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Autore: Circewitch    08/08/2018    0 recensioni
Voldemort è morto,ma la guerra non è ancora finita,ed Hogwarts resterà ancora il palcoscenico di questa terribile lotta. Hermione,insieme a tutti gli altri cercano di sconfiggere i Mangiamorte,ma un giorno scapando da Greyback,troverà Zabini e Malfoy nascosti tra alcuni alberi. Ma i Mangiamorte hanno un piano più ambizioso,riusciranno i ragazzi a collaborare tra loro e sventare questo piano pericoloso?
Genere: Mistero, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo primo

 

‘Siamo due disastri che insieme formano un capolavoro’

 

 

 

Era finita. Una frase urlata dall’esasperazione di essere costantemente in balìa della paura e del terrore di poter morire. Una frase che richiamava un finto senso di pace,qualcosa che aveva visto finalmente una conclusione con la morte di Voldemort. Troppi morti,troppi servitori,troppi eroi,troppa gente costretta a fare qualcosa che non voleva fare. Rita Skeeter era in mezzo alla folla,con i suoi capelli scompigliati,una lente degli occhiali rotta,con pergamena e piuma in mano,pronta a scrivere della fine della guerra. Ho sempre odiato la sua mania di mettere il naso negli affari degli altri,ma vedendola abbassare il capo e gettare a terra l’occorrente per scrivere un buon articolo,rivelando il suo volto affranto da tutto quello che era successo,mi fece provare un senso di pietà per lei. Eppure,la pace ancora era lontana,era solo una piccola pausa quella,eravamo praticamente nell’occhio del ciclone,in attesa che scoppiasse nuovamente una nuova battaglia. E l’attesa delle volte può essere più snervante nell’affrontare la guerra stessa. Ci restava solo di dare una degna sepoltura ai veri eroi di quell’assurda lotta,ricostruire in parte Hogwarts per creare una sorta di protezione e attendere un altro attacco. Non so dove trovavo la forza nel continuare a camminare,con una gamba che faceva male,forse slogata,e dei tagli sul labbro e sopra il sopracciglio,mentre osservavo quelle persone stese a terra insieme al sangue e alla polvere. La famiglia Weasley era accovacciata intorno al corpo di Fred. Io ed Harry non ci eravamo avvicinati ancora per lasciare alla famiglia quell’intimità tra loro,per restare soli in un momento così delicato. Intanto,il bambino che è sopravvissuto,era seduto su una grande roccia che dava sul ponte. 

-Non vorrai farla finita proprio adesso- dissi andandogli vicino e poggiando una mano sul masso. 

Lui accennò un piccolo sorriso. 

-Sai che è non è finita,vero?- 

-Lo so,Harry- sospirai abbassando il capo,e impedendomi di far uscire delle lacrime -Ma noi saremo pronti-

-Come fai a dirlo?- chiese con un po’ di rabbia nella voce -Come puoi pretendere che altre persone siano disposte a morire per me?- 

-Forse perché loro non combattono solo per te- 

-Che intendi dire?- parve calmarsi,il suo tono ora divenne sorpreso. 

-Loro hanno combattuto e combatteranno sempre per te,ma lo fanno anche per la propria libertà. Harry,finché ci saranno i Mangiamorte in circolazione Hogwarts non troverà mai pace!- spiegai velocemente,guardandolo negli occhi. 

Il bambino che è sopravvissuto mi prese la mano e la tirò a se per abbracciarmi. 

-Come potrei fare senza di te,Hermione?- 

Io sorrisi felice,quello che avevo con il bambino sopravvissuto andava al di là della semplice amicizia,eravamo fratelli.

Dopo aver detto ad Harry di farsi avanti e andare da Ginny,lui mi chiese perché io non facessi la stessa cosa con Ron. Non potevo,non adesso. Nella camera dei segreti ci eravamo scambiati quel bacio ma era stato un errore,nel mio corpo scorrevano così tante sensazioni in quel momento che non so cosa mi era preso. E ora,con la morte del fratello,spiegargli che io non provavo nulla per lui,sarebbe stato da egoisti e ingrati. Tutti pensavano che fossimo destinati,già dal primo anno ad Hogwarts,ma le cose non vanno mai come le abbiamo programmate. Forse,perché rimanendo migliori amici per così tanto tempo,eravamo diventati fratelli. Tirai,dalla tasca dei pantaloni, la mia bacchetta e la strinsi nelle mani. È la bacchetta che sceglie il mago. E pensare che questa stupida guerra era l’occasione per uccidere i Mezzosangue,che non meritavano di usare la magia,quando come i Purosangue avevano ricevuto la lettera per Hogwarts. Per questo appena frequentato il primo anno,avevo deciso di distinguermi,in un certo senso di provare,di fargli comprendere che io meritavo a pieno di essere una strega. Il destino poi è capriccioso ed è anche capace di darci degli schiaffi morali. Infatti riuscì a diventare la strega più brillante della mia età. Sirius. Quanto mi riempì il cuore di gioia quando in groppa a Fierobecco mi disse quella frase. Hermione,sei davvero la strega più brillante della tua generazione.

Tutti quei pensieri iniziarono a farmi girare la testa,così decisi di allontanarmi per un po’,ma ovunque mi spostassi,incontravo sempre persone ferite o grossi massi che una volta rappresentavano Hogwarts. Riuscì a sedermi sulle gradinate,quelle che una volta mi videro scendere al Ballo del Ceppo. Chissà cosa sarebbe successo adesso? Se fossi stata in grado di continuare. Poi mi vennero in mente i miei genitori,dovevo lottare per loro. Non avrei permesso che un’altra famiglia babbana fosse stata uccisa. Poggiai i gomiti sulle gambe,con le mani che mi tenevano la testa,perché dovevano capitare tutte queste cose? Perché il male doveva annidarsi dietro ogni angolo? 

-Signorina Granger- esclamò una voce alle mie spalle che mi fece sobbalzare. 

-Non intendevo farti spaventare- si scusò Shacklebolt,sedendosi accanto a me.

-Siete già stato nominato Ministro della Magia?- gli chiesi,continuando a guardare avanti. 

-Più o meno,mancano pochi giorni affinché io diventi effettivo- spiegò,giocherellando con le mani e togliendosi il cappello e rimettendoselo di fretta,segno che era nervoso. 

-Siete venuto qui per fare un sopralluogo o c’è qualcos’altro?-

Lui mi fissava così intensamente,che fui costretta a guardarlo negli occhi.

-Ho già parlato con Potter- disse,facendosi più serio di quanto già fosse -Vorrei che diventasse capo del Dipartimento degli Auror,così posso riuscire a sanare dei buchi che il Ministero ancora si ostina ad occultare- 

Ne fui sorpresa e felice. -È una notizia magnifica,sono sicura che Harry farà un ottimo lavoro- 

-Di questo ne sono convinto,ma volevo fare una proposta anche a te,Granger- 

-La interrompo subito- dissi,regalandogli un piccolo sorriso -Io voglio restare qui,e finire l’anno che ho perso ad Hogwarts-

-Ero certo che avresti detto così- annuì l’uomo,avvicinandosi sempre di più al punto del suo discorso -Per te sarà una cosa momentanea,il tempo di ricostruire Hogwarts e potrai tornare tra i libri. Ma nel frattempo potrai dare una mano nel trovare gli altri Mangiamorte in circolazione. Inutile dire che si sta avvicinando un’altra battaglia,loro non hanno preso bene la morte dell’Oscuro- 

-Quanto ho per pensarci?- chiesi,stringendo le labbra nervosa. 

-Stasera stessa- 

-E Ron? Gli avete fatto una proposta anche a lui?- chiesi improvvisamente,cercandolo con gli occhi e vedendolo mentre abbracciava Arthur.

-Sono sicuro che il signor Weasley,per il momento sia impegnato in questioni familiari,ma Potter ci avrebbe parlato- e così dicendo si alzò per andare via. 

-La ringrazio per la proposta,è ovvio che sia una questione di responsabilità e stiate cercando persone in cui riponete fiducia. Sono felice di essere tra queste- dissi come in un sussurro.

-Sei la strega più brillante della tua età,Granger. Non dimenticarlo- rispose sorridendomi,con la sua voce calma e rassicurante,poi si allontanò. Decisi di andarmene anche io,e andare da Ron. Non volevo che il mio comportamento venisse scambiato per maleducazione. Appena li raggiunsi,la signora Weasley corse ad abbracciarmi,e stritolarmi. Singhiozzava. Ricambiai la stretta più forte,passando in questo modo da persona a persona,abbracciando George,Ginny ed infine Ron,scomparendo tra le sue braccia. 

-Ti sei fatta desiderare- disse,poggiando il mento sul mio collo. 

-Mi dispiace,Ron,ma..- cercai di dire con le labbra poggiate alla sua spalla. 

-Lo so,non preoccuparti,l’importante è che sei qui- continuò a dire,rimanendo abbracciati. Poi mi propose di camminare ed accettai. Non ci tenemmo mai per mano,ed io lo osservavo,sperando che non scoppiasse a pingere da un momento all’altro. Non ero mai stata brava a consolare le persone. 

-Ho visto Shacklebolt,prima- iniziai a spiegargli tutto. Lui sembrò più rilassato. Nonostante le occhiaie fossero profonde sul suo viso e gli occhi ancora gonfi dal pianto. Perfino i suoi capelli mi sembrano spenti. 

-Non ho intenzione per il momento di diventare Auror,chissà magari un giorno- disse guardandomi negli occhi -Adesso,non voglio concentrarmi su niente,solo sui Weasley,spero che capisci quello che intendo- 

-Ron,non ce bisogno che fai molti giri di parole per dirmi che io e te,siamo e rimarremmo migliori amici se non fratelli- dissi,arrossendo di colpo. Forse ero stata troppo diretta. 

Lui annuì.

-Voglio solo che tu ci sia quando avrò bisogno di te ed io voglio esserci quando avrai bisogno di me- 

Non riuscì a trattenermi e lo abbracciai di nuovo. 

-Ti vorrò sempre bene- 

-Anche io,Mione- rispose il mio migliore amico.

Ero sollevata dal fatto di aver risolto benissimo la situazione con Ron. Non volevo che entrambi ci potessimo fare male o sentire peggio. 

-Signorina Granger- urlò la McGranit urlando e correndo come meglio poteva nella mia direzione. 

-È successo qualcosa?- chiesi preoccupata. 

-Mangiamorte!- rispose la donna,iniziando a respirare affannata per la corsa. Senza darle una risposta,iniziai a correre nella direzione che mi aveva indicato. 

-Greyback- esclamai,tirando fuori dalla tasca dei pantaloni la bacchetta -A quanto pare dovevo schiantarti più forte,prima-

Lui di tutta risposta si leccò i denti in modo inquietante.

-Stupeficium- urlò Harry,ma lui fu più veloce e si spostò dietro un albero. 

Tra me e il bambino che è sopravvissuto calò il silenzio. Cercavamo con gli occhi dove potesse essere andato a finire,tenendo ben presente che sicuramente avrebbe giocato sull’elemento sorpresa. Inoltre bastava un suo morso o addirittura un graffio per trasformarci in lupi mannari. 

-Vai a sinistra,io a destra. Neville è dietro quella roccia laggiù,interverrà se ne avremo bisogno- 

Io annuì,ed iniziai a muovermi lentamente. Sentivo solo il mio cuore che batteva all’impazzata. Arrivai davanti un’entrata tetra,con degli alberi che formavano una specie di arco. Più mi avvicinavo e più sentivo freddo. Speravo solo che quella sensazione non volesse esprimere la presenza di qualche Dissennatore. Continuai a camminare,fin quando non vidi la luce di un’altra bacchetta. Doveva essere Harry,probabilmente anche lui aveva trovato quello strano viottolo in mezzo agli alberi. Quanto mi sbagliavo. 

-Zabini!- esclamai avvicinandomi -..con Malfoy?- 

-Invece,di far notare le cose ovvie,aiutami Granger!- mi rimproverò il moro,poi lanciandomi un’occhiataccia vedendo che io non muovevo un muscolo. 

-Che c’è? Non vuoi aiutarmi?- 

-Chi mi dice che non è una trappola,dato che sto scappando/inseguendo Greyback- chiesi,assottigliando lo sguardo e osservando il biondo. In effetti non doveva stare per niente bene,aveva un taglio sopra la guancia destra,il volto più pallido del solito,la camicia strappata e sporca di sangue,con un buco da cui usciva sangue sulla spalla,simile ad un foro provocato da un proiettile. Ed un fianco spaccato,come era successo a Ron durante la ricerca degli Horcrux.

-C’è Greyback?- chiese Blaise,spalancando gli occhi terrorizzato e cercando di alzare il suo amico,portandosi uno suo braccio al collo frettolosamente.

-Aspetta- dissi,avvicinandomi e aiutandolo,sorreggendo Malfoy dal fianco per non tenerlo dalla spalla ferita,mentre il ragazzo rafforzò la garza attorno all’altro fianco ferito.

-Lumos- esclamai puntando la bacchetta verso un punto non definito e iniziando a camminare. 

-Granger,non credi che verremo scoperti più facilmente così?- chiese sarcastico,in preda ad una crisi di nervi. 

-Senti,Zabini. O continuiamo così con la luce o brancoliamo nel buio come tre cretini,rischiando anche di cadere e peggiorando la situazione di Malfoy!- gli urlai contro. Passò una manciata di minuti e ancora eravamo fermi. 

-Zabini!-

-Ci sto pensando- si giustificò il moro.

Sbuffai esasperata,mi liberai per un attimo dal biondo e lasciai che la mia lontra uscisse dalla bacchetta e andasse ad avvisare Harry raccomandandogli di stare attento. 

-Continuiamo- ordinai a denti stretti,così convincente che Blaise non disse nulla. 

-Come hai fatto a fare quella cosa?- chiese dopo un po’ di silenzio mentre attraversavamo degli alberi. 

-Ci sono così tante cose che voi Serpeverde non sapete di noi Grifondoro- risposi acida. Non era il momento di parlare,dovevamo stare all’erta,se Greyback avesse attaccato adesso,sarebbe stato un grosso problema. 

-Ti prego,Granger,fermiamoci un secondo. Ci stiamo facendo male entrambi- disse Blaise fermandosi e stando attento al corpo di Draco,lo adagiò con il busto poggiato ad una roccia. 

Lo guardai per un po’.

-Cosa gli è successo?- chiesi,spostando lo sguardo al suo migliore amico. 

-Stavamo andando...- non riuscì a terminare la frase che lo spinsi via,facendolo cadere a terra seduto. Lui mi guardò confuso. Capì tutto quando Greyback sbucò da un cespuglio,atterrando proprio nel punto dove si trovava Zabini un secondo prima. 

-Supeficium!- urlai d’istinto,vedendomelo così vicino. Lui fu scaraventato a qualche metro di distanza.

-Dobbiamo muoverci!- urlai a Blaise -Non sarà felice quando si risveglierà- e così dicendo afferrammo nuovamente Malfoy e camminammo ancora. Lanciando occhiate dietro,per sapere se Greyback si fosse ripreso e ci stesso seguendo. 

-Hermione!- sentì chiamare da lontano,alla fine dell’arco che formavano quegli alberi. Forse ce l’avevamo fatta.

-Sono qui,Harry- risposi a mia volta,riconoscendo la voce del mio migliore amico.

-Cosa diamine..- tentò di dire ma lo fermai subito.

-Aiutami,abbiamo tempo per le spiegazioni- 

Blaise annuì. Ed Harry prese il mio posto nell’aiutare Malfoy,mentre io restavo dietro ai tre. D’un tratto caddi a terra,sbattendo il petto contro il terreno umido,insieme al fango e alle foglie secche. Urlai disperata,mentre voltandomi vidi Greyback che mi tirava per un piede,nuovamente nella foresta. 

-Sono qui- intervenne Neville,arrivando in quel momento,e tirando un calcio in faccia al lupo mannaro che lasciò la presa. Il moro mi prese per le spalle e mi trascinò via. Fortunatamente dovetti regalare a Greyback solo la scarpa e nient’altro. Respirai a pieni polmoni,ero viva.

-Calmati,Mione,è tutto apposto- ripeteva Harry,abbracciandomi e accarezzandomi i capelli per farmi calmare. Dovetti fare un grande sforzo per impedire alle lacrime di uscire per la paura. 

-Sto bene- dissi dopo un po’,alzandomi in piedi -Dobbiamo portare Malfoy nella Sala Grande- 

Il bambino che è sopravvissuto annuì e ci dirigemmo verso la McGranit e Madama Chips che porgevano dei sacchi a pelo agli studenti rimasti per dare una mano,mentre Lumacorno,rafforzava le difese,precedentemente danneggiate e distrutte. 

-Professoressa- esclamò Neville attirando l’attenzione delle due. 

-Per l’amor di Merlino cosa gli è successo? È in brutte condizioni- diceva madama Chips mentre faceva lievitare il corpo di Draco e lo adagiava su una barella. 

-È anche spaccato- notò la donna dal cappello a punta,indicando la parte sinistra della schiena. 

-Aspettate,per quello..- e così dicendo puntai la bacchetta nella mia borsetta a perline ed estrassi la stessa pozione che aveva salvato Ron,quando si era spaccato durante la smaterializzazione. 

-Quella borsetta è illegale,Signorina Granger- borbottò per un momento la donna,per poi sorridermi -Sono così orgogliosa- 

Io sbattei velocemente le palpebre,confusa dallo strano commento. 

Gliela spalmarono accuratamente sulla schiena,e la ferita iniziò a ricucirsi da sola,ma una volta sveglio,gli avrebbe fatto parecchio male. Lo lasciammo in balìa delle donne,che lo bendavano e medicavano. 

-Allora,Zabini spiegaci cos’è successo prima che tu e Malfoy finiate ad Azkaban- esclamò il corvino iniziando a camminare.

-Harry- lo rimproverai -Non sono degli assassini!- 

-Lo so,Hermione,mi dispiace,mi sono fatto trascinare dalla situazione- ammise il ragazzo con tono esasperato.

-Siamo tutti così- cercai di confortarlo. 

-Si è già fatta sera- sospirò d’un tratto Zabini,osservando il cielo stellato,quello stesso cielo che aveva osservato sul soffitto della Sala Grande,ma che ora lo vedeva dal vivo. 

-Forse le spiegazioni potremo rimandarle a quando farà giorno,ma stai certo che ti tengo d’occhio Zabini- gli puntò un dito contro Harry. 

-Chi è di guardia fino a mezzanotte?- gli chiesi sollevando il mento.

-Io,Neville e Lumacorno- rispose prontamente il corvino -Tu,Luna,la McGranit e Seamus da mezzanotte alle tre- 

Annuì. 

-Direi che Seamus può inserirsi con te,mentre Zabini collaborerà con noi dalla mezzanotte in poi- 

-Hermione,non mi fido ancora di lui così tanto da permettergli di collaborare con noi- mi ammonì Harry,incrociando le braccia al petto. 

-Nemmeno io se devo essere sincera- dissi guardando Blaise,spostare lo sguardo da me al ragazzo sopravvissuto in modo confuso -Sarà un modo per tenerlo d’occhio-

-Sicura?- chiese riluttante -Non vorrei che ti creasse problemi- 

-So cavarmela- gli sorrisi debolmente e facendo cenno a Zabini di seguirmi per riposare.

  
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