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Autore: Asialive    07/07/2018    1 recensioni
«Sei capace di sognare, Astral?».
La creatura astrale si volta verso l’amico, le braccia conserte, confuso per quella
strana e inusuale domanda.

|| 648 parole || Broship ||
Genere: Angst, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Asutoraru /Astral, Yuma/Yuma
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La paura di perdere
 
                        
«Sei capace di sognare, Astral?».
La creatura astrale si volta verso l’amico, le braccia conserte, confuso per quella strana e inusuale domanda.
«Sai cos’è il sonno, Astral?». Yuma è sdraiato sulla sua amaca, gli occhi rossi rivolti al soffitto e le mani incrociate dietro il capo. La chiave dell’imperatore risplende sul suo petto sotto i raggi della luna, illuminando il viso del ragazzo. «Parlo sul serio, hai mai sognato Astral, magari mentre dormivi o magari ad occhi aperti, hai mai provato quella sensazione di felicità o terrore per quei sogni e quegli incubi che ogni notte popolano il nostro cuore?» continua.
Astral è confuso, non comprende cosa voglia dire “sognare” e trova ancora più difficile ricordare se sia mai successo.
«Perché questa domanda?» chiede, curioso. A volte non riesce proprio a capire cosa passa per la mente dell’amico.
Yuma alza le spalle e si rigira su un lato, stringendo forte con la mano la chiave al proprio collo. «Tu rispondimi» si limita a dire, senza aggiungere altro.
È strano, pensa Astral, poche volte ha visto il suo amico così serio e lontano, quasi freddo, distaccato...
«Non lo so – risponde, e si avvicina a lui – Non credo nemmeno di sapere cosa sia un incubo».
«È quando si immagina qualcosa di brutto e tutto sembra così vero che la paura ti paralizza anche al risveglio» tenta di spiegargli il giovane, col tono di chi è ancora avvolto in quel terrore. «Ho fatto un incubo ieri notte» sussurra, alzandosi a sedere. Non ha il coraggio di guardare Astral negli occhi, quindi tiene la testa bassa, rivolta al pavimento scricchiolante della sua camera. «Ho sognato te, Astral, in pericolo e io che non riuscivo a proteggerti».
Sono lacrime quelle che scorrono sulle guance dell’amico? Gli occhi annebbiati e la voce graffiante che tagliano il cuore della creatura astrale. 
«Era solo un sogno – sussurra Astral e, fluttuando, si posiziona a gambe incrociate al
suo fianco e lo guarda con quella sua solita e seria espressione negli occhi – io sono ancora qui e ci vorrà molto di più di qualche Bariano per sconfiggerci».
No, non sono queste le parole giuste, non è questa la verità, ciò che sente, quello che deve dire.
«Sai – continua – anch’io ho paura, Yuma – dice, ripensando a ogni duello che temeva che avrebbe perso se non fosse stato per la determinazione dell’amico – ho paura di scomparire per sempre, di non essere abbastanza forte per portare a termine il compito statomi assegnato».
Astral abbassa lo sguardo per un attimo e socchiude gli occhi, cercando quel coraggio che gli manca per poter esprimere ogni cosa. «Ma non è questa la mia più grande paura».
 Yuma cerca il contatto visivo con lui, incuriosito e, al contempo, felice che l’amico si
stia finalmente aprendo. Ha ancora gli occhi lucidi, ma le lacrime sembrano essere scomparse.
«Sai, Yuma – continua – da quando ti ho conosciuto ho capito che ci sono cose che valgono più di una missione o di un duello. Ci sono persone per cui si è disposti a sacrificar tutto, perfino la vita. E, Yuma... tu sei una di queste persone. E sarei solo un bugiardo se ti dicessi che non ho anch’io paura di perderti». Piange, Astral: piccole e
calde gocce che gli offuscano la vista e gli rigano il viso, fino ad arrivare sulle sue labbra. Hanno un insolito sapore di sale e gli seccano la gola.
«Astral...» sussurra Yuma, accorgendosene.
Il ragazzo si getta su di lui e cinge le spalle della creatura astrale tra le sue braccia, paralizzandolo. Che strani gesti usano gli umani per dimostrare agli altri il proprio affetto.
«Grazie, amico» sussurra Yuma, gli occhi sereni e umidi di felicità.
Astral sorride e, titubante, risponde a quel forte e caldo abbraccio avvolgendolo ancor di più a sé.
Nel fondo del suo cuore sa che finché rimarranno insieme niente sarà mai in grado di dividerli.






Angolo dell'autore:
E dopo due anni di blocco dello scrittore finalmente riesco a partorire qualcosa. Non sarà facile riprendere la mano, quindi scusate se questa one shot potrebbe sembrare un po' piatta.
Asia

 
   
 
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