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Autore: Padme_90    30/06/2018    5 recensioni
“ Vedi Bra, nel mondo ci sono tanti stupidi che non vanno oltre il loro naso. Le persone sono deboli e vigliacche. Quando vedono qualcosa di diverso ne hanno paura e lo denigrano. Però ci sono persone speciali come la tua mamma che hanno fegato da vendere. Non ti chiamano mostro solo perchè sei diverso, ma hanno il coraggio e la volontà di accettarti così come sei, anche con la coda!”
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Perchè piangi Bra?”

Mia figlia è accucciata in un angolo della sua stanza.

Le ginocchia al petto, il viso nascosto tra le gambe.

Posso sentire i suoi lamenti e ad ogni suo singhiozzo il cuore mi si vorrebbe fermare.

“ Sono orribile, sono un mostro!”- la sua vocina viene fuori tra una lacrima e l’altra.

“ Eh? Un mostro? Ma cosa stai dicendo?”- Non posso credere alle mie orecchie.

“ tutta colpa di questa!”-le viene fuori dalla schiena la coda.

“ perchè dici così?”- sono un pò ferito da quest’affermazione, ma anche curioso.

“ nessuno vuole giocare con me, tutti mi evitano perchè ho questa maledetta cosa e dicono che sembro una brutta scimmia”

Beh direi che in effetti  non hanno tutti i torti, la nostra coda è quella di una scimmia.

“ Non devi ascoltare quello che dicono gli altri e se proprio dicono sciocchezze, potresti sempre chiudergli la bocca con un bel pungo!”

Sono il principe dei saiyan, cosa potrei insegnare di diverso a mia figlia?

“ anche se faccio come dici tu, resto comunque un mostro!”

Si asciuga una lacrima con le dita e tira su col naso.

“ Ma tu non sei un mostro, sei solo diversa da questi stupidi terrestri”

“ Ma la mamma è una terrestre!”

“ La mamma è la mia terrestre, la tua terrestre, la nostra terrestre! Non ha niente a che vedere con gli altri. Lei è speciale!”

Arrossisco e mi giro dall’altra parte.

A  volte non mi spiego come sia possibile che la mia bocca pronunci certe parole.

La cosa più assurda è che io ci credo davvero e sono convinto di quello che dico.

In situazioni come questa, posso vedere difronte a me, appoggiato al muro con le braccia incrociate ,il me stesso ragazzo che mi guarda e mi dice deridendomi:

“ Vegeta sei diventato un’idiota!”

Beh in quel caso il pungo in faccia glielo tirerò io per chiudergli quella boccaccia.

Sta zitto stupido ragazzino!

“ Ascolta Bra, voglio raccontarti una storia”

Mi inginocchio e mi siedo a gambe incrociate vicino a lei.

Mi guarda con quei magnifici, enormi occhi azzurri come quelli della mia Bulma.

Le mie donne sono bellissime.

Non posso sopportare di vederle piangere.

Se fosse necessario, ritornerei Vegeta lo spietato e malvagio principe dei saiyan per eliminare tutti quelli che osano farle soffrire.

Guardo di nuovo il muro, il me ragazzo è ancora lì.

Goditi la scena moccioso, dopo ti sistemo io!

“ Papà allora?”

Torno in me.

Mi schiarisco la voce.

“ Si beh allora, tanti anni fa,  ad un bambino più o meno della tua età e con la coda, proprio come te, uccisero la famiglia e distrussero il piaeta d’origine”

Forse finirò per far piangere di nuovo mia figlia se comincio così.

“ nessuno voleva avere niente a che fare con lui e anzi, lo deridevano e lo chiamavano scimmione. Rimase solo per tanti anni, schernito e allontanato da quelli che gli stavano intorno. Un giorno, giunse su un pianeta chiamato Terra. Diciamo che non fece molto per farsi volere bene, e quindi continuava ad essere evitato da tutti. Solo una bella fanciulla, bella proprio come te, riuscì, nonostante quel ragazzo fosse tanto diverso da lei e dagli altri, a innamorarsi di lui. Lo rese molto felice e fece si che tutta la tristezza che si era portato nel cuore per tanti anni venisse cancellata, anche dall’arrivo di due meravigliosi figli che esattamente come lui avevano la coda.”

Mi guarda stranita, forse non le ho fatto capire niente, ma è sua madre quella forte nelle favole, non io!

“ papà ma tu la coda non ce l’hai”

Incredibile, mia figlia ha capito che la storia è la mia. Le sorrido soddisfatto, nonostante sia solo una bambina è molto perspicace.

“ si, è vero. Oramai non ho più la coda”

“ Allora vedi che ho ragione a dire di essere un mostro? Tu sei felice ora che non l’hai più!”

Mi sta mettendo in difficoltà e mi tiene testa. Non c’è che dire, è proprio mia figlia!

“ Ma la mia coda era il segno più evidente della mia diversità! Però la tua mamma mi ha donato il suo cuore, nonostante io non fossi come lei!”

Le poggio una mano sulla testa e le accarezzo i capelli.

“ Vedi Bra, nel mondo ci sono tanti stupidi che non vanno oltre il loro naso. Le persone sono deboli e vigliacche. Quando vedono qualcosa di diverso ne hanno paura e lo denigrano. Però ci  sono persone speciali come la tua mamma che hanno fegato da vendere. Non ti chiamano mostro solo perchè sei diverso, ma hanno il coraggio e la volontà di accettarti così come sei, anche con la coda!”

Finalmente mia figlia mi guarda negli occhi e mi sorride.

Questo mi rende immensamente felice.

“ Però se vuoi possiamo tagliarla, così non ti sentirai diversa”

Si mette in piedi, si aggiusta le pieghe della gonnellina del suo vestito e punta lo sguardo nel mio che sono ancora seduto appoggiato al muro.

“ No papà, non voglio!”

Srotola la coda dalla vita e la fa ondeggiare a destra e sinistra, poi continua.

“ Sai una cosa? Se non fossi diversa, ma fossi come gli altri, forse non incontrerò mai persone che avranno il coraggio di giocare con me per quella che sono. Anche se ho questa!”

Mi gira le spalle e fa per uscire dalla stanza saltellando, poi si volta verso di me e mi fa una linguaccia.

“ Poi se mi chiamano mostro farò come dici tu, gli darò un pungo sul naso!”

Non avrei potuto avere gioia più grande in quel momento.
Mia figlia, insieme a suo fratello sono il mio orgoglio più grande.

Ah a proposito di pungni sul naso…

Fisso il me ragazzo poggiato al muro con aria di sfida e lo colpisco in faccia.

“ Chiamami di nuovo idiota se hai il coraggio!”

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A Rosario, che oltre la mia coda ci è andato e ogni giorno mi fa credere nell'immensità dell'animo delle persone.
A Cinzia, che ogni giorno riesce a tirare fuori anche il mio lato più romantico, nonostante io faccia la dura.
Questa Os è venuta così, non so perchè non so come.
Mi sono cimentata per la prima volta in un momento dolce e tenero tra Vegeta e sua figlia.
Vogliate perdonarmi se non sono stata all'altezza.

   
 
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