misty nervosa.

«Calmati Misty, scommetto che non l’ha fatto apposta.» rassicurò Vera.

«Che l’abbia fatto apposta o meno le cose non cambiano! Mi spieghi come facciamo a uscire di qui!?» chiese agitata.

«Provo a prendere le Pokéball.» annunciò Lucinda dimenandosi.

Poco tempo dopo arrivò il Team Rocket, ma neanche loro sembravano essersi accorti delle ragazze.

«Ehy!» urlò seccata la ragazza dagli occhi verdi.

«Siamo qui!» le fecero eco le altre due.

I tre si fermarono confusi e Jessie fu la prima a prendere parola. «Qualcosa non quadra.»

«Mi è sembrato di sentire delle voci familiari.» commentò James.

«Perchè non provate a girarvi?» consigliò Meowth che intanto lo aveva già fatto.

I due si girarono e subito notarono le ragazzine nella rete.

«Cosa sta succedendo?!» domandò la ragazza del trio incredula.

«Una bella rimpatriata in onore dei vecchi tempi?» le fece eco il ragazzo ancora confuso.

«Fateci scendere!»

«Senti, hanno anche delle pretese!» commentò scocciata Jessie. «Sentite un po’, ma lo sapete che avete alterato la trama presentandovi qui così all’improvviso?!!»

«Ma smettila! Dovrebbero arrestarvi per molestie a Pikachu!» riprese la parola Misty.

«A proposito, cosa ci fate voi qui?» sgranò gli occhi Vera.

«Che faccia tosta! Noi abbiamo tutto il diritto di essere qui!»

«Rispondete!» insisté Lucinda alterata.

I tre non essendoselo aspettato, soprattutto da lei, sobbalzarono.

«Diamo la caccia a Pikachu naturalmente...» sorrise imbarazzata Jessie.

«Questo significa...» emise la castana.

«Che Ash è qui a Kalos.» completò la sua frase la rossa.

«Grande!» esclamò subito dopo la blu.

Misty la guardò perplessa. «Eh?».

«Lucinda, sei così felice di rivedere Ash?» chiese invece Vera.

«No, grande sono riuscita a prendere una Pokéball!» spiegò.

«GRANDE!!» esclamarono le due.

La ragazza liberò il Pokémon che si rivelò essere Mamoswine e la rete si spezzò lasciandole cadere.

«Ci avete rotto la rete!» strillò Jessie.

«Esagerate, non c’era bisogno di fare tanta scena.» commentò il Pokémon.

«Quale scena!? Ci avevate intrappolate!» sbottò Misty.

«Sì, ma non eravate voi l’obiettivo!» precisò Jessie.

«Vi avremmo liberate!» aggiunse James.

Le tre allora fecero una faccia imbarazzata e si guardarono per un attimo.

«Ora ci dovrete rimborsare!» sentenziò Meowth.

Le tre sgranano gli occhi dallo stupore e corsero via.

«Sono proprio delle maleducate!» commentò Jessie.

«Capisco perché i produttori non le volevano più.» disse a sua volta Meowth.

 

Misty, Vera e Lucinda corsero velocissime anche quando furono certe di aver seminato di molto il Team Rocket. Finché videro Brock parlare con alcuni ragazzi che avranno avuto circa la loro età.

«Ehy Brock!» si avvicinò Misty a passi pesanti. «Perché te ne sei andato via così?» chiese seccata.

«Misty?» emise Ash sorpreso. «Ero già sorpreso di vedere Brock, ma di sicuro non mi aspettavo di vedere te.» le sorrise poi.

«Piantala Ash!» gli disse d’impulso non degnandolo neanche di uno sguardo. «Ash?!» sgranò poi gli occhi guardandolo dopo aver ragionato.

«Come va?» continuò a sorridere.

«Come va?!» gli urlò invece lei nelle orecchie tanto da fargli gelare il sangue nelle vene.

«Vera e Lucinda?» chiese finalmente Brock alla ragazza.

«Come? Ci sono anche loro??» domandò a sua volta l’allenatore.

La castana salutò con il braccio alzato mentre avanzava. «Siamo qui!»

«Ciao a tutti!» le fece eco l’amica.

Ash non riusciva ad uscire dallo stato confusionale. «Sono confuso, eravate d’accordo?»

«Ash, chi sono quelle ragazze?» domandò Clem arrivando.

«Già, chi sono?» ripeté Serena offesa.

«Siamo tutte amiche di Ash.» si sbrigò a dire Misty trovando troppo possessiva quella ragazza.

«Ciao! Come vi chiamate?» chiese curiosa la bimba avvicinandosi alle due ragazze che stavano arrivando.

«Che carina!» commentò Vera. «Io sono Vera!»

«Io mi chiamo Lucinda.» sorrise.

«Io invece Clem! Venite un attimo!» continuò entusiasta prendendole per mano e correndo. «Fratellone!»

«Cosa c’è Clem?» chiese distrattamente.

«Ti presento Vera e Lucinda!» annunciò sorridendo.

Lem arrossì un po’, ma poi si riprese. «C-ciao!».

«Tu come ti chiami?» prese parola Vera.

«L-Lem...» si presentò ancora un po’ in imbarazzo.

«Piacere di conoscerti Lem.» sorrise Lucinda.

«Ora mi spiegate che cosa ci fate qui?» domandò finalmente Ash.

«Perché, non ci vuoi tra i piedi per caso?» chiese Misty offesa e alterata allo stesso tempo.

L’allenatore subito restò di sasso. «No!» sobbalzò poi. «Ma cosa ti salta in mente!?»

«Non si sa mai con te...» disse socchiudendo gli occhi incrociando le braccia sospettosa.

«Siamo in cerca di avventure.» spiegò Lucinda.

«E vogliamo assistere al Varietà Pokémon!» saltò su Vera.

«Il varietà? Veramente?!» sgranò gli occhi la ragazza nel gruppo di Ash.

«Sì...» emise la castana confusa dalla domanda superflua. «Anche a te piace?».

«Certo! Io sono una perfomer!» esclamò in tutta risposta.

«Performer?» ripeté la blu interrogativa.

«In poche parole una che partecipa a quel tipo di gare.» le spiegò Vera.

«Ah, ho capito.»

«Ma nella vostra regione non ci conoscete?» chiese Serena delusa.

«Mi spiace.» prese parola la rossa. «Il Varietà Pokémon è una novità degli ultimi anni, gli allenatori seri ignorano completamente l’esistenza di queste esibizioni.» spiegò tirando il più possibile un sorriso.

«Cosa?» sgranò gli occhi l’altra. «Fai sul serio?!» domandò poi offesa.

«Misty, non ti sembra di esagerare?» le domandò l’amica castana pur rimanendo comunque tranquilla.

«No, non mi va che esibizioni simili siano paragonate alle lotte in palestra o alle gare Pokémon.»

«Certo che sei davvero terribile!» l’accuso la ragazza bionda.

«Sì, Misty, cos’hai? Perchè sei così cattiva con Serena?» si intromise Ash.

«Questa è bella!» sbottò subito. «Che cos’hai tu piuttosto! Non posso credere che tu ti sia messo a viaggiare con gente del genere!» concluse andandosene a passi pesanti.

«Aspetta Misty!» esclamò Vera seguendola.

Lucinda le guardò incerta se seguirle, ma aveva la sensazione di dover restare per chiarire qualsiasi equivoco fosse stato sollevato.

«Sbaglio o ci ha appena offeso?» ruppe il ghiaccio Serena.

«Che antipatica!» commentò la piccola Clem facendo una smorfia.

«Sono sicuro che c’è un equivoco...» disse Lem anche se poco convinto.

«Certo che è un equivoco!» si sbrigò a dire Lucinda. «Misty non è il tipo che si mette a offendere la gente senza un motivo!»

Intanto che parlavano qualcuno si avvicinò. «Eccole finalmente!»

«Ora non ci scappate più!» esclamò Meowth.

La blu dallo stupore sobbalzò. «Oh no! Ancora voi!» gridò prima di correre via.

Il Team Rocket la seguì, mentre gli altri rimasero interdetti, compreso Brock.

 

«Misty, va tutto bene?» chiese Vera sedendosi a bordo del fiume accanto a lei.

La ragazza stava piangendo, ma per non darlo a vedere si copriva gli occhi con le mani.

«Dai Misty, non fare così…!» cercò di rincuorarla. «Se piangi tu allora... io…!» continuò cercando di controllare gli occhi che le diventavano sempre più lucidi.

L’amica nel sentire la voce un po’ rotta dell’altra si tolse le mani dagli occhi per guardarla.

«Vera...» emise mortificata e sorpresa allo stesso tempo.

Subito l’amica non disse niente, ma poi prese coraggio. «Ti manca Ash, vero?!»

Misty tornò a guardare il mare. «Solo un po’...»

«Anche a me manca.» ammise tranquillamente la castana.

Misty tornò a guardarla sgranando un po’ gli occhi, ma poi le sorrise forse un po’ amaramente ma sinceramente. «Beh, Ash è speciale

Arrivò Lucinda di corsa e le altre due la guardarono stupite.

«Misty, Vera! Scappate!» gridò non fermandosi.

«Torna qui!» strillò Jessie correndo.

Le due amiche a quel punto si alzarono.

«Oh no!» si fece scappare Misty.

«Il Team Rocket ci ha seguite!» esclamò Vera quasi contemporaneamente.

La ragazza blu correva a perdifiato già da tanto tempo e ora non ce la faceva proprio più. «Basta! Io non ce la faccio più! Pachirisu esci!» disse lanciando la Pokéball.

«Pachirisu?» ripeté la ragazza dagli occhi verdi che non aveva mai sentito quel nome.

«Aspetta Lucinda!» implorò l’altra che invece aveva capito.

Pachirisu uscì proprio sulla riva del fiume e a contatto con l’acqua emise una potente scarica elettrica che colpì le amiche.

«Oh no! Scusate!» si sbrigò a dire la coordinatrice preoccupata.

Le due caddero schiena contro schiena semicoscienti.

«Tutto ok...» tranquillizzò la capopalestra facendo l’ok con il pollice.

«Visto cosa avete fatto?!» esclamò la ragazza dai capelli blu voltandosi con aria minacciosa.

«Cosa abbiamo fatto noi?» chiese timorosa Jessie.

«Ehy, calma ragazzina…!» prese parola Meowth.

«Sì! Non ci fare male!» implorò James con le mani giunte.

Lucinda però non sembrava intenzionata a cedere e corrugò la fronte. «Pachirisu, usa Scarica!»

Il Team Rocket prese il volo e scomparve alla velocità della luce.

«Sistemati.» sentenziò orgogliosamente. «Misty, Vera, ditemi che state bene!» corse poi dalle amiche scuotendole a turno.

«Tranquilla Lucinda, stiamo bene.» parlò finalmente Misty.

«Parla per te, a me fischiano le orecchie.» si massaggiò la testa Vera.

Lucinda tirò un sospiro di sollievo. «Meno male, non mi sarei mai perdonata se vi fosse successo qualcosa di grave.»

«Puoi stare tranquilla, siamo forti!» chiarì la castana.

Misty le guardava intenerita, erano veramente simpatiche, era fortunata ad averle conosciute. Tuttavia non riusciva a godersi appieno la situazione, perché avvertiva la presenza di qualcuno che le spiava da dietro un cespuglio.

«Ragazze, io vado un attimo da quella parte.» avvertì.

«Va bene.» rispose Vera.

 

«Serve aiuto?!» esclamò la ragazza mettendosi a quattro zampe dentro il cespuglio dopo aver trovato un ragazzo biondo.

Il ragazzo si prese quasi un colpo nel sentirla.

«Beccato!» continuò più severa. «Perché ci stavi spiando?!»

Lui non sapeva proprio cosa dire e non poté neanche perché la ragazza continuò a parlare.

«Ma tu sei l’amico di Ash!» sgranò gli occhi. «Perché ci stavi spiando?!» insisté indurendo il tono più di quanto l’avesse indurito all’inizio.

«Aspetta, non è come sembra, vedi, io ho perso gli occhiali...» sorrise imbarazzato.

«In effetti vedevo che c’era qualcosa di diverso in te.» ci pensò su. «Va bene, ti aiuto a cercarli!» annunciò.

«N-non c’è bisogno che ti disturbi…!».

«Andiamo, non puoi rifiutare il mio aiuto e poi non si lascia un amico in difficoltà.» disse per poi gattonare via.

«A-aspetta!» esclamò lui seguendola.

 

«Ecco qualcosa di sospetto.» disse riferendosi a qualcuno che intonava una strana melodia.

«Cosa intendi?» chiese confuso.

«Non senti questo odore?»

Lem provò ad annusare, però dopo poco gli venne da tossire. «È terribile!» si fece scappare.

«Assomiglia a quello del Magikarp arrosto...» commentò lei. «Ma non è questo il punto, guarda.» indicò il ragazzo che stava cucinando.

«Quelli sono i miei occhiali!» esclamò incredulo.

Il ragazzo sentendo smise di mescolare.

«Ti abbiamo beccato!» saltò in piedi Misty puntando il dito.

«È un piacere rivederti signorina.» disse accennando un inchino.

«Non fare il finto tonto, ti sei rivelato, io l’avevo pensato subito che eri un pessimo soggetto!»

«Addirittura pessimo soggetto?» ripeté togliendosi gli occhiali. «Tieni, non sapevo fossero tuoi.» disse ridandoli al legittimo proprietario sorridendo.

«Ti ringrazio!» ringraziò lui felice rimettendoseli.

«Non lo ringraziare, dopotutto è lui che te li aveva rubati!» ricordò la ragazza.

L’inventore la guardò confuso sul cosa dire.

«Nel perfetto stile del chi trova tiene.» spiegò con un perenne sorriso stampato in faccia.

La rossa fece una faccia disprezzante. «Vieni Lem! Andiamocene da gente come questa!» esclamò tirandoselo dietro per il braccio.

Spighetto salutò con un braccio alzato. «Tornate a trovarmi!»

 

«Dov’è andata Misty?» domandò Vera.

«Non lo so, vuoi che andiamo a cercarla?» chiese a sua volta Lucinda.

Prima che potessero dire altro però arrivò Clem di corsa.

«Vera, Lucinda! Il mio fratellone è sparito!» disse allarmata.

Le due si guardarono per un attimo.

«Anche Misty è sparita!» esclamò poi la castana.

Lem e Misty arrivarono proprio in quel momento, tuttavia non si accorsero di loro perché stavano parlando tra di loro.

Quando furono abbastanza vicini la bambina bionda fece finta di schiarirsi la voce.

«Clem!?» esclamò Lem sorpreso.

«Cosa stavi facendo?! Il cascamorto con questa vecchia stregaccia?!»

«VECCHIA STREGACCIA A CHI?!!» tuonò Misty come una furia.

«Clem che cosa dici? Non sei molto educata...» disse lui non sapendo cosa fare per essere più autoritario.

«Non mi importa se non sono educata.» disse con aria sbruffoncella. «Lo stereotipo della Tsundere non mi incanta.»

«Piccola insolente… a chi hai dato dello stereotipo…?!»

«Ora basta Clem!» trovò finalmente il coraggio di sgridarla il ragazzo. «Chiedi immediatamente scusa a Misty.»

Clem la guardò incrociando le braccia con un’espessione assolutamente risentita.

«Scusa.» disse semplicemente per poi voltarsi e andarsene.

La rossa era ancora fuori di sé, quindi Lem decise di dirle qualcosa.

«Ti prego non farci caso, a volte è una vera peste.» disse mortificato.

Nonostante quelle parole Misty continuava a tremare dalla rabbia.

«Se non vi somigliaste tanto fisicamente crederei che uno dei due sia stato adottato… c’è un abisso tra i vostri caratteri…!»

Proprio in quel momento Vera corse ad abbracciarla e lei dallo stupore non poté fare a meno di calmarsi.

«Meno male che sei di nuovo qui!» esclamò sorridendo.

«Non sono sparita neanche per dieci minuti...» ribatté l’altra confusa.

«Penso che dovremo tornare dagli altri.» prese la parola Lucinda.

«Giusto!» esclamò la castana sciogliendo il suo abbraccio con Misty. «Saranno preoccupati.»

 

Mentre stavano tornando Misty si avvicinò a Lem.

«L’ho capito, sai?» dissi lei con aria ovvia.

«Eh?» emise il ragazzo biondo confuso.

«Ci hai seguite perché temevi che il Team Rocket ci facesse del male.»

«T-ti sbagli! Io non vi ho seguite!» era diventato all’improvviso molto agitato. «Avevo perso…!»

«I tuoi occhiali, lo so.»

Lem non sapeva che cosa dire, pensava che se lo sapesse quella conversazione non avesse alcun senso.

«Hai perso davvero gli occhiali o non li avremmo ritrovati.» disse Misty. «Però li hai persi vicino al cespuglio dove ti ho trovato perché ci hai seguite o vorresti negarlo?»

Lui aveva abbassato il capo sconfitto.

«No, hai ragione.»

«Non devi sentirti in colpa, ti fa onore.» disse per poi sorridere.

«Davvero??» gli scappò da quanto era stupito.

«Sì, almeno tu sei accorso in nostro aiuto a differenza di un allenatore di mia conoscenza.»

«Ve la cavate benissimo anche da sole.»

«Perché siamo ragazze dalle mille risorse.»

A forza di camminare erano tornati dagli altri.

«Finalmente, dove eravate finiti?!» chiese Ash che aveva tutta l’aria di essere stato in ansia tutto il tempo.

Vera andò verso di lui e gli posò una mano sulla spalla con aria afflitta.

«Non ostenterei preoccupazione se fossi in te...»

Anche se era rimasto confuso da quello che aveva detto l’amica capì cosa intendeva quando Misty si infiammò.

«AH, ORA SEI PREOCCUPATO?!» gridò cominciando ad avvicinarsi. «Ti ricordo che è successo tutto a causa tua!»

«Sei troppo sensibile, non sei cambiata per niente in questi anni.» commentò sorridendo.

Se all’inizio la ragazza dai capelli rossi era confusa da quello che Ash aveva detto un secondo dopo era tornata subito arrabbiata, ma molto più di prima.

«Ora lo picchio…!» le scappò serrando i pugni.

Fortunatamente la castana corse da lei.

«Basta Misty, ti prego...» mormorò con aria mortificata.

«È con me che ce l’hai, no?!» esclamò all’improvviso Serena. «Allora perché non mi affronti invece di prendertela con Ash!?»

«Scusa, com’è che ti chiami?»

Serena rimase spiazzata in men che non si dica.

«Ah giusto, Serena.» si rispose da sola. «Allora perché non fai come il tuo nome e stai serena?! Non mi importa abbastanza di te per arrabbiarmi!»

«D-di Ash invece ti importa molto!»

Tutto si fermò quando la ragazza bionda pronunciò quelle parole.

Misty era semplicemente incredula.

«Ma per favore...» disse con tono sprezzante voltando loro le spalle.

Mentre se ne andava Clem disse qualcosa a Serena.

«Non ascoltarla, è solo una grande maleducata.»

Lucinda guardò preoccupata la scena per poi guardare Vera che dagli occhi tradiva terrore. Come avrebbero fatto ad andare d’accordo con i nuovi amici di Ash? Sembravano tanto diversi da loro...

 
  
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