Il desiderio che Killian sentiva era sempre più forte,era cresciuto lento,poco per volta si era intensificato fino a diventare sempre più forte,non sarebbe mai stata l’esperienza di una notte e via,non con Emma,con lei era amore,quello vero,quello che credeva non avrebbe mai più provato. Tutto era stato innescato dal primo bacio sull’isola che non c’è,anche se quello era stato inizialmente ottenuto sfidandola,mettendola nella posizione di dimostrare che baciarlo non avrebbe significato nulla,ma dopo che le loro labbra si erano toccate nessuno dei due aveva avuto più voglia di allontanarsi,al contrario di approfondire ancora di più quel momento,l’aveva visto anche negli occhi di Emma,lei che si era separata a fatica da quel bacio,che avrebbe voluto approfondirlo ancora,ma che si era tirata indietro per la paura di lasciarsi andare.
Da quel bacio ne erano seguiti altri,tutti si erano interrotti sempre troppo presto,ma Killian da gentiluomo non aveva fatto nulla che lei non volesse,l’avrebbe aspettata per l’eternità se solo lei glielo avesse chiesto.
Fino a quella sera,quella fatidica sera,seduti ai tavolini esterni da Granny,quando Emma l’aveva baciato dopo che le aveva confessato di aver lasciato la sua nave,la sua adorata Jolly Rogers,compagna di tante avventure per lei.
Il bacio era stato lento,ma intenso,pieno di crescente passione,era un bacio che nascondeva un significato più profondo del semplice grazie,Emma si stava lasciando andare,stava abbassando la sua corazza per fare spazio al nuovo sentimento che sentiva.
Le mani che si erano intrecciate tra i capelli,che avevano percorso i tratti del viso adesso erano l’una nell’altra,il respiro di entrambi diventava sempre più veloce,irregolare,i loro cuori battevano sempre più forte fino a quando Emma separandosi quel tanto che bastava a non perdere il contatto con le labbra di Killian sussurrò
«Andiamo»
Killian non aveva capito,sorpreso la guardò negli occhi,fu Emma ad alzarsi e a tirarlo verso di sè facendolo alzare.
Killian la guardava,Emma aveva stretto più forte la sua mano,a passo svelto lo conduceva verso casa,sarebbe rimasta vuota ancora a lungo mentre tutti festeggiavano il piccolo Neal. Una volta sulla soglia di casa Emma gli si avvicinò nuovamente,iniziò a baciarlo con desiderio sempre più crescente,Killian dovette imporsi con tutto sè stesso «Emma sei sicura? Vuoi davvero...» Lei sorrise,annuì e lo baciò nuovamente,era certa che non avesse avuto bisogno di ulteriori parole.
Fu un attimo,stretti l’uno all’altro erano dentro l’appartamento,Killian la prese in braccio senza mai staccare le labbra dalle sue e la portò al piano di sopra.
C’era un misto d’imbarazzo,ansia,desiderio e timore di arrendersi all’amore,Killian le accarezzava il viso,Emma aveva intrecciato le sue mani ai capelli di Killian, lui dolcemente aveva fatto scorrere la mano dal viso fino alla giacca di Emma e l’aveva aiutata a liberarsene con una lentezza che aveva fatto sospirare Emma,occhi negli occhi,Killian cercava il suo consenso per proseguire,l’ebbe quando lei iniziò a liberarlo dalla sua giacca,l’avrebbe cercato,chiesto sempre,voleva che la sua Emma fosse sicura e decisa a proseguire quel loro momento,così fu,ben presto Emma rimase con indosso solo la biancheria,lui la guardò con aria incantata,era meravigliosa la sua Emma,per nulla in imbarazzo,lo guardava consapevole dei pensieri di Killian,anche lui aveva indosso solo l’intimo,il loro desiderio era quasi palpabile,il fiato corto,il bisogno di appartenersi,l’uncino che le sfiorava la pelle nuda le provocava sussulti lungo la schiena,Killian che l’aveva notato stava per toglierlo,Emma fece cenno di no con la testa «È parte di ciò che sei» gli sussurrò,Killian non ebbe bisogno di aggiungere altro,con sguardo pieno di desiderio afferrò la bretella del reggiseno di Emma e la scivolò lungo la spalla,pochi attimi dopo niente faceva da barriera tra i loro corpi e poteva loro impedire di appartenersi e di amarsi come desideravano.