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Autore: auroralamberti    17/07/2018    4 recensioni
Un cuore distrutto, una maschera di dolore sul viso.
Ricordi di un viaggio, giustificazioni d'amore.
Domande di un'anima in pena, confusa e ferita.
Eco di un rimorso.
Inevitabilità di un dolore, di un amore falso.
Sì, un amore costruito su una bugia.
O magari su un'illusione, un equivoco, un errore.
Ma come può l'amore, un sentimento così bello, rovinare un'anima?
***
Sfogo personale.
Frasi sconnesse, scritte alle tre del mattino.
Genere: Drammatico, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I’m trying to remember how it feels to have a heartbeat








 
 
Io non so che cosa mi succede in questi giorni, ma ho dolore nel petto che non passa.
Io non so perché a lui non interessa nulla di me.
Io non capisco che cos’è ho che non va.
Gli ho dato tutto ciò che potevo, anima e corpo .
Mi sono fidata di lui.
Non è stato semplice nemmeno per me e lui lo sa bene.
Ma perché per lui lo è?
Perché per lui è facile ignorarmi?
Io lo so.
Perché a lui non interessa quanto lui interessa a me.
Ed è questo che fa male, che so bene ma non riesco a realizzare.
Me lo ripeto costantemente, come un mantra che mi trafigge ogni volta.
Ma tutto questo non cambia la mia prospettiva.
Io lo amo oltre ogni limite immaginabile.
Lo amo per il suo sorriso dolce e gli occhi blu.
Lo amo per la sua risata leggera e divertente.
Lo amo per il suo essere così strano e disgustoso.
Lo amo per le sue orribili battute su Ivan il Terribile.
Lo amo per le sue noiose chiacchierate sulla palestra.
Lo amo per il suo modo di molestare con i messaggi le persone.
Lo amo per le sue foto inutili e inquietanti.
Lo amo per il modo in cui mi ignora, nonostante tutto.
Lo amo per come si veste e come tiene la barba.
Lo amo per i suoi capelli ricciolini, un po’ strani e così morbidi.
Lo amo per il suo modo di camminare, un po’ a gambe larghe.
Lo amo per le sue spalle muscolose e i fianchi stretti.
Lo amo per il suo sguardo così strano, così intenso ma schivo al tempo stesso.
Lo amo per le sue mani che mi accarezzavano sempre con dolcezza.
Lo amo per il suo modo di fare così sbrigativo e acido, spesso.
Lo amo per le volte in cui si comportava in modo dolce con me.
Lo amo per i baci che mi dava sulla fronte.
Lo amo per il nostro tentativo di cucinare le cotolette a casa sua.
Lo amo per il suo sbuffo quando è suonato il campanello, interrompendo i nostri baci.
Lo amo per come mi faceva il solletico sulle braccia.
Lo amo per come mi abbracciava a gennaio, tenendomi stretta per il freddo.
Lo amo per il fatto che mi accompagnava a casa sua in macchina.
Lo amo per il suo continuo chiacchiericcio durante il ripasso di inglese.
Lo amo per i suoi tentativi di farmi ridere mentre studiamo insieme.
Lo amo per i suoi messaggi criptici sul turbo capitalismo.
Lo amo per il fatto che odia Oscar Wilde e mi spinge a leggere Campana.
Lo amo per le nostre opinioni divergenti.
Lo amo per i sorrisi che mi lanciava di tanto in tanto.
Lo amo per i suoi “faccio schifo, dovresti rimanermi lontana per il tuo bene”.
E forse avrei dovuto ascoltarlo, per il mio bene.
Ma non l’ho fatto, ovviamente.
Certo che no, ho dato retta al mio cuore che gridava, che bramava il suo amore.
Lo amo per il suo “Ti ricordi a Malta? Quando ti ho chiesto i soldi per andare a prostitute?”.
Lo amo per il suo “Sono l’imperatore delle coccole”.
Lo amo per i suoi messaggi sui gatti.
Lo amo per i suoi complimenti, anche se fatti a modo suo.
Lo amo per il fatto che ha letto alcune cose che ho scritto e per le sue opinioni.
Lo amo per le illusioni che mi ha fatta creare.
Lo amo per tutte le bugie che mi ha raccontato.
Lo amo per tutti i “hai degli occhi bellissimi” che mi ha detto.
Lo amo per i suoi pizzichi sulle mie spalle.
Lo amo per come sorride agli altri e li accarezza, quando io vorrei fare le stesse cose con lui.
Lo amo per come insulta i suoi amici e poi ride.
Lo amo per come gli si illumina il volto ogni volta che gli chiedo della palestra.
Lo amo per la reazione che ha avuto al mio regalo per il suo compleanno.
Lo amo per tutte le canzoni che abbiamo cantato a squarciagola in macchina sua.
Lo amo per il suo “TELL THEM WHAT I HOPE WOULD BE IMPOSSIBLE!” strillato al mio orecchio ad un semaforo.
Lo amo per quei sorrisi che mi rivolgeva allo specchio, mentre mi baciava il collo.
Lo amo per come mi baciava, con la lingua e con i denti.
Lo amo per i lividi che mi ha lasciato sul collo, con gli stampi delle sue dita.
Lo amo per i suoi ansimi.
Lo amo per tutto ciò che mi ha detto mentre gemeva.
Lo amo per il modo in cui mi teneva i capelli.
Lo amo per il modo in cui si sdraiava su di me, o accanto a me.
Lo amo per il fatto che chiudeva la porta o girava le foto, convinto che suo nonno ci guardasse.
Lo amo per tutte le volte in cui mi ha scritto nel cuore della notte per parlare con me.
Lo amo per tutti i libri che mi ha permesso di guardare nella sua libreria.
Lo amo perché anche se non vuole ammetterlo, forse gli importa di me.
Lo amo perché mi scrive quando ha bisogno.
Lo amo perché mi usa ed io glielo permetto proprio perché ne sono innamorata.
Lo amo per essere stato in grado di farmi rilassare in ogni situazione.
Lo amo perché sorrido sempre quando ricevo un suo messaggio.
Lo amo perché è l’unico in grado di farmi sorridere con uno sguardo.
Lo amo per il potere che ha di manipolare me e la mia mente.
Lo amo per aver fatto crollare tutti i muri che mi ero costruita intorno.
Lo amo per avermi fatta sentire desiderata per cinque volte nel giro di nove mesi.
Lo amo per i suoi rifiuti e i suoi commenti acidi su di me, detti ad Edoardo.
Lo amo per come mi tratta, in modo superficiale e menefreghista.
Lo amo per come mi tratta, da stupida.
Lo amo per tutto, per ogni cosa bella e brutta che mi ha fatto.
Lo amo perché l’amore ha solo questo come scopo, amare.
Ed è inevitabile, per me, amare lui.
Lui è il mio primo amore, quello che mi sta più distruggendo.
Non credevo avrei mai permesso ad una persona di entrare in quel modo tra le mie mura.
Non credevo che avrei trovato qualcuno in grado di potermi distruggere con uno sguardo.
Amo i miei amici ma lui ha fatto più danni in sei mesi piuttosto che gli altri in anni di conoscenza.
Ho sempre pensato che non avrei potuto amare nessuno per il mio modo di essere, ma lui è l’eccezione.
Lui è stato come un tornado, che ha spazzato via ogni insicurezza e mi ha trascinata con sé.
E tutto questo, è stato per lui “il nulla”.
Per me invece è stato tutto.
E non so come fare per dimenticarlo.
Dovrei cancellare i suoi messaggi ma non ce la faccio.
Dovrei eliminare le sue fotografie ma non ne ho il coraggio.
Dovrei togliere ogni traccia di lui sul mio telefono ma il mio cuore non me lo permette.
Più penso di doverlo dimenticare e più mi convinco di non doverlo fare.
Dopo tutto, questo è stato il mio primo vero amore.
Quindi, perché dimenticare? Perché scordare un’esperienza così devastante?
 
 


 
 
 
 
 
 
Non so che cosa sia tutto questo.
Non ne ho la minima idea ma mi piace.
E perciò, ho deciso di pubblicarlo.
Non mi aspetto recensioni o altro.
Desideravo solo sfogarmi.
Magari trovare qualcuno in pena come me.
   
 
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