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Autore: Tessa Scott    19/07/2018    3 recensioni
A volte minime cose cambiano la direzione della nostra vita, il mero respiro di una circostanza, un momento accidentale che compare all’improvviso come un meteorite che colpisce la terra. L’esistenze sono porte girevoli e cambiano la direzione sulla base di una osservazione del tutto casuale.
(Bryce Courtenay)
Bella ed Edward si incontrano per caso in un pub... lui barman, lei turista.... cosa succederà?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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A volte minime cose cambiano la direzione della nostra vita, il mero respiro di una circostanza, un momento accidentale che compare all’improvviso come un meteorite che colpisce la terra. L’esistenze sono porte girevoli e cambiano la direzione sulla base di una osservazione del tutto casuale.
(Bryce Courtenay)


Londra è una di quelle città  che viene più propriamente definita da molti una metropoli, una città  eterna su questo non si scherza, ma per Isabella abituata alle luci e al caos di New York, Londra poteva essere definita in mille modi ma non una metropoli. 

A quattordici anni aveva messo per la prima volta piede in città,  all’epoca le era sembrata qualcosa di straordinario, era stata una turista modello, aveva passato ore ad osservare Bucking Palace, sperando d’intravedere un membro della Royal family, aveva passeggiato per Oxford Street acquistando di tutto, aveva scattato milioni di foto a qualsiasi cosa, dall’ingresso della metropolitana allo scoiattolo di Hyde Park. 

Londra gli era entrata nel cuore, l’aveva affascinata e cosi Isabella aveva promesso a se stessa che un giorni sarebbe ritornata. Quindi quando sei anni dopo Jessica e Angela, le sue due coinquiline le avevano proposto di ritornare in città Isabella non ci aveva pensato due volte e aveva accettato al volo.  

Ma quello che Isabella non si sarebbe mai aspettato è che tutto ciò che una volta l’ammaliava ora aveva l’effetto opposto. 

Si sa quando si ritorna in un posto, le emozioni non saranno mai le stesse,  ma Isabella non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere, la sua amata Londra, ora non era niente altro che una città simile a mille altre e la compagnia di certo non aiutava. 

Isabella aveva conosciuto Jessica ed Angela mesi prima, quando per caso si erano ritrovate come coinquiline, Jessica non aveva mai messo piede fuori da Seattle, sognava in grande e per questo aveva deciso di trasferirsi a New York, la città dei sogni, studiava architettura ed aspirava ad aprire uno studio tutto suo. Angela invece, viveva in un mondo tutto suo, aveva abbandonato gli studi di psicologia senza un motivo apparente ed ora viveva alla giornata, trovando lavori santuari e sogni ancora più santuari. Erano diverse da Isabella, eppure si trovavano, passavano le maggior parte delle serate sul divano, a vedere film e scherzare, uscivano raramente, ma quando lo facevano non le batteva nessuno. Avevano un bar di fiducia, The One ed un altrettanto barista di fiducia Jake, il quale le sapeva conquistarle.


Isabella era partita con le speranze a mille, fiduciosa di una vacanza diversa e straordinaria, caratterizzata da serate nei club e pub mentre le giornate nei musei, ma quello che non si sarebbe aspettata e che alle dieci di sera, della sua prima serata londinese, si sarebbe ritrovata a lasciare le sue amiche ed ad entrare in un pub. La serata era iniziata nel migliore dei modi, dopo una giornata passata tra musei, si era deciso di mangiare un panino al volo e fare un giro in città, e fin qui tutto bene, ma non aveva considerato il fattore “foto” e “monumenti”. 
Le capiva le sue amiche, lei stessa aveva fatto la stessa cosa anni prima, ma dopo due ore e più di novantacinque foto scattate la pazienza di Isabella era arrivata al limite. 
Non pensate male, lei adorava le sue amiche, ma adorava molto di più l’avventura, amava avventurarsi nei pub e parlare con la gente del luogo o con turisti, adora ascoltare, parlare con perfetti sconosciuti e scoprire prospettive diverse, vite diverse. Aveva scoperto in Irlanda la bellezza dei pub, aveva imparato molto di più in una serata al pub che in una settimana a Dublino! 


Isabella era in realtà una persona molto timida, ma proprio durante il suo primo viaggio aveva compreso che essere timidi non erano qualcosa di positivo, anzi al contrario, era un limite; cosi aveva ideato un strategia tutta sua, fingere sicurezza. Ma voi direte, fingere non è qualcosa di reale, ma Isabella fingendo di essere sicura era poi diventata sicura. 

Sicura di se stessa, del suo corpo, era diventata una ragazza esuberante, che a volte aveva bisogno di una piccola spinta, ma che un volta partita non poteva essere fermata facilmente. E proprio questa sua sicurezza, che l’aveva portata in quel pub, da lui. 

“Cosa ti posso portare”  disse il barman di turno. 

“Una Guinness” rispose lei.
Era iniziato tutto cosi, cosi si erano conosciuti. Il barman, Edward era un londinese doc, di quelli che fanno con la stampino, studiava medicina e di sera lavorava nel pub.

 Isabella si era seduta al bancone, mostrando una sicurezza che in quel momento proprio non aveva, il posto era molto carino, tutto in legno con delle luci bianche sparse un po ovunque, per essere un giovedì non era propriamente pieno e proprio per questo che si era ritrovata a parlare con lui. Edward dal suo canto, l’aveva notata subito, era di una bellezza straordinaria, boccoli marroni le ricadevano sulle spalle ed aveva degli occhi stupendi, marroni con dei riflessi dorati molto particolari, aveva ordinato sorprendentemente una Guinness.  

Ne Isabella ne Edward ricordano l’esatto momento in cui hanno iniziato a parlare, ma entrambi si resero ben presto conto che era tantissimo che non parlavano cosi tanto, avevano parlato di tutto e si erano ben presto resi conto di avere tanto in comune, amavano viaggiare, amavano i pub, erano entrambi studenti universitari, erano entrambi figli unici, adoravano le loro famiglie e avevano pur scoperto che le loro madri avevano frequentato la stessa università!

Isabella non sa ne come ne perché, ma quando Edward fini il turno e  le chiese se le andasse di fare un giro in città, non ci penso due volte ed accetto. 




L’aveva portata in giro per la città, raccontandole storielle stranissime e mostrando tutti luoghi che Bella aveva già visto, ma che con Edward sembravano diversi. Aveva passeggiato mano nella mano, sembrano conoscersi da sempre più che da poche ore.  Isabella si era ritrova per la seconda volta in quella strana serata, davanti al British Museum, nei pressi della colonna di Nelson. 

“Ti va di salire?” Le aveva chiesto Edward

“Dove?” Aveva risposto titubante Isabella “Ma come dove? Sui leoni, c’è una vista fantastica ma soprattutto porta fortuna. ” aveva risposto Edward, con una faccia che a stento tratteneva le risate. Isabella gli diede un piccolo colpetto sulla spalla ma poi sali alzando gli occhi al cielo. 

Edward era proprio dietro di lei, seduto e Isabella dovette ricredersi, la vista era proprio carina, ma soprattutto stare cosi vicini le provocava un certo piacere. Isabella, senza pensarci due volte, si giro e lo bacio, uno di quei baci lunghi, fatti di labbra e passione. Quello che successe dopo poi era qualcosa di molto prevedibile. 



Isabella torno in hotel la mattina dopo, con i vestiti un po sgualciti e con i capelli in disordine, l’unico memorando di una serata e nottata unica.Le sue amiche dormivano ancora e lei non poter che ripensare ad Edward, si erano fatti trasportare dalla passione ed erano finiti nel suo appartamento, si era divertiti e aveva visto l’alba sorgere abbracciati sul letto. 

Qualcuno può considerare il tutto qualcosa di sconsiderato, passare la notte con un perfetto sconosciuto, andare a casa sua e farci sesso, ma Isabella si era divertita un mondo e non vedeva l’ora di replicare. Isabella era una di quelle persone che credeva nel destino, quindi quando Edward le chiese il numero, cosi per restare in contatto, lei rispose  con un secco no. Perché si Isabella era una perfetta sconosciuta ma tra i due c’era una chimica che lo stesso Edward non aveva mai provato con nessuna, e non era di certo un santo! 
Isabella era sicura che se il destino l’avrebbe voluto i due si sarebbero rincontrati, per un caso si erano incontrati e il caso nel caso li avrebbe fatti rivedere. E nel caso, avevano comunque passato una serata che nessuno dei due avrebbe dimenticato per un pò. 

 
Note autrice:
É la prima volta che scrivo dopo davvero tantissimo tempo, spero che vi sia piaciuto. Ringrazio tutti coloro che hanno letto fin qui, sare felicissima di leggere i vostri commenti, cosi da poter migliorare! 
Cosa posso dire ancora, grazie mille ancora per aver letto. 

PS: cosa ne pensate di un seguito? 




 
  
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