Il treno arrivó, mi misi in fila per entrare, le porte si aprirono e tutti si affrettarono per aggiudicarsi il posto migliore. Trovo un vagone mezzo vuoto e mi siedo dal lato del finestrino, mi aspettava un viaggio di tre ore. Misi le cuffiette e feci partire la musica.
Mi piace fermarmi a pensare, inizio a capire cosa voglio davvero, rifletto e rifletto finché non mi scoppia la testa, è una sensazione bellissima, in questi momenti mi sembra di poter fare tutto posso avere quello che voglio. So cosa voglio. So come mi piacerebbe essere forte, determinata, testarda, indipendente.
Vorrei avere una vita piena di adrenalina, voglio fare il medico, ma non pediatra o cose così, voglio andare nei paesi in crisi, voglio vivere per il mio lavoro, aiutare davvero le persone, salvare vite rischiando la mia, voglio adrenalina, paura, morte e miracoli. Quando penso a questo sento dentro una bolla che si riempie di orgoglio, felicità e tanto altro. Voglio viaggiare, non voglio una casa classica, non voglio un divano, una cucina o dei tappeti.
Quando rifletto mi sento forte, le cose non sembrano difficili, in fondo per realizzare tutto questo basta lavorare, lavorare e lavorare, non sembra difficile, solo l'idea mi fa saltare di gioia.
Poi però tutto finisce... la sicurezza e il potere svaniscono ed entrano i dubbi, le insicurezze, mi lascio trasportare dagli eventi. Mi "addormento" e aspetto la prossima volta in cui mi rimetteró a riflettere, a sognare.
Tutto quello che rimane dopo è il vuoto, il fantasma del mio sogno avvolto nell'ombra, il fantasma di una me stessa che aspetta di poter essere ciò che vuole senza limitazioni.