Scroscio di pioggia.
Nuvole amare oscurano ogni cosa intorno a te.

E' come risvegliarsi dal sonno eterno.
Hai finalmente sperimentato l'ebbrezza della morte.
Anche tu.

Ti guardi intorno, spaesato.
Stenti a reggerti in piedi.
Dov'è finito il tuo ghigno strafottente?

Ti azzardi a fare un passo, vacillando un po'.
E quel paesaggio non è quello che i tuoi occhi ametista ricordano.
L'ultimo paesaggio che hai potuto osservare, prima di cadere nelle tenebre.

"Dove cazzo sono?" sembra essere il tuo unico pensiero.

Rivolgi il tuo sguardo in quel buco nero che ti ha tenuto prigioniero...

"Per quanto?"

Oh no, tu non hai dimenticato.
Ti volti all'improvviso.
Un rumore.

- Kakuzu! - cerchi di urlare, ma la tua voce è solo un flebile sussurro.

Non vi è anima viva in quel bosco.
Il bosco dei Nara.

"Quella puttanella del cazzo...
Appena lo trovo lo ammazzo!"

Un rumore.
Di nuovo.

Chiudi gli occhi, cercando di captarne la fonte.
Ma è questione di un attimo...
E ti ritrovi a terra.

Mani forti stringono la tua gola.
La velocità di reazione non è mai stata il tuo forte.
Spalanchi gli occhi, cominciando con quelle poche forze che hai in corpo, a dimenarti.

- ...Kuzu... - dici in un verso strozzato, somigliante quasi a un rantolo.
- Kakuzu... -

"Brutto bastardo."

Lui ti guarda, allenta un pò la presa sulla tua gola.
Non indossa la sua solita maschera sul volto.
Puoi notare le cicatrici sulle sue guance, dipingere un ghigno demoniaco.

- Lasciami stronzo. -
Ma lui non ti risponde.
Si limita a guardarti.

- Fottuto bastardo lasciami. - ringhi piano.
E lui resta lì.
Muto e immobile.
Freddo.
Irraggiungibile.

- Ti sacrificherò a Jashin, figlio di puttana! -

Hai innescato una bomba.
Lui sorride.
Le sue mani stringono di nuovo la tua candida pelle.
Più forte.
Quasi con odio e passione.
Con tutto se stesso.

- Ka...Ku... -

Perchè non ti dice una parola?
E perchè hai paura?

"Jashin..." pensi chiudendo per alcuni istanti gli occhi.

Lo senti ridere.
E' come se sentisse i tuoi pensieri.
E stringe più forte la tua gola.

Sei quasi allo stremo delle forze.

"Che sensazione del cazzo..."

Apri gli occhi.

- Stai morendo, Hidan. - ti sussurra sulle labbra.

"Morire?Io?
Ma che cazzo dice?
Io sono immortale cazzo!
Jashin..."

E te ne accorgi solo adesso...
E' quando nomini quel nome che lui sorride.

- Ja...Jashin... -

Sorride ancora, e noti che i suoi occhi non sono smeraldi, come quelli di Kakuzu.
Sono occhi iniettati di sangue.

Tremi.
Per la paura.
Tremi.
Per la vista che ti si sta annebbiando.
Tremi.
Per il fiato che non hai più.
Tremi.

- Sayonara Hidan. -