Conteggio parole: 596
Prompt (@iosonosara): Life should always be fair
Nota:

• Ambientata... verso l'inizio della prima serie? Anche se sono quasi certa che una scena simile sia accaduta nel telefilm.
• L'ispirazione è arrivata dopo aver letto una citazione in inglese... ma non ricordo nè da dove, nè di chi.

Always "fair"

Ci sono momenti in cui anche se sei un medico non puoi fare a meno di dire "La vita dovrebbe essere sempre giusta".

Come quando la tua bicicletta nuova scompare per l'ennesima volta... mentre il tuo ferrovecchio rimane sempre al suo posto.

Come quando i tuoi boxer preferiti diventano di color rosa... mentre non c'è nulla di rosa o di rosso in lavatrice.

Come quando la paziente che ti ha promesso di venire a cena con te muore prima che tu riesca a capire cos'ha, mentre il vecchietto che tutti detestano se la cava sempre per un soffio...

Qualcuno mi spinge in avanti e finisco a terra assieme al diario.

Mi rialzo, pronto ad affrontare l'Inserviente e a dirgli quello che penso veramente di lui ... e mi ritrovo davanti il dottor Cox.

- Non puoi sapere quanto volevo farlo, pivello, - dice, sfregandosi le mani, orgoglioso. - Ora, se solo ti fossi trovato seduto sulla ringhiera sul tetto, mi sarei liberato della causa di buona parte dei miei problemi. -

- Dottor Cox ... -

Mi ignora, come il solito quando è perso nei suoi soliloqui... oppure sono monologhi?

- E se avessi trascinato Bob Kelso nella tua caduta, sarei stato l'uomo più felice della terra in questa infima giornata.

Ma non è così. Quindi, Leslie, si può sapere che ci fai qui? -

- Avevo bisogno... di pensare... - rispondo, balbettando.

- Alla sorte della giovane e affascinante signorina Smith? - mi chiede, quasi sospettoso. - Non è che eri qui a pensare a stronzate come "Non è giusto che sia capitato a lei" o "La vita dovrebbe essere sempre giusta", vero? -

- Dotto Cox, non dovrebbe... -

Non mi lascia finire.

- Perché vedi, Penny, pensavo che avessi capito che la vita è la peggiore puttana che ci possa essere, quella che la dà a tutti, ma solo per quanto garba a lei. Pensavo che avessi capito che noi medici possiamo solo raccogliere gli spiccioli e tentare di pagarla perché rimanga un altro po'. -

- Dottor Cox, davvero non... -

- Ed è bello che la vita non sia "giusta", - dice, evidenziando le virgolette con un gesto delle mani. - Perché, capiscimi, Patty...

Se la vita fosse giusta, al mondo non esisterebbero i signori del male come Bob Kelso, le donne isteriche e nevrotiche come Biancaneve e i depressi e deprimenti come te.

Tu mi dirai "Ma dottor Cox, questo sarebbe meraviglioso".

Avresti anche ragione.

Purtroppo, Kitty, questo significherebbe che non esisterebbero nemmeno i geni come me.

Se la vita fosse "giusta", saremmo tutti uguali e, credimi, Sandy, sono pronto a spararmi prima di essere come te o come Kelso. -

Non avevo mai pensato alla faccenda da quel punto di vista...

Per un attimo, visualizzo un ospedale in cui medici e pazienti sono tutti uguali a me: il primario JD, il chirurgo JD, l'inserviente JD,... non è poi così male quel me stesso con le tette!

Tutti i JD pazienti con la stessa malattia, le stesse cure, lo stesso decorso.... tutti i medici JD con le stesse competente... tutti con gli stessi sogni, gli stessi problemi e gli stessi consigli... tutti con le stesse battute...

Il dottor Cox ha ragione.

- Quindi, pivello, piantala di frignare e fila a renderti utile. -

- Grazie, dottor Cox, - dico, prendendo il diario, e mi defilo, lasciandolo ad affrontare un'orda di madri infuriate per il suo linguaggio. Riesco comunque a sentirlo mentre urla nella mia direzione:

- E vedi di non farti più trovare nel parco giochi di pediatra, capito? -