Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Doubt07    29/06/2018    0 recensioni
Jeon Jungkook, ragazzo che ha timore di vivere.
KIm Taehyung la cui vita appare perfetta e invidiata.
Ma un patto con un essere sconosciuto, sconvolgerà le loro esistenze.
Boyxboy
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Jeon Jungkook era un ragazzo all'apparenza comune: non aveva sogni ma fingeva di averli per non risultare strano, sorrideva esteriormente, anche se dentro urlava.

Ma c'era una cosa che lo rendeva quasi normale: l'attrazione che provava verso un suo collega di università, e chi altri poteva essere se non Kim Taehyung, il ragazzo più solare e popolare del campus.

È stato solo un attimo, in un frangente di secondo nel quale gli occhi di Jungkook catturarono la figura di Taehyung, in una mattina uggiosa, mentre si stava dirigendo nell'aula di economia, e da lì non lo avrebbe più lasciato andare.

Ma chi poteva mai immaginare che quello sarebbe stato la fine di ogni cosa...

Tutto ebbe inizio in una delle solite feste che si organizzavano di routine all'interno dei dormitori.

Precisiamo che Jungkook non era tipo da feste, ma per la sua cotta avrebbe sopportato anche l'odore nauseante di alcol e fumo, tutto per osservare da dietro le quinte il suo Tae.

Il minore però non si sarebbe mai aspettato che quest'ultimo si avvicinasse a lui e iniziasse un più che evidente approccio.

< Ehi> gli disse il biondo.

Jungkook era nel panico, non sapeva che dire o fare, e semplicemente sorrise imbarazzato, tendendo lo sguardo sommesso.

< Sei carino lo sai?>

Aveva sentito bene? Lui, Kim Taehyung, gli aveva detto che era " carino"?

A quel punto, finalmente, incontrò il suo sguardo, e dopo quello la mente del minore andò completamente in standby.

Taehyung lo afferrò per un braccio, portandolo in una stanza, all'apparenza vuota, e fu lì che il maggiore lo trascinó sul letto, lasciandogli caldi e umidi baci sul suo candido collo.

Jungkook di certo non lo avrebbe fermato, bramava da tempo il corpo del maggiore, fantasticava su come potesse risultare al tatto la sua pelle ambrata.

Non gliene fregava niente se quella era la sua prima volta, in fondo aveva sognato miriade di volte la sua crush che lo toccava in quel modo.

Taehyung si staccò dal corpo del minore, incominciando a spogliarsi lentamente mentre lo osservava dal basso.

Il minore di tutta risposta iniziò a toccarsi proprio lì sotto, mentre divorava con gli occhi la sua perfetta sagoma.

togliendosi lentamente la felpa turchese.

Cazzo sì... a chi non piacerebbe?

Pensò il minore annuendo con gli occhi oramai lucidi per l'eccitazione che stava provando.

< Sai adesso giocheremo un po' che dici? Possiamo iniziare con un pompino>

Il minore rimase spiazzato sia per la frase e sia per il tono che aveva usato: freddo e privo di qualsiasi sentimento. Ma come un automa fece come gli era stato ordinato.

Si alzò dal letto ad una piazza, per poi inginocchiarsi davanti al maggiore, iniziando a slacciargli la cintura.

Taehyung gli accarezzò il capo, quasi per rassicurarlo, anche se era un gesto da traditore qeullo che stava compiendo. 

Le mani tremolanti del minore abbassarono la zip dei pantaloni, per poi tirarli giù lentamente e in modo al quanto impacciato.

Dio, stava morendo dalla vergogna, era sicuro che le sue goti si erano tramutate come sfere di un rosso acceso.

< Piccolo non abbiamo tutto il tempo lo sai?> disse con voce bassa e roca.

Lui, un po' titubante, abbassò l'ultimo indumento, notando la sua non erezione. Si sentì ancor più minuscolo, perché lui si era eccitato solo per quattro stupidi bacetti.

Iniziò a sfiorarlo con le dita, dall'alto in basso, lo prese con entrambi le mani, per poi muoverle circolarmente su e giù, ma nulla, non ne voleva sapere di alzarsi minimamente.

< Prendilo in bocca> la sua non era una richiesta era un ordine

La mano del maggiore, ancora sulla sua testa, lo spinse con prepotenza sul suo membro, e Jungkook lì voleva morire, le cose non dovevano andare così, assolutamente.

Aveva immaginato la sua prima volta come un qualcosa di speciale ed unico, come protagonisti baci e tenere carezze, dei ti amo detti con dolcezza, e invece si ritrovava lì con un organo sessuale maschile davanti i suoi occhi e con un dio greco che gli ordinava di succhiarlo.

Ma ancora una volta, i sentimenti che il minore nutriva per il maggiore prevalsero sulle sue fantasie romantiche, e così lo fece, lo inglobò all'interno della sua cavità orale.

Taehyung, non contento però, spinse ancora più affondo, provocando un conato di vomito all'ingenuo Jungkook, che però non voleva deluderlo, così resistette.

Fece su e giù lentamente mentre l'altro gemeva di piacere.

< Così... bravo> portando indietro la testa.

Jungkook era felice che stesse riuscendo nel suo obiettivo e, con entrambe le mani, iniziò ad andare più veloce.

urlò Taehyung, mentre la lingua del minore iniziava leccargli il membro.

Ma tutto finì in quel terribile istante, quello che avvenne dopo furono soltanto lacrime e urla di dolore.

Da un armadio semi chiuso uscirono gli amici di Taehyung con un volto soddisfatto ed una videocamera che stava riprendendo tutto.

Il maggiore allontanò bruscamente Jungkook, e quest'ultimo non stava realizzando all'istante che quello era solo una bravata, sì una bravata.

< E bravo il nostro Tae... non ero sicuro che ce l'avresti fatta e invece> dandogli il cinque.

< Ti voglio ricordare che stai parlando con il più figo del plesso> ridendo.

Un amico di Taehyung si avvicinò al minore, che si trovava ancora inginocchiato e gli occhi fissi sul pavimento.

< E chi lo avrebbe mai detto che Jeon oltre che essere uno sfigato fosse anche una checca di merda> spingendo con forza la testa del minore.

Quelle parole gli avevano fatto male è vero, ma non quanto le parole dette in seguito da Taehyung.

< E sa usare quella boccuccia che si ritrova da dio... dovrebbe farlo come lavoro> accarezzandogli il capo.

< Non mi toccare!> disse a denti stretti Jungkook, allontanando la sua mano bruscamente, cercando di tenere ferme quelle lacrime che minacciavano di uscire, ma non poteva crollare adesso, non davanti a loro.

< E chi ti vuole anche solo sfiorare> un altro colpo alla fragile anima del minore.

Alla fine il gruppetto se ne andò, ma prima uno di loro disse:

< Questo video diventerà virale>

Chiusero la porta e fu lì che Jungkook, prendendosi la testa con le mani, urlò, pianse.

Ma poi gli venne in mente Hobi, quel strano ragazzo dai capelli rosso fuoco.

Se cambi idea chiamami ed io comparirò.

E così fece, lo invocò.

< Ma guarda chi si rivede> comparendo dal nulla, fluttuando nell'aria con il suo completo rigorosamente nero.

< Accetto il patto> mentre lo osservava ondeggiare da una parte all'altra.

< Come mai questo cambiamento repentino?> gli chiese il rosso divertito.

< A te importa solo della mia anima... quindi perché fai domande?> puntualizzó Jungkook.

< Hai ragione... allora chi è il fortunato?>

< Voglio l'esistenza di Kim Taehyung> disse senza un'ombra di esitazione.

< Sei consapevole dei rischi vero? Lui non esisterà più come Taehyung e tu non esisterai più come Jungkook>

Il minore lo guardò con occhi persi e colmi di lacrime e, con un sorriso privo di qualunque emozione, fece cenno di si.

< Perfetto allora... recita la formula e il suo corpo... la sua vita... saranno tuoi>

Allora so benissimo che è veramente confuso tutto questo, ma si capirà tutto in seguito.

   
 
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