Videogiochi > Persona 5
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Autore: _stfu_    31/07/2018    0 recensioni
CONTIENE SPOILER sull'ultimo Palace
Brevissima One shot scritta per l'evento Persona 5 - Fanfiction Challenge.
Il titolo della storia indica il prompt su cui ho scelto di cimentarmi.
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goro Akechi, Ren Amamiya/Akira Kurusu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo si era riavvolto, e tutti gli eventi che Ren Amamiya aveva vissuto da quando si era trasferito a Tokyo un anno prima si erano ripetuti, con tutte le loro conseguenze.
Ancora una volta, quindi, era costretto a rivivere quella tragica scena.

Si trovava a fissare i due Akechi, entrambi apparentemente uguali: stessi capelli, medesimo taglio e colore degli occhi, perfino la voce era la stessa, il cognitive la copia perfetta dell'altro in tutto e per tutto.

La tensione era palpabile, Ren più di tutti la avvertiva, come se tutto da quel momento in avanti fosse dipeso da lui. Si sentiva lo stomaco sottosopra, sapeva perfettamente cosa sarebbe accaduto di lì a qualche secondo; lui e gli altri membri dei Phantom Thieves sarebbero stati tagliati fuori da quel duello, costretti a lasciare indietro quello che ormai almeno lui poteva considerare un amico, un amico che aveva imparato a conoscere durante i lunghi pomeriggi trascorsi insieme al LeBlanc. 


Questa volta non poteva -non voleva- permettere che la storia si ripetesse, non di nuovo, non ora che poteva anticipare le loro mosse.


Akechi prese la mira e premette l’indice sul grilletto, facendo partire il colpo. Fu allora che per Ren il tempo sembrò rallentare, fino quasi a fermarsi del tutto. Poté vedere distintamente il proiettile colpire il pannello di controllo, innescando il meccanismo che controllava la saracinesca che, con un rumore metallico, cominciò la propria inarrestabile e, almeno ai suoi occhi, lenta discesa.
Ma Ren non rimase a guardarla. Con un balzo felino si gettò in avanti e in una mezza capriola raggiunse Akechi, appena prima che la saracinesca calasse del tutto, separandoli dagli altri Phantom Thieves. Ma andava bene così. Sapeva che poteva fidarsi di loro, che sarebbero riusciti a mettere in sicurezza la strada verso il tesoro anche senza il loro leader, erano ragazzi in gamba, e poteva permettersi di lasciarli andare avanti da soli.
Dopotutto, adesso c’era una persona che aveva molto più bisogno di lui, e qualcuno doveva pur tentare il tutto e per tutto per cambiare il suo destino.

  
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