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Autore: Helena3947    14/07/2018    1 recensioni
Questa vita, come tu ora la vivi e l'hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione - e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L'eterna clessidra dell'esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere! (Friedrich Nietzsche)
"[...]Per questa notte il ciclo è concluso.
Eppure so che ci rivedremo presto.
Troppo presto.[...]"
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa vita, come tu ora la vivi e l'hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione – e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L'eterna clessidra dell'esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere! -Friedrich Nietzsche 
 
Certe emozioni sono irripetibili, legate indissolubilmente ad eventi, luoghi e persone. 
Ma non questa. 
Non l'assoluto senso di impotenza misto al terrore che provo ogni qual volta chiudo gli occhi. 
Cambia lo scenario, cambiano gli eventi ma, come per concludere questo eterno ciclo, ogni notte mi macchio le mani di sangue non mio. 
Ogni notte costretta a rivivere il momento in cui i suoi occhi perdono l'ultima scintilla , segno che la vita lo sta abbandonando. 
Il dolore è incredibilmente forte, eppure non conosco il ragazzo a cui sto privando del dono della vita. 
Il ciclo è sempre lo stesso: sono quasi sempre in un posto desolato,sola, o almeno e quello che credo, mi volto e nel mentre, inconsciamente credo, so già che incontrerò i suoi occhi. 
Sono l'unica cosa che ricordo di lui insieme alla sua voce, dice sempre soltanto una cosa,il mio nome : Loren. 
E' un dolce e irresistibile invito il suo, un invito a strappare dal suo corpo ogni traccia di vita. 
Adesso arriva quell'attanagliante senso di terrore e impotenza perché so che è arrivato il momento, accolgo inconsciamente il suo invito. 
Passo qualche istante a guardare ancora i suoi occhi, specchio della vita stessa, quasi ad imprimerli nella mia mente, quasi a non volerli lasciare. 
Accade tutto in fretta: i suoi occhi blu cobalto diventano freddi e sereni allo stesso tempo, è finita. 
Apro gli occhi, la sveglia sul comodino segna le 02.45, proprio come ogni notte. 
Per questa notte il ciclo è concluso. 
Eppure so che ci rivedremo presto. Troppo presto.
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" So wake me up when it's all over When I'm wiser and I'm older All this time I was finding myself And I didn't know I was lost"
 
Ed eccola, puntuale alle 7.30 la mia sveglia. 
Potrei staccarla, infondo sono ormai una ragazza libera da qualsiasi impegno scolastico, potrei dormire qualche ora in più. 
Potrei. 
Eppure resto distesa a letto, senza interrompere il flusso incessante di parole e musica proveniente dal mio cellulare, sono troppo stanca per alzarmi ma troppo sveglia per poter tornare a dormire. 
La musica cessa, forse è un segnale che mi invita a tornare a chiudere gli occhi, forse mi dovrei godere realmente queste vacanze e provare a rilassarmi. Chiudo gli occhi. 
 
"So wake me up when it's all over When I'm wiser and I'm older All this time I was finding myself And I didn't know I was lost"
 
Ed eccola che torna a suonare. 
In 18 anni non credo di aver mai odiato così tanto quella stupida sveglia. 
Prendo la decisione più sofferta della giornata e mi alzo.
Con passo lento e strascicato entro in bagno, quasi come se fosse un bisogno primordiale mi avvicino al lavabo, apro l'acqua e sfrego le mani con violenza sotto di essa quasi a voler cancellare le tracce inesistenti di quel delitto onirico. 
Alzo gli occhi e, per la prima volta nella giornata, mi guardo allo specchio l'unica cosa che vedo con chiarezza sono le mie occhiaie, frutto di quasi 5 mesi insonni ,un mix di incubi e ansia pre-maturità. 
Mi sento svuotata. 
Forse dovrei telefonare ad Alice, sono già un paio di giorni che non la sento,esattamente da quando i miei genitori hanno deciso che ero troppo stressata e, dato che gli esami erano terminati, meritavo una bella vacanza, il che può essere tradotto con "siamo troppo preoccupati per te e quindi ti offriamo due mesi di relegazione in Sicilia, dove potremo controllarti". 
Certo la Sicilia è bella ma mi manca Firenze. 
Da quando siamo qui, oltre che sentirmi osservata, sento che i miei incubi sono sempre più vividi. 
Forse dovrei parlarne con qualcuno, con Alice ho provato ma lei ha liquidato la cosa con un semplice " sei troppo stressata, vedrai dopo gli esami passerà tutto", parlarne con i miei è fuori discussione sarebbe una scena ai limiti del tragico e del comico, me la immagino già, io che rivelo di sognare di essere un'assassina da ben cinque mesi, mia madre che chiama il prete per esorcizzarmi e che poi sviene.
Meglio di no. 
Devo solo rilassarmi.
Ho deciso, l'unica cosa che devo fare è smettere i pensare e godermi una bella doccia rigenerante, dopodiché una ricca colazione e poi andrò alla scoperta delle spiagge siciliane. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Alle 8.00 faccio il mio ingresso trionfale in cucina , ovvero scivolo sul tappeto sbattendo il sedere per terra, come dice mia madre un elefante sarebbe piu leggiadro di me. Ed ecco la genitrice in questione ridere della sua unica figlia femmina, a chiunque guardi questa scena appare ovvio che si siamo madre e figlia , stessi occhi castani , stessi capelli castani lunghi e mossi, stesse labbra , stessa melanina inesistente, ma ancor piu ovvio appare che vi è una componente al quanto sgraziata e non in possesso di capacità coordinative nel mio DNA; da un lato mia madre, donna di 45 anni, insegnante di danza classica alta appena che 1.58 m, e dall'altra io, 18 anni, alta 1.70 m e con la grazia di un camionista. 
I drammi della vita. 
Dopo questa scenetta comica , e con il sedere ricoperto di lividi , mi siedo a tavola dove già mio padre e mio fratello hanno cominciato ad ingozzarsi con i pancakes, papà ha il braccio pieno di lividi segno che avrà dato vita ad una scenetta che potrebbe fare concorrenza alla mia. Appare lampante da quale lato della famiglia io abbia preso le mie evidenti doti coordinative.
Come al solito in tv i miei stanno vedendo un film di Sophia Loren, ne vanno matti, ne è una prova il mio nome. A scuola gli insegnanti mi hanno sempre chiesto se non fosse sbagliato il modo in cui era stato scritto, ho sempre giustificato la cosa come un tributo alla grande Sophia Loren. 
Una mezza verità.
Non potevo di certo dire che mi miei mi avevano concepito durante una delle scene cult della Loren con Mastroiani e che da ciò ne derivasse il mio nome, imbarazzante sarebbe dir poco. 
" allora tesoro"-esordisce mia madre, di sicuro si prospetta una bella ramanzina-"siamo qua da ben 3 giorni e tu ancora non sei uscita di casa, non vorrai mica che chiami Clara per fare in modo che ti accompagni a fare un giro?" Avrei preferito di gran lunga la ramanzina a questa minaccia. Sa che basta nominare quella ragazza che mi ha in pugno. 
Nonostante la nostra parentela , nelle poche volte che sono scesa in Sicilia Clara ha fatto di tutto per rendermele un inferno. 
Basti pensare alle vacanze di due anni fa, pensando che fossi troppo timida la dolce Clara ha pensato bene, che l'unico modo per farmi aprire di più sarebbe stato portarmi a fare una gita al mare con i suoi amici...
Fin qui nulla di strano, se non fosse che sono tornata a casa con una frattura al femore perché la cara cugina mi aveva spinto dallo scoglio, ciò sommato alla mia innata grazia hanno scatenato una serie di eventi che hanno portato alla già citata frattura.
Ma so che non devo protestare se voglio scampare dal pericolo,quindi mi affretto a renderla partecipe dei miei programmi per la giornata. 
"In realtà oggi avevo intenzione di scendere in spiaggia e provare a scrivere un po', sono mesi che mi sento bloccata. " 
Questa frase rende mia madre alquanto contenta, pericolo scampato. "Ottimo tesoro, effettivamente l'aria di mare potrebbe sbloccarti e soprattutto farti rilassare, sono mesi che ti vedamo stanca."-fa un sorriso, con esso sembra comprendere le tenebre che ogni notte avvolgono i miei sogni, quasi fosse a conoscienza dell'oscuro segreto che mi tiene prigioniera da mesi. 
Dopo qualche istante sfoggia uno dei sorrisi più luminosi del suo repertorio e mi chiede-" Ti ricordi dei nostri amici Louis e Claire ? " 
Mmm gli amici francesi della mamma, lei e Claire si sono conosciute a Parigi quando studiavano danza e nonostante siano molto amici io li ho visti al massimo un 4 o 5 volte.
"Vagamente, perché?"
"Perché verranno qui in vacanza e staranno nello chalet accanto al nostro con i due nipoti, Alexis e Alexander, mi chiedevo se potessi fargli vedere il posto "
Ed ecco che la mia estate volta al relax si ridurrà al babysitting.
Vorrei protestare,dire che nemmeno io conosco bene il paese ma il suono di un clacson, che preannuncia il loro arrivo, mi impedisce di farlo . Nell'esatto momento in cui oltrepasso la soglia di casa per accogliere gli amici dei miei genitori il mio progetto di lasciar perdere gli incubi e di godermi l'estate va in fumo. 
 
 
   
 
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