Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: Taichi_    10/07/2018    2 recensioni
Storia ambientata dopo la 13esima stagione.
Attenzione, possibili spoiler per chi non avesse visto il finale.
Dean ha finalmente cacciato Micheal dal suo corpo ma non è felice, non può esserlo se non ha Castiel al suo fianco.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
there will peace when you're done

La battaglia interiore con Micheal era finalmente finita, Dean era di nuovo libero, era riuscito a cacciarlo via ma ogni cosa ha un prezzo e quello che aveva dovuto pagare lui era stato decisamente alto.

Si avvicinò al corpo di Castiel, ancora una volta senza vita davanti ai suoi occhi, calde lacrime sgorgavano dagli occhi smeraldo del cacciatore mentre ripensava alla scena, c'era voluto il sacrificio di Cas, una lama fredda nel corpo del suo angelo, per dargli la forza di ribellarsi all'arcangelo. Non ne poteva più di vederlo morire ogni volta per lui e sapeva che questa sarebbe stata l'ultima, il suo pennuto se n'era andato, non l'avrebbe mai più rivisto e questo non poteva accettarlo, non dopo aver visto il suo angelo avvicinarsi alle sue labbra dandogli un primo e unico bacio prima di lasciarlo per sempre . Ripensò a una conversazione avuta con lui mesi prima e capì che c'era ancora una possibilità e avrebbe fatto tutto il necessario per riaverlo al suo fianco.

 Qualche mese prima:

Dean e Castiel erano ad uno dei soliti bar a festeggiare l'ennesimo caso riuscito, Sam era andato via con una delle cameriere. Tra un boccale di birra e un altro si ritrovarono a parlare del paradiso.
"Cas, tu che hai provato l'ebbrezza di morire, dov'è che sei finito se gli angeli non possono andare in paradiso?" Chiese Dean bevendo un sorso della sua birra. Il volto del moro s'incupì improvvisamente.
"Non so cosa fosse di preciso, era come se fossi nell'oblio, non ero nulla e faceva freddo, molto freddo" Rispose l'angelo abbassando il capo, il cacciatore mosse la mano libera verso quella dell'altro uomo stringendola dolcemente, cercando di dargli un po di conforto.
"Non c'è un modo affinchè tu possa andare da qualche altra parte?"  Castiel alzò il capo annuendo lentamente per poi riabbassarlo
"C'è, ma poche persone sono disposte a fare un sacrificio del genere e io non lo chiederei mai a nessuno" Concluse cercando di chiudere l'argomento, ma il biondo, non sapeva se per curiosità o per affetto, era ostinato a voler continuare la conversazione
"Qual è?" chiese, ma Castiel scosse il capo rispondendogli " Non mi va di parlarne, Dean"
"Perchè? Perchè sai che farei tutto il possibilie per farti avere un posto in paradiso con me?" Disse quasi urlando e stringendogli più forte la mano, non sopportava l'idea che l'angelo facesse sempre di tutto per lui e che gl'impedisse di fare lo stesso.
"E' proprio questo il punto, non è come un favore che puoi ricambiare, Dean" iniziò il moro avendogli letto nel pensiero "E' una scelta importante, non si può tornare indietro, è per questo che la fanno in pochi e sempre e solo per amore." Terminò Cas alzando il capo e fissandolo negli occhi. Dean non distolse lo sguardo nonostante le guance si fossero lievemente tinte di rosso.
"Dimmi solo in che consiste la cosa e non ne riparleremo più." Il moro annuì col capo stringendo più forte le sue dita in quelle dell'altro
"E' un unione, sono dei marchi angelici, l'anima dell'uomo e l'essenza dell'angelo si mescolano permettendo così al secondo, a me, di accedere al tuo paradiso, è per questo che è raro che accada, nessun uomo è disposto a condividere l'eternità con qualcun altro, una vita, forse. Ma l'eternità è un'altra cosa Dean." Finì Castiel bevendo l'ultimo sorso della sua birra e alzandosi per tornare al motel. Quando lasciò la mano del biondo, quest ultimo finì per sentire un vuoto dentro inesplicabile. "Io sarei disposto a farlo, per te, Cas." sussurrò il cacciatore dopo che l'altro uscì dal bar



Dean sapeva che la sua idea era da pazzi, non c'erano angeli o arcangeli che sarebbero stati disposti ad aiutarlo e doveva agire in fretta, se Sam si fosse accorto delle sue intenzioni glielo avrebbe impedito e stava già iniziando a diventare sospettoso visto che erano passati due giorni dalla morte dell'angelo e il corpo era ancora nella camera di Dean.
Doveva agire in fretta e sapeva che l'unico che poteva aiutarlo era anche l'ultimo a cui avrebbe dovuto chiedere aiuto, ma si trattava di Cas, del suo angelo, doveva farlo, per lui, per loro. Aspettò di essere solo nel Bunker prima di invocarlo e immediatamente una figura distinta uscì dalle tenebre sorridendogli in modo malevolo.
"O sei un pazzo suicida, o sei disperato, Dean Winchester" parlò Lucifer
"Probabilmente sono entrambi, diavolo."  l'arcangelo iniziò a girare per la camera, fermandosi vicino al corpo del fratello, gli accarezzò il viso con un ghigno tra le labbra
"Puoi anche darmi tutto quello che hai ma non sono in grado di riportarlo in vita quindi ti risparmio la fatica" disse mentre schioccava le dita per andarsene, il cacciatore lo afferrò per evitargli di scomparire "So che non puoi riportarlo in vita, non è quello che ti chiedo" Lucifer lo guardò incuriosito sedendosi sul letto di fianco al corpo di Castiel e facendogli cenno di continuare "Voglio che ci marchi, quella cosa che unisce anima ed essenza o come si chiama, quella specie di matrimonio angelico che fate voi con gli umani"  Il diavolo alzò un sopracciglio perplesso "E perchè dovrei farlo? Lui è morto, non ci guadagnerei nulla e nemmeno tu"
"Ci guadagneremo entrambi. Cas sarebbe nel mio paradiso e tu avresti un Winchester in meno di cui preoccuparti"  Dopo questa frase una scintilla guizzò negli occhi dell'arcangelo " Vuoi dire che se ti lego a mio fratello ti toglierai dai piedi? Ca-boom adios morto?"  Dean annuì convinto "Andrò da lui"
Il diavolo si alzò soddisfatto e iniziò a imprimere un marchio sul braccio di Castiel, passò al cacciatore sorridente "Ho visto davvero tante follie fatte per amore ma questa le batte tutto, sono un po invidioso" esclamò Lucifer concludendo il marchio "Credo che dovresti lasciare almeno una letterina a tuo fratello prima di volare via" continuò muovendo le braccia in un gesto teatrale a mò di ali "A mai più Winchester, è stato l'affare più conveniente che io abbia mai fatto" terminò congedandosi.


Qualche ora dopo Sam e Jack tornarono a casa, Dean non rispondeva così entrarono in camera sua consapevoli di trovarlo ancora lì a vegliare su Castiel. L'amara sorpresa di vedere il corpo del cacciatore senza vita stretto a quello dell'angelo li investì come una doccia fredda, Sam si precipitò dal fratello in un tentativo disperato per riportarlo tra i vivi ma ormai era troppo tardi. Jack notò una busta bianca lasciata sul comodino con sopra il nome del capellone e in silenzio gliela porse.
Sam lesse la lettera e pianse tutte le lacrime che aveva, non poteva odiare suo fratello ma il pensiero che lui non ci fosse più lo distruggeva.
Dean gli spiegò tutto, i marchi, la sua decisione, le sue motivazioni, li salutò contento, tanto si sarebbero rivisti dopo che i due avessero fatto una vita lunga e felice, gli augurò. L'ultima frase della lettera rieccheggiava imperterrita nella mente di Sam "Perdonatemi, voi potrete avere la vita che avete sempre voluto ma io no, senza Cas io non posso avere il mio lieto fine, ci vediamo su, vi aspettiamo, vi voglio bene."
Il giorno dopo i due diedero a entrambi il funerale da cacciatori che si meritavano e sebbene ancora non lo sapessero, Dean aveva ragione e loro avrebbero avuto la vita che sognavano.


Paradiso

Quando Castiel riaprì gli occhi non riconoscendo dove fosse quasi entrò in panico, provò a cercare un cellulare per chiamare Dean, cercò di sentirlo ma era come se i suoi poteri fossero svaniti. Dov'era finito? Una lunga scia di case con giardino erano intorno a lui ma si fermò solo quando notò Baby parcheggiata fuori una di queste, entrò deciso in casa alla ricerca del cacciatore ma non trovò nessuno, sapendo che il biondo non avrebbe mai lasciato la sua macchina lì, prese una birra dal frigo e si sedette sul divano di quella strana casa ad aspettarlo. Abbassando lo sguardo sul braccio notò improvvisamente un marchio e per poco non si strozzò quando sentì dei passi avvicinarsi.
Era nel paradiso di Dean, lo aveva marchiato ma alla porta non poteva essere quest'ultimo, non aveva senso che si fosse ucciso quando avrebbe potuto raggiungerlo più avanti. Rimase però sbigottito quando il cacciatore entrò dalla porta raggiante, si alzò dal divano per andargli incontro e mentre il primo apriva le braccia a mo di  abbraccio, il secondo gli lanciò un destro in pieno viso.
"Pensavo fossi felice di riverdermi" disse il biondo massaggiandosi la mascella
"Che cavolo hai fatto Dean, sei impazzito?" urlò isterico il moro
"Senti Cas, so che nessuno di voi comprenderà mai la mia scelta ma ero stanco di quella vita già da tempo, potevo andare avanti ma senza di te non avrebbe avuto senso" sussurò alzando lo sguardo verso l'azzuro cielo degli occhi dell'altro, quanto gli erano mancati, valeva la pena tutto quello che aveva fatto solo per poterli rivedere.
Castiel lo guardò annuendo, ritrovandosi a sua volta travolto da quel verde smeraldo "Avresti potuto aspettare una morte naturale" Dean scosse il capo "Ho aspettato per troppo tempo" terminò avvicinandosi di più all'angelo per dargli il secondo di tanti, tanti baci, per tutta l'eternità.



50 anni dopo

Dean e Castiel erano stesi sul divano, con solo una coperta a coprire i loro corpi nudi, il biondo aveva fatto due cioccolate calde e si stava godendo l'atmosfera natalizia che ogni anno viveva col suo angelo. Vedevano un film, Cas tra le gambe di Dean che lo accarezzava e gli lasciava dolci baci sul collo facendolo ridere lievemente. Adoravano la loro "vita" e adoravano le coccole post-sesso.
Fuori dalla finestra un lampo annunciò l'arrivo di una nuova persona lungo la strada, assorti dal loro amore neanche ci fecero caso finchè da lontato una voce rimbombò su tutto il quartire "Ditemi immediatamente dove posso trovare quel coglione di mio fratello" urlò Sam Winchester appena arrivato, a qualche casa di distanza suo fratello urlò dalla finestra "Puttana" sorridendo.
Ora la felicità di Dean poteva dirsi completa.





----------------

Hola Mishamigos!!
Avevo bisogno di scrivere una storia ad effetto prima di entrare finalmente a far parte del mondo delle fanfiction Destiel! Spero di aver raggiunto le mie aspettative.
Ci tenevo a dire comunque una cosa, il suicidio non è mai la soluzione, noi non siamo in una serie tv, ho scelto questa soluzione solo perchè in SPN c'è un paradiso, l'abbiamo visto tutti.

Detto questo, mi farebbe molto piacere conoscere le vostre opinioni, baci baci!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Taichi_