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Autore: holls    25/06/2018    5 recensioni
7:45 e arriva il treno per Firenze.
Elisa non avrebbe dovuto togliersi le cuffie. Non avrebbe dovuto chiudere gli occhi sulla sua migliore amica. E non dovrebbe fidarsi nemmeno di quella nuova.
[Questa storia partecipa alla challenge “Chain of fools” sul Forum di Writer’s Wing]
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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7:45 e il treno frena con uno stridio che le copre la musica nelle orecchie.
7:45 e le persone si accalcano davanti alle porte, che si aprono poco dopo.
7:45 ed Elisa riesce a salire sul treno. Apre la porta della carrozza e cammina a passo svelto per il corridoio, in cerca di un posto libero. Scansa una testa che sbuca da un seggiolino: qualcuno si è addormentato e il capo gli sta scivolando sullo schienale. Aggira la testa, ma Elisa urta il piede di qualcuno che ha accavallato un po' troppo le gambe. Svicola e riprende a camminare, la tracolla a frenare i suoi movimenti.
Poi lo vede: il posto è suo.
Il treno riparte, mentre Elisa ascolta le notizie di viabilità che annunciano un incidente sulla Strada Grande Comunicazione che va da Firenze a Livorno. Si sono creati chilometri di coda, c'è un ferito grave, la polizia cerca di veicolare il traffico come può. Poi il traffico si sposta a Pozzuoli, ma Elisa ha già cambiato stazione radio in cerca della prossima canzone.
Il suo migliore amico è partito di buon'ora, quella mattina, per arrivare fino a Pisa a comprarle un regalo. La ama segretamente da almeno un anno e per lui è giunta l'ora di dichiararle i suoi sentimenti, comunque vada. 
Una compagna di corso di Elisa prende posto lontano da lei. La ragazza se ne accorge, ma non le dà peso: è solo una stupida che dall'oggi all'indomani non le ha più rivolto la parola. 
Quella compagna ha scoperto che suo padre e la madre di Elisa si conoscono. Suo malgrado, ha scoperto che si conoscono un po' troppo bene. Elisa è bella come sua madre e non vuole più portarla a casa sua, buttando nel cesso quindici anni di amicizia. Nel cesso ci finiscono anche le gocce di sangue di un polso troppo graffiato, che appartiene a quella ragazza che vorrebbe solo diventare invisibile.
Poi sale anche la migliore amica di Elisa. Si siede di fronte a lei, che si sfila le cuffie dalle orecchie. Le notizie di viabilità svaniscono. Guarda verso la porta della carrozza, ma il suo migliore amico non c'è. Si chiede dove possa essere, lo chiede anche alla sua nuova migliore amica. Entrambe fanno spallucce.
I medici hanno appena coperto il migliore amico di Elisa con un telo bianco. La sua Ford Ka si è accartocciata completamente durante l'impatto frontale con il guardrail all'uscita di Pisa. La polizia sta ancora veicolando il traffico come può.
Elisa confida alla ragazza di fronte a lei che si sta vedendo con un tipo, ma che non prova niente. Si sente strana da tanto, troppo tempo. Forse avere una relazione non le interessa. Forse fare sesso non le interessa. Il giorno dopo lo sa tutta la sua cerchia di amicizia.

7:45 e il treno frena con uno stridio che le copre la musica nelle orecchie.
7:45 e le persone si accalcano davanti alle porte, coprendosi la bocca.
7:45 e il dolore scompare, mentre le grida riempiono un'aria che non è più sua.

   
 
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