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Autore: AndreMCPro    31/07/2018    1 recensioni
"Quel mondo era fantastico! Avrebbe voluto restare lì per sempre!"
Chi avrebbe mai detto che il suo desiderio sarebbe stato esaudito?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akihiko Kayaba, Kirito Kirigaya, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This is not a game anymore
Cap.17 Attrito
 
Aincrad, piano 35,Misha.2 Ottobre 2023
«Wow, questa città è spettacolare!» Esclamò Crow guardandosi intorno. Misha era una town dallo stile europeo medievale. I tetti rossi degli edifici facevano contrasto con il bianco delle pareti, il che insieme alla pietra suo pavimento delle strade, illuminata dalle lampade appese sopra le porte, dava alla cittadina un aspetto caldo e accogliente in quel piano dal tema prevalentemente invernale. Una folata di vento soffiò contro i Paladini della Notte, e Crow, in testa al quartetto, si strinse nelle spalle. Lars sembrò non reagire ma accettò di buon grado l’offerta del tank di raggiungere una taverna il prima possibile. E mentre Axel reagiva come Crow alla fredda brezza, Moonlight gli si strinse al braccio tremando leggermente, al che lui arrossì di colpo.
«F-fa freddo…» Mormorò la ragazza.
«Tieni…» Fece lui togliendosi la sciarpa rossa e mettendola attorno al collo di lei.
«Ma…» Fece lei per protestare, ma Axel glielo impedì:
«Tu ne hai più bisogno di me. Io il freddo lo reggo abbastanza bene»
Lei lo guardò negli occhi, e lui distolse per un istante lo sguardo. Stava mentendo, forse aveva anche più freddo di lei. Ma al notare quel dettaglio arrossì di colpo e cercò di cambiare argomento.
«A-allora… Hey!» Si rivolse gridando agli altri e facendo un passo verso di loro. «Ci volete aspettare o no?»
Nessuna risposta. I due girarono l’angolo e li mollarono lì.
«Ma tu guarda che idioti…»
«Lascia stare, cerchiamo un posto dove scaldarci…» Le suggerì lui. Anche se suonava più come una richiesta implorante. Lei arrossì di nuovo ma ridacchiò, per poi afferrare la sua mano e portarlo verso una locanda vicina.
 
«Ehilà!» Li accolse una voce non appena Crow e Lars entrarono nella taverna.
«Klein! Ma tu guarda chi si rivede!» Salutò il primo sorridendo al samurai.
Quello si alzò e lo raggiunse. «Mi chiedevo che fine aveste fatto, non vi ho più visti in prima linea per tutto il mese»
«Abbiamo avuto alcune… difficoltà a recuperare…» E scuri il volto. Lars rispose per lui: «Abbiamo perso due membri…»
«Cosa…?» Fece lui, come sotto shock. E a quel punto guardò la porta. Poi di nuovo loro. «Dove sono Thalia e Moonlight?» Ovviamente, le ragazze sono le più importanti, giusto? Ma al nome di Thalia Lars si irrigidì.
«Thalia era una PK… e ha ucciso Haruo» Spiegò Crow. «Lars l’ha… fermata…»
«Oh… quindi…»
«Ax e Moon stanno bene, si trovano… uhh… in realtà li abbiamo mollati all’entrata della città»
«Staranno cercando una locanda» Intervenne Lars.
«Se non stanno facendo altro…» Ridacchiò Crow. Lars lo guardò con disappunto.
«Capisco, capisco» Fece Klein con un occhiolino.
«Non stanno insieme» Puntualizzò Lars.
«Secondo me ci sono molto vicini però» Ribatté Crow, per poi ordinare un boccale di birra.
 
«Hey Ax…»  Iniziò Moonlight. «Ultimamente tu e Crow siete un po’… assenti… Non voglio impicciarmi dei vostri affari, però…»
«Sei preoccupata, si, lo capisco… Hai paura che succeda di nuovo quello che… beh…»
«Si…»
«Non ti preoccupare, Crow cerca di tenermi distratto. Dice che passo troppo tempo in giro a livellare e non penso a divertirmi. Ma non credo capisca che io mi diverto a livellare»
«Magari domani ti accompagno io. Siamo vicini al Dungeon, in un’oretta siamo lì e ci alleniamo per bene»
«Oh, mi sta bene!» Ripose Axel sorridendo. Però prima dovremmo ripresentarci alla Prima Linea o non ci faranno neppure avvicinare»
«Sempre se siamo ancora nei requisiti. Certo, siamo di un livello superiore alla media, ma non è altissimo»
«Motivo in più per cui abbiamo bisogno di livellare. Male che vada possiamo chiedere qualche consiglio a Kirito»
«Non sarebbe male come idea. Ah, una locanda!»
Appena lo disse Moonlight prese la mano di Axel e lo trascinò dentro per poi subito lasciarla. A quanto pareva quell’edificio aveva anche una piccola taverna, e i due ne approfittarono per sedersi ad un tavolo.
«Okay, prossima priorità: comprare vesti più calde» Esordì immediatamente Axel.
«Pienamente d’accordo» Rispose Moonlight guardandosi le ginocchia. Le gambe, a parte delle leggere calze blu fin sopra le ginocchia, erano praticamente scoperte per colpa del vestito con minigonna che portava fin da inizio gioco.
Ad essere sinceri, solo Lars e Crow si erano cambiati da quando avevano iniziato la partita. Lars perché aveva trovato il mantello che aumenta l’agilità, Crow perché è un tank e quindi cambia sempre armatura.
«Hey Moon…»
Quella alzò lo sguardo «Si?»
«Hai mai pensato a… questo mondo?»
«Cosa intendi?»
«Non è un luogo facile in cui stare…»
«Lo so… ma dove vuoi arrivare esatta-»
«Però è molto bello»
Ci furono alcuni attimi di silenzio prima che Moonlight rispondesse.
«Per quanto io odi ammetterlo, non posso neanche negarlo…»
«Ma per quanto si potrebbe desiderarlo… non possiamo restare qui»
«È il motivo per cui esiste la prima linea»
«Lo so. Ma… non credo sia neppure giusto dedicarsi esclusivamente ad essa. Voglio dire… è vero. Non apparteniamo a questo mondo, però ora siamo suoi abitanti. Che ci piaccia o meno. Non ci farebbe male apprezzare un pochino quello che abbiamo intorno. Crow…»
«Lo so, sia lui che Lars vogliono mantenersi più distaccati possibile. Ma anche secondo me un po’ sbagliano. E poi non c’è bisogno che tu dica queste cose a me» E gli fece un sorriso inclinando appena la testa «Già apprezzo ogni giorno quello che questo mondo mi ha dato»
Axel arrossì al sorriso, chiedendosi a cosa si riferisse, e guardò verso la finestra. Aveva iniziato a nevicare e un gruppetto di player stava camminando per la strada subito fuori. Pochi minuti dopo essi entrarono nella locanda e si guardarono intorno. Erano quattro ragazzi ed una ragazza, i cui vestiti avevano il verde come colore ricorrente. Lei sembrava essere il tank della squadra, mentre quello in testa pareva essere uno sweeper con stocco.
Uno dei ragazzi in mezzo vide Axel e Moonlight e li fece notare al capo, che subito lanciò delle monete al locandiere e si diresse da loro.
«Bene bene bene, i Paladini della Notte si sono degnati di farsi rivedere! Da quanto tempo siete spariti, un mese? Due?»
«Non sono affari tuoi» Rispose Axel. «Piuttosto, dato che ci conoscete… chi sareste voi, invece?»
«Noi siamo il Veleno della Vipera. Nonché nuova squadra di punta della prima linea»
«Cult…» Mormorò la ragazza, ma il suo capo alzò la mano per zittirla. «Non mi interrompere, Sandstorm. Non vedi che sto parlando?»
La ragazza fece un passo indietro e distolse lo sguardo mordendosi il labbro. Cult si rivolse di nuovo ad Ax e Moon.
«Vedete, da quando è giunta la notizia della vostra scomparsa molte squadre si sono fatte avanti per prendere il vostro posto. Il team che avrebbe vinto un torneo avrebbe fatto parte della prima linea. Ed eccoci qui»
«C’è sempre posto per nuovi membri nella Prima Linea» Ribatté Axel. «Se hanno fatto questo processo di selezione vuol dire che eravate tutti sottolivellati»
«Ci sottovaluti? Tsk. Non credo affatto che voi siate ancora al pari con il livello attuale»
«Livello?»
«46»
«43»
«44» Aggiunse Moonlight.
«Troppo basso, vedo» Ghignò la Vipera.
«Troppo sicuro di te, vedo» Risposero i due Paladini all’unisono.
«Tre livelli valgono tanto qui ad Aincrad»
«Meno di quanto credi» Rispose Moon.
«Perché non me lo dimostrate?»
«Cult…» Disse di nuovo la tank. Ma Cult la guardò malissimo. «Ti ho detto. Di non. Interrompermi. Sono stato chiaro?»
«Chiarissimo» Rispose lei aprendo il menù di gioco.
«Cosa stai facendo?»
«Mi sono stufata di stare qui, me ne-» Ma un istante dopo lui le afferrò il braccio. «Tu non vai da nessuna parte finché non lo decido io»
Axel e Moonlight si alzarono in piedi. «Lasciala stare» Disse secca lei.
«Altrimenti?» Rispose lui ancora tenendola stretta per il braccio.
Una withdraw da Axel lo fece cadere all’indietro. Niente danno agli HP essendo una town area, ma se non altro liberò la ragazza, che premette immediatamente il pulsante per abbandonare la gilda.
«Adesso basta! Non vi permetterò di…» E vide la ormai non più sua tank mettersi dietro i due Paladini.
«…sei una traditrice!»
«E tu sei solo uno stronzo!» Rispose l’altra.
«Domani in piazza. Tutti e tre. Questa me la pagherete!» E se ne andò furioso, seguito dalla rimanenza del suo team.
«Sarà stupendo vederti fatto a pezzi!» Rispose Sandstorm.
I due Paladini la guardarono un attimo.
«Uhm… quindi… cosa esattamente è appena successo?» Le chiese Axel.
«Si tratta… di un mio ex. Sono stata invitata nel gruppo da uno dei suoi senza sapere che lui fosse il capo, ed eccomi qua. Mi dispiace di avervi tirati in mezzo…»
«Non preoccuparti, lo avrei sfidato comunque. Avrò un motivo in più per sfogarmi su di lui domani»
«Tu che farai, invece?» Le chiese Moonlight.
«Ehm… so che è un po’ improvviso ma… posso entrare nella vostra Gilda?»
«C-come?» Balbettò sorpreso Axel.
«Lo so, lo so… Troppo improvviso… Beh… Qualsiasi Gilda è meglio di quella di prima, e i Paladini della Notte sono sempre stati un gruppo di punta nella prima linea… Speravo che… si insomma…»
La sua voce calò fino al silenzio. I due Paladini si guardarono l’un l’altro, poi guardarono lei.
«Abbiamo già un tank… però…» Esordì Moon.
«…però è anche vero che siamo un po’ a corto di membri» Concluse Axel. Al che l’amica andò subito ad invitare Sandstorm nella Gilda.
«Grazie!» Disse lei abbracciandoli. «Grazie davvero!» Accettò l’invito subito dopo aver sciolto l’abbraccio. «Uhm… però aspetta, i Paladini della Notte non erano sei? Qui oltre a me…» E alzò lo sguardo dalla lista membri, notando lo sguardo rabbuiato dei due. «Che… è successo agli altri due?»
Axel le spiegò l’accaduto con Thalia. Moonlight si sedette con lo sguardo basso.
«Oh… mi… Mi dispiace…»
«Non preoccuparti… Ora dobbiamo soltanto pensare a presentarti agli altri e a fare a pezzi quelle vipere di poco fa» Le disse Axel.
«Ah, e a cambiare colore a quella tunica» Aggiunse Moonlight porgendole una fiala di colorante blu notte.
 
«Hey ragazzi!» Esordì Axel entrando nella taverna. Crow e Lars si voltarono verso la porta.
«Ah finalmente!» Rispose il tank. «Iniziavamo a preoccuparci»
«Noto» fece Moonlight fissando i boccali di birra. «A parte che siete stati voi ad abbandonarci appena entrati in città»
«Calmi, calmi…» Li fermò Axel ridacchiando. «Ragazzi… vorremmo presentarvi una nuova amica»
All’entrata di Sandstorm, che salutava imbarazzata gli altri due, Lars si alzò a guardarla per un momento. Lei si bloccò di colpo.
«Uhh…» Fece Axel guardando l’amico. Quello gli andò addosso all’improvviso e lo bloccò al muro, facendo alzare anche Crow e lasciando gli altri interdetti per la reazione, e attirando anche l’attenzione di molti dei presenti. «Hai aggiunto una perfetta sconosciuta al gruppo senza NEANCHE DIRCI NIENTE? MA CHE TI PASSA PER IL CERVELLO?»
Moonlight cercò di intervenire: «Lars calm-»
«NO!» Gridò. «Non ci sto ok? Non ho intenzione di lavorare con persone di cui non so nulla e non so neppure se posso fidarmi. Come ti aspetti che facciamo…» La lieve pressione di una spada sul petto lo zittì.
«Lasciami andare» Disse Axel, serissimo. «Non mi costringere a liberarmi con la forza»
«Ax che ti prende…?» Mormorò sorpresa Moonlight.
«Non mi piace essere sbattuto sulle pareti, mettiamola così. Lars, se hai qualche obiezione da fare puoi benissimo farla anche senza aggredire la gente, così ne parliamo in maniera civile e ti posso spiegare cosa è successo. Ok? E ora lasciami»
All’aumentare della pressione Lars mollò la presa, indietreggiando.
«Bene» Disse Axel rinfoderando la spada, per poi spiegare come era andata. Non tenne per se’ neanche la parte della sfida lanciata da Cult.
«Fai come ti pare» Commentò Lars alla fine della storia. «Io non verrò con voi alla piazza»
«Tua scelta» Gli rispose Axel. «Crow?»
«Io vengo» Disse lui.
«D’accordo. Lars…» Lo richiamò, prima che uscisse dalla taverna.
«Cosa c’è, adesso?»
«Dovresti evitare di scattare in quel modo»
Quello se ne andò senza rispondere. Solo allora Sandstorm ritrovò il coraggio di avvicinarsi.
«Mi dispiace, è colpa mia… se avressi saputo che avrei causato così tanti problemi…»
«Ah, non preoccuparti, gli passerà» La rassicurò Crow. «Immagino Ax e Moon ti abbiano spiegato cosa è successo…» Lei annuì. «Beh, Lars è quelo che l’ha presa… un po’ peggio di tutti. Tutti ci siamo rimasti molto male ma lui… sembra come cambiato, in certi aspetti…»
«Oh… Mi dispiace davvero per quello che vi è successo…»
«Pensarci troppo farà solo più male. È dura da accettare, ma è vero…» Le rispose Axel. «Per adesso concentriamoci sulla sfida di domani» E ordinò qualcosa da bere.
  
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