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Autore: Jade    27/04/2005    8 recensioni
Ecco qua una Ginny molto Serpeverde e molto... particolare. Non troverete una bambina che teme la sua Casa e nemmeno la dolce sorellina di Ron, innamorata di Harry e amicissima di Hermione...tutt'altro! Qui Ginny è amica di Pansy e di altre due, è alquanto "aperta di mentalità"...e chi capisce capisca...E ora LEGGETE!! Spero il finale non deluda nessuno... BACI!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una vita da Serpeverde

Una vita da Serpeverde

Molly controllò che tutti bauli fossero stati sistemati sull’Espresso per Hogwarts e si voltò con un gran sorriso. Diede un bacio a Ron e Ginny poi abbracciò Harry dolcemente

-Bene ragazzi…ci si vede presto…Studiate e fate i bravi soprattutto voi due- e puntò il dito contro i due ragazzi –Non voglio brutte sorprese ai MAGO. E tu tesoro fai la brava- Ginny fece uno dei sorrisi più finti esistenti sulla faccia della terra e annuì

-Ma certo mamma, io sono bravissima- le accarezzò il viso “Brava come Ron in Pozioni!”

-Già…è vero!- le diede un ennesimo bacio sulla fronte e la spinse verso il treno –Salite su! Mancano cinque minuti. Ron bada a quello che mangi e tu Harry…per ogni…problema…manda un gufo, ci siamo capiti?-

-Certo- disse il moro

-Bene, ciao ciao- e se ne andò appena prima che le porte fossero chiuse definitivamente. Ginny sbuffò sonoramente

-Era ora! Non ne potevo più- e si incamminò per il corridoietto che costeggiava le cabine

-Ginny dove vai?- chiese Ron facendo un passo avanti

-Vado- disse solo

-OK- disse Harry –A giugno allora!- e lei di rimando, senza voltarsi, alzò la mano. I due amici scossero la testa guardandosi

-Perché non hai detto nulla a tua madre Ron?- domandò Harry entrando nella cabina dove Hermione leggeva, nascosta dietro un enorme libro

-Bè Harry…scusa tanto se fatico a dire una cosa del genere a mia madre!- sbottò il rosso –Vedi, è delicata la questione- Hermione si mostrò

-Non le hai ancora detto nulla?!- disse allibita chiudendo il tomo stizzita. Il treno partì e lei strinse gli occhi in due fessure nere. Il rosso alzò un angolo di labbro impercettibilmente e si mise comodo: quello sarebbe stato un viaggio lungo…soprattutto tra gli sbuffi, le lamentele e le urla della riccia e secchiona Hermione Granger

Ginny guardò in ogni scompartimento salutando di tanto in tanto, finchè non aprì una porta

-Ciao Pansy!- richiuse lo sportello sedendosi al fianco della mora –Ciao Jillian, ciao Sasha- sorrise alle due bionde

-Ciao Gin- dissero quelle in coro

-Come hai passato le vacanze?- domandò Pansy alzando gli occhi dal manga magico che stava sfogliando svogliatamente

-Una palla-

-Ma va!- dissero in coro le altre due ridacchiando e guardandosi. Jillian si sporse e afferrò il giornalino che Pansy le porgeva. Pansy adorava i racconti stressanti di Ginny sulle sue vacanze estive e non voleva nulla che la disturbasse. Si mise comoda

-Siamo tutt’orecchi- Sasha alzò un sopracciglio –Però prima ti diciamo cosa abbiamo fatto noi- disse raggiante

-Lo so!- disse Ginny –Feste, sesso e…bugie-

-Già- disse Pansy –Altro che bugie! Vagonate di balle che i nostri si sono bevuti. E sapessi a che rave di babbani a cui siamo andati! Uno sballo supersonico! E i ragazzi babbani…una figata assurda! Certo, sono un po’ strani senza magia…ma sono passabili…soprattutto perché sono interessanti. Parlano di cose strane…-

-…incomprensibili!- disse Sasha sporgendosi in avanti

-Basta, dicci tu Gin, tu parli di cose molto più interessanti!- Ginny annuì e si leccò le labbra

-Allora, preparatevi a delle mine assurde…OK?- loro annuirono. Ginny sorrise -Partiamo dal presupposto che quel demente di Ron e quel fesso di Harry non hanno detto a mia madre nulla…di quello che hanno scoperto…E sono passate due estati!!!- e segnò il due col dito

-Si sono scordati?- chiese Jillian sbattendo le sopracciglia

-Macchè! Quelli dimenticarsi? No…hanno paura della reazione di mamma- disse allegra

-La sua santa bimba- miagolò Sasha

-Già- disse Pansy –Che di santo non ha nemmeno una scarpa!- ridacchiò

-Si infatti. Ma vedete, io scrivo ogni mese a mammina…- guardò a terra e alzò solo gli occhi con fare da bambina indifesa –…e le parlo sempre le mie pene d’amore per Harry…- si stropicciò la gonnellina a pieghe buttando fuori il labbro inferiore –…e le dico che le voglio bene e che mi manca…- mostrò i suoi occhi verdi d’un tratto lucidi –E così facendo…- alzò il viso –…la frego sempre. Ginny santa, Ginny bambina, Ginny che non sarebbe dovuta essere una Serpeverde….- si appoggiò allo schienale del seggiolino –Ma mi vedreste Grifondoro?- domandò con una smorfia –Santo cielo, mi avrebbero mandato via a calci in culo…- annuì

-Alquanto!- disse Pansy –Mi ricordo quando sei arrivata nei dormitori…se avessi fatto in quel modo dai Santi…avresti fatto morire tuo fratello Prefetto Perfetto in trenta nono secondi!-

-Magari!- disse Ginny –Un rompi coglioni in meno! No dico, quando sono a casa mi devo contenere talmente che mi viene lo sbocco! Non posso bere nulla, fumare non se ne parla perché io sono…solo una bambina!- starnazzò in perfetta imitazione di mamma Weasley

-Ginny non fare queste cose!- Sasha la colpì ad un braccio imitando una vecchia brontolona –Non si fa! Una signorina non fa certe cose! Non parla così, non beve, non fuma, è vergine perché in un futuro, il marito apprezza una moglie mai toccata da altri!- Ginny rise forte buttando la testa in avanti

-In questo caso Ginny saresti zitella a vita- disse Jillian sorridendo

-Anche qualcun altro- ridacchiò lei –Ma io si, più di tutte…- fece una linguaccia –E poi, se dovessimo ascoltare le vecchie a stampo della McGranitt…addio divertimento. Oramai ci si sposa a trent’anni! Sai non fare certe cose fino a quell’età? Capperi…rischieremmo la cancrena! E non credo sarebbe bello!- tutte risero

-Dai racconta!- disse Pansy

-Dunque. Si. Alla Tana c’erano tutti i miei fratelli per una riunione di famiglia che mia madre ha deciso di indire per tutte le estati…da quest’anno- fece una smorfia –Una palla assurda! E così, oltre che a fare le moine con mamma e papà del tipo: “Mamma mi fai le coccole?” “Papà mi viene a dare il bacino della buona notte?”- Sasha si mise un dito in bocca fingendo di vomitare –Dovevo fare la cazzona anche con la marea di fratelli appresso! Per di più dovevo tenermi appresso quel demente di Ron e quello scemo di Harry…per controllarli. Li ho sentiti parecchie volte intenti a discutere su come dire a mamma quelle cose….ma io ero sempre un passo avanti. Quando loro arrivavano da lei, io ero li a piangere tra le sue braccia per il fatto che nessun ragazzo mi corteggia come un bravo gentiluomo e lei? Lei mi diceva davanti a loro che i ragazzi di oggi vogliono solo una cosa, che non vogliono una come me perché sono seria e responsabile…e bla bla bla…- tutte ridevano cercando di contenersi –E non finisce qua! In quel modo Harry e Ron se la svignavano e facevano certe facce che temevo a volte di scoppiare a ridere!- rise a sua volta e Pansy quasi cadde a terra. Si alzò e si fece seria di colpo

-La tua verginità è salva Gin- le mise una mano sulla spalla nel silenzio più assoluto –Anche per quest’anno…sei salva. Per il prossimo non si sa…ma per ora lo sei, ed è quello che conta!- annuì. Prese a ridere con forze e tutte le andarono dietro, finchè la porta non fu spalancata

-Verginità qui dentro? Ehi, ma dove siamo a teatro?- le quattro si voltarono

-Lo sbocco- disse Jillian alzando gli occhi –Malfoy…intendevo- lui la guardò freddamente

-Reciproco…pseudo Serpeverde- lei fece una smorfia. Sempre a ricordarle che entrambi i suoi genitori erano stati Grifondoro eh? Ma quanto andava avanti? Per sempre? Draco entrò seguito da Blaise e gorilla

-Malfoy fai uscire qualcuno come i due troll la dietro…non ci si sta sennò!- sbottò Pansy sedendosi

-Ci si sta benissimo- disse il biondo –Come stai Wealsey?- Ginny alzò un sopracciglio e alzò le spalle

-Soffro di claustrofobia- sorrise lei –Rischio di avere un attacco…qua dentro- lui si mostrò sorpreso

-Tu…di claustrofobia…? E da quando?-

-Sempre-

-Ma dai…allora non sei tu…che adori stare di sotto…Ma che strano…mi pareva di si- finse di pensarci tamburellando il dito sul mento. Ginny fece un sorrisetto –Qualcuno dei tanti tuoi amichetti si deve essere confuso con Anna Hossas…-

-E’ possibile- disse lei alzando le spalle –Tu poi…non mi pare che possa affermare o smentire la cosa…o mi sbaglio?- lui alzò leggermente il lato destro delle labbra e lei fece una smorfia

-Ohi cugino, qui ti ci vuole una frase shock…non vorrai passare per quella che non se l’è fatta vero? Saresti l’unico- ridacchiò Blaise. Tutte lo guardarono come si guarda di solito un demente e anche Draco scosse la testa

-Oltre a te…Zabini- lo freddò Ginny. Lui deglutì –Non mi pare infatti di averti ancora visto…dalle mie parti- lui alzò un sopracciglio

-Non mi piacciono le trapassate- sbottò lui acido

-O non vuoi fare brutta figura con un otto cm?- lui si accigliò e Draco alzò le sopracciglia. I due gorilla che mangiavano guardandosi intorno, voltarono i visi di scatto sorpresi

-Cs…Cosa?- ringhiò il moro

-Claire Obean dice che anche Tiger ti supera!- sghignazzò Sasha –In tutto. Prestazione compresa- guardò il troll in questione –E scusa ma io cercherei di fare pratica con una bambola se fossi in te!- lui strinse gli occhi in due fessure nere

-Allora puoi venire tu- sbottò lui –Più bambola di te non so chi ci sia!-

-No grazie- disse altezzosa guardandolo dall’alto al basso e rizzando la schiena –Io pretendo qualcuno che ci sappia fare…vero Malfoy?- Ginny che guardava l’amica guardò il ragazzo. Lo scrutò e lui scrutò lei poi Sasha

-Quando vuoi…Denver- lei sorrise –Andiamo- disse ai tre.

-Bye bye- disse Pansy. I ragazzi uscirono e chiusero la porta mentre le ragazze si scrutarono spalancando gli occhi

-Otto?- domandò Pansy –Otto…otto?- era allibita –Lui otto? Il gran figo cugino di Malfoy otto?-

-Otto. Lo ha detto Claire dei Tassorosso- sorrise Ginny

***

Ginny aprì la borsa della scuola e vi frugò dentro. La gettò lontana e sbuffò

-Maledizione!- si sedette sul letto corrucciata –Che razza di iella!-

-Che succede Gin?- Jillian uscì dal bagno avvolta in un telo e gocciolando

-Non ho neanche una sigaretta delle più scadenti!-

-Ma io questa estate te ne ho spedito uno stoc da tredici pacchetti Gin!- disse Pansy spazzolandosi i capelli sul letto –Come cavolo hai fatto a finirle? E per di più in casa dei tuoi!-

-Le avevo trasfigurate e me le fumavo di notte o di giorno, nascosta in camera…Una mattina l’ho scampata bella! Puzzavo come una fogna e sotto la finestra di camera mia pareva che ci fosse una ciminiera…Di notte poi, se qualcuno avesse guardato la mia finestra da lontano avrebbe potuto vedere un fumo bianco molto simile a quello che si vede quando si elegge un papa a Roma!- Pansy sghignazzò

-Ohi Pansy…ma sei riuscita a trasferirti qua?- domandò Jillian guardando le cose dell’amica sparse

-Ma certo, Pansy può tutto!- disse Sasha –Ma tu eri sotto la doccia…Quella demente di Marta ha pianto e ha tentato di minacciare Pansy di dire tutto a Piton!-

-Ma che cretina!- sbottò la bionda gettando via il telo e prendendo a vestirsi –Non c’è più religione!-

-Esatto- disse Ginny –L’ho detto anche io!- sorrise –Ma quella non voleva schiodarsi!- scosse la testa –Le abbiamo detto che avremmo riferito al suo boy che se la intende con Thomas Leewer…e se l’è filata velocissimamente…come un fulmine!-

-Bè…il suo caro Grifondoro non è poi così buono e dolce come dovrebbe…se non lo ricordi Gin. Sarebbe stato bene qui nei Serpeverde io credo- annuì Jillian –Ma doveva seguire le orme dei suoi genitori…e si è trovato tra Grifoni…-scosse la testa –Lui, che è un Serpente più di quella sua mezza idiota di morosa che si ritrova…-

-Per me il cappello parlante comincia a fare cilecca- disse Sasha –Guardate Ginny…dai Grifoni voleva mandarla…e me? Mi voleva infilare nei Corvonero! Io Corvonero…ma tu senti!-

-Io vado a prendere delle sigarette da qualche stronzo di sotto- disse Ginny infilandosi un gilet sopra la pseudo camicia da notte trasparente, corta e succinta, regalo delle amiche

-Ehi, stanotte vorremmo dormire. Evita di portare qualche…moccioso col pisello rampante-

-Tu sei quella che va coi piccoli Pansy, non io!-

-Ascolta, ho scoperto che se la cavano bene e mi piacciono di più di quelli del settimo anno, dato che io non posso certo scegliere tra quelli più grandi…visto che non ci sono!- Ginny sorrise –Anche tu il prossimo anno…-

-Io il prossimo anno punto ai professori- disse Ginny

-Chi, Silente?- il boato di risa probabilmente lo sentirono le altre camere e anche la sala comune. Ginny incrociò le braccia a petto

-No di certo, non voglio casini con l’Ordine della Fenice e menate del genere!- disse lei –Però…mi ispira il prof di Difesa contro le Arti Oscure- Sasha ridacchiò

-Lupin?-

-Macchè! Quello nuovo di quest’anno-

-Manco lo hai visto Gin!- disse Jillian. La ragazza sorrise

-Lo dici tu! Non era a cena ma…l’ho visto per la scuola…- sorrise –Quello è un tocco di figo da far paura…e so che non è uno dell’Ordine…figata eh?-

-Se dura fino al prossimo anno…- disse Pansy –Da noi sono iellati i prof. di quella cattedra…ricordi?-

-Si, ma vedrai che se sento che rischia di non esserci…a giugno mi faccio una cultura!-

-Che maiala- disse Pansy. Ginny aprì la porta

-La penserai come me domattina…quando lo vedrai tesoro…te lo assicuro!-

Ginny scese le scale

-Se qualcuno ha delle sigarette decenti è pregato di darmele- disse perentoria fermandosi in mezzo alla sala comune. Qualche ragazza la guardò freddamente, i ragazzi si frugarono in tasca

-Weasley, qua- Ginny si voltò e guardò Malfoy che segnava Blaise. Il ragazzo era in piedi

-Le ho di sopra- lei annuì

-Bene, vammele a prendere!- lui deglutì

-Non le porto giù tutte, vieni a scegliere quelle che vuoi- lei annuì e lo seguì su per le scale. Entrarono in una camera doppia, e i vestiti che vide erano inconfondibile: Malfoy. Quella camera era un caos di abiti e quant’altro. Blaise vuotò una borsa piena di pacchetti di sigarette –Prendi quelle che vuoi. Sono tre galeoni a pacchetto- Ginny lo guardò alzando un sopracciglio

-Che stronzo, me le fai anche pagare? Che sfigato che sei- scosse la testa e lui sorrise

-Potrei anche non…fartele pagare…se collabori- lei che stava guardando le varie sigarette si rizzò come una molla

-Scusa?- lo guardò –Cosa cazzo stai dicendo?- lui sicuro di se fece un passo avanti

-Lo hai sentito- lei gli si avvicinò con nove galeoni in mano e glieli fece cadere a terra. Lo guardò poco distante

-Non sono abituata a…questi giochi infantili e men che meno ai ragazzi che li utilizzano…per portarsi a letto le ragazze- lo guardò con gli occhi stretti in due fessure nere –Non osare mai più a fare una cosa del genere…o potresti pentirtene amaramente- fece una smorfia schifata, gli passò a fianco sbattendo contro la sua spalla spostandolo e uscì lasciando la porta aperta. Scese in sala comune e si mise sulle gambe di Draco che la guardò sorpreso

-Si Weasley?-

-Fai qualche lezione di…approccio a tuo cugino, Malfoy. Fa pietà…come pochi- si alzò –Ciao eh…- e salì le scale in fretta, tutta un sorriso, decisa a sputtanare “pisello corto” per i prossimi dieci mesi

***

Pansy frugò nella borsa scendendo le scale velocemente. Ginny e le altre erano già sparite da una buona mezzora e lei era rimasta l’unica Serpeverde nei dormitori. Entrò in Sala Grande e si avvicinò alle amiche che guardavano il tavolo professori

-Ehi, vi siete incantate?- prese le teste di ognuna e le voltò verso di se –Ragazze? Ma state bene?-

-Ammiravamo il nostro nuovo professore- disse Jillian –Che tu avrai solo giovedì, mentre noi da oggi…per due ore!-

-Esatto!- Pansy che non aveva ancora alzato gli occhi sbuffò

-Sarà un misero professorino di provincia che vuole fare il bulletto qui e…Oh mio Dio!- strillò sbiancando. Aveva appena alzato gli occhi e si sedette in fretta –Non può essere quello! Mi rifiuto di credere che sia quel tocco di figo li!- quasi gridò

-Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto!- sorrise Ginny –E come avresti potuto disdegnare quel bel moro li? Soprattutto perché i miei gusti infatti di uomini, scusa, ma sono eccelsi-

-Evviva la modestia Gin- disse Sasha

-Ma che dici! Io sono modestissima, ma quando c’è da dire la verità…c’è da dirla!- sorrise

-Ohi, ma quanti anni ha?- domandò Pansy curiosa

-All’incirca ventisei- sorrise Ginny –Ma è off limits, io l’ho visto per prima…e io me lo prendo!- si sfregò le mani –Che bellezza! Guardalo: moro, duo occhioni azzurri da favola…un visettino d’angelo…un corpo statuario…Fa molto dio greco…non trovate?-

-Non so chi siano, ma ti credo sulla parola!- disse Jillian sorseggiando il caffè

-Ehi, guardate Blaise- Ginny si voltò e guardò nella direzione che Sasha le indicava. Il ragazzo, mentre passava tral tavolo Tassorosso e Serpeverde, era additato e deriso. Ginny sorrise divertita. Blaise intanto prendeva un certo color fuoco che fece scoppiare a ridere Ginny nel silenzio più totale. Pansy le mise una mano sulla bocca ma lei era quasi impossibile da fermare quando partiva e così Blaise, con sguardo di fuoco, giurò di vendicarsi.

Ginny si alzò dal banco e guardò il nuovo professore sistemare i fogli nella cartellina. Tutta la classe se ne era già andata e Ginny si mordicchiò le labbra. Gli si avvicinò e lui la guardò

-Signorina Weasley- lei sorrise

-Professore…- si sedette di fronte la cattedra

-Ha bisogno di dirmi qualcosa?-

-Non particolarmente ma…mi interessa sapere che cosa pensa della classe o…della scuola in generale-

-Oh…bè, è carina- disse lui –La scuola intendo- lei sorrise –E questa classe…essendo la prima dell’anno in cui tengo lezione, non è male-

-Ecco professore, volevo sapere se…lei ritiene importante le relazioni alunni/insegnanti- sorrise e lui, alquanto, spiazzato si accigliò –Non pensi male…intendevo come stiamo facendo noi. Nel senso: la disturba parlare con me? Anche di Difesa contro le Arti Oscure, ma comunque un rapporto al di la dei compiti in classe e quant’altro!- sorrise –Vede, ho scoperto che più mi sento motivata più rendo meglio nello studio e nei rapporti…con le persone- sorrise

-Trovo interessante la sua teoria ma non credo che molti alunni siano di questo parere- si alzò e lei lo seguì

-Bè…come ho detto, se il professore so che nutre per me…ammirazione, io studio molto di più- gli prese un braccio –E per provare ammirazione bisogna parlare…e semmai parlare anche di noi stessi- Ginny sorrise –Perché ha scelto questa materia ad esempio?- si sedette sulla cattedra –O…dove ha studiato? La sua famiglia? Ha a ragazza?-

-Si, l’ho- rispose svelto. Ginny si accigliò

-Ah…ha la ragazza…Da quanto?-

-Due anni-

-Cavolo, una cosa seria…-

-Già…- disse

-E come si chiama?- domandò con un sospiro

-Natasha-

-Natasha- ripeté lei “Che nome merdoso, ma da dove lo hanno tirato fuori? Da un barattolo di miele? Natasha…patetico…” –Che bel nome!- lui sorrise

-Anche a me piace molto- Ginny annuì

-Carino alquanto…mi dica…i suoi genitori? Che mestiere fanno?-

-Oh…Auror- lei annuì con una smorfia mentre lui non guardava. Appena alzò il viso su di lei, Ginny sfoggiò un largo sorriso –Ma per me è un pessimo lavoro-

-Concordo- disse lei –Battaglie…battaglie…battaglie…riunioni…riunioni…caos …caos e caos…terribile- sorrise –Anche io prediligo l’insegnamento. Ma il mio sogno è quello di lavorare per i Babbani- disse lei

-Babbani?-

-Si, qui nel mondo magico cui sono troppi casini…Voldemort, Mangiamorte e quant’altro…non lo sopporto!- sorrise

-Ciao Pierre! Ginny? Ginny che cavolo fai qua? Le lezioni sono cominciate da parecchio dalla McGranitt- Ginny si voltò di scatto pronta ad uccidere

-Ronald!- sbottò –Come diavolo fai ad essere ovunque?-

-Io qui ho lezione ghiacciolo-Gin- lei sorrise al fratello che la guardava con occhi rabbiosi ma lei non ci fece caso

-Sempre meglio che essere un Re!- lui la guardò allibito, Hermione e Harry senza parole –Che due coglioni-

-Ronald…come mai lei…tu…vi conoscete?-

-E’ mia sorella Pierre…ma non sapevi che avevamo una sorella?- appoggiò i libri

-Ehi, come vi conoscete voi?- domandò Ginny

-Ginny…lui è il nipote di Malocchio! Come diavolo fai a non sapere che veniva a casa nostra ogni giorno quest’estate?- Ginny sbiancò paurosamente

-Dormiva- disse acida Hermione. Ginny la squadrò da capo a piedi

-Bè Mezzosangue, qualcuno che dorma mentre tu studi e scopi i tuoi amici del cuore, ci vuole- Malfoy entrò in aula con un sorriso che non prometteva nulla di buono

-Ma come osi!- sibilò Ron

-Ops…- guardò Virginia –Gin…non dirmi che questo era un pettegolezzo che doveva rimanere tra noi Serpenti…Lo sai che devi avvertire quando vuoi che si così- Ginny deglutì e guardò il fratello, Harry ed Hermione –Pardon, ritiro tutto allora- Ginny alzò le sopracciglia

-Io me ne vado e poi…non sono così segrete le loro porcate Malfoy!- Hermione divenne un bel rosso fuoco, mentre Harry e Ron la guardarono sparire alquanto stizziti.

Ginny si affiancò alle amiche per pranzo e raccontò loro gli avvenimenti della mattina. Non la smisero di ridere finchè Ginny non se ne andò offesa a morte. Non la seguirono ma si scusarono poi, intanto però, mentre Ginny camminava verso i sotterranei, si trovò incantonata in un angolo

-Vedi di ristabilire la tua sanità mentale Ginny, o rischi di avere brutte sorprese- la lasciarono e Giny guardò Ron ed Harry

-Ehi ma siete impazziti? No dico…ma che vi piglia?- Harry scosse la testa e Ron prese un color viola poco rassicurante

-Hermione ha pianto tutta la mattinata!-

-Che peccato! Il mio cuore si è…ferito mortalmente alla notizia lo sai?- scosse la testa –Che mi frega? Se lei sta male siete i voi due, i suoi cavalieri, a doverla sostenere- sorrise –O no?-

-Hai detto in giro cose false Ginny! Lei sta con me…non sta con me e con Harry- sbottò Ron –Non osare dire mai più cose del genere!- Ginny fece un sospiro e incrociò le braccia al petto

-Guardate che mica è un male…il menage-a-trois!- sorrise lei –Non molto solito da queste parti…ma non credo sia male. Per una volta Herm mi ha battuto sulle esperienze sessuali…il che è tutto dire!- sorrise –Bravi maialini-

-Ginny!- Harry le prese un braccio –Ci metto trenta secondi a dire a tua madre le porcate che fai…e i nomignoli che girano sul tuo conto a scuola- Ginny lo scostò

-Fa quello che ti pare…se hai fegato. Tanto mamma non crederà a chi…si scopa la ragazza del proprio figlio…o credete che sarà a me, che non crederà?- sorrise –Temo di no- annuì –E non puoi usare nemmeno il pretesto che sapevi che non ero vergine a quattordici anni…perché in quel caso ti tireresti la zappa sui piedi…per avermi…toccata a quell’età in cui ero tutta un’innocenza!- sorrise –Altra cosa- li guardò accigliata –Mamma si fida di me…- sorrise –Non di te Ron…e non di te Harry, se sapesse ciò che combini con la ragazza del suo Ronnie- fece un sospiro –Ci si vede pervertiti!- sorrise e se ne andò in sala comune

***

Ginny frugò dentro il baule alquanto stizzita. Gocciolava dai capelli bagnati fradici ed era alquanto accigliata

-Ma dove cavolo è quel maledetto pullover?!?!- ringhiò pensando già a tutto e di più –Se lo ha preso Jillian la ammazzo. Questa volta la ammazzo!- gettò lontano tutti i vestiti che trovava e finalmente esultò –Evvai! Eccolo finalmente!- il pullover verde smeraldo, spiegazzato e a collo a V fu buttato sul letto ben poco delicatamente. Si alzò e mosse la bacchetta dietro di se. I vestiti furono infilati malamente nel baule che si richiuse con un tonfo. Prese il maglioncino e con un incantesimo lo lisciò –Benedetto pullover!- sbottò. Prese dei jeans sulla sedia e li rigirò annuendo

-Che visione, probabilmente la migliore degli ultimi due anni- Ginny si voltò e guardò sulla porta il biondo Serpeverde tutto un sorriso

-Malfoy…ciao- disse alzando gli occhi al cielo –Che diavolo vuoi?- lui sorrise ed entrò. Chiuse la porta

-Alcuni cinnetti parlavano di te qua da basso…Sono qui per vigilare sulla tua virtù- lei lo guardò alquanto scioccata e lui scoppiò a ridere più per lei che per la battuta di poco prima

-Come sei…sarcastico Malfoy. Un vero…come dire…comico!- lui si fece serio –Perché non sei andata ad Hogsmead? Per caso hai appuntamento con qualche tuo…amico?- domandò piatto. Lei lo guardò.

-Non mi andava…e comunque non ho alcun appuntamento, anche se non è affar tuo- lui la guardò negli occhi

-Non è affar mio…esatto…- disse tamburellando le dita sulla porta

-Tu perché non sei a fare casino da qualche parte con la tua cricca di zoticoni ed analfabeti, Malfoy? Mi deludi- lui fece un sospiro

-Non ne avevo molta voglia-

-Perché sei qua? Sei rimasto per la mia…come hai detto? Virtù? Non dirmi così, potrei quasi crederci- ridacchiò infilandosi i Jeans e asciugandosi i capelli con un colpo di bacchetta

-Bè, come hai capito non è affatto per la tua virtù, dato che non ricordo quando tu l’abbia mai avuta-

-Quando avevo undici anni ero immacolata Malfoy!- disse lei quasi offesa

-Per me mai allora- lei alzò le spalle –E comunque il motivo per cui sono qua è presto detto- lei si mise la maglia e si sedette

-Ascolto-

-Blaise- lei alzò un sopracciglio

-Blaise?-

-Esatto- lei deglutì

-E che vuole quel…figlio di Mangiamorte che non è degno nemmeno di avere il nome di suo padre?- lui si avvicinò

-Voleva fartela pagare e ha chiesto a me di darti una lezione- Ginny si alzò –E logicamente ho colto la palla al balzo- lei si accigliò –Peccato che lui non sappia che anche vedermi fa male al tuo cuoricino e che…mi basta solo farmi vedere con un'altra…per mandarti in depressione- Ginny deglutì

-Tu per i miei gusti hai qualche rotella che gira male Malfoy- sbottò lei con aria di sufficienza –Tu, non mi fai più né caldo né freddo- prese le scarpe e se le infilò allacciandole con fare nervoso

-Allora non ti do fastidio se sto qua- lei lo guardò

-No, ma non posso attendere i tuoi comodi, ho da fare- accennò a quello che poteva sembrare un sorriso e si avviò alla porta –Dì pure a Blaise quanto ho sofferto e…non frugare tra le mie cose!- disse puntandogli il dito contro

-Non mi piace mentire- disse con fare innocente. Ginny scoppiò a ridere divertita e si appoggiò alla porta

-Malfoy ti prego! Queste battute tienile per altri, sono pessime! E più falso di te, non ne conosco-

-Io conosco te!-

-Mi correggo: lupo travestito da agnello!- rise ancora e lui fece un sospiro

-Non sei poi così santa tu…in quel frangente tesoro- lei alzò le sopracciglia

-Davvero? Credi? Dammi un caso in cui ho mentito- annuì –Ho tempo da perdere oggi, ti ascolto-

-Tu non mi fai più né caldo né freddo- disse lui –Mentre non fai altro che scrivere svenevolezze del tipo: Vorrei uccidere tutte quelle che parlano di lui. Come osano solo guardarlo? Come osano dire che fanno l’amore con lui…quando nemmeno sanno che significa quella parola? E poi fanno le santarelle confondendo le scopate che lui concede loro, con l’amore…Vorrei ucciderle tutte! E lui poi…è come se lo facesse apposta a farsi trovare da me con loro, mi fa una rabbia!!! Etc…Weasley, non mi va di elencarti tutte le pagine che scrivi con questo tono!-

-Come osi…- biascicò lei tremando di rabbia. Fece qualche passo avanti. Gli occhi si erano fatti pericolosamente lucidi –Tu…come osi entrare in camera mia a leggere il…mio diario! Sei…un maledetto bastardo, sei…- gli diede le spalle incrociando le braccia al petto –Vaffanculo, vaffanculo e muori che è meglio per tutti!-

-Ohilà! Che paroloni!-

-Chiudi il becco- lo aggredì voltandosi –Non osare parlare! E ora vattene!-

-Mi cacci?-

-Si!- ringhiò lei

-Sono qua per mio cugino e…-

-Non te ne frega un cazzo di tuo cugino Malfoy! E…vedi? Mi fai stare male! Hai ottenuto il tuo scopo. Vattene ora!-

-No-

-Va bene, rimani, ma io…vado- prese il giacchino e andò alla porta. Lui la raggiunse e le bloccò le braccia cingendola –Lasciami subito! Non mi toccare! Qualsiasi cosa vuoi, scordatela! OK?- cercò di liberarsi senza molto successo

-Lo sai che non sei professionale?- le disse vicino all’orecchio –Non è un bene affezionarsi ad un ragazzo…La puttana Serpeverde preferita dai tempi di Amanda Nockfeal non può errare così. Non è perfetto questo cedimento…affatto-

-Lasciami e non osare darmi della puttana!- lo strattonò finchè non fu libera. Si appoggiò alla porta sistemandosi i capelli con mano nervosa –E Amanda…lo faceva per soldi. Io no- lui alzò le spalle

-Piccolezze- lei deglutì

-Non darmi della puttana- sbottò lei

-Lo fanno tutti, io non posso?- chiese sorridendo

-Non puoi- lui si avvicinò e Ginny cercò di svignarsela. La bloccò per le spalle guardandola negli occhi. Fece scivolare le mani lungo le braccia sino ai fianchi e Ginny scosse la testa –Piantala!-

-Ci siamo un sacco divertiti, te lo ricordi?- lei deglutì –E imparavi molto velocemente!- Ginny lo guardò sull’orlo delle lacrime e lui fece un sospiro –In una settimana già promettevi bene…Ti ho lasciato in pace per tutto questo tempo appunto perché desideravo…ripigliarti quando fossi stata più grande e meno problematica-

-Sei uno stronzo. Non mettermi le mani addosso!- lo scostò e lui sorrise

-Ti piaceva un sacco quando avevi quattordici anni. E non disdegni nemmeno ora. O sbaglio?-

-Non ho più quattordici anni. E so anche contenermi- alzò un sopracciglio –Quindi taglia corto! Tu per me sei solo quello che va a letto con tutte indistintamente. Un po’ come me, solo che al maschile!- lui sorrise ma poi si fece serio

-Rivoglio quello che per due anni ho lasciato andare. E non saranno le tue lamentele a privarmi di esso-

-Lamentele? Guarda che tu rivuoi me! Rivuoi farmi stare di merda…e non posso dire la mia? Ma tu sei pazzo!-

-Guarda che tu mi hai allontanato Gin-

-Io? Ma è logico! Tu sei un figlio di Mangiamorte e vuoi fare il Mangiamorte!!-

-E tu sei la figlia imperfetta che nessun genitore vorrebbe sotto il proprio tetto- disse di getto. Ginny rimase interdetta –Credi per caso di essere la figlia prediletta? Tu? Di famiglia Grifondoro finita trai Serpeverde? Quella che…tutti sanno che razza di persona sei? Credi anche solo lontanamente possibile, che i membri della Fenice non dicano ai tuoi che accade qui? Ritieni che Piton, McGranitt e Silente tengano i tuoi all’oscuro? Fai la bulletta dicendo che i tuoi non sanno…ma sei certa di questo? E ti do il beneficio del dubbio: diciamo che non lo sanno. Quando accadrà che farai? A chi andrai a chiedere aiuto? Perché non ti vedranno più come loro figlia divenuta Serpeverde…ma la loro figlia, divenuta Serpeverde…e per di più ritenuta facile. Pensa ai tuoi fratelli e i tuoi genitori come diamine si sentiranno…- si guardarono negli occhi –Diciamo che trai due…tu sei ben peggiore di me!- Ginny trattenne il respiro qualche secondo

-Va via- disse lei guardando la finestra –Non ti sopporto, va via- lui si avvicinò e lei mise le mani avanti –Va via, non ti ho detto avvicinati!- le prese le braccia e gliele abbassò

-I Serpeverde…non possono stare fuori dal loro buco Gin. Tu ci sei entrata e non ci puoi più uscire. Nemmeno Sasha o Jillian possono…o Pansy. Tu men che meno- Ginny lo guardò –Ti sei per bene incasinata la vita sai?- Ginny scosse la testa

-Lasciami-

-Puoi stare bene solo con i tuoi simili. Non con Grifoni o robe di questo genere- scosse la testa –Qui si possono fare cose che nelle altre cose sono vietate, ma qui, dopo si hanno regole…dure. Regole…che non si possono modificare-

-Non sarò mai un Mangiamorte- sbottò

-Nessuno ti obbliga. Ma non puoi fare a meno di stare con persone come te. Non potresti mai stare con un Grifondoro o un Corvonero, perché l’educazione è opposta e…-

-Va bene, ho capito!- disse guardandolo con due occhi di fuoco -Ho capito l’antifona- lui sorrise e le passò le dita sotto gli occhi pieni di lacrime. Lei lo schiaffeggiò su di esse –Sta fermo!- lui fece un sospiro e lei si passò le mani sugli occhi –Maledizione a te!-

-La verità fa male- Ginny fece un sospiro –Ehi, avevo pensato di portarti ad Hogsmead oggi ma se ti metti a piangere…-

-Sei un porco! Non ci vengo a fare le maialate che hai in mente nella Stamberga Strillante! Che schifo!- ringhiò lei colpendolo

-Ehi ma che maialate dici? Guarda che era solo un invito civile- lei lo guardò –Anche trai Serpeverde si è civili sai? Non che sia normale ma…come ho detto, mi piacerebbe riprendere quello che è mio-

-Diventerai un Mangiamorte-

-E allora?-

-Io…-

-A te andrà bene!- sbottò lui. Lei lo guardò deglutendo –Perché non puoi vivere senza di me e tutte quelle smielosità che scrivi di solito- lei lo guardò –Ci vieni ad Hogsmead?- lei fece un sospiro

-No-

-Ti pareva!- sbottò lui

-Non oggi- lo guardò seria –Oggi non voglio- lui si accigliò –Prova tra qualche giorno, OK?- lui la guardò attonito

-Scusa? Ehi ma stai scherzando? Non vorrai metterti a fare la ragazza per bene spero!-

-E’ un’idea. Tu mi ritieni ancora una putt…- lui la guardò male –E io voglio che tu non lo pensi più. Ora me ne vado a studiare- prese dei libri e lui scosse la testa

-Solo perchè ti ho invitato fuori, non significa che a me non piacerebbe fare…-

-Dovrai aspettare per tutto ora. So che le ragazze babbane aspettano di stare insieme al proprio ragazzi per un sacco di tempo prima di baciarlo, a volte un anno intero prima di andarci a letto…-

-Scherzi spero!- ringhiò lui irritato

-No- disse lei seria

-Ti uccido-

-Guarda che hai cominciato tu con la storia dello pseudo appuntamento…io avrei fatto tutto come al solito ma…ammetto che così mi piace di più. Non frugare tra le mie cose!- e uscì

-Ehi ma sei scema! Fermati Ginny, ora!- ma la porta sbattè facendo tremare il vetro della finestra e Draco Malfoy si sedette sul letto attonito, pronto ad uccidere chiunque gli si fosse presentato davanti: ragazza dei suoi sogni esclusa.

  
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