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Autore: nyanyaqueen    04/08/2018    0 recensioni
Cosa succede a Alice e Oz quando sono nell’Abisso? La loro relazione sarà la stessa o le cose cambieranno?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice, Oz Vessalius
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Da quando erano stati rinchiusi nell’Abisso per ristabilirne l’ordine, rinunciando ai loro stessi ricordi per poter salvare il mondo, avevano avuto molto tempo per conoscersi di nuovo. L’Abisso era tornato il posto meraviglioso che descriveva Lacie prima della sua morte, per questo potevano sempre ammirare quello spettacolo mozzafiato, e con il passare del tempo avevano iniziato a provare qualcosa di diverso dal semplice affetto, un attaccamento che mai avevano provato verso altri nelle vite precedenti, ma nessuno dei due ne aveva mai parlato per paura di non saper gestire la situazione. 

“Alice, Vincent non ci ha ancora chiamati?”

La voce di Oz rimbombò nella stanza che una volta occupava la gemella albina della mora, e che ora era diventata completamente sua. Sdraiata per terra, la ragazza aveva aspettato a lungo il ritorno del biondo, che a sua volta era in attesa di una qualche parola da Vincent, colui che raccontava loro piccoli dettagli di ciò che avevano vissuto precedentemente. Arrivati a quel punto ricordavano più o meno tutte le persone e i rapporti che avevano con loro, ma non quel che era successo con loro e a loro. Cosa strana, aveva detto Vincent, ma a loro non importava: ai due bastava stare insieme. 
Alice si alzò e mise da parte un libro che le era arrivato da parte di Sharon, una storia romantica che le stava permettendo lentamente di capire ciò che provava, sebbene con un po’ di difficoltà. 

“No. Quel maledetto! Non sta mantenendo la sua permessa! Io voglio vedere il mondo esterno e incontrare tutti!”

Eccola lì, che si comportava come una bambina di nuovo; atteggiamento che al biondo non dava fastidio, anzi, lo adorava e adorava lei. 
Le piaceva, amava vederla sorridere, ridere, indispettita. Era semplicemente stupenda, onesta con i suoi sentimenti e le parole, gentile anche se non lo mostrava. Meravigliosa. Quando sorrideva era persino più bella della luce dorata che riempiva quel luogo, e saperla felice grazie a lei era un’emozione veramente indescrivibile. 
Le si avvicinò e le si mise a fianco, sporgendosi per vedere cosa stava leggendo; era raro che lo facesse, per questo pensava fosse qualcosa di comico, un fumetto o che altro racconto bizzarro. 

“Cosa leggi?”

“Un libro che mi ha mandato Sharon. È romantico, parla di due ragazzi che non possono mai stare insieme perché di due luoghi diversi e distanti, ma che nonostante tutte le difficoltà si amano!”

Gli mostrò un sorriso dolce che lo fece arrossire. 
Era bella, bella davvero. 
Le sorrise anche lui, avvicinandosi e poggiando la testa sulla sua spalla; diede una veloce occhiata alle pagine che stava leggendo la ragazza: descrivevano qualcosa di spinto, che loro due non capivano perché nessuno aveva mai insegnato loro cosa fosse il sesso, ma una parte fu abbastanza chiara: il bacio. Lei sembrava non aver letto nulla, si era distratta quando era arrivato lui perché era rimasta a guardarlo e aveva iniziato ad accarezzargli la testa. 
Le piaceva stare così. Non le interessava più di tanto il libro, se c’era lui, e infatti aveva iniziato a coccolarlo perché lo preferiva a quel racconto. 
Era bello. Lo guardava e il cuore le si riempiva di gioia, poteva quasi sentirlo gonfiarsi quando i loro sguardi si incrociavano e spesso arrossiva. La faceva sentire bene, la rasserenava quando si rattristava per i ricordi persi, per la solitudine che provava quando lui si allontanava per cercare Vincent. La coccolava, la accarezzava, e ogni tocco era una sensazione piacevole per lei, che adorava sentire quelle mani su di sé, sulle sue guance, sui capelli, sulla schiena… Sulle mani. Quando gliele prendeva sentiva una stretta al cuore e istintivamente intrecciava le dita alle sue, spesso rimanendo del tempo immobili a quel modo. 
Anche in quel momento sarebbe potuta rimanere così con lui, ma la sua voce la distrasse dalla felicità che aveva iniziato a pervaderla. 

”Vuoi provare, Alice?”

“Cosa?”

Le indicò una frase della pagina, quella che descriveva il bacio fra i protagonisti, e lesse nella mente.
Le fece male la testa per qualche secondo e intanto un ricordo emerse mentre immaginava la scena, anche se piuttosto sfocato: lei che lo baciava, standogli sopra, e lui impallidito. Arrossì. 
Lui la vide arrossire e fece lo stesso, ma iniziò anche a ridacchiare. Era così tenera in quel momento che avrebbe potuto baciarla all’improvviso solo per vedere la sua reazione… Però non voleva, da come era stato descritto nel libro il bacio doveva essere qualcosa di speciale e non voleva lo fosse anche lui. 

“Se non vuoi va bene lo stesso…”

“No… Va bene. Voglio provare.”

La risposta lo sorprese e lo imbarazzò ulteriormente. 
Lei decise di imitare la ragazza e mie da parte il libro, gli si posizionò sopra, a cavalcioni, con le mani che andarono a prendere le sue e a stringerle dolcemente. 
Era imbarazzante. 
Restarono fermi qualche secondo a guardarsi, poi si mosse anche lui e le diede finalmente il bacio. 
Un bacio a stampo, semplice, innocente, ma che bastò a far riaffiorare il ricordo del primo bacio anche in lui.
Le lasciò andare una mano e gliela portò sul viso, accarezzandole la guancia, mentre lei avvicinava la fronte alla sua per celare l’imbarazzo con i capelli, non poteva affrontare i suoi occhi smeraldo così imbarazzata, ne sarebbe uscita sconfitta e sicuramente come premio avrebbe fatto qualcos’altro che l’avrebbe messa in imbarazzo ancora di più. Lui però la costrinse a guardarlo, dandole un altro bacio, poi la abbracciò, posando la testa sulla sua spalla ancora una volta. 
Erano entrambi rossi in viso, i loro cuori battevano velocemente, vicini, e impedivano a entrambi di calmarsi. 
Erano felici. Si tenevano stretti, quasi avessero paura di perdersi, paura di stare lontani l’uno dall’altra. Non sarebbero sopravvissuti separati, lo sapevano, avevano bisogno di stare insieme per essere veramente felici, per stare bene. 
Sarebbero potuti rimanere così per sempre. 
Si amavano, lo sapevano ma non riuscivano a dirlo. Lo avevano capito con quel semplice bacio, lo aveva capito dal modo in cui l’aveva stretta subito dopo, l’aveva capito da come aveva abbassato il capo per evitare di guardarlo dopo il bacio.
Si amavano e avrebbero continuato a farlo anche dopo essere usciti da lì, anche dopo aver incontrato gli altri. 
Erano veramente tanto felici, in quel momento, e speravano solo di stare così a lungo. 
   
 
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