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Autore: Banna    08/07/2009    8 recensioni
Eccomi con un'altra fic ... Ieri rileggendo New moon sono stata colpita dal momento in cui Bella riflette su come si sarebbe comportata se Edward non fosse stato vegetariano ... Bè! Ho cercato di risponderle io, creando questa nuova storia... Dimenticate l'Edward dagli occhi d'oro, che rinnega la sua natura cacciando animali, dimenticate la Bella che vuole diventare vampira ... Leggete e recensite... "... Chiudo gli occhi e appesantisco il respiro, fingendo di dormire e aspettando di sentire di nuovo il suo tocco. Un sospiro freddo mi accarezza l'orecchio 'Ti amo Bella Swan...' ..."
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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L'amore è irrazionale
L'amore è irrazionale...


"No, Edward non era un assassino. Nemmeno nei momenti più cupi del suo passato aveva ucciso degli innocenti. Ma se lo fosse stato? Se durante il tempo che avevamo trascorso assieme si fosse comportato come qualsiasi altro vampiro? Se avesse iniziato a mietere vittime tra gli sconosciuti nei boschi? Sarebbe bastato a tenermi lontana da lui? Scossi la testa, triste.
L'amore è irrazionale, pensai. Più ami qualcuno, più perdi il senso delle cose. "

1.

Ormai è un mese che sono ritornata nella mia cittadina natale, la piccola umida Forks. Devo ammettere che la vita qui è molto noiosa, ma sono contenta di essere tornata da mio padre, mi mancava davvero tanto da quando con mia madre e il suo nuovo marito, Phil, ci siamo trasferiti a Phoenix. Ed ora sono tornata, finalmente.
E' domenica. Fuori ha smesso di piovere. Decido di infiltrarmi nel bosco per conoscere un pò meglio i misteri di quel luogo. Ho sempre amato la natura, il verde di quella piccola città e il profumo un pò dolciastro dei suoi boschi. Piano, lentamente, entro  in quel misterioso e diverso mondo. Passo dopo passo, respiro quell'aria nuova e lasciandomi andare, mi sdraio sull'erba chiudendo gli occhi. Penso alla mia vita in quel periodo, la scuola, gli amici quando una scossa elettrica mi attraversa il corpo e un tocco gelato mi accarezza il volto. Sobbalzo al contatto con quel corpo gelido. Lo sento allontanare, senza aprire gli occhi, allungo una mano alla ricerca di ciò che mi ha sfiorato. Un vento innaturale si alza e mi sento riavvolgere dal nulla. Apro gli occhi e sospiro. "Chi sei?" sussurro. Mi alzo incosapevolmente e cammino alla ricerca di qualcosa che non so cos'è...  "Chi sei?" sussurro nuovamente fermandomi e appoggiando una mano ad un tronco. Mi siedo ai piedi di esso abbracciandomi le gambe con le braccia. Di nuovo un brivido mi scuote. Chiudo gli occhi e appesantisco il respiro, fingendo di dormire e aspettando di sentire di nuovo il suo tocco. Un sospiro freddo mi accarezza l'orecchio "Ti amo Bella Swan..." una voce dolce e melodiosa mi riporta alla realtà. Apro gli occhi per vederlo, sento una risata amara soffocata e una mano coprirmi la visuale. "Dimmi chi sei.. ti prego..." sussurro nuovamente. "Bella, mia piccola umana... E' meglio di no..."  solo con quelle parole mi resi conto del pericolo, mi resi conto di essere in un bosco da sola con un uomo che non conoscevo, un uomo che diceva di amarmi ma che non voleva conoscessi. Si, riconobbi che ero in pericolo, ma... non avevo paura. Invece di essere spaventata, tremavo per la voglia di vederlo... Avevo voglia di quel misterioso essere, di sentire ancora la sua pelle fredda e i suoi respiri su di me. "Voglio vederti..." dissi a voce più alta, quasi implorandolo "Non oggi, Bella... " sentii le sue labbra gelide poggiarsi sulle mie in un dolce bacio, desideravo di più e perciò mi avvicinai a lui ma la sua mano ancora sui miei occhi me lo impedii bloccandomi. "Torna a casa..." mormorò sul mio collo prima che si alzasse nuovamente quel vento innaturale. Mi sentii persa, svuotata. Cos'era successo? E' possibile che avessi immaginato tutto? E lui.. chi era? Perché sentivo scuotermi da brividi con la sua vicinanza, perché non avevo paura? ma sopratutto perché lo desideravo? Tornai a casa e ancora imbambolata mi sdraiai inerte sul letto. Mio padre rientrò e io gli cucinai la cena senza ascoltare le sue chiacchiere. Lo salutai con un bacio sulla guancia e andai a dormire presto, sperando di sognarlo. 
  
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